Consigli e suggerimenti generali per allevare I Botia pagliaccio, Chromobotia macracanthus, nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze e considerando le dimensioni che devono raggiungere
Grande acquario con Chromobotia macracanthus di varie età e misure - Foto © Emma Turner (Loaches Online)
In questa pagina troverete riassunti i principali punti per allevare correttamente i Chromobotia macracanthus in acquario, ampliate poi dagli articoli con le esperienze personali. Premessa doverosa prima di parlare di questi pesci è ricordare che non sono assolutamente adatti ai comuni acquari di comunità, perché diventano molto grandi e hanno bisogno di vivere in gruppo e di muoversi molto, essendo molto attivi. Spesso purtroppo vengono comprati senza informarsi sulle loro esigenze, solo perché hanno la fama di mangia-lumache, ma purtroppo se allevati senza rispettarne le esigenze possono causare più problemi di quelli che dovrebbero risolvere. Hanno una splendida livrea colorata, ma se fossero allevati correttamente e non portati alla morte dopo pochi mesi o anni di vita, si saprebbe che con gli anni la colorazione via via sbiadisce per diventare ingrigita e poco colorata (ricordo che possono vivere per 30-40 anni)
Circostanze impreviste possono capitare a chiunque, ma un animale che raggiunge la sua lunghezza completa non è una circostanza imprevista (It's not just a fish)
La Vasca
Per allevare questi bellissimi e simpaticissimi pesci come già detto è determinante la grandezza della vasca, che deve essere molto grande, non meno di 200 litri netti quando sono piccoli, e non meno di 800 litri o 2 metri di lunghezza quando cresceranno, sia perché i Chromobotia macracanthus (ex Botia macracantha) raggiungeranno una taglia di circa 30 cm, sia perché vanno allevati in non meno di 5 esemplari, di più è anche meglio, essendo pesci gregari, che amano vivere in gruppi.
Non credete alla leggenda metropolitana che basta tenerli in una vasca piccola perchè non crescano: è vero che in molti casi se allevati in ambienti troppo piccoli i Chromobotia in effetti arrestano lo sviluppo, ma questo avviene a scapito della loro salute e della loro aspettativa di vita: i pesci rimasti atrofizzati non possono essere pesci sani, sono pochissimi quelli che hanno superato in queste condizioni i 10 anni di vita... Qualche anno fa era uscita su internet la bufala dei "bonsai kitten", sembrava che un'azienda vendesse gattini rimasti minuscoli perché fatti crescere all'interno di una bottiglia... era una cosa inventata, ma quante proteste, segnalazioni, sdegni per questa pratica, ritenuta ovviamente bestiale e inumana... perché invece la gente la consideri una pratica perfettamente normale se la creatura atrofizzata è un pesce, per me è un mistero.
E' inaccettabile negare ad un animale una dimora di dimensioni adeguate, e il suo diritto ad una giusta razione di cibo, allo scopo di tenerlo piccolo (It's not just a fish)
Grandi botia pagliaccio Chromobotia macracanthus - Video © Aquarismo AquaA3 (devi essere registrato su Facebook per vederlo)
Questo video mostra 3 Chromobotia macracanthus dalle ragguardevoli dimensioni, in paragone della mano di chi riprende... E' interessante soprattutto quando sbuca un 'piccolo' botia pagliaccio appena comprato... quanti sanno che quelli visti in negozio e comprati solo per farsi mangiare due lumachine, dovranno diventare così grandi?
Marge, esemplare adulto di Chromobotia macracanthus di 30 cm di lunghezza - Foto © Emma Turner (Loaches Online)
Grande Chromobotia macracanthus di 27 cm con le spine suboculari sguainate - Foto © Emma Turner
Questa è Marge, un Chromobotia macracanthus di 30 cm, alloggiata con un'altra 50ina di Chromobotia - Foto © Emma Turner (Loaches Online)
I Chromobotia macracanthus hanno solitamente (sempre che le condizioni d'allevamento lo consentano!) una vita molto lunga, possono vivere almeno 30-40 anni, (alcune fonti citano anche 50 anni) anzi sembra che solo avvicinandosi ai 20 anni d'età qualche Botia manifesti l'intenzione di riprodursi.
Sono molto attivi durante il giorno, a differenza di altre specie del genere Botia che hanno abitudini più spiccatamente notturne, risultano molto più visibili, anche per il loro comportamento di "giocolieri" instancabili. Amano soprattutto inseguirsi fra di loro, per tutto l'acquario, a volte possono anche prendere il vizio di scavare buche nella sabbia.
L'Arredamento
Per rispondere allo loro esigenze l'acquario dovrebbe essere ricco di vegetazione, e soprattutto di ripari e nascondigli, costituiti da rocce e da legni, per permettere loro di nascondersi quando vanno a riposarsi, inoltre non dovrebbe essere troppo luminoso, data la loro tendenza "crepuscolare", potrebbe essere utile in certi casi schermare la luce con piante galleggianti.
Per loro vale la regola, come per i Pangio, che più nascondigli ci sono, più possibilità avrete di vederli allo scoperto, meno nascondigli ci sono, e meno li vedrete, perché staranno tutto il giorno rintanati lì dentro. Il fatto di avere molti nascondigli a disposizione infatti infonde loro molta sicurezza, vanno in giro più liberamente in quanto sanno che, in caso di "imprevisti", hanno subito un nascondiglio a disposizione.
Mi raccomando che i nascondigli siano a prova delle loro dimensioni, che possono diventare notevoli: non è raro che Botia si scortichino a volte anche gravemente, nel tentativo di entrare in nascondigli molto più piccoli della loro taglia...
State pensando di comprare dei Botia?
Pro e contro del loro allevamento
Il fondo dovrebbe essere costituito preferibilmente da sabbia fine ed assolutamente non tagliente, data la loro abitudine di "sfrucugliare" continuamente il fondo alla ricerca della più piccola particella di cibo, se preferite il ghiaino badate comunque che abbia gli spigoli arrotondati, per non danneggiare i loro delicati barbigli.
L'Acqua
L'acqua dovrebbe essere tenera, con pH neutro o leggermente acido, e soprattutto pulita. Bisognerebbe cercare di tenere molto bassi gli inquinanti e la carica batterica dell'acqua, provvedendo a fare cambi d'acqua regolari.
L'acqua dovrebbe essere anche abbastanza mossa, con una leggera corrente, e ricca d'ossigeno, simile al loro habitat naturale.
- Water Movement in The Loach Aquarium articolo di Martin Thoene su Loaches Online che descrive la necessità dei botia di acqua dalla corrente "importante" ed i mezzi in commercio e come vanno usati per ottenerla.
La frenesia alimentare di un gruppo di Chromobotia macracanthus che si fionda sul cibo - Foto © Bob Darnell
L'Alimentazione
L'alimentazione dovrebbe essere molto varia, comprendere sia alimenti vivi o congelati (chironomus, artemia salina) che cibo secco, ed alimenti a base vegetale. Tendenzialmente però i Botia sono più carnivori che onnivori, quindi nella loro dieta è meglio preferire le "proteine" rispetto alla parte vegetale.
Sono incredibilmente ingordi, un'ora prima dell'orario stabilito per i pasti cominciano a brancolare su e giù nella zona dove si è soliti dare il mangime, come se non mangiassero da giorni... e dopo che è stata data la razione di cibo continueranno per ore a spazzolare e ravattare in ogni più piccola fessura alla ricerca anche del più piccolo pezzetto di cibo non mangiato... :-)
I Chromobotia macracanthus amano il mangime in pastiglie - Foto © Ola Ahlander
Non bisogna farsi intenerire, e abbondare troppo con le vettovaglie, perché altrimenti tendono a diventare troppo grassi, con conseguenze negative sul loro stato di salute; però non bisogna nemmeno essere troppo parchi: sono comunque pesci che devono crescere, per cui vanno nutriti spesso e abbondantemente, in modo che abbiano sempre la pancia pella piena ed abbiano un aspetto "cicciotto" ma non obeso. Via libera quindi ai mangimi commerciali, preferibilmente in granuli e non in scaglie che tendono a galleggiare, integrati da chironomus ed artemie congelati, gamberetti e cozze a pezzetti, ma anche rondelle di zucchina, carota, patata sbollentate, e anche lattuga, spinaci, peperoni, e qualsiasi altra verdura vi viene in mente, sempre sbollentata quel tanto che basta perché vada a fondo. Qualcuno offre anche fette di frutta, come mela o banana, ma occhio che è molto inquinante, per la presenza degli zuccheri.
Le pastiglie per pesci da fondo vanno bene, ma solo quelle "rosse", non quelle verdi per pesci vegetariani, ne fanno di apposite proprio per loro, e offrendogliele avrete anche lo spettacolo supplementare della partita di rugby: quando un botia afferra una pastiglia, scappa subito per cercare un posto dove sgranocchiarsela in santa pace, ma gli altri non se lo fanno sfuggire e via dietro tutti al poveretto che scappa con la sua pastiglia... e se la perde un altro subito la riprende, e via con tutti gli altri dietro :-) Lo spettacolo è assicurato anche fornendo molte più pastiglie dei botia in acquario: chissà perché, la pastiglia degli altri sembra sempre più buona :-)
Comportamento e Particolarità
Possono emettere un suono stridulo, una specie di "schiocco", i miei lo facevano specialmente al momento della distribuzione del cibo. Qualcuno sostiene che è un modo che usano in natura per "stordire" piccole prede, con gli ultrasuoni ed il relativo "movimento" dell'acqua provocato dallo schiocco.
Hanno sotto entrambi gli occhi una spina sub-oculare, che normalmente è praticamente invisibile, perché viene tenuta ritratta dentro una apposita piega della pelle, per venire "sguainata" solo in caso di necessità, in genere quando si sentono in pericolo o anche nei combattimenti per la gerarchia con gli altri botia.
Di questo va tenuto conto quando si cerca di acchiapparli con il retino, perché non vi rimangano impigliati, e se si devono maneggiare con le mani.
Primo piano del muso di un Chromobotia macracanthus con le spine suboculari sguainate - Foto © Hristo Hristov
Primo piano del muso di un Chromobotia macracanthus con le spine suboculari sguainate, che possono impigliarsi nel retino quando si cercano di catturare - Foto © Hristo Hristov
Primo piano della spina suboculare di un Chromobotia macracanthus (normalmente è coperta da una piega della pelle) - Foto © Hristo Hristov
Primo piano della spina suboculare di un Chromobotia macracanthus solo leggermente sguainata, si può notare la piega della pelle da cui fuoriesce quando il pesce è spaventato o aggressivo - Foto © Hristo Hristov
Quando il Chromobotia macracanthus è tranquillo, la spina suboculare è invisibile, nascosta da una piega della pelle - Foto © Hristo Hristov
I loro colori brillanti, arancione e nero, possono sbiadire notevolmente in seguito a forti sollecitazioni, come un combattimento fra pesci od un forte spavento, fino a farli diventare quasi bianchi, ma dopo poco tempo recuperano la loro livrea coloratissima.
Chromobotia macracanthus con la livrea ingrigita, capita spesso a causa di stress o combattimenti tra pesci - Foto © Hristo Hristov
Hanno l'abitudine inoltre di spaventare a morte i loro proprietari, con il loro vizio di fare dei "riposini" durante il giorno sdraiandosi su un fianco, o addirittura a pancia in su, dando l'impressione di essere morti. Ma basta poco tempo per vederli di nuovo a spasso per la vasca, sempre naturalmente insieme ai loro compagni.
Area di svacco per Chromobotia macracanthus - Foto © Lestat (Loaches.com)
Sono pesci molto sensibili all'Ichthyo, la cosiddetta "malattia dei puntini bianchi", di cui si ammalano facilmente, e da cui guariscono con più difficoltà degli altri pesci, di norma diventa sempre necessario prolungare la cura per qualche giorno in più rispetto alle dosi prescritte per ottenerne la guarigione.
Vi segnalo su Loaches Online la pagina sulle malattie.
Inoltre ci sono molte testimonianze di comportamenti curiosi dei Botia: ad esempio Harold Holmes, in una pagina non più online, aveva postato foto del lavoro dei suoi 5 Chromobotia macracanthus, che avevano pazientemente raccolto tutti i sassetti neri della ghiaia a colori misti del substrato di fondo per portarli nella loro tana...
Taxa principali
Del tutto inadatti ai comuni acquari domestici, nonostante siano praticamente onnipresenti nei negozi, che vendono i Chromobotia senza fornire quelle che dovrebbe essere considerate informazioni essenziali riguardanti la loro cura a lungo termine
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
sito dedicato ai loach: botia, cobitidi, balitoridi, ecc.
Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
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Per approfondire:
Descrizione passo passo dell'allestimento di un grande acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus, e quindi pensato e studiato per soddisfare le loro esigenze e necessità - tratto e tradotto da un articolo di Martin Thoene
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i botia, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Spiegazione particolareggiata del perché questi due tipi molto differenti di pesci non sono adatti ad essere alloggiati insieme - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Chromobotia macracanthus. Come scegliere esemplari in salute, come allevarli e alimentarli. Speculazioni su come possano essere riprodotti - tratto e tradotto da un articolo di William Berg
Poster informativo elaborato dallo staff di Loaches Online sulle esigenze d'allevamento e sulle dimensioni che raggiungono i Chromobotia macracanthus se allevati correttamente, in gruppo e in vasche dalle dimensioni adeguate, ad uso non solo di chi li compra ma soprattutto anche di chi li vende.
Articolo che spiega le variazioni regionali nella livrea dei Chromobotia macracanthus, le ragioni dei cambiamenti nella colorazione e delle variazioni nel disegno delle bande - tratto e tradotto da un articolo di Martin Thoene
Descrizione dettagliata dell'ambiente da ricreare in una vasca dedicata ai Botia e ai Cobitidi, il più possibile simile al loro habitat naturale - traduzione in italiano di un articolo tratto da Loaches Online
Articolo che affronta in maniera analitica, completa ed esaustiva il modo migliore di alimentare i Botia e i Cobitidi in acquario - traduzione in italiano di un articolo tratto da Loaches Online
Articolo veramente interessante, con descrizioni e foto dell'ambiente naturale dei Chromobotia macracanthus, e che sfata vari miti diffusi su questi pesci, in particolare sulla riproduzione - tratto e tradotto da un articolo di Ola Ahlander
Articolo con esperienze d'allevamento dei Chromobotia macracanthus, i botia pagliaccio, raccomandazioni per la scelta degli esemplari in negozio e informazioni - tratto e tradotto da un articolo di di James e Mike McCullough (Loaches Online)
Un'Introduzione all'allevamento dei Botia: guida di base per allevare con successo i Botiidae, una delle gioie più grandi nell'acquariofilia dolce tropicale - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui botia pagliaccio, i Chromobotia macracanthus, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
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