Informazioni e problematiche legate alla riproduzione in acquario dei botia pagliaccio, i Chromobotia macracanthus
Questa è Marge, un Chromobotia macracanthus di 30 cm, alloggiata con un'altra 50ina di Chromobotia - Foto © Emma Turner (Loaches Online)
Dimorfismo sessuale
Il dimorfismo sessuale dei Chromobotia macracanthus (ex Botia macracantha) è praticamente inesistente, nell'Atlante di Aquarium è descritto come segno di dimorfismo la diversa forma della pinna caudale, più grossa e più profondamente incisa, con le punte rivolte verso l'interno nel maschio, mentre più piccola e con punte diritte nella femmina. Inoltre i maschi avrebbero il dorso più inarcato e sarebbero più tozzi.
Queste differenze comunque sarebbero evidenti solo nei pesci che abbiano già raggiunto una taglia medio-grande, non alle dimensioni in cui sono tenuti comunemente in acquario.
Molti confutano comunque le osservazioni di Baensch sull'Atlante di Aquarium, ritenendo che le femmine si possano distinguere solo dalle maggiori dimensioni rispetto al maschio e da una maggiore "rotondità" (dovuta evidentemente alle uova)
Accoppiamento
Poco o nulla si sa delle riproduzioni avvenute in acquario, che sono molto rare, ed ottenute comunque da esemplari di una certa età e taglia.
In genere quando si parla di allevamento di Chromobotia macracanthus (ex Botia macracantha) si fa riferimento ad iniezioni ormonali fatte dagli allevatori per stimolare la riproduzione che altrimenti non avverrebbe, ma non ho trovato nulla di certo a questo proposito.
Sempre sull'Atlante di Aquarium si accenna ad una coppia di Chromobotia macracanthus (ex Botia macracantha) di ben 18 anni, che deponevano regolarmente le uova in un anfratto. L'allevamento degli avannotti era avvenuto con successo, mediante naupli di artemia salina.
Anche nell'articolo Riproduzione dei Chromobotia macracanthus è riportata un'esperienza di riproduzione avvenuta con successo, è molto interessante perchè spiega dettagliatamente come questa è avvenuta, seguendo una specie di "ciclo" delle stagioni simulato in acquario, e fornendo ai Botia alimenti molto proteici e sostanziosi, Botia anche questi però che avevano raggiunto la taglia di una trentina di cm.
Comunque una delle motivazioni più frequente che si dalla alla mancata riproduzione dei Botia in acquario è che non riescano a raggiungere le dimensioni che avrebbero in natura, e non arrivino quindi alla maturità sessuale.
In base a questo nuovo articolo, che Ola Åhlander, dell'Associazione acquariofila svedese di Bollmora, mi ha concesso gentilmente di tradurre e pubblicare nel mio sito, sembra che in realtà, in base alla sua stessa esperienza personale, i Chromobotia macracanthus possano arrivare alla riproduzione anche a dimensioni non notevoli... Quanto da lui ottenuto, e comprovato dalle foto dei suoi esemplari, conservati presso il Museo di Storia Naturale di Stoccolma, è di avere una femmina con il ventre pieno di uova, di 10-11 cm. di lunghezza, grazie a condizioni adatte dell'acquario e soprattutto di alimentazione...
Da quanto da lui riportato, potrebbe sembrare che la mancata riproduzione dei Chromobotia macracanthus negli acquari domestici sia imputabile, più che ad un loro non raggiungimento delle dimensioni adeguate, ad un ambiente non idoneo e soprattutto ad un'alimentazione insufficiente e sbilanciata rispetto alle loro esigenze (più carnivore che onnivore).
Crescita degli avannotti
Come ho già detto, nei rari casi di nascita degli avannotti, essi sono già delle dimensioni adeguate per nutrirsi agevolmente con i naupli d'artemia salina, quindi dovrebbero crescere senza molti problemi.
Per approfondire:
Resoconto di una riproduzione riuscita - tratto e tradotto da una serie di post di Mark Duffil sul forum di Loaches Online
Articolo eccezionale, che documenta la prima riproduzione al mondo di Ambastaia sidthimunki (ex Botia sidthimunki) in acquario coronata da successo - tratto e tradotto da un articolo di Mark Duffill
Raccolta di articoli riguardanti la riproduzione dei Chromobotia macracanthus, che sembra ancora non avvenuta spontaneamente in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Martin Thoene
Articolo veramente interessante, con descrizioni e foto dell'ambiente naturale dei Chromobotia macracanthus, e che sfata vari miti diffusi su questi pesci, in particolare sulla riproduzione - tratto e tradotto da un articolo di Ola Ahlander
Dimorfismo sessuale dei Botia almorhae/lohachata, problematiche e modalità della riproduzione
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
una riproduzione avvenuta naturalmente in acquario, documentata fotograficamente
Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
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Taxa principali
Del tutto inadatti ai comuni acquari domestici, nonostante siano praticamente onnipresenti nei negozi, che vendono i Chromobotia senza fornire quelle che dovrebbe essere considerate informazioni essenziali riguardanti la loro cura a lungo termine
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