Seconda parte di una serie di cinque articoli di un'autorità riconosciuta sui ciclidi. Ogni articolo discute di classificazione e denominazione, parametri dell'acqua, allestimento della vasca, cibo, compagni di vasca, riproduzione e bibliografia. Questa parte comprende Heros, Hypselacara, Hoplarcus, Mesonauta, Pterophyllum, Symphysodon, Uaru, Acaronia, Caquetaia.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Cichlids of the New World - An Unexpected Acara and Part II - High-bodied Acaras"
di Dean Hougen
su Aquarticles.com
Symphysodon aequifasciatus, Discus var. Red turquise - Foto © Hristo Hristov
Un Acara inaspettato
Dean Hougen ha concluso la sezione sui generi nella Parte I discutendo del poco noto 'Nannacara' bimaculatum (oggi Ivanacara bimaculata) "per amore di completezza".(1) Molto recentemente rispetto alla stesura dell'articolo di Hougen, in un articolo di Kullander e Prada-Pedreros pubblicato nel dicembre 1993, gli autori descrivono una nuova specie e la assegnano al genere Nannacara, poiché le regole della nomenclatura zoologica (2) richiedono che una specie appena descritta venga assegnata a un genere, ma nel contempo indicano che l'assegnazione di questa specie a Nannacara è da considerare provvisoria, e implicano che Nannacara adoketa e Nannacara bimaculatum saranno rimosse in un genere a sé stante, ancora da erigere, quando saranno disponibili più esemplari delle due specie. Quindi, nel suo articolo Dean Hougen si riferisce alle due specie in questione nominandole 'Nannacara' tra gli apici, per indicare la temporaneità della denominazione; infatti oggi sappiamo che le due specie sono state spostate nel nuovo genere a sé stante Ivanacara, diventando Ivanacara adoketa e Ivanacara bimaculata.
Il nome della specie, adoketa, significa inaspettato. Si riferisce al fatto che 'Nannacara' adoketa (oggi Ivanacara adoketa) è stata scoperta nel Rio Negro, che è più o meno il punto più interno che si può raggiungere in Sud America. Le specie di Nannacara propriamente dette si trovano abbastanza vicino alla costa e 'Nannacara' bimaculatum (oggi Ivanacara bimaculata) si trova solo leggermente nell'entroterra, apparentemente solo sopra le cascate Tumatumari sull'Essequibo. Quando ha scritto l'articolo, Dean Hougen non aveva ancora nessuna informazione sull'allevamento di 'Nannacara' adoketa come pesce d'acquario, ma sperava che con il tempo qualche intrepido appassionato di ciclidi nani riuscisse a porre rimedio a questa situazione.
Parte II - "Acara dal corpo alto"
Non esiste un termine semplice per riferirsi ai generi che Dean Hougen tratta nella Parte II di questa serie. Questo perché non sono considerati un gruppo monofiletico. I ciclidi sono divisi da Stiassny in due gruppi presumibilmente monofiletici: "gruppo B" o Cichlasomatini (gli Acara di cui alla Parte I) e "gruppo A" o Heroini che include tutti gli altri ciclidi delle Americhe (3). In questa parte della serie si parlerà solo quei generi di ciclidi del gruppo A che si trovano in Sud America a est delle Ande. I restanti ciclidi, che si trovano lungo la costa pacifica del Sud America e in Nord America, saranno trattati nella Parte III di questa serie.
I ciclidi dei generi descritti di seguito hanno tutti una compressione laterale sul corpo più o meno pronunciata che li distingue abbastanza facilmente dagli Acara "a forma di uovo". In alcuni dei generi sottostanti il corpo ha un profilo piuttosto circolare e in tutte queste specie l'altezza del corpo è molto maggiore rispetto alle altre dimensioni rispetto agli Acara. Per questo motivo, userò il termine "Acara dal corpo alto" per riferirmi ai ciclidi trattati in questa puntata della serie.
A differenza degli Acara generalizzati trattati nella prima parte, questi pesci hanno notevoli specializzazioni in morfologia, dieta e modelli di riproduzione. Queste specializzazioni servono a distinguerli l'uno dall'altro e dagli Acara.
Mesonauta insignis - Foto © Klaus Rudloff (Wikimedia)
I generi
Heros severus nel suo habitat naturale - Foto © Ivan Mikolji (Mikolji.com)
Heros Heckel 1840
Nel 1983, Sven Kullander limitò il genere Cichlasoma a una dozzina di specie di Acara, come menzionato nella Parte I, il che aveva lasciato molte specie senza un genere appropriato. Questa era più o meno la situazione quando Paul Loiselle scrisse The Cichlid Aquarium nel 1985. Poiché sentiva di dover assegnare queste specie a un genere, Loiselle usò il genere Heros, eretto da Heckel 145 anni prima, come genere onnicomprensivo (proprio come era stato usato Cichlasoma) per contenere tutti i cichlasomini vagamente correlati per i quali non era stato fatto un posizionamento generico appropriato.(4)
Grazie al libro di Loiselle, molti acquariofili nell'ultimo decennio hanno iniziato a considerare Heros come il nome generico appropriato per diverse decine di specie di cichlasomini provenienti sia dal Nord che dal Sud America. In realtà, solo un anno dopo la pubblicazione di The Cichlid Aquarium, il dott. Kullander limitò il genere Heros per includere solo Heros severus (ampiamente noto nel commercio di pesci d'acquario come Green Severum) e il suo stretto parente Heros appendiculatus (a volte indicato come Turquoise Severum).
Le altre specie di Heros necessitano di ulteriori studi e non è chiaro quante specie rimarranno incluse in questo genere (e in effetti oggi molte sono state assegnate a nuovi generi). È chiaro comunque che Heros sensu Kullander conterrà solo specie sudamericane dal corpo alto che assomigliano molto al Severum, piuttosto che l'ampia varietà inclusa da Loiselle.
Hypselacara Kullander 1986
Hypselacara significa "alto-Acua" (principalmente) e "alto-testa" (secondariamente), entrambi in riferimento alla forma dei pesci di questo genere. Le due specie di questo genere erano state precedentemente assegnate sia a Heros che a Cichlasoma e sono meglio note agli acquariofili come Ciclidi cioccolato. Questo nome è usato per riferirsi alle specie di Hypselacara temporalis e Hypselacara coryphaenoides, che possono essere facilmente distinte l'una dall'altra per la posizione della macchia laterale rispetto alla linea laterale. In Hypselacara temporalis il centro della macchia è chiaramente sotto la linea laterale, mentre in Hypselacara coryphaenoides il centro della macchia è sopra la linea laterale.
Hoplarchus Kaup 1860
Hoplarchus è un genere monotipico eretto per contenere un pesce descritto da Heckel nel 1840 come Heros psitticus. Hoplarchus psitticus è talvolta chiamato Falsemouth Cichlid neL commercio acquariofilo, sembra a causa delle marcature che si estendono all'indietro dall'angolo della bocca del pesce.(5) Il nome della specie significa pappagallo (6), e l'altro nome comune di questo ciclide è, di conseguenza, Parrot Cichlid. È stato raramente riprodotto in cattività ed è molto ricercato da molti acquariofili appassionati di ciclidi. Un primo rapporto di deposizione delle uova (Ludlow, 1987) ha indicato che gli Hoplarchus psitticus genitori sono sorprendentemente pacifici per pesci che raggiungono ben oltre i 30 cm di lunghezza. Leibel (1993), tuttavia, riferisce che gli adulti possono essere aggressivi tra loro.(7)
Mesonauta insignis - Foto © Klaus Rudloff (Wikimedia)
Mesonauta Gunther 1862
Per molti anni, Mesonauta è stato considerato un genere monotipico da coloro che non lo relegavano semplicemente a sinonimo di Cichlasoma o Heros. Si diceva che l'unica specie di Mesonauta fosse Mesonauta festivus, da cui deriva il nome Festivum con cui è conosciuto in acquariofilia. Si è scoperto che questa posizione era sbagliata su entrambi i fronti. Innanzitutto, se fosse stata riconosciuta una sola specie di Mesonauta, allora quella specie sarebbe stata propriamente Mesonauta insignis.(8) In secondo luogo, secondo Kullander e Silfvergrip ci sono almeno sette specie di Mesonauta, cinque delle quali sono state descritte finora e almeno due che rimangono senza nome.
Come Hoplarchus psitticus, le specie di Mesonauta hanno principalmente un colore del corpo e delle macchie verdastre. A differenza di Hoplarchus e di tutti gli altri ciclidi conosciuti, le specie di Mesonauta hanno una caratteristica striscia scura che corre ad angolo dalla bocca, attraverso l'occhio e attraverso il corpo fino alle spine morbide della pinna dorsale. In alcune specie di Mesonauta questa striscia continua nella pinna dorsale fino alle estensioni filamentose sul dorso. È chiaro, guardando le fotografie di Festivum d'acquario, che diverse specie di Mesonauta sono state presenti in acquariofilia nel corso dei decenni.(9)
Pterophyllum scalare - Foto © Kandy Vela
Pterophyllum Heckel 1840
Molti acquariofili alle prime armi non sanno che gli Angel in inglese, scalari in italiano, sono ciclidi. Mentre la maggior parte degli acquariofili esperti ne è consapevole, un numero sorprendente lo ignora beatamente. Se si guarda però una specie di Pterophyllum accanto ad una specie di Mesonauta, questa parentela dovrebbe essere un po' più chiara. Infatti, i Mesonauta sono più strettamente imparentati con gli Pterophyllum che con qualsiasi altro genere, e nessuno ha problemi a includere i Mesonauta tra i ciclidi.
Guardando le cose da un'altra prospettiva, la stretta relazione del genere Pterophyllum con Mesonauta e alcuni degli altri trattati in questo articolo, aiuta a rivelare perché era necessario scomporre il genere onnicomprensivo Cichlasoma. Le pochissime persone che hanno familiarità sia con gli Pterophyllum e, diciamo, i ciclidi nicaraguensi (tipo Cichlasoma nicaraguensis, oggi Hypsophrys nicaraguensis) potrebbero ridere all'idea di includerli nello stesso genere, e tuttavia quell'idea non è meno ridicola dell'inclusione sia dei Mesonauta che dei Hypsophrys nicaraguensis in Cichlasoma, come era stata una pratica standard per quasi ottant'anni.
Il genere Pterophyllum comunque secondo Dean Hougen necessita di ulteriori ricerche e forse di una revisione. Nel 1986, Kullander riconobbe tre specie: Pterophyllum scalare, da cui si dice abbia origine la popolazione di scalari d'acquario; Pterophyllum altum, che si trova occasionalmente in commercio, importato da catture in natura; e Pterophyllum leopoldi, che viene importato molto raramente e poi spesso etichettato come Pterophyllum dumerilii. (Kullander scrive che Pterophyllum dumerilii potrebbe essere un sinonimo junior di Pterophyllum scalare.) Pterophyllum altum ha pinne dorsali e anali molto lunghe che si estendono verticalmente lontano dal corpo. In Pterophyllum scalare queste pinne sono un po' più corte e in Pterophyllum leopoldi ancora più corte. Kullander scrive che "[l]o Pterophyllum leopoldi relativamente snello, di grandi dimensioni e con pinne corte colma il divario morfologico tra Mesonauta e Pterophyllum."(10)
Una coppia di discus, Symphysodon aequifasciatus - Foto di Regina Wölk da Pixabay
Symphysodon Heckel 1840
Un altro genere di ciclidi spesso non riconosciuto come cichlasomini è Symphysodon. Per vedere che i Discus sono effettivamente cichlasomini, è sufficiente comunque avere familiarità sia con loro che con gli Heros severus. Le somiglianze evidenti all'osservatore occasionale, come la forma del corpo e della testa e il disegno della livrea, tra le specie di Symphysodon e quelle di Heros sono abbinate a somiglianze interne che dimostrano abbastanza chiaramente la stretta relazione di questi generi.
Dean Hougen parla dell'esistenza di due specie di Discus, il True Discus, Symphysodon discus (noto anche come Heckel Discus dal suo descrittore) e Symphysodon aequifasciatus (da cui derivano la maggior parte delle varietà d'acquario). Esistono numerose presunte sottospecie di Symphysodon aequifasciatus, ma sono altamente molto discutibili e non vengono prese in considerazione nell'articolo.
Uaru amphiacanthoides - Foto © Emma Turner
Uaru Heckel 1840
Il genere Uaru comprende solo due specie. Uaru amphiacanthoides si trova raramente in acquariofilia, ma viene generalmente apprezzato quando lo si incontra. Avendo un colore di base grigio-dorato-marrone sul corpo con una macchia più scura, approssimativamente triangolare, che copre gran parte del fianco del pesce, un paio di macchie scure simili vicino all'occhio e sul peduncolo caudale, e forse una sfumatura bluastra sulle guance, Uaru amphiacanthoides non è un pesce dai colori spettacolari. È tuttavia dotato di una bellezza sottile, che potrebbe avere tanto a che fare con il suo portamento (lento, gentile e aggraziato), quanto con il suo aspetto fisico. Si dice che Uaru amphiacanthoides, come Tropheus duboisi, è uno di quei pesci la cui colorazione giovanile è più attraente della sua colorazione adulta.(11)
Uaru amphiacanthoides in acquariofilia è spesso chiamato semplicemente 'Uaru", probabilmente a causa della difficoltà di utilizzo del nomen specifico. Un decennio fa sarebbe stato perfetto, ma oggi ci sono almeno tre specie note di Uaru. Molto simile a Uaru amphiacanthoides è una specie non descritta, a volte chiamata in questo paese "Big-Blotch Uaru". Questo nome è un po' fuorviante, tuttavia, poiché la macchia non è in realtà più grande su questo pesce rispetto a Uaru amphiacanthoides, è semplicemente posizionata più in alto sul lato in modo che tocchi la linea laterale (in Uaru amphiacanthoides la macchia è chiaramente sotto la linea laterale) ed è di forma più rettangolare. Stawikowskil (2) si riferisce a questo pesce come "Orangener Keilfleckbuntbarsch" (ciclide a macchie triangolari arancioni, probabilmente in riferimento alla sua colorazione di base leggermente più arancione) per distinguerlo da Uaru amphiacanthoides che i tedeschi chiamano "Keilfleckbuntbarsch".
Nel 1989, Stawikowski descrisse la seconda specie nominata in Uaru chiamandola Uaru fernandezyepezi in onore dell'ittiologo venezuelano Agustin Fernandez Yepez. Lungi dall'avere una macchia di forma triangolare sul lato, Uaru fernandezyepezi è contrassegnato da una macchia scura sul peduncolo caudale (come le altre specie note di Uaru), una banda scura, larga e verticale sul terzo posteriore del corpo e bande verticali più chiare e sottili sui due terzi anteriori del lato. Questi segni ricordano molto di più quelli di Heros severus che quelli di Uaru amphiacanthoides.
Acaronia Myers 1940
Il genere Acaronia e quello seguente non si ritiene siano particolarmente strettamente correlati ai precedenti. Infatti, si pensava in passato che Acaronia fosse un Acara (3) e Kullander non elenca affatto Acaronia tra i ciclidi.(14) Tuttavia, Stiassny (l5) sostiene che Acaronia appartiene al gruppo ciclidi A e l'autore di questo articolo, Dean Hougen, ha scelto di seguire il suo esempio.
Le specie di Acaronia assomigliano in qualche modo al pesce descritto sopra nella forma del corpo, ma anche uno sguardo superficiale alla testa di un Acaronia rivelerà rapidamente la particolarità del genere. Infatti, i grandi occhi e la bocca ancora più grande delle specie di Acaronia contraddistinguono questi pesci come predatori in condizioni di scarsa illuminazione. Acaronia nassa, la specie tipo del genere, è da tempo nota come ciclide Basketmouth perché la sua bocca non è solo grande, ma anche estremamente protrusiva, consentendogli di catturare il cibo "a bocca spalancata e risucchiata". Loiselle ha descritto questo pesce come "un Acara blu che cerca di essere un pesce foglia". (16) Acaronia vultuosa, recentemente descritto, è equipaggiato in modo simile.
Caquetaia Fowler 1945
Le specie di Caquetaia sono spesso chiamate "false Basketmouths" in acquariofilia. Questo termine si riferisce, ovviamente, alla loro somiglianza nella struttura della mascella con le specie del genere Acaronia menzionate sopra. Non si ritiene che Caquetaia sia così strettamente imparentata con Acaronia (e nessuno contesta che siano cichlasomini), quindi le loro bocche simili potrebbero essere il risultato di un'evoluzione convergente. Indipendentemente da come abbiano ottenuto le loro strutture della bocca, comunque anche le specie di Caquetaia sono predatori molto efficienti che spalancano e risucchiano.
Le tre specie riconosciute di Caquetaia sono Caquetaia kraussi, Caquetaia myersi e Caquetaia spectabilis. Tutte e tre le specie sono state trovate nell'hobby dell'acquario, ma solo Caquetaia spectabilis è stata disponibile con una certa regolarità.
Allevamento
Parametri dell'acqua
Come gli Acara trattati nella Parte I, gli "Acara a corpo alto" provengono da ogni tipo di acqua. Le specie di Symphysodon, ad esempio, si trovano generalmente in acque nere, mentre Pterophyllum scalare si trova più frequentemente in acque bianche. Questi pesci si possono adattare anche a condizioni dell'acqua diverse da quelle che incontrano nei loro habitat naturali, ma i parametri naturali possono favorire il successo riproduttivo.
Mentre alcuni degli Acara, come Cichlasoma portelegrense, possono essere tenuti e riprodotti a temperature più fredde (18-24°C), gli Acara a corpo alto preferiscono di gran lunga temperature comprese tra 24-29°C e spesso vengono utilizzate anche temperature più elevate per riprodurli. Queste specie sono anche piuttosto intolleranti alla scarsa manutenzione della vasca, sebbene le varietà di pesci da acquario come gli Heros severus possano rivelarsi più resistenti a questo riguardo.
Infine, mentre gli Acara si trovano generalmente in acque più calme, gli Acara corpo a alto si trovano quasi sempre in acque molto calme. Se nell'acquario si crea una circolazione eccessiva dell'acqua, alcuni di questi pesci soffriranno decisamente lo stress.
Allestimento della vasca
I pesci di cui si parla in questa sezione sono tra i pochi ciclidi che traggono beneficio dall'altezza di molti acquari domestici. Per la maggior parte dei ciclidi, il fondo è il posto giusto dove stare, mentre la maggior parte dei ciclidi dal corpo alto preferisce le parti centrali o superiori dell'acqua. Una vasca alta (molte delle forme standard delle vasche sono abbastanza alte) consente a questi pesci di occupare il livello della vasca che preferiscono ignorando le attività che si svolgono nelle parti inferiori della vasca.
Gli Acara dal corpo alto in natura si trovano solitamente in aree con ripari fitti e orientati verticalmente, come radici che scendono dall'alto o piante che crescono dal basso. Le barre verticali che contrassegnano molti di questi pesci (ad esempio le specie dei generi Heros, Symphysodon e Pterophyllum) si sono evolute per nascondersi in tali ripari. E' decisamente raccomandabile prevedere tali ripari anche nell'acquario domestico, insieme a una scarsa illuminazione, per mettere a proprio agio queste specie.
È stato riferito che, in natura, le specie di Mesonauta a volte fuggono saltando in aria (l7) (mentre la maggior parte dei ciclidi si tuffa in acque più profonde), quindi un acquario ben coperto è probabilmente una buona idea.
Cibo
Le specie trattate in questa parte della serie hanno diverse specializzazioni per quanto riguarda il cibo. Le specie dei generi Uaru ed Heros sono notoriamente erbivore. Le specie dei generi Acaronia e Caquetaia sono, in gran parte, piscivore. Le specie dei generi Mesonauta, Symphysodon e Pterophyllum si nutrono generalmente vicino alla superficie o a mezz'acqua.
Tutti gli Acara a corpo alto possono essere allevati alimentandoli con una dieta base di cibi preparati (18), ma è probabilmente saggio tenere a mente la loro dieta naturale. Le specie dei generi Heros e Uaru, quindi, dovrebbero ricevere lattuga o spinaci accuratamente lavati come integratori alimentari, mentre Acaronia e Caquetaia potrebbero trarre beneficio da pesce congelato tritato. Come molti altri autori, anche Dean Hougen sconsiglia di stare lontano dai pesci da pasto disponibili in commercio (siano essi pesci rossi, guppy, pesciolini o altro) poiché è probabile che portino malattie e parassiti nella vasca a lungo termine.
Tutti gli Acara di grossa taglia trarranno probabilmente beneficio da un'integrazione di chironomus congelati.
Compagni di vasca
La maggior parte degli Acara a corpo alto sono piuttosto pacifici se paragonati agli altri membri del gruppo A dei cichlasomini. Le eccezioni a questa regola sono le specie dei generi Acaronia e Caquetaia che si dice siano estremamente intolleranti ai conspecifici (19) e che cercheranno di mangiare quasi tutti i pesci più piccoli di loro. I membri dei generi Heros, Hoplarchus e Hypselacara sono più rudi e raggiungono dimensioni maggiori rispetto a quelli di Mesonauta, Pterophyllum e Symphysodon e sarebbe meglio non mescolare specie di questi due gruppi. Gli Uaru amphiacanthoides possono probabilmente essere mescolati con successo con membri di entrambi questi gruppi.
Heros, Hoplarchus, Hypselacara e Uaru possono essere mescolati con gli Acara più grandi, caracidi molto grandi che non si nutrono di pinne o squame e pesci gatto di medie e grandi dimensioni della famiglia Loricariidae. Uara amphicanthoides può anche essere ospitato con molti dei Geophagini più grandi (di cui si parlerà nella Parte IV di questa serie).
Mesonauta, Pterophyllum e Symphysodon possono essere mescolati con gli Acara più piccoli (ad esempio Cleithracara), i ciclidi nani, i Geophagini più gentili come Geophagus e Satanoperca, Tetra più grandi di, diciamo, tetra cardinale adulti (Paracheirodon axelrodi) e pesci gatto delle famiglie Callichthyidae e Loricariidae. Alcune persone hanno segnalato problemi con i Loricariidae, che con la loro bocca a ventosa attaccano la membrana viscida dei Symphysodon, ma questo potrebbe essere un caso di identità errata (questo comportamento non sarebbe sorprendente per i mangiatori di alghe cinesi, Gyrinocheilus aymonieri) o il risultato di cibo insufficiente per i pesci gatto.
Le specie di Acaronia e Caquetaia non dovrebbero essere ospitate con pesci più piccoli di loro, a meno che i pesci più piccoli non siano destinati a essere cibo per questi piscivori. I pesci da mangiare dovrebbero, d'altra parte, essere abbastanza piccoli da essere facilmente ingoiati, per evitare la possibilità che il pesce che li consuma soffochi a morte con pesci troppo grandi per essere presi in un sol boccone. Pesci come i Metynnis argenteus o grandi pesci gatto predatori (ad esempio i Pimelodidae) sono buoni compagni di vasca, così come gli Acara più grandi.
Nessuno dei Cichlasomini a corpo alto dovrebbe essere ospitato con ciclidi molto aggressivi (molti dei quali saranno trattati nella Parte III di questa serie). La maggior parte degli Acara a corpo alto è facilmente preda di prepotenze e, anche se ad esempio le specie di Acaronia e Caquetaia possono combattere bene, potrebbero danneggiare le loro intricate mascelle se il combattimento diventasse troppo serio.
Coppia di Pterophyllum scalare 'Half-Black' con gli avannotti - Foto © San Yow Su
Riproduzione
Gli Acara a corpo alto mostrano più specializzazioni nella loro riproduzione rispetto alla maggior parte degli Acara. Tutti gli Acara a corpo alto sono riproduttori su substrato, ma oltre a questo sorgono delle differenze. Gli Acara a corpo alto preferiscono o accetteranno superfici verticali per le loro uova, piuttosto che superfici orizzontali. Alcuni (ad esempio Pterophyllum e Mesonauta) spostano i loro avannotti appena nati da una superficie verticale all'altra; gli avannotti rimangono attaccati grazie a speciali ghiandole sulla testa.
Nelle specie di Symphysodon e Uaru amphiacanthoides (e forse nelle altre specie di Uaru), la patina viscida dei genitori sembra costituire la parte del leone del cibo per gli avannotti che nuotano liberamente in natura. Tale alimentazione è stata osservata anche in altri ciclidi, tra cui Heros severus. Nella maggior parte delle specie di Acara a corpo alto, i naupli di artemia salina appena schiusi sono un ottimo primo cibo, come lo sono per gli avannotti di Discus abbastanza grandi da mangiarli.
Come gli Acara, gli Acara dal corpo alto sono essenzialmente isomorfi sessualmente e i doveri parentali sono condivisi in modo relativamente equo con il maschio che forse protegge di più il territorio mentre la femmina si prende cura dei piccoli più da vicino.
Diversi Acara dal corpo alto, in particolare Uaru amphiacanthoides e presumibilmente i suoi congeneri, Hoplarchus psitticus e specie del genere Hypselacara, hanno livree giovanili e/o di paura più complesse e piuttosto diverse dalla loro normale colorazione adulta.
Nella Parte III verrà conclusa la trattazione dei cichlasomini, dimostrando che la loro diversità può essere ancora maggiore laddove la competizione inter- e intra-familiare è inferiore.
testo originale in inglese © Dean Hougen
Taxa
Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie del genere Symphysodon, i più 'famosi' pesci d'acquario: i Discus. Sono tra i pochissimi pesci che persino i negozianti sanno che diventano grandi e che sono molto delicati se non tenuti nelle condizioni adatte :)
Riferimenti & Link
- Hougen p.6
- Come descritto nel Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica.
- Stiassny, p.33
- Loiselle, 1984, aveva esposto questo utilizzo di Heros l'anno prima della pubblicazione del suo libro.
- Gerritson, P.9.
- Ibid.
- p.68.
- Kullander, 1986, p.206.sembra essere Mesonauta mirificus; Goldstein, p.209, sembra essere Mesonauta festivus; Goldstein pp.216-217, sembra essere Mesonauta insignis.
- 1986, p.210.
- Loiselle, 1981, P. 15.
- 1989.
- E.g, Loiselle, 1980, p.45, Loiselle, 1985, p. 221.
- 1986, p. 48.
- pp.31-32.
- 1985, pp 221-222.
- Kullander, 1986, p.204 for Mesonauta insignis. Kullander and Silfvergrip, p.428 for M. acora.
- Leibel riferisce, tuttavia, che gli A. nassa catturati in natura non mangiano cibo preparato dal fondo della vasca. 1987, p. l.
- Leibel, 1987, p.2 for Acacronia. Loiselle, 198 1, p. 17 for Caquetaia.
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Edizione italiana - di Staeck & Linke - Grazie ad una selezione rappresentativa delle specie più raccomandabili per l'allevamento in acquario, il volume offre una panoramica sulla varietà di forme, di comportamenti riproduttivi e di abitudini che caratterizzano questi pesci particolarmente interessanti.

Edizione Inglese - di Wayne S. Leibel - Guida per l'allevamento in acquario

Aqualog South American Cichlids I - Aqualog South American Cichlids II - Aqualog South American Cichlids III
Edizione Tedesca - di U. Glaser, W. Glaser
Per approfondire:
Terza parte di una serie di cinque articoli di un'autorità riconosciuta sui ciclidi. In questa parte si sottolinea che l'America centrale e le isole caraibiche fanno in effetti parte del Nord America - tratto e tradotto da un articolo di Dean Hougen
Quinta e ultima parte di una serie di cinque articoli di un'autorità riconosciuta sui ciclidi. Ogni articolo discute di classificazione e denominazione, parametri dell'acqua, allestimento della vasca, cibo, compagni di vasca, riproduzione e bibliografia.
Quarta parte di una serie di cinque articoli di un'autorità riconosciuta sui ciclidi. Questa parte comprende i Geophagini, i mangia-terra, per le loro abitudini alimentari - tratto e tradotto da un articolo di Dean Hougen
Prima parte di una serie di cinque articoli di un'autorità riconosciuta sui ciclidi, in cui si discute di classificazione, parametri dell'acqua, allestimento della vasca, cibo, compagni di vasca, riproduzione - tratto e tradotto da un articolo di Dean Hougen
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