Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui ciclidi nani, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Maschio di Apistogramma nijsseni - Foto © Massimo Macciò
Ho intenzione di raccogliere qui le domande e le risposte più interessanti e più frequenti trovate sul Newsgroup it.hobby.acquari che riguardano i Ciclidi nani. Come sempre, per quanto mi riguarda le esperienze vissute in prima persona sono quelle che insegnano più di mille pagine di teoria e di schede precompilate; per cui qui troverete i messaggi "di vita vissuta", da cui ho tolto saluti e convenevoli vari per lasciare solo le cose essenziali, evidenziando le frasi a mio parere più importanti.
Ringrazio innanzitutto tutti i partecipanti ai gruppi di discussione, vecchi e nuovi, sia chi dà le risposte, sia chi fa le domande, ringrazio Google che con la ricerca avanzata nei gruppi mi ha permesso di ricercare nei vecchi messaggi quelli che avevano più attinenza a questo argomento, ringrazio coloro che citerò riportando il loro messaggio... non vorrei comunque che qualcuno pensasse ad uno "sfruttamento" dei newsgroup a fini personali, il mio intento è solo quello di dare una mano a chi cerca informazioni su internet; se qualcuno si sentisse disturbato da quanto scritto, o per essere stato citato, non esiti a scrivermi.
Compagni di vasca per Ciclidi nani
MioMao
COMPAGNI DI VASCA PER Ciclidi nani
> Hai sconsigliato i neon perche' troppo veloci,
NO.
Principalmente mi riferivo alla T di allevamento, in relazione a quella adeguata ai Discus e ai Ramirezi.
Il problema della "velocità" è legato (imho) alla quantità di pesci presenti. Chiaramente, se hai solo 4 Neon in 200 litri... chisseneffrega della velocità di questi ultimi!
Per contro, se i "velociraptor" fossero 40... cambierebbe rapidamente il discorso.
Mi ripeto: la T è importante. I Neon vanno allevati a temperature tra i 18 e i 24-25 gradi (chiaramente anche a T più elevate, ma solo per alcuni -ovvii/forzati- periodi dell'anno).> ma consigli i Nannostomus, cio' deriva solo dal fatto che vivono in zone diverse dell'acquario
Si, certo.> (in alto)
No, direi -generalmente- dalla metà in su.
Ovviamente anche loro nuotano ovunque; ma, principalmente, la loro zona di movimento è quella "medio/alta".> rispetto agli altri esemplari della vasca o sono effettivamente innocui per i Ciclidi nani ?
Sicuramente il fatto che prediligono "un'altra zona", è un fattore importante.
Ti faccio un esempio: quando metti del cibo, i Nannostomus beckfordi gironzolano rapidissimi qua e la, assolutamente nella zona "media" dell'acquario.
Molto raramente vanno a galla a prendersi il cibo (cosa che, invece, fanno altri caracidi, tipo vari Hyphessobrycon) e preferiscono prendere quello "in caduta". Ma hanno la bocca molto piccola, quindi... appena riescono a prendere un chicco di granulare... se le pappano con attenzione, lasciando cadere l'altro cibo (quindi, senza riempirsi la bocca avidamente, come fanno altri pesci..).
Questo da modo ai pesci "sottostanti" di potersi cibare senza alcun problema.
Comunque, la "quantità", anche in questo caso, gioca un ruolo importante. E' chiaro che se i Nanno fossero 40.... :-))))
Altra cosa (relativa all'essere "innocui"): come ho detto sono pesci con la bocca piccola e non gironzolano in basso, tra la vegetazione. Per come sono strutturati... ritengo che non siano pesci veri "predatori" (ok, sono "lungi".. .ma non hanno altre caratteristiche fisiche tipiche del predatore d'attesa); certamente non daranno problemi agli avannotti dei Ciclidi nani, come invece fanno -regolarmente- Neon e Cardinali (che sono davvero degli abili "predatori d'attesa").
...come cercare di rendere l'acquario simile al loro BIOTOPO naturale
Massi
> Come dovrebbe essere composto un fondo per acquario amazzonico (biotopo) che ospiterà una coppia di Ciclidi nani acidofili e scalari?
Ghiaino fine oppure sabbia, possibilmente tonalità scure.
Alcune specie di Ciclidi nani dopo la deposizione su substrato nascondono le larve appena schiuse in buchi scavati nella sabbia.Lorenzo Bardotti
> Ghiaino fine oppure sabbia, possibilmente tonalità scure.
Non sono tanto d'accordo su questa cosa.
Vale a dire: se uno usa la sabbia è per riprendere il biotopo originale, no?
La sabbia è chiara.
Alcuni ciclidi però con la sabbia chiara si spaventano e non mettono neanche bei colori.
Dov'è la fregatura per cui la soluzione non va allora?
Secondo me il problema è che si mettono fondi chiari e ci si spara sopra delle luci da stadio, la conseguenza diretta è che i pesci si spaventano.
L'effetto sull'acquariofilo invece è che deve fare un fondo scuro per evitare i problemi detti sopra e quindi addio biotopo.
La soluzione giusta sarebbe, a mio parere, avere un acquario sotto-illuminato (relativamente poi...) e con un bel fondo in sabbia chiara. Certo non pretendiamo poi di mettere piante super-esigenti...
Insomma, non era una vera e propria critica a quello che dicevi, spero tu abbia capito quello che intendo.Davide@Home
In effetti mi ero posto lo stesso dubbio che nasce dalle tue osservazioni...
però mi sono un poco documentato e ho sono arrivato alla conclusione (+ o -) che, come di ce il buon Massi, i Ciclidi nani se ne stanno spesso in zone con fondo ricoperto di foglie, le foglie sono scure....
quindi il fatto di mettere un fondo scuro da un lato mi svuota la botte consentendomi la luce giusta per le piante e appagandomi l'occhio, e dall'altro riduce lo stress dei pesci per l'eccessiva luminosità..
diciamo poi che forse ho "abusato" il termine biotopo... in effetti intendo imitare il biotopo scegliendo speci di piante e di pesci della stessa zona (amazzonia) quindi non mettero la glosso ma sicuramente proverò a far crescere e.tennellus e altre echinodorus (ozelot red in primis...)
grazie delle informazioni :) è un piacere leggere le tue osservazioni:)Lorenzo Bardotti
prego, mi fa piacere che ti siano interessate. ultimamente ho provato un acquario come ho sostenuto in questi post e va benissimo. In pratica non ho messo quasi nessuna pianta, un sacco di tronchi, luce normale e... piante di pistia che galleggiano in superficie e che sfoltisco quasi ogni giorno.
Massi
> Non sono tanto d'accordo su questa cosa. Vale a dire: se uno usa la sabbia è per riprendere il biotopo originale, no?
più o meno , nel biotopo originale i Ciclidi nani vivono in mezzo alle foglie depositate sul fondo e quindi su fondo scuro , poi solitamente sotto c'è sabbia ( che si deposita soprattutto in zone "morte" , dove di solito si fermano anche le foglie .)> La sabbia è chiara.
Dipende dalla roccia dalla quale proviene. Per assurdo: prendi il policromo, seleziona una caterva di sassolini scuri, macinali... TA-DAAAAAA! sabbia scura!> Alcuni ciclidi però con la sabbia chiara si spaventano e non mettono neanche bei colori.
Giustissimo ... se l'illuminazione è troppo forte e non hai piante basse> Dov'è la fregatura per cui la soluzione non va allora?
Che si vuole la moglie piena e la botte ubriaca. E già il contrario è decisamente improbabile ! ! !> Secondo me il problema è che si mettono fondi chiari e ci si spara sopra delle luci da stadio, la conseguenza diretta è che i pesci si spaventano.
... e poi mi raccontano che gli acquari di Amano sono naturali ! ! ! !
... e poi i Ciclidi nani sono delicati e difficili da riprodurre ! ! ! !> L'effetto sull'acquariofilo invece è che deve fare un fondo scuro per evitare i problemi detti sopra e quindi addio biotopo.
Perchè!? il fondo scuro è la soluzione che più si avvicina al naturale, simulando il depositarsi di foglie morte> La soluzione giusta sarebbe, a mio parere, avere un acquario sotto-illuminato (relativamente poi...)
OCCHEISSSSIMO ! ! ! !> e con un bel fondo in sabbia chiara.
Buono, ma se trovassimo una sabbia un po' più scuretta ti dispiacerebbe!?!?> Certo non pretendiamo poi di mettere piante super-esigenti...
Ma non si parlava di biotopo ?
proprio biotopo è improponibile (fa un po ... ca##re!), ma per ricreare un ambiente prossimo a quello della natura bastano una caterva di anubias su fondo sabbioso o ghiaino fine qualche sasso qua e la, un paio di anubias alte e un bel po' di legni di torbiera, acqua pulitissima e cambiata spesso e POCA LUCE!Lorenzo Bardotti
quindi potrebbe essere perfetto un fondo in sabbia con in mezzo rocce e sopra tronchi.
le sabbie con la S maiuscola, cioè vera sabbia, le ho viste solo in tonalità molto chiare, la più scura è sul dorato. considera che oltretutto il ghiaino ti darebbe problemi di cedimento di calcare> ... e poi i Ciclidi nani sono delicati e difficili da riprodurre ! ! ! !
chiaro, non posso immaginare che un ciclide non vada a cercarsi un bel nascondiglio per le sue uova! ovviamente in vasche illuminatissime fanno tutto lo stesso, solo mi piace di più in altro modo, mi ricorda un documentario.> il fondo scuro è la soluzione che più si avvicina al naturale, simulando il depositarsi di foglie morte
secondo me no, ma è la mia opinione. Come dicevo sopra meglio fondo chiaro e tanta roba naturale sopra e dentro> un ambiente prossimo a quello della natura bastano una caterva di anubias su fondo sabbioso
oppure una foresta di microsorum
Max
Se volessi mettere qualche foglia sul fondo per rendere più naturale l'acquario per i miei Ramirezi, quale tipo di foglia è più indicata?
Ho sentito che quelle di quercia vanno bene, ma non so se fidarmi.Renato Zamboni
Quelle di quercia vanno bene ma devono essere raccolte in luoghi lontani da campi coltivati o da frutteti. L'ideale sarebbe raccoglierle in un bosco lontano da fonti inquinanti.
Il Cava
A proposito delle foglie: Il processo di decomposizione delle foglie non inquina la vasca?
Vanno prima trattate in qualche modo per impedirne la marcescenza?Alfonso Di Rienzo
vorrei sapere: ma non acidificano l'acqua, o per lo meno non altera i valori?
Non marciscono? Si possono lasciare per anni?
Per tutti i fondi ed eventuali?? :-))Renato Zamboni
Certamente acidificano l'acqua rilasciando acidi umici ma non in modo importante.
Se per marciscono intendi la disgregazione questa puo' avvenire ma se inserite nel fondo i composti rilasciati restano disponibili Penso proprio di si in quanto a lungo andare si trasformeranno in polvere e fanghi.
Solo per i fondi di acquari acidofili, dove il pH e' inferiore a 7.
Cmq sarebbe meglio provare in un piccolo acquario come funziona anche perche' tutto dipende dalla qualita' delle foglie usate.MioMao
Usate, pero', quelle secche. Quelle verdi imputridiscono (data la loro acidità e il fatto che nelle rogge restano "Intonse" io non ci credo... ma se lo dice il Vendra...) :-)))
Renato Zamboni
> Si possono mettere sul fondo delle cortecce invece delle foglie? non galleggiano?
Le corteccie piu' adatte per essere usate in acqua dolce sono quelle di quercia. Per non farle galleggiare basta bollirle con una rete che le tenga sul fondo. Si possono usare anche foglie di quercia secche, dopo averle bollite anche loro restano sul fondo.Massi
Il ph si manterrebbe stabile nel tempo? (si acidifica con l'estratto di corteccia di quercia)
Cedono tanto colore? ovvero "tingono" come la torba?
Durano o le si devono sostituire spesso?Renato Zamboni
La quercia tinge anche lei ma il colore e' piu' rossastro ed acidifica come la torba.
La durata delle foglie e' certamente minore ma quando si sfaldano vengono
catturate dal filtro.Massi
Azz , speravo in una tinta più blanda , come quella degli estratti di corteccia di quercia...
Sto tentando di fare delle lamine per ricostruire l'effetto detrito coi legni... vedremo!
MioMao
Se volete una bell'acqua acidina e poco colorata, usate le foglie di quercia. Rovere, Roverello, Farnia o Farnello... c'est la meme! :-)))
Io sapevo che l'acqua diventa ambrata ugualmente. Dici che colorano meno?
Come le pulisci? Ti limiti a una sciacquata?MioMao
Beh.. chiaramente dipende da quante ne metti. Certo è che se infili l'acquario in una botte di Rovere... ;-) Rispetto alla torba, colorano meno sicuramente.
> Come le pulisci? Ti limiti a una sciacquata?
Si, acqua corrente, sfregata con le dita (anzi.. con i diti) e via andare.
Per approfondire:
Consigli e suggerimenti per allevarli nella maniera più adatta
Descrizione degli Anomalochromis thomasi, con racconto di un'esperienza di riproduzione - traduzione in italiano di un articolo di Kenneth Balog
Gli Pseudocrenilabrus nicholsi sono pesci meravigliosi che chiunque sarebbe fortunato ad avere nella propria collezione. Sono pacifici, robusti e belli - tratto e tradotto da un articolo di Dave Hansen
Spiegazione molto dettagliata con bellissime foto delle modalità di riproduzione di questi stupendi Ciclidi nani, con informazioni sulla tassonomia e sul loro allevamento in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Lee Newman
Indicazioni, consigli e suggerimenti per l'uso della lettiera di foglie secche in acquario, utilissime perché rilasciano tannini e perché promuovono lo sviluppo di utili colonie microbiche - tratto e tradotto da un articolo di Colin Dunlop
Un piccolo compendio per l'allevamento dei ciclidi nani, con una serie di schede riassuntive sulle principali specie del gruppo - tratto e tradotto da un articolo di Becky 'Apistogramma'
Cosa si intende per pesci rassicuranti, perché sono di grande beneficio negli acquari dedicati ai ciclidi e differenza tra pesci rassicuranti e pesci bersaglio - tratto e tradotto da un articolo di Paul V. Loiselle
Consigli e suggerimenti generali per allevare i ciclidi nani nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Articolo che tratta in maniera approfondita il tema della nutrizione dei Ciclidi nani, elencando tutte le possibili alternative per avvicinarsi il più possibile alle esigenze nutrizionali soddisfatte in natura - tratto e tradotto da un articolo di Neil Lilliedoll
Consigli e suggerimenti generali per allevare i Pelvicachromis pulcher nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Consigli e suggerimenti generali per allevare i Mikrogeophagus altispinosus nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Racconto di un'esperienza di allevamento e riproduzione dei Mikrogeophagus altispinosus, i "Bolivian Ram" - tratto e tradotto da un articolo di Dean E. Fear
Un quintetto di Pelvicachromis kribensis 'Kienke' (ex Pelvicachromis taeniatus) particolarmente "bastardi dentro" :-) - tratto e tradotto da un articolo di Kathy Knudsen
Racconto ricco di particolari di una bella esperienza di riproduzione con questi splendidi pesci - tratto e tradotto da un articolo di Rich Grenfell
Resoconto di un'esperienza di allevamento e di riproduzione di questi ciclidi nani, che quando entrano nel periodo riproduttivo diventano molto territoriali e aggressivi.
L'allevamento e la riproduzione della varietà di colorazione di Pelvicachromis taeniatus che è stata poi assegnata alla specie Pelvicachromis kribensis - tratto e tradotto da un articolo di Dave Sanford
Un'esperienza riuscita nella riproduzione di questo interessante ciclide nano, descritta con dovizia di particolari - tratto e tradotto da un articolo di Lois e Max Gallade
Descrizione del luogo d'origine e delle varie caratteristiche degli appartenenti al genere Pelvicachromis - tratto e tradotto da un articolo di Grant Gussie
Descrizione molto particolareggiata di un'esperienza d'allevamento e riproduzione del Pelvicachromis pulcher, con notizie utili ed interessanti - tratto e tradotto da un articolo di Grant Gussie
Racconto di una esperienza di allevamento e di riproduzione del Pelvicachromis pulcher, che viene consigliato vivamente ai neofiti dell'acquariofilia che si vogliono "impegnare" un po' di più - tratto e tradotto da un articolo di Lynn McMullen
Descrizione dell'allevamento e della riproduzione degli Apistogramma panduro, la cui femmina, in livrea riproduttiva, si dice essere la più bella del genere - tratto e tradotto da un articolo di Sean Kettle
Descrizione molto completa di esperienze nella riproduzione di questo bellissimo ciclide nano, anche con l'ausilio di foto belle e particolari - tratto e tradotto da un articolo di Lois e Max Gallade
Descrizione degli accorgimenti più importanti da osservare per allestire una vasca da dedicare all'allevamento e alla riproduzione dei ciclidi nani - tratto e tradotto da un articolo di Neil Lilliedoll
Spiegazione con foto passo passo di come con le noci di cocco si possono costruire ottimi rifugi e tane per la deposizione di tantissime specie
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i pesci del gruppo dei Ciclidi Nani, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Disquisizione sul significato di ciclide "nano" e individuazione dei parametri a cui un ciclide deve corrispondere per poter essere chiamato così - tratto e tradotto da un articolo di Neil Lilliedoll
Che cosa bisogna osservare per individuare le caratteristiche distintive del gruppo, della specie, della forma di colorazione, o persino del sesso degli Apistogramma - tratto e tradotto da un articolo di Neil Lilliedoll
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento e la riproduzione degli Apistogramma cacatuoides, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui Biotodoma, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento e la riproduzione degli Pseudocrenilabrus, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
il sito dell'Associazione Italiana degli appassionati dei ciclidi
sito sui ciclidi molto interessante, il loro motto è "So many cichlids, so little time" (Così tanti ciclidi, così poco tempo) :-)
il sito sui ciclidi sudamericani di Sven O. Kullander
Ciclidi Americani I - I Ciclidi nani è un manuale per la classificazione, l'allevamento e la riproduzione dei Ciclidi nani, con foto, descrizioni dettagliate dei biotopi naturali, ed esperienze dirette di allevamento e riproduzione di ben 75 Ciclidi nani, tra Apistogramma, Apistogrammoides, Biotecus, Crenicara, Crenicichla, Dicrossus, Laetacara, Nannacara, Papiliochromis (ora Mikrogeophagus) Taeniacara, Teleocichla.
di George W. Barlow, a cura di H. Hutchison, traduzione in italiano a cura di D. Rizzo, P. Salvagiani, L. Leoni - "I Ciclidi. E' in acqua il più grande esperimento di evoluzione della natura" - Ed. Hydra - Sesto Continente
E' un libro che consiglio caldamente di leggere a tutti, tratta dei ciclidi e in particolare delle loro strategie riproduttive, che si sono evolute in modo anche diversissimo tra loro; soprattutto però è scritto in un linguaggio semplice e discorsivo, comprensibile e direi quasi "appassionante" :-)
Edizione italiana - di Jürgen Schmidt, traduzione a cura di A. De Jong, H. De Jong - Questo libro tratta i Ciclidi nani del Sud America, in primo luogo le specie di Apistogramma. Esaustivi capitoli tecnici spiegano come allestire e arredare un acquario per l'allevamento e la riproduzione di questi magnifici pesci variopinti e dal comportamento particolarmente interessante.
Cichlid Atlas 1 - Cichlid Atlas 2
Edizione Inglese - di Uwe Romer - Cichlid Atlas 1 è il primo degli Atlanti di Aquarium sui Ciclidi, dedicato ai Ciclidi nani: tantissime splendide foto, con descrizioni particolareggiate, indispensabile per riconoscere le diverse specie, le cui distinzioni sono messe in evidenza da foto, descrizioni, disegni. Peccato che è solo in inglese.
Dwarf Cichlids: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese - di Horst Linke e Wolfgang Staeck
di Hans J. Mayland, Dieter Bork
Commenti
Taxa
Anche se spesso quando sono in vendita vengono trascurati, essendo i giovani ancora poco colorati, in realtà sono una delle migliori scelte per chi si vuole avvicinare ai ciclidi nani
Splendido ciclide nano, è uno tra i più comuni Apistogramma allevati in acquario, ne esistono diverse varietà
E' una delle specie di Apistogramma più facili da allevare in acquario, e ne esistono diverse varietà di colorazione, naturali e artificiali
Tra i ciclidi nani più presenti in commercio, grazie alla sua robustezza e adattabilità anche ad acque più dure, a differenza di molti altri ciclidi nani sudamericani.
Uno tra i ciclidi nani più colorati, con molte varianti commerciali, leggermente più difficile di altre da mantenere in acquario
Piccolo ciclide nano, spesso venduto come Apistogramma viejita invece che con il suo vero nome
Nonostante le relativamente ridotte dimensioni è una specie territoriale che può divenire molto aggressiva soprattutto nel periodo riproduttivo.
Come tutti gli Apistogramma appartiene al gruppo dei ciclidi nani, e nonostante le ridotte dimensioni è una specie territoriale che può divenire aggressiva nel periodo riproduttivo.
Sembra che siano impossibili da trovare in commercio, e che i pesci venduti come Apistogramma viejita siano in realtà Apistogramma macmasteri
Bella specie di ciclide nano, è disponibile in commercio in diverse forme di colore, la più comune è quella venduta semplicemente come Santarém.
E' una specie molto simile al più diffuso Biotodoma cupido, e sono le uniche due specie appartenenti al genere.
Una specie rara da trovare in commercio, dai comportamenti interessanti ma con specifiche esigenze d'allevamento
Compreso generalmente nel gruppo dei ciclidi nani, per le ridotte dimensioni ed il comportamento abbastanza pacifico, diventa aggressivo nel periodo riproduttivo, e preferisce acqua tenera e acida.
Non sono facili da trovare nei negozi, ma se si è tanto fortunati da trovarli ed avere una vasca adatta, sono pesci splendidi la cui riproduzione è ancora una sfida
Splendida specie di Dicrossus decritta scientificamente solo nel 2010, molto rara da trovare in commercio.
Specie di Dicrossus molto rara da trovare in commercio
Non facili da trovare in commercio, sono però una specie assolutamente affascinante da allevare. La loro riproduzione è una sfida, a causa dei valori estremi dell'acqua che richiedono, ma quando accade è un'esperienza molto gratificante.
Splendida specie di Dicrossus descritta scientificamente solo nel 2010, molto rara da trovare in commercio.
Meglio conosciuta come Nannacara adoketa, è molto difficile da trovare in commercio, anche se meno aggressiva della cugina Nannacara anomala
Questa specie era già diffusa in commercio prima della sua descrizione scientifica, con il nome di Laetacara sp. ‘Buckelkopf’
E' meritatamente una delle specie del genere più popolari in acquariofilia, e la più diffusa in acquario insieme a Laetacara dorsigera
Insieme a Laetacara curviceps è una delle specie più popolari e più diffusa in acquario del genere, ha un carattere tranquillo, quasi timido.
Non è chiaro se questa specie sia mai entrata nel commercio acquariofilo, ma potrebbe essere stato scambiata occasionalmente come Laetacara curviceps.
E' una specie molto pacifica, quasi timida, che diventa un po' più aggressiva solo quando è in riproduzione
Prima della pubblicazione della sua descrizione ufficiale, questa specie era conosciuta come Laetacara sp. 'orangeflossen'
E' una specie abbastanza rara in acquariofilia, e per questo è molto ricercata dagli appassionati di ciclidi.
Più rari e meno conosciuti dei cugini Mikrogeophagus ramirezi, sono in realtà molto attraenti e più adatti a chi si avvicina all'allevamento dei ciclidi nani rispetto ai ram.
Splendida specie che purtroppo per la produzione sempre in maggior numero e in forme e colorazioni sempre diverse per il commercio acquariofilo, si è notevolmente indebolita
La femmina di Nannacara che cura la prole è tra i ciclidi più aggressivi in rapporto alle dimensioni.
Questa specie è importata raramente ed è facilmente confusa con Nanochromis parilus. Ha esigenze specifiche di valori d'acqua e di cure, per cui non è adatta ai principianti.
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