E' la seconda specie più grande di pesci squamati del bacino amazzonico. Questo da solo dovrebbe dirvi molto di ciò che c'è da sapere sulla sua idoneità come pesce d'acquario.

Colossoma macropomum, Black pacu: lo stesso pesce da giovane e da adulto

Autore
(Cuvier, 1816)
Nome comune
Tambaqui, Black Pacu
Sinonimi
Colossoma pacu, Pyaractus brachypomus
Aspettativa di vita

20 - 30 anni

Aspettativa di vita in acquario

In questo articolo viene citato un esemplare di 43 anni; In questo articolo si fa riferimento ad un esemplare di 41 anni

Dimensioni massime in natura

108 cm TL; peso massimo pubblicato: 40 kg

Descrizione
Logo - NO ai pesci giganti in acquario

Il profilo di questa specie è stato inserito a titolo informativo, in quanto non è consigliabile allevarla nei comuni acquari domestici, a meno che voi non siate tra i pochi eletti con le strutture disponibili per ospitarla per tutta la vita. Le dimensioni dell'acquario citate più in basso devono essere considerati un minimo assoluto e in realtà questi pesci richiedono un volume straordinario di acqua se devono essere alloggiati a lungo termine.

Di solito sono venduti da giovanissimi, ancora piccoli, e con il loro aspetto insolito attraggono molti acquariofili incauti, che non hanno idea delle loro esigenze e dello spazio necessario per farli vivere decentemente.

Spesso purtroppo vengono comprati senza informarsi sulle loro esigenze, solo perché hanno un aspetto attraente e insolito, e inseriti in vasche troppo piccole per consentire loro di crescere sani, con il risultato che sviluppano deformità, si atrofizzano nelle dimensioni, soffrono di stress cronico e muoiono molto prima della loro normale aspettativa di vita. 
E' deprimente pensare a dove finiscano la maggior parte degli esemplari comprati, visto che è difficilissimo vedere degli adulti in giro o nei negozi.

Circostanze impreviste possono capitare a chiunque, ma un animale che raggiunge la sua lunghezza completa non è una circostanza imprevista (It's not just a fish)

Conosciuto come Tambaqui nei suoi paesi di origine, Colossoma macropomum è la seconda specie più grande di pesci squamati che si trovano nel bacino amazzonico. Questo da solo dovrebbe dirvi molto di ciò che c'è da sapere sulla sua idoneità come pesce d'acquario. In realtà, è discutibile se le specie debba essere considerata davvero una specie d'acquario.

Anche se in cattività raramente raggiungono le loro dimensioni massime, potrebbero facilmente crescere fino al metro di lunghezza. Il mito che i pesci crescono solo in base alle dimensioni dell'acquario in cui sono allevati, è proprio questo, un mito. Purtroppo vengono regolarmente messi in vendita come simpatici pescetti di 5-7 cm, spesso etichettati con nomi allettanti come "piranha vegetariano" (i pacu sono inclusi nella stessa sottofamiglia dei piranha, e gli assomigliano superficialmente).

Di conseguenza molti acquari pubblici hanno grandi quantità di esemplari adulti "donati" da sventati acquariofili, spesso in misura tale che si rifiutano di accettarne qualsiasi altro. Uno scenario più deprimente, ma altrettanto comune, è che i pesci vengono scaricati in fiumi e stagni, quando diventano troppo grandi per la loro vasca. Nei climi più freddi ovviamente non possono sopravvivere, ma ne esistono popolazioni stabili in diversi stati degli USA e in diversi altri paesi a causa dei rilasci di acquariofili irresponsabili. Per questo motivo molte autorità della fauna selvatica negli Stati Uniti ne hanno vietato la vendita.

E' tra i sei pesci segnalati dalla Campagna Big Fish come non adatti al commercio acquariofilo, a causa delle dimensioni che raggiungono da adulti, e delle dimensioni di una vasca che li dovrebbe contenere. Sono quasi sempre venduti da giovanissimi, piccoli e carini, senza alcuna informazione circa le dimensioni che possono raggiungere e la loro aspettativa di vita, e sono tra i pesci che inondano gli acquari pubblici, gli unici che possono accoglierli una volta cresciuti troppo.

I Pacu hanno sviluppato una sorprendente dentatura che permettere loro di schiacciare frutta, noci e semi. I loro denti sono a cuspide e assomigliano ai molari umani, e hanno anche mascelle molto potenti. Anche se raramente sono aggressivi, possono infliggere un morso davvero brutto, per cui è meglio fare molta attenzione durante la manutenzione dell'acquario.

La specie Colossoma macropomum è ampiamente usata nell'acquacoltura in Sud America. E' ideale a questo scopo, tollerando di una vasta gamma di chimica dell'acqua e possedendo la capacità di sopravvivere in condizioni di scarso ossigeno. Sono state intraprese molte ricerche per trovare il modo più ecologico di allevarli, in quanto è stato pescato eccessivamente in molte delle sue acque natali. Se gli stock selvatici si impoveriscono ulteriormente, potrebbero esserci gravi conseguenze non solo per la specie stessa, ma anche per interi ecosistemi.
I semi di molti dei frutti mangiati dai pacu sono indigesti, e sono escreti intatti. Alcuni esperti ritengono che i pesci hanno un ruolo significativo nella dispersione delle sementi delle piante nelle aree di foresta allagata. Quindi l'acquacoltura commerciale sostenibile dei pacu è considerata una priorità. Non solo questo impedisce l'ulteriore depauperamento degli stock selvatici, ma fornirà una fonte alternativa di reddito per gli agricoltori. La speranza è che si possa anche incoraggiarli a passare all'acquacoltura invece che all'agricoltura, che sta avendo un effetto devastante su molte parti della foresta pluviale amazzonica.

Come cibo, il pacu sembra molto gustoso. Si dice che la sua dieta naturale di frutta e noci esaltati il sapore della carne. Poiché il pesce è così grande, i tagli sono spesso venduti con l'osso in modo simile alle costolette di maiale. Un ulteriore uso commerciale della specie è per la pesca sportiva, sia nel suo ambiente naturale e che in laghi riforniti artificialmente. A tal fine è stato introdotto in diversi paesi dell'Estremo Oriente, tra cui Thailandia e Malesia.

Tambaqui, Colossoma macropomum, in un acquario pubblico - Foto © Tino Strauss (Wikimedia)

I Pacu (Colossoma macropomum) sono una specie sfonda-acquari comunemente disponibile - Foto © Melanie Brauckhoff (Injaf)

  • Specie che diventa enorme: più di 100 cm di lunghezza, per quasi 40 kg di peso
  • Specie che in genere viene venduta spacciandola per Piranha, vista la relativa somiglianza
  • Specie riprodotta in cattività, tuttavia si possono trovare in commercio anche stock provenienti dalla cattura in natura. Chiedete al negoziante se i pesci che state per comprare sono d'allevamento o di cattura, ma per cortesia non comprateli in nessuno dei due casi.
Distribuzione

Sud America: Bacino del Rio delle Amazzoni e dell'Orinoco come forma selvatica; è distribuito in quasi tutto il Sud America come pesce d'allevamento per il consumo umano.

La specie Colossoma macropomum è nativa dei bacini dell'Amazzonia e dell'Orinoco (Gery 1977) che abbracciano Bolivia, Brasile, Ecuador, Colombia, Venezuela e Perù. La specie è stata introdotta in Guyana, USA, Thailandia, Giamaica, Cina, Bangladesh, Porto Rico, Panama, Filippine, Cuba, Honduras, Ungheria, Hawaii e Indonesia (Welcomme 1988).

IUCN Red List - NEAR THREATENED

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NEAR THREATENED (quasi in pericolo)

  • Tambaqui: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
  • Sebbene Colossoma macropomum sia allevato in tutto il mondo, le popolazioni selvatiche native della specie sono sfruttate eccessivamente e si deducono diminuzioni significative della popolazione dalle diminuzioni della dimensione media delle catture; si deduce anche una riduzione di oltre il 20% per l'ultimo periodo di tre generazioni e sono necessarie ulteriori ricerche per indagare le tendenze future. Questa specie è stata quindi valutata come quasi a rischio.
  • All'interno del bacino amazzonico Colossoma macropomum ha mostrato diminuzioni nella popolazione. Queste riduzioni sono attribuite all'intensa pesca di questa specie che dura dagli ultimi tre decenni. Negli anni '70, Colossoma macropomum rappresentava il 40% degli sbarchi nel principale porto di pesca d'acqua dolce dell'Amazzonia (Petrere 1978). Questa percentuale è diminuita negli anni '80, quando la cifra è scesa al 10% (Merona e Bittencourt 1988), e negli anni 2000, quando è scesa di nuovo al 5% degli sbarchi (Batista e Petrere 2003). In accordo con le diminuzioni della popolazione presunte collegate ai dati di sbarco, quegli esemplari catturati hanno anche mostrato una diminuzione della dimensione media sia a Manau nell'Amazzonia che nei porti di pesca di Santarem, nello Stato del Para, il che suggerisce che le diminuzioni della popolazione sono drammatiche (Freitas et al. 2007). Più di recente uno studio nel porto di pesca di Manau ha mostrato la lunghezza media più piccola del pesce fino ad oggi tra gli studi basati su questa specie in Amazzonia, con la maggior parte dei pesci catturati che erano giovani e il 56% degli sbarchi al di sotto della taglia minima legale per il Brasile (Campos et al. 2015). La specie sta attualmente mostrando prove di sfruttamento eccessivo con una mortalità stimata al 20% in più rispetto alla mortalità per la massima resa sostenibile. Pertanto, in assenza di dati di tendenza esatti, utilizzando il calo degli sbarchi di pesca fino agli anni 2000 come linea di base approssimativa, si sospetta che la specie possa aver continuato a diminuire nell'ultimo periodo di tre generazioni (circa 12,3 anni); a un tasso di riduzione di almeno il 20% e forse di più. Supponendo che la popolazione continui a diminuire anche a causa dello sfruttamento eccessivo (e di altre minacce legate all'habitat), si deduce un continuo declino negli individui maturi. Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche per verificare se il declino della popolazione continuerà in futuro.
  • Si stima che l'impatto attuale della pesca nel bacino amazzonico sia superiore del 20% rispetto al tasso sostenibile ottimale. La specie è particolarmente suscettibile a causa del suo lento tasso di crescita. Si segnala che questa specie è sovrasfruttata in gran parte del suo areale nativo; mentre vi è una dimensione minima di cattura di 55 cm nella maggior parte dell'areale della specie, individui molto più piccoli (20 cm) possono essere facilmente trovati nei mercati ittici di Brasile e Colombia. Si stima che la cattura precoce di giovani esemplari abbia un impatto negativo maggiore sul reclutamento della specie e sulla crescita della popolazione. L'uso di reti nelle foreste allagate è citato come un fattore che contribuisce allo sfruttamento eccessivo (Araujo-Lima e Ruffino 2004). Oltre allo sfruttamento diretto, la specie è anche influenzata negativamente dalla deforestazione per l'agricoltura, dalla costruzione di dighe e dal degrado generale dell'habitat.
Habitat

E' una specie in genere solitaria; gli esemplari giovani vivono nelle acque nere dei campi inondati fino alla loro maturità sessuale; gli adulti si spostano nella foresta inondata durante i primi mesi dell'inondazione e si alimentano con frutta e grano.

Colossoma macropomum è un importante e prezioso pesce d'acqua dolce sudamericano, dove è la seconda specie squamosa più grande. È onnivoro con tendenze frugivore (Zapata-Pallida e Usma-Oveido 2013) e può raggiungere fino a un metro di lunghezza e 30 kg (Campos et al. 2015) con una dieta composta in gran parte da noci e semi, sebbene la sua dieta sia in gran parte determinata dall'impulso delle inondazioni (Oliveira et al. 2006). È stato identificato come un importante vettore nella dispersione dei semi e quindi è importante nell'ecologia degli habitat in cui si trova.

La specie è in gran parte solitaria. Tra le sue altre qualità, la sua capacità di sopravvivere in acque povere di minerali e ossigeno e l'elevata resistenza alle malattie lo rendono un soggetto ideale per la piscicoltura. Il ciclo vitale del Colossoma macropomum è strettamente legato ai modelli delle pianure alluvionali dei bacini dell'Amazzonia e dell'Orinoco, dove gli individui iniziano la vita nelle acque nere delle pianure alluvionali prima di spostarsi nei fiumi una volta raggiunta la fase adulta (Carolsfeld et al. 2003, Campos et al. 2015). È considerato importante per il mantenimento degli ecosistemi forestali allagati. Anche il contributo alla pesca in Colombia è significativo, ma relativamente basso. La specie è considerata un migrante di media distanza; nel bacino dell'Orinoco, la migrazione inizia tra marzo e giugno, la deposizione delle uova avviene nelle pianure alluvionali durante la stagione delle inondazioni, in cui ogni femmina potrebbe rilasciare fino a 1 milione di uova (Novoa 2002). La migrazione comporta il viaggio di centinaia di chilometri tra i suoi principali affluenti e le aree di deposizione delle uova nelle pianure alluvionali e le aree di alimentazione all'interno delle foreste allagate. I giovani rimangono nelle aree di nidificazione durante la bassa marea dopo che gli adulti sono tornati nei fiumi.

Colossoma macropomum è considerato molto prezioso. Viene allevato in gran parte del Sud America e utilizzato come fonte di cibo sia fresco che congelato. Viene anche utilizzato in acquacoltura e in acquari privati ​​e pubblici, dove si ritiene che le sue grandi dimensioni abbiano portato a rilasci in bacini idrici in tutto il mondo. È anche considerato un pesce importante nella pesca sportiva (Carolsfeld et al. 2004).

Gli attuali sforzi di conservazione includono una dimensione minima di cattura; 620 mm in Bolivia; 600 mm nel fiume Orinoco; e 550 mm nei fiumi Amazzonia e Caquetá. Una delle maggiori preoccupazioni è la mancanza di applicazione. Oltre alle misure attuali, si raccomanda una restrizione di sei mesi della pesca in concomitanza con la stagione riproduttiva per consentire un reclutamento stabile (Campos et al. 2015). C'è una quantità sproporzionata di ricerca sulla riproduzione in cattività di questa specie e la mancanza di ricerca sullo stato delle popolazioni selvatiche; una ricerca migliorata sulla popolazione e sui modelli di habitat delle popolazioni native selvatiche della specie sarebbe vantaggiosa.
In passato, la popolazione boliviana di Colossoma macropomum è stata valutata come vulnerabile (Van Damme et al. 2009).

Temperatura in natura

22 - 28°C

Valore pH in natura

5.0 - 7.8

Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 300x100x90cm è lo strettissimo indispensabile per alloggiare un adulto per tutta la sua vita.
Purtroppo, si vedono troppo spesso Pacu che vivono in spazi troppo angusti per loro. A causa delle dimensioni che raggiunge, un metro di lunghezza per 40 kg di peso, Colossoma macropomum non è allevabile in acquari casalinghi; può essere allevato solo dai pochi eletti che ne hanno i mezzi o nelle enormi vasche degli acquari pubblici. Per gli esemplari più giovani può bastare una vasca più piccola, ma non bisognerebbe comprare dei pesci se non si è sicuri di poterli ospitare per tutta la loro vita.

Le dimensioni della vasca e la filtrazione sono molto più importante degli arredi. Strettamente parlando, gli arredi non sono neanche necessari per le vasche con esemplari adulti, in quanto è una specie molto attiva. In ogni caso, cercare di non ingombrare troppo lo spazio della vasca. Ha poco senso anche aggiungere piante, perchè saranno mangiate immediatamente.

Optare per un paio di massi erosi dall'acqua e/o alcuni grossi pezzi di legno. Assicurarsi che tali arredi siano troppo pesanti per essere spostati o fissateli alla vasca in qualche modo. E' necessario un filtro biologico grande ed efficace, per far fronte alle quantità di rifiuti prodotti da un pesce di queste dimensioni. Se possibile cercate di fare in modo che la maggior parte delle apparecchiature si trovino al di fuori della vasca, perchè i grandi esemplari possono facilmente distruggere riscaldatori di vetro, termometri, ecc.

Comportamento e compatibilità: i pesci piccoli probabilmente verranno mangiati, ma in generale Colossoma macropomum è abbastanza tranquillo con le specie più grandi. Può infastidire compagni sedentari o timidi con la sua costante attività.. Ovviamente, è necessario un acquariio davvero enorme per incorporarlo in una comunità. Se questo tipo di spazio è disponibile, i compagni di vasca adatti includono Arowana, altri caracidi di dimensioni simili, grandi ciclidi, e grandi pesci gatto dei gruppi Pimelodidi, Doradidi e Loricaridi. E' una specie di branco quando giovane, ma sempre più solitaria mano a mano che matura. Può essere allevato in gruppo in acquario, ma di nuovo, questo dipende esclusivamente dalla quantità di spazio disponibile. In poco spazio, gli adulti possono diventare un po' dei rompiscatole, inseguendo e mordendo le pinne dei compagni di vasca, sia della propria specie che delle altre.

Alimentazione

L'analisi dello stomaco di esemplari selvatici ha mostrato che è principalmente una specie erbivora, nutrendosi di frutta, noci e semi. Si tratta di un opportunista, però, e cattura anche insetti, zooplancton e piccoli pesci. In acquario va offerta una dieta varia, composta da mangime secco in pellet o stick di buona qualità, con abbondanza di frutta e verdura. Spinaci, foglie di lattuga, mele, banane, pesche, uva, zucchine, piselli, cavoli e carote, vanno tutti bene.

Riproduzione

La riproduzione dei Colossoma macropomum non è mai stata registrata in acquario, anche se viene riprodotto commercialmente come alimento sia in Sud America che in vari paesi dell'Estremo Oriente. I pesci sono indotti a deporre le uova attraverso l'uso di ormoni.

Riferimenti & Link
Atlante di Aquarium

Atlante di Aquarium

L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.

Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4

Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.

Dr. Axelrod's Mini-Atlas

Dr. Axelrod's Mini-Atlas of Freshwater Aquarium Fishes

Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce

Aquarium Atlas Photo Index

Aquarium Atlas: Photo Index v. 1-5

L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.

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Ciò che inizia la vita come piccolo può diventare ingestibilmente grande nel tuo acquario. Nathan Hill nella rivista Practical Fishkeeping ci dà un agghiacciante avvertimento su quali siano le dimensioni di (purtroppo) comuni pesci d'acquario confrontate con le dimensioni di un uomo di 183 cm.

Il noto sito Seriouslyfish.com supporta il progetto di BIAZA per educare e promuovere una vendita responsabile delle specie problematiche - tratto e tradotto da un articolo su SeriouslyFish.com

Questo sito aderisce alla campagna Big Fish, campagna d'informazione che vuol far sapere che nei negozi d'acquari sono in vendita pesci che possono potenzialmente diventare enormi, adatti solo alle grandi vasche degli acquari pubblici.