Una specie esportata raramente, confusa spesso con Corydoras trilineatus
Corydoras julii - Foto © Enrico Richter
5.2 cm SL
I pesci non sono attrezzi: non vanno comprati per la loro presunta funzione di pulitori, ma perché piacciono e perché sono interessanti da osservare. Dobbiamo essere noi a rispettare le loro esigenze, non loro a dover svolgere un lavoro in vece nostra.
E non possono sopravvivere solo con gli scarti degli altri... la maggior parte dei cosiddetti 'pesci pulitori' non supera l'anno di vita in acquario, perché i più tanti muoiono di stenti, letteralmente di fame, per non essere nutriti a sufficienza. Anche loro hanno diritto ad essere nutriti con cibo specifico per le loro esigenze, come qualsiasi altro pesce, non si può pretendere che sopravvivano con gli avanzi degli altri, né fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
L'idea che i "pesci pulitori" siano indispensabili per mantenere l'equilibrio dell'acquario o che siano in qualche modo "necessari" è totalmente falsa e senza alcun fondamento.
La specie Corydoras julii è conosciuta come 'leopard cory', cory leopardo, anche se molti dei pesci venduti come Corydoras julii sono in realtà il congenere Corydoras trilineatus, dall'aspetto molto simile. Quest'ultimo è originario del bacino amazzonico superiore, dove sono più frequenti le raccolte per il commercio di pesci ornamentali, mentre il "vero" Corydoras julii è piuttosto raro da trovare in commercio, in quanto non è presente in moltissime acque amazzoniche dove si pesca commercialmente. Le due specie sono molto simili e l'identificazione corretta può essere molto difficile senza conoscere la località di raccolta dei pesci in questione.
Secondo la maggior parte delle fonti, si suppone che Corydoras julii abbia un disegno della livrea con piccoli spot nitidi sulla testa, sostituito da un disegno più reticolato, con macchie vermiformi, in Corydoras trilineatus. Tuttavia sono stati segnalati anche esemplari di Corydoras trilineatus che mostrano il pattern maculato, e il disegno generale di entrambe le specie può essere abbastanza variabile, il che rende difficile capire se si ha di fronte una specie o l'altra.
Una identificazione corretta sarebbe preferibile, in quanto i Corydoras julii hanno bisogno di acqua un po' più calda rispetto ai Corydoras trilineatus, che potrebbero essere adatti anche ad un acquario subtropicale; per il resto le necessità delle due specie molto simili.
L'esistenza di più specie di livrea simile che coesistono e formano grandi banchi misti è relativamente comune nel genere Corydoras. In alcuni casi le livree dei Corydoras si sono evolute anche in altri taxa, come alcuni membri dei generi Otocinclus, Brachyrhamdia e Serrapinus. Si ritiene che la ragione del successo di tali livree sia la protezione dai predatori in quanto presentano dettagli criptici o altrimenti evidenti e riconoscibili, come strisce, reticolazioni o spine delle pinne fortemente colorate. Potrebbero quindi essersi evolute specie con livree simili per trarre vantaggio nel trovare il cibo in un gruppo più ampio, adattandosi allo stesso tempo per sfruttare nicchie ecologiche contrastanti. Nei Corydoras, questo si esprime tipicamente attraverso differenze nella lunghezza del muso o nella posizione della bocca, per esempio.
I Corydoras sono di solito confusi con altri generi appartenenti alle altre sottofamiglie, come Scleromystax e Aspidoras. E' possibile distinguerli per le righe gemelle di placche ossee lungo i fianchi, per la forma della pinna dorsale, e perché la pinna dorsale ha meno di 10 raggi dorsali.
Il genere Corydoras è tra i più grandi gruppi di pesci gatto ed è incluso nella famiglia Callichthyidae, i cui i membri sono spesso indicati collettivamente come gruppo di pesci gatto 'corazzati' a causa della presenza di placche ossee al posto delle squame sul corpo. Ci sono attualmente oltre 180 specie descritte scientificamente di Corydoras (comunemente abbreviato in "Cory"), il che lo rende uno dei generi più speciosi di tutto il Sudamerica. Ci sono anche tantissime specie non descritte, a molte delle quali è stato assegnato un "numero C" per l'identificazione. E' un sistema di numerazione molto semplice, simile al L-number utilizzato per identificare i loricaridi non descritti. Entrambi i sistemi sono stati implementati dalla rivista acquariofila tedesca DATZ (Die Aquarien und Terrarienzeitschrift), ma si sono rivelati strumenti preziosi e sono ora ampiamente utilizzati dagli acquariofili di tutto il mondo.
E' in parte questa enorme diversità (insieme al loro aspetto innegabilmente grazioso) che ha portato i cory ad essere tra i pesci più popolari in acquariofilia. Sono anche molto tranquilli e pacifici; anche se possono divorare uova e/o avannotti di altri pesci, l'aggressività verso altre specie è praticamente sconosciuta. E' altrettanto insolita l'ostilità intraspecifica, che si verificano in solo una manciata di specie (soprattutto nelle varietà a "muso lungo"). Questa comunque non è un problema, in quanto raramente si traduce in danni fisici. In natura maggior parte delle specie si presentano in grandi banchi e quindi stanno meglio se allevati in gruppo in cattività.
I Corydoras possono facoltativamente respirare aria atmosferica e possiedono un intestino modificato e altamente vascolarizzato, che si è evoluto per facilitare l'assorbimento di ossigeno atmosferico e aiutare la sopravvivenza in ambienti poveri di ossigeno. In acquario potrete occasionalmente vederli salire in superficie per prendere una "boccata d'aria".
Le spine delle pinne pettorali sono rigide e sono in grado di perforare la pelle umana, dando vita ad un "pungiglione" che può essere molto doloroso, per cui deve essere usata molta cautela quando si maneggiano. Si ritiene anche che le secrezioni delle ghiandole ascellari alla base di ogni spina possano essere leggermente tossiche o velenose.
La maggior parte dei cory sono principalmente bentonici (abitano sul fondo), anche se qualche specie fa eccezione e trascorrere la maggior parte del tempo in acque aperte. Purtroppo questo loro comportamento spesso comporta che vengano acquistati e venduti come "spazzini" per "pulire il fondo" delle vasche di comunità. Anche se certamente spazzolano eventuali bocconi non consumati che raggiungono il fondo, non lo terranno certamente "pulito" in quanto tale. Anzi, al contrario, se nell'acquario ci sono dei cory la manutenzione e la pulizia del substrato devono diventare una preoccupazione primaria per l'acquariofilo, in quanto i cory possono sviluppare brutte infezioni ai barbigli se allevati su un fondo sporco o non adatto.
Un bel gruppo di 10 o più esemplari dei bellissimi Corydoras julii, saranno al centro dell'attenzione nella zona bassa del vostro acquario - Video © myfishroom
- Specie che va allevata in gruppo: almeno 6-8 esemplari
- Specie a cui va dato da mangiare, come a tutte le altre, non è vero che si nutrono solo di residui di cibo né tanto meno di escrementi!
- Specie riprodotta in cattività, tuttavia si possono trovare in commercio stock provenienti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Sud America: Corso inferiore del Rio delle Amazzoni e fiumi litoranei del Brasile nord orientale
Corydoras julii è originario dei sistemi fluviali costieri a sud del delta dell'Amazzonia negli stati di Piauí, Maranhão, Pará e Amapá, nel nord-est del Brasile. È stato registrato dai fiumi Guamá (inclusi affluenti come il fiume Ararandeua), Maracanã (fiume Peixe-Boi), Morcego, Parnaíba, Piriá, Caeté, Turiaçu (fiume Jamari) e Mearim (fiume Pindaré).
I record dalla Guyana francese e dal Brasile occidentale sembrano rappresentare casi di errata identificazione.
La località tipo è "Creek into River Parnaíba near Alto Parnaíba (= Victoria), 9°08’S, 45°56’W, Brazil".
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente demerso, acqua dolce, clima tropicale
Dimensioni minime dell'acquario: 90x40x40h cm per un gruppo di minimo 6-8 esemplari.
Vanno previsti ripari e zone d'ombra, formate da rocce cave, radici arcuate, piante a cespuglio e galleggianti, legni e radici contorte. Il substrato ideale è la sabbia, fine e non tagliente: un substrato non arrotondato e regolare può danneggiare seriamente i barbigli dei pesci quando cercano di "arare" il fondale.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
La filtrazione deve essere delicata, normalmente è adeguata anche solo un filtro a spugna ad aeratore, sebbene sembrino apprezzare un certo grado di movimento dell'acqua.
Comportamento e compatibilità: I Corydoras julii sono pesci tranquilli e socievoli, che devono essere allevati in gruppo. Non devono essere abbinati ad altre specie da fondo più vivaci, come i botia, perchè ne sarebbero stressati e non riuscirebbero a competere per il cibo.
Allestimento acquario amazzonico con Petitella bleheri (ex Hemigrammus bleheri) e Corydoras julii - Video © Acquariofilia Facile
20 – 26 C
Durezza: 36 – 215 ppm
Le specie del genere Corydoras sono onnivore, in natura si alimentano con vermi, crostacei, insetti e vegetali.
In acquario accettano di buon grado ogni tipo di cibo, da quello vivo al mangime secco, in granuli o pastiglie. Nutrirle con una dieta variata garantirà condizioni ottimali di salute e colorazione.
L'importante è che il cibo affondi in fretta e arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come quasi tutti i pesci da fondo siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei pesci da fondo nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci... o addirittura ci sono persone che pensano si mangino gli escrementi!
In realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Stai pensando di comprarli?
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Le femmine tendono a diventare più grandi e quelle sessualmente mature sono notevolmente più rotonde e dal corpo più ampio dei maschi, specialmente quando sono gravide.
Corydoras julii può essere riprodotto in modo simile a molte altre specie di Corydoras.
Se possibile è meglio provare a riprodurli allevando gli esemplari con un rapporto di 2 maschi per ogni femmina, e quando le femmine sono visibilmente piene di uova eseguite un grande cambio d'acqua (50-70%) con acqua più fredda, e aumentate l'ossigenazione e la corrente dell'acqua nella vasca, simulando in questo modo l'arrivo della stagione delle piogge, il loro periodo riproduttivo in natura.. Ripetete questa operazione ogni giorno fino a quando i pesci non si riproducono.
Vale la pena a questo punto annotare un paio di note sulla riproduzione in generale dei Corydoras,. Molte specie sono riproduttori stagionali, che si riproducono durante la stagione umida nei loro paesi d'origine. Questa si verifica nello stesso periodo dell'anno in cui in Europa è inverno, quindi se i tentativi di riproduzione effettuati in estate non riescono, può valere la pena aspettare fino all'inverno prima di riprovare.
Inoltre, possono essere necessari diversi anni per talune specie prima di diventare sessualmente mature, quindi siate pazienti.
Infine, a volte possono essere necessarie diverse tattiche, come ad esempio i tempi in cui effettuare i cambi d'acqua, il livello di ossigenazione, ecc. Se continuate a non avere alcuna fortuna, non abbiate paura di provare diversi approcci.
I pesci dovrebbero infatti rispondere con la deposizione delle uova, nel classico metodo con la formazione della "T": usando una delle sue pinne pettorali, il maschio stringe al suo fianco la femmina per i barbigli e feconda un piccolo grappolo di uova racchiuse all'interno di una sacca protettiva formata dalle pinne pelviche della femmina. Le uova adesive vengono poi deposte su piante o sulle pareti dell'acquario; questo processo viene ripetuto più volte.
Le uova vengono normalmente deposte sul vetro dell'acquario, ma si consiglia di fornire alternative sotto forma di vegetazione a foglia sottile, come il muschio di Giava, o mop per la deposizione. Una volta che la deposizione delle uova è completa, gli adulti o le uova devono essere rimossi; queste ultime di solito possono essere fatte scivolare delicatamente in un bicchiere con un dito. Il nuovo contenitore dovrebbe contenere la stessa acqua della vasca di deposizione delle uova ed essere altrettanto ben ossigenata. La maggior parte degli allevatori aggiunge alcune gocce di blu di metilene o qualche pignetta di ontano a questo punto, per evitare che le uova sviluppino funghi.
L'incubazione è normalmente di 3-4 giorni e una volta che gli avannotti hanno completamente assorbito il sacco vitellino sono in grado di accettare piccoli cibi vivi come microworm, naupli d'artemia, ecc.
Non sono gli avannotti più facili da far crescere, richiedono un'eccellente qualità dell'acqua, ma sembrano meno suscettibili ai disturbi se allevati con un sottile strato di sabbia piuttosto che a fondo nudo.
Taxa principali
Una specie di cory del Rio Negro, dalla livrea simile a molti altri cory
Nella variante albina sono tra i pesci d'acquario più diffusi, ma anche spesso identificati erroneamente, maltrattati da chi li compra solo come "spazzini", e purtroppo spesso colorati artificialmente
Specie di Cory abbastanza diffusa, ma spesso confusa con specie simili
Una delle specie di cory più comune da trovare in commercio, anch'essa confusa con altre dall'aspetto simile
Conosciuto in passato come Brochis britskii, come tutti i cory è onnivoro e in nessun caso deve essere inserito solo per 'pulire' l'acquario.
Specie che si trova difficilmente in commercio, le cui popolazioni si trovano in natura vicino a quelle di Otocinclus mimulus, che ne imitano la livrea per confondere i predatori
Specie di Corydoras piuttosto rara da trovare in commercio, e la cui riproduzione può essere una sfida difficile da vincere.
Una tra le specie più piccole di Cory, in realtà Corydoras habrosus è adatto ad acquari piccoli ma non ai nano-acquari, anche perchè va allevato in folti branchi. Più sono e meglio stanno :)
Non facilissimo da trovare in commercio, a differenza della maggior parte dei Cory tende a nuotare a mezz'acqua e trascorre gran parte del suo tempo lontano dal substrato
Una specie esportata raramente, confusa spesso con Corydoras trilineatus
Conosciuto in passato come Brochis multiradiatus, è onnivoro e in nessun caso deve essere tenuto a sopravvivere solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario o inserito solo per 'pulire' l'acquario.
Chiamato 'cory blu', è una piccola specie di cory adatta a molti acquari di comunità
Tra le specie di Corydoras più diffuse in acquariofilia, è un pesce tranquillo e pacifico, che vive in natura a temperature non superiori a 23°C
Una tra le specie più diffuse in commercio grazie alla graziosa livrea, è un cory robusto che va allevato sempre in gruppo
Tra le specie più piccole di cory, a differenza della maggior parte dei suoi congeneri, ha l'abitudine di nuotare a mezz'acqua invece che sul fondo dell'acquario.
Una tra le specie di Corydoras più diffusa negli acquari
E' una bella specie di pesce gatto corazzato, molto difficile da trovare in commercio.
Conosciuto in passato come Brochis splendens, è una delle specie degli ex Brochis più comunemente disponibile in commercio
E' tra i corydoras più facili da trovare in commercio, ed è anche uno tra i più facili da riprodurre.
Uno tra i più diffusi cory d'acquario
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
scheda in italiano su Aquaexperience.it
la scheda su Planetcatfish.com
la pagina su Scotcat.com
Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.
Edizione tedesca di U. Glaser - Tutti i cory conosciuti sono presentati su 144 pagine con 650 fotografie a colori brillanti e un breve testo introduttivo. Oltre ai generi Aspidoras, Brochis, Corydoras, Callichthys Dianema, Hoplosternum, sono mostrate tutte le varianti, mutanti, ibridi, forme riproduttive e forme non descritte ("numeri C").
Colored Atlas of Miniature Catfish: Every Species of Corydoras, Brochis & Aspidoras
Edizione Inglese di Warren Burgess
Edizione Inglese di Sheila Hunt. PhD - Questa è una guida alla cura unica, approfondita e autorevole, scritta per gli amanti di queste bellissime specie. Con le varietà più popolari del pesce gatto Corydoras.
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento dei Corydoras, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
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