Bei caracidi, rari da trovare in commercio, dall'insolito comportamento riproduttivo
Maschio di Corynopoma riisei - Foto © Chor-Kiat Yeo (Seriouslyfish.com)
4.8 cm SL
Quella di Corynopoma riisei è una specie insolita di tetra che non si trova spesso in vendita, ma non è mai particolarmente costoso. Attualmente è l'unico membro del genere Corynopoma anche se la sottofamiglia Glandulocaudinae contiene in realtà circa 20 generi della famiglia dei Characidae. Nessuno è particolarmente popolare come pesce d'acquario, anche se si può trovare occasionalmente in commercio qualche specie di Mimagoniates.
Quasi tutti i membri della sottofamiglia Glandulocaudinae sono caratterizzati dalla presenza nei maschi di ghiandole caudali secretorie, la cui struttura particolare varia tra i generi. Queste ghiandole è stato dimostrato che rilascino una miscela di feromoni che agisce come un attrattivo per le femmine della specie. Si ritiene che il movimento delle squame ipertrofiche associate faciliti il rilascio di queste sostanze chimiche, letteralmente "pompandole" nell'acqua circostante.
I glandulocaudinidi hanno ulteriori adattamenti riproduttivi. I maschi possiedono zone di stoccaggio per lo sperma insolitamente grandi, posizionate posteriormente ai testicoli. Alcune specie producono anche spermatozeugmata, 'pacchetti' di sperma privi di copertura esterna. Nella maggior parte dei generi, la cellula spermatica stessa ha un nucleo esteso, anche se la sua estensione varia tra le specie.
Corynopoma riisei è uno dei pochi membri della sottofamiglia Glandulocaudinae a possedere ulteriori ghiandole branchiali, che probabilmente agiscono come un organo sessuale secondario, secernendo una sostanza chimica colloidale che si ritiene stimoli ulteriormente l'attività sessuale nelle femmine. Sono formati da una sezione modificata di lamelle sul primo arco branchiale.
Particolare della ghiandola branchiale presente sui maschi di Corynopoma riisei: è una delle poche specie a possedere una tale ghiandola - Foto © Chor-Kiat Yeo (Seriouslyfish.com)
Sud America: fiumi costieri di Trinidad e del Venezuela settentrionale, e bacino del fiume Meta.

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: acqua dolce, pelagico. Clima tropicale.
Corynopoma riisei è una specie esclusivamente di acqua dolce, che popola i fiumi e gli affluenti costieri. A Trinidad è stato raccolto in vari habitat con acqua limpida e con poca corrente.
Dimensioni minime dell'acquario: 75 cm di lunghezza per un gruppo di esemplari, perché nonostante le dimensioni sono molto attivi e hanno bisogno di nuotare.
Corynopoma riisei è prevalentemente pelagico, vive cioè presso la superficie dell'acqua, per cui l'acquario deve contenere molto spazio aperto per nuotare. Sembra star bene in particolare se allevato in gruppo in un acquario ben piantumato, con macchie di vegetazione galleggiante. Anche l'aggiunta di legni e rami contorti (vanno bene anche quelli di faggio e quercia privati della corteccia e fatti asciugare bene) e un po' di lettiera di foglie secche (anche qui vanno bene quelle di faggio o quercia) dispersa sul substrato può creare un allestimento molto naturale.
Comportamento e compatibilità: Generalmente è una specie molto pacifica, anche se i maschi possano a volte litigare tra loro. Questo è un ottimo motivo per cui dovrebbero essere sempre allevati in gruppi di almeno 6-8 individui. È un ottimo compagno di vasca per le specie del Sud America comunemente importate, come altri caracidi di dimensioni simili, Corydoras, piccoli Loricaridi e ciclidi nani come gli Apistogramma. Fondamentalmente può essere allevato con la maggior parte delle altre specie pacifiche che godono di condizioni simili.
I maschi possiedono delle masse di tessuto ghiandolare sul peduncolo caudale che si estendono fino alla base della pinna caudale stessa. Queste ghiandole caudali sono parzialmente coperte da squame ma sono chiaramente visibili nei pesci adulti. Man mano che maturano, i maschi sviluppano anche una seconda serie di ghiandole sul bordo anteriore dell'opercolo, e mostrano anche un'appendice carnosa a forma di paletta che si estende anteriormente dall'opercolo. Si ritiene che sia la branchia che le ghiandole caudali liberino particolari feromoni che aumentano il comportamento sessuale nelle femmine.
Inoltre, gli esemplari maschili sviluppano la pinna caudale allungata che dà origine al nome comune della specie. Anche le pinne dorsali, anali e pettorali dei maschi presentano delle estensioni, e la pinna anale che possiede piccoli uncini. È stato ipotizzato che questi possano aiutare nel trasferimento dello sperma durante l'accoppiamento. Le femmine non sviluppano queste estensioni delle pinne e come con la maggior parte dei piccoli caracidi, le femmine sessualmente mature di solito appaiono più rotonde nella pancia rispetto ai maschi.
Femmina di Corynopoma riisei - Foto © Peter & Martin Hoffmann (Fishbase.org)
Maschio di Corynopoma riisei - Foto © Peter & Martin Hoffmann (Fishbase.org)
La specie Corynopoma riisei ha un metodo di riproduzione particolarmente intrigante. Come per altri membri della famiglia, le femmine sono letteralmente inseminate dai maschi, e si ritiene che i segnali chimici svolgano un ruolo importante nel processo di deposizione delle uova. Alcuni dettagli su questi comportamenti rimangono non confermati, anche se si ritiene che gli uncini sulla pinna anale dei maschi possano avere un ruolo nel dirigere lo sperma.
Nonostante ci siano pochi e imprecisi dati disponibili, non è una specie particolarmente difficile da riprodurre. E' meglio condizionare e far riprodurre i pesci adulti in un gruppo misto di maschi e femmine. L'acqua deve essere leggermente tenera e acida, con pH tra 6,0 e 7,0, gH 1 - 5, e una temperatura compresa tra 25 e 28°C. Offrendo loro un sacco di piccolo cibo vivo e surgelato dovrebbero entrare presto nella condizione di deporre le uova. Potrete vedere i maschi estendere le loro appendici opercolari e "contrarle" spostando il corpo in un certo modo, facendo in modo che le femmine diventino notevolmente eccitate. Le femmine sono state viste sfregarsi contro queste appendici e anche morderle.
Se volete far crescere con successo gli avannotti, dovrete allestire un acquario separato. Non deve essere particolarmente grande; una vasca lunga 45 cm è l'ideale. Usate un'illuminazione soffusa e aggiungete cespugli di piante a foglia fine (tipo muschio di Giava) intorno al perimetro, con uno spazio aperto nel mezzo. Riempitelo con acqua presa dall'acquario degli adulti. Un piccolo filtro a spugna ad aria molto delicato è tutto ciò che serve in termini di filtrazione.
Se avete osservato il comportamento di corteggiamento per alcuni giorni, è probabile che almeno alcune delle femmine siano state inseminate dai maschi. Apparentemente in natura le femmine possono conservare le uova fecondate per diverse settimane, rilasciandole solo quando le condizioni ambientali sono di loro gradimento. Trasferendo un paio di femmine nell'acquario per la deposizione e lasciandole li per alcuni giorni, si otterrà spesso la comparsa di avannotti (secondo Baensch, le uova si schiudono in 20 - 36 ore). Gli avannotti sono minuscoli ma facilmente individuabili con l'aiuto di una lente d'ingrandimento. Una volta che vengono notati, è meglio rimuovere le femmine, perché possono predare i loro piccoli.
Gli avannotti dovrebbero essere nutriti con cibo piccolo, tipo infusori per la prima settimana o giù di lì, dopodiché dovrebbero essere abbastanza grandi da nutrirsi di naupli di Artemia e/o microworm. Eseguite piccoli (10-15%) cambi d'acqua al giorno usando l'acqua dell'acquario dei genitori e il tasso di crescita dovrebbe essere piuttosto rapido. Le covate sono generalmente più piccole come numero di avannotti rispetto agli altri piccoli caracidi che fecondano esternamente le uova; si pensa che ciò sia correlato alla maggiore efficienza del metodo di fecondazione interno.
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish
la pagina sulla wikipedia inglese

Edizione italiana - di Maurizio Vendramini - L'autore descrive le sue esperienze con questa famiglia di simpatici ospiti d'acquario. Tutte le foto sono personali (nessuna tratta da web o altri autori) e le informazioni derivano dall'allevamento di ogni singola specie sia a livello amatoriale che professionale. L’intento di questa guida è quello di condurre il lettore nell’intimo della vita di questi pesci che, con qualche trucchetto, non sono difficili da riprodurre

Edizione Inglese - di Mark Phillip Smith, Michele Earle-Bridges - Tutto su storia, allestimento di un acquario, problemi di salute e deposizione delle uova. L'autore identifica molte varietà diverse e consiglia le cure quotidiane, fornendo le informazioni di base su come mantenere gli animali sani, contenti e ben curati.

Edizione Inglese - di Steve Challis - Sono descritti in dettaglio oltre 50 bellissimi tetra, ciascuna specie con foto. Include molti dei tetra più comuni e alcuni insoliti.
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Lungo articolo dedicato alla riproduzione di caracidi e ciprinidi, da cui traspare l'orgoglio e la soddisfazione che si prova quando si riesce a riprodurre questi pesci con successo, perché non fanno tutto da soli, ma richiedono da parte dell'acquariofilo un impegno attivo, forte e costante - tratto e tradotto da un articolo di Randy Carey
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