Tra i pesci molto simili venduti come 'mangia-alghe siamese', è considerato da alcune fonti il 'vero' Crossocheilus siamensis, ma sembra che in realtà venga esportato solo molto raramente.

Crossocheilus oblongus (ex Crossocheilus siamensis) - Foto © Michael Noren (Fishbase.org)

Autore
Kuhl & Van Hasselt, 1823
Nome comune
Siamese flying fox
Sinonimi
Crossocheilus siamensis
Aspettativa di vita
10-12 anni
Dimensioni massime in natura

16.0 cm SL

Descrizione

La specie di Crossocheilus oblongus attualmente si sa che è distribuita in tutta l'Indocina e nelle Isole della Sonda, ma la sua identità non è chiara, anche se il suo nome è abitualmente usato nel commercio acquariofilo. E' stato descritto come un pesce bluastro con pinne gialle e non è quasi certamente il "SAE" conosciuto in ambito acquariofilo. Secondo Fishbase Crossocheilus oblongus sarebbe il vero mangia-alghe siamese, l'ex Crossocheilus siamensis, mentre secondo SeriouslyFish, Crossocheilus langei sarebbe il nome esatto della specie conosciuta Siamese Algae Eater.

Questi pesci comunque devono la loro enorme diffusione alla fama, del resto ben meritata, di mangiatori di alghe. E le alghe le mangiano davvero, però, prima di pensare di acquistarli, bisogna prestare attenzione alle loro caratteristiche ed esigenze.

In primo luogo, le loro dimensioni da adulti: in genere le specie di Crossocheilus in due-tre anni possono raggiungere la lunghezza di 15-16 cm, e soprattutto sono pesci di branco, vanno allevati in gruppi di almeno 6-8 esemplari (2-3 pesci NON sono un gruppo) perché si sentano davvero a loro agio, per cui non sono adatti a vasche piccole, ma solo dai 120-150 cm di lunghezza in su.
Inoltre in natura vivono in prossimità delle rapide, dove la corrente è molto veloce, e pascolano sul fondale roccioso, per cui amano avere anche in acquario una forte corrente e l'acqua molto ben ossigenata; l'ideale per loro sarebbe un fiume-acquario. I pesci provenienti da acque correnti hanno molta difficoltà a tollerare l'acqua non proprio pulita delle maggior parte delle vasche domestiche, perché non sono fatti per sopportare alti carichi di rifiuti organici: se l'acqua non è pulita subiscono un forte stress continuato, e come già detto lo stress influisce sui comportamenti ma anche sulla salute dei pesci.

In secondo luogo, i Crossocheilus hanno un carattere molto vivace, attivo e turbolento, sono sempre in movimento, e se non vengono allevati rispettando le loro esigenze possono diventare dei veri rompiscatole: il web è pieno di storie di acquariofili superficiali che li hanno presi come mangia alghe piccoli e tranquilli, per ritrovarsi dopo qualche mese con degli ingestibili attaccabrighe, nervosi, agitati, bestioni che danno fastidio agli altri pesci stressandoli a morte. Il carattere dei Crossocheilus è proprio così, turbolento, vivace e agitato, e devono essere tenuti, oltre che in acquari grandi, anche con compagni dal carattere come il loro, non con i tranquilli pesciolini da acquario di comunità a cui spesso vengono messi insieme.

Ci sono dei casi in cui degli esemplari dal carattere particolarmente mite, anche se allevati in condizioni non adatte, stanno tranquilli e non danno problemi, ma sono delle eccezioni, sono molti di più i casi in cui chi li ha comprati superficialmente poi se ne è pentito per i problemi nati in vasca. Con tutte le specie adatte ad un piccolo acquario o ad essere allevate in piccoli numeri, perché proprio pesci non adatti dobbiamo scegliere? E comunque anche se non danno problemi non mi pare giusto allevare dei pesci senza rispettare le loro esigenze... in natura possono scegliere, in acquario no.

Inoltre spesso si accorgono che il cibo che date agli altri pesci è molto più gustoso delle alghe, e le lasciano perdere per dedicarsi a soffiare il mangime ai compagni di vasca... essendo molto veloci e turbolenti, gli altri pesci se più calmi e tranquilli rischiano seriamente di patire la fame; se date molto mangime in più perché ne mangino tutti rischiate di trovarvi dei crosso-panzerotti :-)

Infine, spesso le specie di Crossocheilus vengono confusi con gli Epalzeorhynchos kalopterum, molto simili in quanto a livrea, carattere, dimensioni da adulti (in questo articolo si spiega come riconoscerli); e spesso ingenui acquariofili quando i propri mangia-alghe siamesi iniziano a rivelare la loro natura di rompiscatole patentati, se la prendono con il negoziante "mi ha fregato!!! mi ha dato i kalopterum invece che i siamensis!!!"... ebbene, non è affatto vero che i Epalzeorhynchos kalopterum siano più turbolenti dei Crossocheilus, forse in alcune situazioni è addirittura vero il contrario... quindi potreste avere tranquillamente dei Crossocheilus bastardi dentro :) pensateci bene prima di comprarli, potreste rimpiangere le alghe :-)

Ma, ripeto, tutto ciò naturalmente è valido solo se i Crossocheilus vengono allevati in condizioni non adatte alle loro esigenze; se invece vengono tenuti in folto gruppo (e 2-3 esemplari NON sono un gruppo), con coinquilini dal carattere simile, che non soffrano della loro turbolenza, in vasche adeguatamente grandi e con acqua pulita e con molta corrente, possono dare molte soddisfazioni; la riproduzione in acquario è rara ma possibile, e sono tra i pesci che davvero mangiano le alghe.

Distinguere le specie trovate in vendita come "Crossocheilus siamensis" è difficile, ma esistono delle differenze se si considerano le combinazioni di caratteri.
Crossocheilus atrilimes è il più facilmente identificabile, osservando la distanza tra l'ano e la pinna anale, che in questa specie è di sole 1,5-2 volte la larghezza delle squame rispetto a 2-3,5 volte nelle altre specie. La striscia nera laterale corre dal muso alla punta della pinna caudale; l'occhio è marrone chiaro sopra la pupilla e bianco sotto; i barbigli mascellari non sono visibili; la linea laterale è curva; le pinne sono un colore giallo scuro pallido. A seconda dell'umore questa specie ha la capacità di modificare l'aspetto della striscia scura sul corpo, il che è più evidente durante i combattimenti, quando diventa molto più ampia e più pallida.

Crossocheilus langei in sensu amplo sembra essere l'altra specie comunemente scambiata per Crossocheilus siamensis e può essere distinta da Crossocheilus atrilimes dai seguenti caratteri: l'occhio è bruno-dorato sopra la pupilla e bianco sotto; ha due paia di barbigli; la linea laterale è essenzialmente dritta e passa attraverso il centro della striscia scura sul corpo; le pinne sono marroni. Sebbene la striscia scura sul corpo diventi pallida quando i pesci sono in combattimento, non cambia in larghezza, e un ulteriore semplice tratto distintivo è la presenza di una macchia scura immediatamente davanti alla pinna anale sul lato inferiore del pesce. E' quello che viene più spesso indicato come "mangia-alghe siamese" nella letteratura e online, ma siccome varia leggermente con Crossocheilus langei in sensu stricto, la possibilità che si tratti di una specie non descritta non può essere scartata del tutto.

Il terzo pesce nel gruppo è una specie non descritta, a volte indicata come Crossocheilus sp. "citripinnis". E' un pesce che arriva ai 15 cm SL (coda esclusa) e in possesso di un paio ben visibile di barbigli mascellari. Le pinne sono di colore giallo limone, che diventa più intenso mano a mano che il pesce matura; la striscia scura sul corpo non si modifica in larghezza o in colore quando i pesci sono in combattimento; la linea laterale è curva e la forma complessiva del corpo è simile a quella di Crossocheilus atrilimes e questo fa ci che siano facilmente confusi quando sono giovani.
Possono esserci anche altre specie potenzialmente non descritte provenienti dalla Thailandia scambiate per Crossocheilus siamensis, ma finora non è stato condotto nessuno studio dettagliato.

Nel 2009 Tan e Kottelat hanno descritto una nuova specie con striscia laterale, Crossocheilus obscurus, dal drenaggio del fiume Batang Hari a Sumatra. Anche questa specie diventa relativamente grande ("almeno" 14.2 cm) e si distingue inoltre da queste caratteristiche: ha un paio di barbigli rostrali, senza barbigli mascellari; striscia medio laterale con bordi non nettamente contrastanti, leggermente curvata verso il basso, che prosegue sui raggi mediani della pinna caudale, raggiungendo il margine posteriore; nessun segno nero tra ano e pinna anale. E' possibile che questa specie sia già apparsa in commercio etichettata con un nome diverso.

Crossocheilus oblongus è un altro nome ampiamente abusato nel commercio acquariofilo, anche se sembra che la specie non sia apparentemente mai stata esportata, ed è stato descritta come un pesce bluastro con pinne gialle. E' nativo dei torrenti della montagna Gunung Salak a Bogor Regency, Giava occidentale, Indonesia, dove la raccolta di pesci ornamentali è quasi inesistente.

Esistono anche altre specie di Crossocheilus con striscia laterale, che possono essere disponibili in commercio di volta in volta, ma sono più facilmente distinguibili dal gruppo sopra descritto. In Crossocheilus nigriloba, per esempio, la striscia scura sul corpo si interrompe in modo univoco in una serie di macchie quando i pesci sono in combattimento, stressati o durante il sonno, e il lobo inferiore della pinna caudale presenta una pigmentazione scura soffusa di rosso, mentre Crossocheilus burmicanus presenta una macchia di colore blu alla base delle pinne pettorali.

Per aggiungere ulteriore confusione, la specie vagamente simile Garra cambodgiensis (spesso indicato erroneamente come Garra taeniata) di solito è venduta con il nome di "falso SAE", anche se è facilmente identificabile in quanto la banda laterale scura finisce al peduncolo caudale, i barbigli sono minuscoli e ha una mandibola discoidale che talvolta si presenta con una brillante colorazione rossa sulle labbra esterne. Anche Epalzeorhynchos kalopterum è talvolta erroneamente identificato come Crossocheilus sp. ma presenta alcuni tratti distintivi, il più evidente dei quali sono le caratteristiche pinne rosse e nere con il bordo bianco.
Comparabili sono anche alcune specie di Paracrossochilus dall'isola del Borneo, che però sono quasi sconosciuti in acquario.

I membri del genere Crossocheilus sono caratterizzati dal possedere 8 raggi ramificati della pinna dorsale, lobi rostrali immobili, dall'essere privi di una spina dorsale e dal fatto che le labbra superiori e inferiori non sono collegate, essendo il superiore attaccato alla mascella inferiore attraverso una membrana sottile.

  • Specie che va allevata in gruppo
  • Specie che diventa grande: fino a 16 cm
  • Specie che viene allevata per il commercio acquariofilo, ma la presenza di esemplari catturati in natura comunque rimane alta: chiedete al negoziante se i pesci che state per comprare sono di cattura o di allevamento.
Distribuzione

Asia: bacini dei fiumi Mekong, Chao Phraya e Xe Bangfai; Penisola malese

La specie Crossocheilus oblongus è ampiamente distribuita dalla Thailandia meridionale e dalla penisola malese a Giava, Sumatra e Borneo (Ciccoto et al. 2017). È probabile che alcune sottopopolazioni a Giava siano state localmente estirpate (D. Lumbantobing pers. comm. 2019).

IUCN Red List - LEAST CONCERN

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)

  • Siamese Algae-eater: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
  • Crossocheilus oblongus ha un areale relativamente ampio. Sebbene sia diminuita localmente, ad esempio a Giava, non si ritiene che i declini siano abbastanza grandi da raggiungere la soglia per una valutazione di minaccia. Pertanto, questa specie è valutata come Least Concern.
  • Questa specie è popolare nel commercio dei pesci d'acquario. Nei negozi della Malesia peninsulare Crossocheilus oblongus è importato principalmente dalla Thailandia (A. Ahmad pers. comm. 2019).
  • Non sono note azioni di conservazione in atto per questa specie. Crossocheilus oblongus si trova in aree protette, come Bukit Tiga Puluh a Sumatra. A Giava, si raccomandano indagini per confermare la sua presenza nelle località precedenti.
Habitat

Ambiente bentopelagico; acqua dolce; clima tropicale

Crossocheilus oblongus è ritrovato alle profondità del fondo in torrenti e fiumi. Si muove all'interno delle foreste inondate durante le inondazioni e può riprodursi in quelle zone.

Una specie indefinita di Crossocheilus che si alimenta nel fiume Songgaria, in Thailandia occidentale © Nonn Panitvong (Siamensis.org)

Temperatura in natura
24 - 26°C
Valore pH in natura
6.5 - 8.0
Valori acqua in natura
DH: 5 - 20
Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 150x50x50h cm per un gruppo di minimo 6-8 esemplari.
L'acquario ideale per Crossocheilus oblongus è un allestimento progettato per assomigliare ad un fiume-acquario, senza eccessiva corrente, o torrente che scorre, con un substrato di rocce di varie dimensioni, ghiaia e alcuni grandi massi erosi dall'acqua. Può essere ulteriormente arredata con radici e rami disposti a formare un groviglio di anfratti e luoghi ombreggiati. Anche se la maggior parte delle specie vegetali non riusciranno a prosperare in un ambiente così fatto, quelle resistenti come Microsorum, Bolbitis o Anubias spp. potranno essere ancorate agli arredi, mentre un'intensa illuminazione promuoverà la crescita delle alghe su cui i pesce amano pascolare. In questo tipo di ambiente verrà mostrato un comportamento più naturale e potranno essere allevati insieme altre specie che godono di condizioni simili.
Come molti pesci che naturalmente popolano acque correnti è intollerante all'accumulo di rifiuti organici e richiede acqua particolarmente pulita per stare in salute. Apprezza anche un elevato livello di ossigeno disciolto e un buon livello di circolazione dell'acqua.
L'acquario deve essere ben coperto, perché sono abili saltatori e nella loro incessante attività e scaramucce possono saltare fuori dalla vasca a da piccoli spazi a cui non avevate fatto caso.

Comportamento e compatibilità: Crossocheilus oblongus non è una specie aggressiva o territoriale, ma è tremendamente attivo e turbolento, sempre in movimento, e tende a bullizzare i conspecifici e gli altri pesci, specie se più lenti e tranquilli. Può essere allevato insieme a molte delle specie più popolari, anche se è forse preferibile selezionare pesci provenienti da uno dei fiumi o paesi di origine.
Specie della Thailandia includono Botia rostrata e Crossocheilus reticulatus più varie specie di Devario, Mystacoleucus, Rasbora, Garra, Homaloptera, Lepidocephalichthys, Nemacheilus, Syncrossus, Yasuhikotakia, Schistura.

Le specie di Crossocheilus in genere in natura nuotano in libere aggregazioni, e può esibire un comportamento timido e ombroso se tenute singolarmente o in piccole quantità. Sono di branco, piuttosto che di banco, e sviluppano una gerarchia distinta, per cui è meglio allevarli in un gruppo di sei o più esemplari, dal momento che gli individui più deboli possono essere vittime di bullismo incessantemente se vengono allevati in numero più basso. Sarete ricompensati da un aspetto più naturale, e da comportamenti più interessanti dei pesce che interagiranno tra di loro.

Alimentazione

L'ex Crossocheilus siamensis è famoso come un consumatore di alghe a pennello nere (BBA), note anche come alghe rosse o a barba. Queste alghe, membri della Divisione Rhodophyta, possono essere difficili da rimuovere altrimenti, una volta stabilite in acquario, per cui questa specie ha raggiunto una grande popolarità tra gli appassionati che mantengono allestimenti piantumati.

Presumibilmente il fatto che si vendano così facilmente è anche uno dei motivi per cui sotto il nome di "mangia-alghe siamese" sono di fatto venduti molti pesci, tra cui Crossocheilus oblongus. Questi brucano le BBA ma in diversa misura a seconda della specie e in alcuni casi a seconda della disponibilità di fonti alimentari alternative. Crossocheilus atrilimes, per esempio, mostra una preferenza per le piante a foglia fine, come ad esempio Vesicularia sp. ma si nutre anche di vari tipi di alghe. Crossocheilus langei in sensu amplo è il consumatore più efficiente di BBA, anche se alcuni rapporti affermano che vengono mangiate solo le alghe più giovani e morbide.

In natura le specie di Crossocheilus sono brucatrici di aufwuchs che si nutrono di alghe, diatomee e altro fitoplancton, più i microrganismi associati. In acquario deve quindi essere evitato l'uso di alimenti ad alto contenuto proteico, in quanto i pesci non sono in grado di metabolizzare in modo efficiente alcuni componenti; il consumo regolare e prolungato può causare eccessivi depositi di grasso e anche la degenerazione di organi. Un mangime secco di buona qualità con l'aggiunta di Spirulina o simili è l'ideale, ma devono essere inclusi nella dieta molti vegetali freschi. Piselli sgranati, zucchine sbollentate, spinaci e frutta a pezzetti sono tutti una buona aggiunta al menu. 
Una volta sistemati in acquario i pesci a volte salgono a mezz'acqua per alimentarsi e in un allestimento come descritto in precedenza spesso si vedranno brucare il biofilm che tende a formarsi su rocce e arredi.

Logo - NO ai pesci pulitori

L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo! 
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.

Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci... 
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!

Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.

In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.

Dimorfismo sessuale

Le femmine sessualmente mature hanno il corpo più largo rispetto ai maschi, ma è impossibile distinguerne il sesso con precisione da caratteri esterni, specialmente da giovani.

Riproduzione

Non sembra che la riproduzione di Crossocheilus oblongus si sia mai verificata in acquario, anche se si presume che i giovani pesci ampiamente disponibili in commercio siano d'allevamento, riprodotti mediante l'uso di ormoni. I membri di questo genere sono noti per effettuare lunghe migrazioni riproduttive stagionali in natura, spostandosi a monte nei mesi secchi e nella direzione opposta quando il livello dell'acqua sale.

Taxa principali

Siamese Algae Eater

Specie tra quelle vendute come "mangia-alghe siamese", rimane più piccola delle altre, ma mantiene lo stesso carattere vivace, turbolento e agitato.

Dimensioni max: 16.4 cm TL
Aspettativa di vita: 10 - 12 anni
Temperatura: 20 - 26°C
Siamese Algae Eater

E' forse la più diffusa tra le specie vendute come "mangia-alghe siamese", che si assomigliano talmente da essere scambiate l'una per l'altra, ma non sono adatte alle piccole vasche.

Dimensioni max: 14.5 cm TL
Aspettativa di vita: 10 - 12 anni
Temperatura: 20 - 26°C
Siamese flying fox

Tra i pesci molto simili venduti come 'mangia-alghe siamese', è considerato da alcune fonti il 'vero' Crossocheilus siamensis, ma sembra che in realtà venga esportato solo molto raramente.

Dimensioni max: 16.0 cm SL
Aspettativa di vita: 10-12 anni
Temperatura: 24 - 26°C

Specie rara da trovare in commercio, confusa spesso con le altre specie di Crossocheilus

Dimensioni max: 13.9 cm SL
Aspettativa di vita: 10 - 12 anni

Grazie al disegno unico della livrea non è confondibile con le altre specie di Crossocheilus, ma viene anche lui comprato senza informarsi, con la speranza che mangi le alghe

Dimensioni max: 17.0 cm SL
Aspettativa di vita: 10 - 12 anni
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