L’autore racconta la sua esperienza nel riprodurre con successo i ciclidi africani del Tanganica Cyphotilapia frontosa dopo otto anni di tentativi falliti, e incoraggia a non arrendersi di fronte alle difficoltà nella riproduzione di specie complesse.

Tratto e tradotto dall'articolo:
"Success at last - Breeding Cyphotilapia frontosa"
di Steve Thompson
su Aquarticles.com

Esemplare adulto di Cyphotilapia frontosa, fotografata al Museo di Storia Naturale e del Territorio, Calci (Pisa) - Foto © Hectonichus (Wikimedia)

In questo articolo Steve Thompson racconta di come gli ci siano voluti quasi otto anni per ottenere la sua prima riproduzione riuscita dei Cyphotilapia frontosa, ciclidi africani del lago Tanganica, ma come sia valsa davvero la pena aspettare. Tutti i suoi frontosa sono stati allevati a partire da avannotti di 2,5 cm, e al momento della stesura dell'articolo i due maschi più vecchi e originali erano lunghi 35 cm. Nonostante si dica che i Discus sono i re dell'acquario, quando vedeva i suoi due grandi maschi nuotare così maestosamente nella loro vasca, per Steve Thompson erano loro i re! Re dei ciclidi africani, comunque.

I Cyphotilapia frontosa di Thompson venivano allevati in un acquario di 180 x 60 x 50 cm dove, oltre ai  due grandi maschi, c'erano anche un giovane maschio di circa 20 cm e tre femmine che misuravano tra 15 cm e 17 cm. Due delle femmine avevano quasi otto anni, come i due maschi più grandi. Nella stessa vasca era ospitata  anche una colonia di utaka pacifici del lago Malawi, Cyrtocara moorii (due maschi e quattro femmine), che si riproducevano regolarmente senza interferire con i frontosa. Si dice che le specie Cyphotilapia frontosa e Cyrtocara moorii siano l'equivalente l'una dell'altra nei rispettivi laghi. Steve Thompson le teneva insieme perché con temperamenti simili e perché si completavano a vicenda in bellezza (o forse perché aveva una passione per i pesci con protuberanze sulla testa).

L'acqua veniva mantenuta a 25ºC con un pH di 7,8. I pesci venivano alimentati con pellet Hikari e mangime in fiocchi. Inoltre, circa tre volte a settimana, venivano offerti pesciolini interi, acquistati a buon mercato presso le cooperative ittiche. Essendo stagionali, quando erano disponibili ne venivano comprati qualche chilo e quindi congelati in uno strato sottile, in modo da poterne rompere la quantità necessaria quando si volevano utilizzare. Sono un alimento molto più naturale rispetto al cuore di bue, che viene talvolta utilizzato per i ciclidi africani, e i frontosa sembravano apprezzarli molto. A parere di Thompson, il valore nutrizionale del cuore di bue non vale il rischio del bloat.

Nell'acquario dell'autore dell'articolo, i Cyphotilapia frontosa si erano già riprodotti quattro volte in passato, ma senza fortuna. Invece, per la riproduzione che sarebbe poi stata coronata da successo, Steve Thompson racconta di aver deciso, dopo aver notato che una femmina stava iniziando a gonfiarsi e che uno dei maschi mostrava più interesse per lei del solito, di costruire un cumulo di rocce al centro dell'acquario per creare una sorta di barriera dagli altri pesci, lasciando alla coppia di frontosa un'ampia area aperta a un'estremità per la deposizione. L'espediente aveva funzionato perfettamente, e in effetti avevano formato un legame di coppia, tenendo insieme gli altri pesci lontani dall'altra parte del cumulo di rocce.

Due giorni dopo, circa tre ore dopo un cambio parziale dell'acqua, la femmina presentava il tubo genitale visibile, e quella sera, nel corso di circa un'ora, aveva deposto circa 30 uova, senza che mai il maschio diventasse aggressivo con lei, nemmeno quando aveva finito di deporre. L'intero rituale di accoppiamento sembrava avvenire al rallentatore, senza i soliti movimenti frenetici e scodinzolii tipici dei ciclidi incubatori orali.

Thompson aveva deciso di catturare la femmina e prelevarle le uova, perché non voleva che le mangiasse di nuovo, come aveva fatto in passato.

Più tardi quella notte, aveva riempito il contenitore con acqua e posizionato sopra l'acquario. Poi con un retino ha catturato la femmina, che era mezza addormentata e non si è resa conto di ciò che stava accadendo, le ha aperto delicatamente la bocca e ha lasciato che le uova cadessero nel contenitore. Ha poi rilasciato la femmina nell'acquario e spento di nuovo le luci. Ha messo le uova in un acquario precedentemente preparato, usando la stessa acqua e mantenendo la stessa temperatura dell'acquario di deposizione, per incubarle artificialmente nel modo consueto. Ha notato, però, che una pietra porosa non era sufficiente per far ruotare queste uova molto grandi e pesanti, quindi ha dovuto aggiungerne un'altra. Oltre metà delle uova purtroppo erano sterili e sono state rimosse dopo due giorni, per evitare che inquinassero l'acqua. Nonostante questo, Steve Thompson è riuscito a ottenere 12 avannotti sani completamente sviluppati dopo 28 giorni. SUCCESSO FINALMENTE, dopo otto anni!

Anche se ci sono voluti otto anni per ottenere finalmente una riproduzione riuscita dei Cyphotilapia frontosa, ne è valsa la pena e la soddisfazione è stata davvero grande. Quindi, l'esortazione dell'autore dell'articolo per chiunque abbia difficoltà a riprodurre una certa specie, è quella di non mollare. Non arrendetevi: sarete ben ricompensati a lungo termine e niente vi darà più piacere che riuscire a riprodurre una specie difficile per voi.

testo originale in inglese © Steve Thompson

Taxa principali

Humphead cichlid

Tra i più comuni ciclidi del Tanganica in commercio, è una specie grande e longeva

Dimensioni max: 33.0 cm TL
Aspettativa di vita: 15 - 25 anni
Temperatura: 24 - 26°C

Grande specie di ciclide africano del Tanganica, ha bisogno di acquari grandi e spaziosi

Dimensioni max: 21.0 cm SL
Aspettativa di vita: 15 - 25 anni
Riferimenti & Link
Ciclidi africani 2 - Africa orientale

Ciclidi africani 2 - Africa orientale

di Wolfgang Staeck e Horst Linke, traduzione in italiano a cura di H. De Jong e, W. Paccagnella

Guida ai ciclidi del Tanganica

Guida ai ciclidi del Tanganica

Edizione Italiana - di Ad Konings (Autore), F. Guarnieri (Traduttore), G. Stagni (Traduttore) - Il lago Malawi ospita una delle comunità di ciclidi più interessanti e colorate della Terra. Attualmente sono riconosciute più di 850 specie, quasi tutte presenti solo in questo lago e in nessun altro posto. Molti di questi ciclidi sono molto popolari tra gli acquariofili, in quanto sono facili da mantenere e riprodurre in cattività.

African Cichlids of Lakes Malawi and Tanganyika

African Cichlids of Lakes Malawi and Tanganyika

Edizione Inglese di Herbert R. Axelrod e Warren E. Burgess - con tantissime foto e indicazioni per l'allevamento d tantissime specie

Tanganyika Cichlids in their Natural Habitat

Edizione Inglese - di Ad Konings - Basando il suo studio su oltre 850 ore di osservazioni subacquee in tutto il lago, l'autore caratterizza le specie in base alle loro preferenze di habitat, distribuzione, comportamento alimentare e riproduttivo e colorazione. Le oltre 1200 foto illustrano tutti i ciclidi del Tanganica conosciuti e la maggior parte ritraggono i pesci nel loro habitat naturale. La ricchezza di informazioni sull'ambiente naturale contenuta in questo libro renderà possibile mantenere ogni specie nel modo più naturale.

Lake Tanganyika Cichlids

Lake Tanganyika Cichlids

Edizione Inglese di Peter Bredell e Frank Schneidewind - una guida abbastanza basica sull'allevamento dei ciclidi del Tanganica

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