Non facile da trovare in commercio, era considerata una specie di Microrasbora. Ha una bellissima livrea ma le ridottissime dimensioni non la rendono adatta a tutte le vasche.
Maschio di Danio erythromicron (Celestichthys erythromicron) - Foto © Peter Maguire (Flickr)
2.0 cm TL
Celestichthys o Danio?
Il genere Celestichthys è stato istituito da Roberts nel 2007, declassificato come sinonimo del genere Danio da Conway, Chen & Mayden nel 2008, e riconfermato come genere a sé stante e valido da Kottelat nel 2013, che lo ha utilizzato per racchiudere le specie di danio 'in miniatura'.
Successivamente però altri studiosi (Kullander 2015, Kullander & Britz 2015, Kullander et al. 2015, Zhang et al. 2016) hanno di nuovo riconvalidato il genere Danio come genere comprendente sia le specie di Brachydanio che quelle di Celestichthys, tant'è vero che nel 2016 Kullander & Norén nel descrivere una nuova specie di mini-danio, Danio htamanthinus, hanno continuato ad usare il genere Danio, ignorando Celestichthys che era invece raccomandato da Kottelat per raggruppare i mini-danio. Attualmente nel web e nella carta stampata questi ultimi sono indicati un po' Danio e un po' Celestichthys, a seconda che si prenda per buona la revisione di Kottelat o le ragioni di Kullander.
Nella loro Phylogenetic classification of extant genera of fishes of the order Cypriniformes (Teleostei: Ostariophysi), Tan & Armbruster (2018) riconoscono i membri di Danio, Celestichthys e Brachydanio come un unico genere (Danio) dopo Kullander (2015). È importante sottolineare che questo continua il riconoscimento (e quindi fornisce stabilità tassonomica) alla specie Danio rerio all'interno di Danio, che verrebbe spostata in Brachydanio se Danio fosse diviso. Ritengono che riconoscere Danio rerio in un genere diverso sarebbe problematico per quello che è diventato un importante organismo modello in biologia (McCluskey & Postlethwait 2015) e suggeriscono l'uso di sottogeneri all'interno di Danio per riconoscere questi clade.
Comunque tutto il gruppo dei Danioninae necessita di un'approfondita revisione, per cui ci saranno senz'altro ulteriori sviluppi.
In precedenza la specie Danio erythromicron era inclusa nel genere Microrasbora anche se è stata a lungo considerata un Danioninae da alcuni autori, come ad esempio Kottelat e Witte (1999) e per un periodo di tempo è stata collocata all'interno del genere Celestichthys in cui Kottelat voleva raggruppare i mini-danio, attualmente in base a Kullander è collocata all'interno del genere Danio.
Nel commercio acquariofilo i pesci si trovano commercializzati sotto vari nomi, tra cui "emerald dwarf danio", "thick band purple zebra danio" e "cross-banded dwarf rasbora". C'è anche il sospetto che siano stati ibridati con i cugini Danio margaritatus e che i discendenti vengano venduti come femmine di questa ultima specie. Questi pesci non hanno strisce nelle pinne e una macchia scura alla base del peduncolo caudale come in Danio erythromicron, ma un disegno della livrea puntinato sul corpo come Danio margaritatus.
Emerald Dwarf Rasbora, Danio erythromicron, in acquario - Video © CHRIS LUKHAUP
Le piccole dimensioni degli adulti sono dovute ad un processo noto come miniaturizzazione, caratterizzato da adulti sessualmente maturi con dimensioni sensibilmente ridotte, inferiori ai 20 mm SL. Tra i pesci ossei, i ciprinidi sono uno dei pochi gruppi in cui questo fenomeno si verifica ripetutamente, e tutte le specie Celestichthys, Barboides, Danionella, Microdevario, Microrasbora, Horadandia, Boraras, Paedocypris, Sawbwa rappresentano taxa miniaturizzati, insieme ad alcuni membri del genere Danio, Laubuka, Rasbora.
La struttura anatomica dei ciprinidi miniaturizzati può variare notevolmente, e ci sono due "raggruppamenti" principali con alcune specie che possiedono in una certa misura caratteristiche intermedie. Il primo gruppo contiene i pesci che anche se piccoli sono essenzialmente versioni nanizzate proporzionalmente dei loro parenti più grandi, ad esempio Barboides, Microdevario, Microrasbora, Horadandia, Boraras, Sawbwa, Sundadanio, Danio, Laubuka, Rasbora.
L'altro gruppo comprende quelli in cui lo sviluppo anatomico si ferma in un punto dove l'adulto assomiglia ancora ad una forma larvale di loro antenato più grande, come Danionella e Paedocypris. Questi ultimi sono di solito indicati come "evolutivamente troncati" o "pedomorfici". Di norma, presentano una struttura scheletrica semplificata con specifiche peculiarità morfologiche a seconda della specie, come le sporgenze dentali dei maschi di Danionella dracula.
Britz et al. (2009) ritengono che il troncamento dello sviluppo potrebbe averli favoriti 'liberando gran parte dello scheletro da vincoli di sviluppo, dissociandosi da percorsi evolutivamente collegati e creando un maggiore potenziale per cambiamenti più drammatici'.
Danio erythromicron - Foto © Hristo Hristov
Asia: endemico del Lago Inle, Myanmar.
Danio erythromicron è noto dall'isolato lago di montagna di Inlé e dallo spartiacque circostante nello stato di Shan, nel Myanmar orientale, e si trova anche vicino alla township di Loi Kaw nel vicino stato di Kayah a sud.
La località tipo è indicata semplicemente come "Lago Inlé, Myanmar".
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
ENDANGERED (in pericolo)
- Danio erythromicron: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Area di distribuzione di Danio erythromicron nel Lago Inle in Myanmar (fonte IUCN)
Area di distribuzione di Danio erythromicron nel Lago Inle in Myanmar (fonte IUCN)
Ambiente: bentopelagico; acqua dolce; Clima tropicale
La località tipo di Danio erythromicron, Lago Inle, si trova in una valle carsica conosciuta come bacino di Yawnghwe e si trova quasi a 900 metri sopra il livello del mare, nella regione di Shan Plateau ed è sede di molte specie endemiche, tra cui nove specie di pesci e numerosi gasteropodi. In origine era molto più grande e potrebbe essere stato più profondo di 90 metri rispetto a quanto non sia ora.
L'acqua nel lago Inle è chiara, poco profonda (2-3 metri di profondità nella maggior parte dei posti) e ha un substrato argilloso molto fertile. E' famosa per i suoi villaggi formati da palafitte e per i pescatori locali, conosciuti come Intha, che fanno andare le loro barche con una sola gamba. Si pensa siano migrati dal sud del Myanmar alla fine del 1300, utilizzando "isole" fluttuanti costituite da grovigli di varie specie di vegetali.
Queste isole formano grandi zattere attorno ai margini del lago e gli Intha le utilizzano eliminando le foglie aeree e tagliandole in sezioni. Usano pali di come supporto e riescono a produrre frutta, verdura, riso e fiori in quantità commerciali. Le isole giardino salgono e scendono con il livello dell'acqua e sono diventati gli habitat di molti pesci che si rifugiano tra il groviglio di radici e steli di piante alla loro base. Anche molte macrofite crescono fittamente nelle acque cristalline, come Ceratophyllum, Elodea e specie simili.
Danio erythromicron è in gran parte raccolto intorno ai margini del lago dove l'erba e le canne proliferano e le isole galleggianti formano tappeti spessi composti da vegetazione viva e morta. Essendo impossibile catturarli con le reti, i pescatori usano trappole poste tra le piante durante la notte.
Siccome il lago è situato in una zona carsica, l'acqua va da neutra a leggermente alcalina, con il pH che varia tra 7,5 e 8,0. Il suo principale sbocco è un torrente stagionale noto come Balu Chaung che in determinati periodi dell'anno esonda e consente il trasferimento dei pesci nei laghi e stagni vicini a Loi Kaw. Durante i mesi secchi questi sono scollegati, isolando piccole popolazioni di diverse specie. Non ci sono molte informazioni dettagliate su questi habitat, ma ci si aspetta che siano caratterizzati da acqua chiara con poco movimento, con fitta crescita di piante marginali e sommerse.
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x35h cm, perché vanno allevati in branco, non meno di 10 esemplari, sono molto attivi e soprattutto i maschi hanno un comportamento molto combattivo tra loro per la dominanza nella scala gerarchica.
Questa timida specie dovrebbe idealmente essere allevata in un acquario pesantemente piantumato, preferibilmente con un substrato scuro. Le linee visuali spezzate di un tale allestimento permettono loro di mostrare il loro comportamento naturale e contribuiscono a ridurne l'ombrosità.
Le piante galleggianti sono un'aggiunta utile, meglio evitare legni e foglie di quercia/faggio/mandorlo indiano perché i tannini che rilasciano non sono una caratteristica delle loro acque naturali.
Utilizzare una filtrazione delicata; un filtro a spugna ad aria dovrebbe essere adeguato.
Comportamento e compatibilità: è probabile che Danio erythromicron si faccia intimidire o che perda la competizione per il cibo con compagni di vasca più grandi o più chiassosi, anche se la presenza di specie che vivono in superficie di dimensioni simili sembra contribuire a ridurre la sua timidezza. Sono compagni adatti altri piccoli ciprinidi del Myanmar, come Danio choprae o i membri del genere Microdevario, e probabilmente potrebbe star bene anche al fianco di Dario hysginon o Dario sp. "Myanmar". Danio margaritatus pur se strettamente legato non è raccomandato, in quanto è probabilmente in grado di ibridarsi con Danio erythromicron.
Potrebbe essere interessante progettare un acquario di comunità basato su pesci provenienti dal Lago Inle, le specie disponibili in commercio includono Sawbwa resplendens, Inlecypris auropurpureus, Microrasbora rubescens, Pethia stoliczkana, Parambassis lala e Yunnanilus brevis.
Anche se gregario per natura, Danio erythromicron è una specie di branco piuttosto che di banco, in quanto i maschi rivali combattono e fanno parate regolarmente durante le ore diurne. Non è raro vedere le pinne morsicate all'interno di un gruppo, anche se questo comportamento non si estende di solito a compagni di vasca.
Acquistatene il maggior numero possibile, idealmente 20 o più, in quanto l'aggressività diminuisce e i pesci più tanti sono e più diventano audaci e meno timidi, si fanno vedere più spesso, e mostrano una migliore colorazione.
Danio erythromicron in un Acquario Biotopo 'Riva del Lago Inle' - Video © fazi_poz Kamil Hazy
Nel lago Inle sono stati registrati valori tra 20 e 24°C.
Durezza: 215 - 357 ppm
In natura probabilmente Danio erythromicron si nutre di piccoli invertebrati, alghe e altro zooplancton.
In acquario può essere difficile che questa specie accetti subito il mangime secco, spesso bisogna abituarla lentamente, offrendo prima cibo vivo, congelato, e gradatamente il secco.
Anche quando accetta il mangime secco di dimensioni adeguate, non dovrebbe comunque essere alimentato esclusivamente con questo, e siccome sale raramente in superficie non ha molto senso offrire prodotti galleggianti. Offrire pasti giornalieri di piccolo cibo vivo e congelato, come Daphnia, Artemia e simili, non solo comporterà una colorazione migliore, ma incoraggerà il pesce ad arrivare alle condizioni di riproduzione.
Gli esemplari appena importati sono spesso in cattive condizioni e può essere difficile per loro acclimatarsi alla vita dell'acquario, per cui è raccomandato il piccolo cibo vivo come dieta iniziale per poi passare a quello congelato e secco quando i pesci stanno meglio.
Le femmine adulte tendono a diventare leggermente più grandi dei maschi e ad essere notevolmente più rotonde nella pancia, tanto più quando piene di uova. I maschi sono più colorati, con barre verticali blu iridescente ben definite sui fianchi e pinne rosse.
Coppia di Danio erythromicron (ex Celestichthys erythromicron) - Foto © Peter Maguire (Flickr)
Coppia di Danio erythromicron (Celestichthys erythromicron) - Foto © Peter Maguire (Flickr)
Come molti piccoli ciprinidi, Danio erythromicron depone le uova disperdendole in acqua, e non presenta alcuna cura parentale. Quando i pesci sono in buone condizioni si riproducono spesso, e in un acquario maturo e densamente piantumato è possibile che possano comparire senza alcun intervento umano un piccolo numero di avannotti tra le piante. Se si desidera aumentare il numero degli avannotti è necessario però un approccio leggermente più controllato.
Il gruppo degli adulti può essere condizionato insieme, ma bisognerebbe iniziare a far maturare uno o più acquari più piccoli, diciamo 10-15 litri, pieni d'acqua (meglio se invecchiata) solo per metà. Ogni acquario va riempito per gran parte con Taxiphyllum o altre piante a foglie fini, o in alternativa mop da deposizione. Non è necessaria né illuminazione né filtro, si può mettere se si vuole un piccolo filtro a spugna.
Quando i pesci adulti sono in buone condizioni, e le femmine appaiono piene di uova, dovrebbero essere introdotte una coppia di pesci o un gruppo comprendente uno o due maschi e diverse femmine per ogni acquario predisposto come sopra, anche se vale la pena notare che più sono gli individui coinvolti e maggiore è il rischio di predazione delle uova, inoltre più maschi possono distrarsi l'un l'altro dalle femmine. La deposizione delle uova non presenta normalmente nessun problema, ne vengono deposte circa 30, leggermente adesive.
A questo punto è meglio rimuovere gli adulti in quanto mangeranno qualsiasi uovo che troveranno, in più le femmine hanno bisogno di un periodo di recupero prima della successiva deposizione, in quanto non sono in grado di produrre le uova su una base quotidiana. In natura si riproducono apparentemente tutto l'anno e quindi si può sempre scegliere un'altra coppia e utilizzare un sistema a rotazione, se l'obiettivo è la produzione continua.
L'incubazione delle uova dipendente anche dalla temperatura, ma di solito dura circa 72 ore, e i piccoli raggiungono il nuoto libero 3-4 giorni più tardi. Il cibo iniziale dovrebbe essere costituito da parameci o mangime secco sufficientemente piccolo (5-50 micron di diametro), l'introduzione di naupli di artemia, microworm, ecc, andrà fatta una volta che gli avannotti saranno abbastanza grandi da accettarli.
Taxa principali
Il Pearl danio ha una colorazione perlata iridescente che dà il meglio in acquari con la luce smorzata da molte piante e fondo scuro, mentre appare pallido e sbiadito se messo in vasche spoglie.
Glowlight danio è disponibile in commercio solo dal 2003 circa, ma si è rapidamente affermato come uno dei danio più popolari in acquariofilia, per la sua straordinaria livrea e per le ridotte dimensioni.
Ha dei barbigli eccezionalmente lunghi, e nonostante la sua apparente abbondanza in natura, nel mercato acquariofilo rimane raro, e si sa poco riguardo alla sua cura in cattività.
Non facile da trovare in commercio, era considerata una specie di Microrasbora. Ha una bellissima livrea ma le ridottissime dimensioni non la rendono adatta a tutte le vasche.
Descritto scientificamente solo nel 2012, non è molto diffuso in commercio e sembra molto simile a Danio choprae. A causa delle sue ridottissime dimensioni non è adatto a tutte le vasche.
Può essere una specie difficile da trovare nei negozi, e in passato c'è stata una certa confusione sulla sua identità
E' una specie dalla livrea variabile, che si può presentare a strisce o a macchioline, on in forme intermedie tra le due.
Scoperta nell'agosto del 2006, la specie era stata assegnata prima a Microrasbora, poi a Celestichthys. Ha una splendida livrea ma se le ridottissime dimensioni non lo rendono adatto a tutte le vasche.
Una specie di 'zebrafish' dall'identità ancora non chiara.
E' uno dei pesci d'acquario più popolari, ma i continui incroci tra consanguinei hanno portato ad un peggioramento delle condizioni degli esemplari in vendita, che sviluppano spesso deformità e malattie.
E' una tra le specie di Danio di gran lunga meno conosciute ma dalla bella livrea e dal comportamento vivace tipico dei Danio
Apparso relativamente di recente in commercio, è diventato abbastanza popolare in breve tempo, per robustezza ed adattabilità.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
la scheda completa su SeriouslyFish.com
la scheda molto approfondita e soprattutto con utilissimi e attendibili consigli per l'allevamento in acquario di Acquarioacquadolce.it
articolo di Existenz su Acquariofiliafacile.it con foto, informazioni e consigli per l'allevamento
la pagina sul sito della IUCN Red List, con informazioni sulla sua distribuzione e presenza in natura
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility
Edizione Inglese - di McClelland John D 1883
ZEBRAFISH: An Essential Owner’s Manual To The Zebra Fish Care & Management
Edizione Inglese - di REUBEN J. THOMPSON - Questo libro spiega da dove provengono i danio zebra e come prendersene cura adeguatamente, dall'allestimento dell'acquario alla cura e alle necessità alimentari, per garantire che prosperino.
Edizione Inglese - di Kyler Nicholas - In questo libro troverete tutto ciò da sapere sull'allevamento, la cura e la comprensione del comportamento e della personalità degli Zebra Danio. Dalla creazione di un habitat adatto all'alimentazione e al mantenimento della loro salute, questa guida vi fornirà le conoscenze e gli strumenti necessari per far prosperare questi bellissimi pesci.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Conosciamo un po' meglio questi pesci da branco, belli e robusti, molto diffusi nei nostri acquari, e comunemente raggruppati sotto il termine di 'danio' o 'mini-danio'...
Splendide foto dei Danio erythromicron (Celestichthys erythromicron) - Foto © Peter Maguire
Resoconto di una riproduzione con successo dei Danio erythromicron, ex Celestichthys erythromicron, splendidi piccoli pesci che a differenza di molti altri preferisce acque dure e alcaline - tratto e tradotto da un articolo di John Reid
Danio htamanthinus (Teleostei: Cyprinidae), a new species of miniature cyprinid fish from the Chindwin River in Myanmar - Sven O. Kullanderr & Michael Norén 2016
Danio erythromicron (Celestichthys erythromicron) - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
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