Un modo facile per riprodurre i Danio rerio

Descrizione di un metodo alternativo per riprodurre i Danio rerio

Tratto e tradotto dall'articolo:
"An Easy Way to Breed Zebra Danios"
di Gina Tash & Rich Serva
su Aquarticles (non più online)

I Danio zebrati, Danio rerio (ex Brachydanio rerio), appartengono alla famiglia dei Danionidae. Sono originari delle acque dell'India orientale e del Bangladesh. Sono tra i pesci più facili da allevare, mangiando avidamente ogni mangime secco. La temperatura dell'acqua adatta dovrebbe essere di circa 22 25°C.

Gina Tash & Rich Serva in questo articolo vogliono evitare nozioni aride e noiose, per presentare invece un modo alternativo con cui si possono far riprodurre questi pesci.

Dopo aver fatto numerose ricerche su vari libri cercando metodi per far deporre le uova ai Danio, non sono stati favorevolmente impressionati da nessuno dei metodi trovati. Questi andavano dall’usare biglie di vetro sul fondo della vasca, al creare nella vasca un doppio fondo che costituisse protezione per le uova. Non volendo andare a comprare materiali che non avevano disponibili in casa, e considerando che lo scopo di entrambi i metodi era quello di proteggere le uova e gli avannotti dai genitori affamati, i due acquariofili hanno deciso di fare da soli.

Hanno scovato nel loro scantinato tutto l’occorrente per un allestimento adatto alla riproduzione dei Danio rerio: una vasca da una decina di litri, una sala parto per guppy e un filtro a spugna Tetra Billi. Hanno quindi appeso la sala parto nella vasca e messo il filtro con il beccuccio d’uscita sistemato in modo che l’acqua filtrata fluisse nella sala parto. Quindi hanno inserito un po’ di muschio di Giava e la coppia di riproduttori nella sala parto.

Il motivo per cui il flusso in uscita del filtro era stato direzionato direttamente dentro la sala parto è semplice: siccome i Danio rerio sono pesci affusolati che depongono le uova molto probabilmente in acque rapide, Gina Tash e Rich Serva hanno cercato di emulare quanto avviene ai pesci in natura. L’uscita del filtro non deve ovviamente essere sotto la superficie dell’acqua, ma sopra, e deve formare un ricircolo di bolle d’aria che ossigenino l’acqua.

Questo metodo secondo i due ideatori può consentire di alimentare abbondantemente i riproduttori e di mantenere lo stesso un ambiente più pulito di quello che consentirebbero gli altri metodi. Il cibo avanzato infatti fuoriuscirà attraverso le feritoie della sala parto e potrà essere aspirato dal fondo della vasca. Quando le femmine cominciano ad essere gonfie per le uova, bisogna però interrompere l’alimentazione abbondante ed il sifonamento, per evitare il rischio di aspirare via le uova dei pesci.

Infatti le uova di Danio rerio sono davvero minuscole, ed è difficoltoso vederle dopo la deposizione. Bisogna osservare attentamente le femmine: quando diventano più magre, è un buon segno che sia avvenuta la deposizione delle uova. Tash e Serva in realtà hanno alimentato i loro riproduttori tanto abbondantemente che è diventato difficile determinare quando era avvenuta la deposizione, ma sono riusciti comunque ad individuare le uova appena deposte.

Gli avannotti appena nati sono veramente minuscoli e sono rimasti appesi ai lati della vasca, vicino al fondo. Sono stati alimentati con il Liquifry fino a che non hanno potuto mangiare i naupli d'artemia salina appena schiusi. Si sono sviluppati rapidamente, anche perché veniva fornito loro il cibo molte volte al giorno.

I riproduttori sono stati condizionati alla deposizione con mangime secco e con cibo vivo, che consisteva in naupli d'artemia salina, tubifex, enchitrei e drosofile.

Testo originale in inglese © Gina Tash & Rich Serva