Questa piccola specie si trova sporadicamente in commercio con svariati nomi comuni, e dopo Dario dario è la seconda più piccola specie del genere.
Dario hysginon, maschio - Foto © Choy Heng Wah
2.1 cm SL
La specie di Dario hysginon comprende pesci tropicali d'acqua dolce originari del sud-est asiatico; Hysginon significa di colore scarlatto o rosso in greco antico, questa specie del genere di Dario è stata chiamata così a causa del suo aspetto rosso. Sono piccoli pesci che non superano i 2 cm di lunghezza (coda esclusa) e attualmente sono i secondi più piccoli di tutto il genere, dopo Dario dario.. Sven O. Kullander e Ralf Britz hanno dato a Dario hysginon un nome svedese, "Purpurbadis".
Si può trovare in vendita sotto vari nomi, come "red melon Dario" o "flame red Dario". Tra i congeneri è molto simile a Dario dayingensis in quanto le due specie si differenziano solo in alcuni conteggi meristici e dalle dimensioni da adulto di Dario dayingensis, leggermente più grande. Dario hysginon può essere distinto dal possesso di 22-24, di solito 23, squame nella linea laterale (vs 24-25 in Dario dayingensis), 8½ (vs. 9½) squame nella riga trasversale, e l'assenza (vs. presenza ) di denti palatini nella mascella superiore.
Sporadicamente è disponibile una bella forma di colore di Dario hysginon, a strisce, che gli acquariofili hanno indicato tra gli altri come Dario sp. Myanmar, Dario sp. "pyjamas", Dario sp. black tiger o fire red tiger badis. Di questa forma si sa poco o niente, tranne che due esemplari maschi sono stati inclusi nella serie di Dario hysginon e sono stati raccolti a nord di Myitkyina nello Stato Kachin. Nonostante le notevoli differenze nella livrea, è stata ufficialmente riconosciuta come una forma di colore della specie Dario hysginon secondo Kullander e Britz (2002), anche se Dario sp. Myanmar è ormai noto per avere delle dimensioni da adulto notevolmente più grandi. Anche le femmine sono distinguibili da quelle di Dario hysginon, e in più le due forme in acquario non si ibridano l'una con l'altra, quindi per il momento ci sono ancora forti dubbi che siano davvero due forme della stessa specie.
Morfologia: Spine dorsali (totale): 14-15; Raggi dorsali molli (totale): 5-7; Raggi anali molli: 5-8; Vertebre: 24-26.La linea laterale solitamente ha 23, raramente 22 e 24 squame; fila trasversale con 8.5 squame; vertebre solitamente 25. Denti palatini assenti. Presente il canale laterale angolo-articolare.
Livrea: Colore del corpo solitamente uniforme o con un debole disegno reticolato formato dai margini scuri delle squame, molto raramente qualche striscia verticale. nessuna macchia caudale, sul cleitro o opercolare. Maschi con una macchia nera nella parte anteriore della pinna dorsale.
Due maschi di Dario hysginon in parata - Foto © Sumer Tiwari (Streamlined Sparkles)
Il genere Dario attualmente contiene 6 specie scientificamente descritte, di cui quattro sono considerate specie in miniatura poiché non superare i 26 mm di lunghezza standard (SL). La sesta specie, Dario urops, non solo cresce di più, arrivando ad almeno 28 mm SL, ma si trova nel sud-ovest dell'India, mentre gli altri sono nativi del Brahmaputra, Meghna, e dei sistemi fluviali Ayeyarwaddy nel nord dell'India, Myanmar, e Cina sud-occidentale, il che solleva questioni interessanti per quanto riguarda la loro biogeografia. Inoltre, Dario urops manca di alcuni caratteri diagnostici degli altri Dario, e quindi potrebbe rappresentare un gruppo a parte rispetto ad altri membri del genere, anche se questa ipotesi deve ancora essere verificata.
- Specie territoriale
- Specie che rimane piccola, max 2 cm di lunghezza, non adatta alla maggior parte degli acquari di comunità
- Specie predatoria, può predare uova/avannotti
- Specie in genere non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Prima del 2002 la famiglia Badidae comprendeva solo cinque specie, di cui solo Badis badis e, in misura minore, Badis dario (denominato Badis bengalensis da alcune fonti) erano popolari in acquariofilia. Un ampio documento di revisione di Kullander e Britz pubblicato quell'anno ha portato invece alla descrizione di non meno di dieci nuove specie, insieme al nuovo genere Dario in cui è stato spostata e designata specie tipo Badis dario. Il genere Dario attualmente contiene 6 membri, che sono facilmente distinguibili da quelli dei Badis per le ridotte dimensioni degli adulti (di solito meno di 2.5 cm), la colorazione prevalentemente rossa, primi raggi delle pinne dorsali/pettorali estesi nei maschi, taglio dritto (vs. arrotondato) della pinna caudale, mancanza di linea laterale visibile e comportamento dei genitori meno coinvolti nella cura della prole.
I Badidae sono stati storicamente considerati membri della famiglia Nandidae o Pristolepididae e solo nel 1968 Barlow ha proposto un gruppo separato per loro. Condividono alcune caratteristiche con gli Anabantoidei, Nandidae e Channidae; in particolare per ciò che riguarda gli acquariofili, l'abbraccio tipico durante la deposizione delle uova in cui il maschio avvolge il corpo intorno a quello della femmina. Studi più recenti hanno concluso che questa procedura è un antico tratto ereditato da un antenato comune a tutte queste famiglie.
Nel documento di revisione del 2002 è stato dedotto che tutte le specie di Badis, Dario e Nandus condividono un carattere unico, una spina biforcuta sulla penultima vertebra della colonna vertebrale, e gli autori ipotizzano che questo possa rappresentare la prova della monofilia di questo gruppo. Propongono inoltre che la famiglia Nandidae venga limitata all'inclusione solo delle specie del genere Nandus, mentre gli altri generi (Polycentrus, Monocirrhus, Afronandus, Polycentropsis) vengano raggruppati nella famiglia Polycentridae. Seguendo questo sistema, le famiglie Nandidae e Badidae verrebbero separate solo da differenze nella morfologia e nella struttura delle uova, sebbene le relazioni filogenetiche tra loro sono ancora completamente da studiare.
La loro stretta correlazione con il gruppo dei labirintidi ha portato alla loro inclusione nell'ordine Anabantiformes. Tuttavia, la 5a edizione di Fishes of the World classifica la famiglia come sister-taxa degli Anabantiformes, insieme ai Nandidae e ai Pristolepididae in un clade anonimo e non classificato ma monofiletico che è un sister-taxa di Ovalentaria all'interno del più ampio clade Percomorpha.
Asia: Myanmar.
Dario hysginon è endemico del Myanmar, dove è stato registrato in piccoli corsi d'acqua e affluenti vicino alla città di Myitkyina nello stato di Kachin, nonché nel vicino lago Indawgyi, il più grande lago interno nel sud-est asiatico, tutti habitat all'interno del sistema fluviale Irrawaddy / Ayeyarwady.
Altre popolazioni sono state raccolte più a sud vicino alla città di Mandalay, nella divisione di Mandalay, che variano leggermente in termini di meristica rispetto a quelle del nord del paese (Kullander e Britz, 2002).
La località tipo è "Nan Kywe Chaung sotto il ponte sulla strada a sud di Mogaung, 25°20’20″N, 97°16’57″E, drenaggio del fiume Irrawaddy, distretto di Myitkyina, Stato di Kachin, Myanmar". Il lago Indawgyi e l'area circostante sono stati designati come zona protetta dal Ministero dell'Ecoturismo nel 1999 e ora formano il Santuario della fauna selvatica del lago Indawgyi. Lo stesso Stato di Kachin è uno dei grandi punti caldi della biodiversità del mondo e contiene molte specie endemiche, sebbene ampie porzioni dell'area siano già state decimate a causa del disboscamento illegale.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Dario hysginon: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico; acqua dolce; clima: tropicale
Dario hysginon mostra una marcata preferenza per piccole pozze poco profonde con folto sviluppo di piante acquatiche, ad es. Cryptocoryne sp. La località tipo è un torrente d'acqua chiara con acqua poco profonda, substrato di sabbia e ciottoli.
Dario hysginon è simpatrico con Badis corycaeus e Badis kyar, con le tre specie che occupano tre diverse nicchie ecologiche: Badis corycaeus si trova nelle acque correnti lungo i margini del torrente, Badis kyar nel flusso più veloce al centro del torrente e Dario hysginon solo nelle pozze formate lungo gli argini.
In questa posizione sono stati trovati un certo numero di altri pesci, tra cui specie di Acanthocobitis, Schistura, Danio, Puntius, Pillaia, Indostomus, Microphis. Nel lago Indawgyi si trova insieme a Badis corycaeus ed entrambe le specie sono state raccolte nelle zone marginali con fittissima vegetazione. Il substrato del lago è costituito da morbida e ricca argilla mista a livelli elevati di materiale vegetale in decomposizione, mentre proliferano la vegetazione acquatica e vari tipi di alghe, tra cui Vallisneria, Elodea e Spirogyra.
Secondo Kullander e Britz (2002) Dario hysginon è più abbondante nelle zone vicino agli argini, in zone paludose contenenti acqua stagnante con pesci simpatrici che comprendono Parasphaerichthys ocellatus, Heteropneustes fossilis, Oryzias, Esomus, Channa, Anabas; tutti abitanti tipici di ambienti poveri di ossigeno.
Dimensioni minime dell'acquario: 45x30x35h cm per una coppia o un maschio con 2-3 femmine.
L'ideale è allevarlo in un allestimento ben strutturato con un sacco di copertura e ripari. E' preferibile un substrato di morbida sabbia, anche se è accettabile della ghiaia fine, mentre le piante ideali sono le Cryptocoryne sp. o quelle che possono essere coltivate attaccate agli arredi, come Microsorum, Anubias, o le specie di Taxiphyllum. Quest'ultimo è particolarmente utile in quanto è anche un ideale substrato di deposizione delle uova. Per allevare più maschi ci vuole un'area di base più grande, sono molto territoriali e molto aggressivi l'uno con l'altro. L'acquario dovrebbe essere anche ben coperto, perchè non è raro che nel corso delle scaramucce, a volte molto violente, l'individuo sottomesso cerchi la fuga saltando via dalla vasca.
Comportamento e compatibilità: Vista la sua rarità in commercio, chi ha la fortuna di ottenere degli esemplari di Dario hysginon dovrebbe allevarli rigorosamente da soli, in un acquario monospecifico, cercando di portarli alla riproduzione.
Non è una specie gregaria, e i maschi possono essere molto aggressivi tra di loro, soprattutto in acquari piccoli. In un ambiente più spazioso può convivere anche un gruppo con diversi maschi, a condizione che vi sia abbastanza spazio per cui ogni maschio possa stabilire un proprio territorio, e moltissimi arredi/piante che spezzino le linee visuali. Il posizionamento accurato di grotte e di elementi che aiutino a stabilire dei confini può aiutare moltissimo in questo senso, quindi ad esempio non siate tentati di raggruppare tutti i siti di riproduzione disponibili in una sola zona della vasca.
Se avete intenzione di inserirli in un acquario di comunità, i compagni di vasca devono essere scelti con cura. Non vanno inseriti ovviamente con pesci molto più grandi che potrebbero mangiarli, ma essendo lenti nei movimenti e avendo un carattere ritroso, si faranno facilmente intimidire e perderanno la competizione alimentare se abbinati con compagni di vasca più grandi o più chiassosi. Potrebbero essere una buona scelta un branchetto di ciprinidi piccoli e pacifici, come Microdevario, Boraras, Trigonostigma, o le specie più piccole di Rasbora, che potrebbero fungere anche da pesci rassicuranti.
In natura è soggetto a variazioni di temperatura stagionali e si trova confortevolmente nell'intervallo 15-25°C; per brevi periodi può tollerare valori ancora più estremi. Può essere quindi allevato senza termoriscaldatore tutto l'anno, ma solo in case che d'inverno vengono normalmente riscaldate, non può sopportare le nostre temperature invernali all'esterno. Temperature verso l'estremità superiore di questo intervallo stimolano l'attività riproduttiva.
Durezza: l'acqua nel nord del Myanmar è tipicamente tenera nonostante il pH relativamente alto, quindi puntate a un valore compreso tra 18 e 90 ppm.
Le specie di Dario sono micropredatrici, in natura si nutrono di piccoli crostacei acquatici, vermi, larve di insetto e altro zooplancton.
In cattività dovrebbero essere offerto cibo vivo o congelato di piccole dimensioni, come naupli di Artemia, Daphnia, Grindal, microworm.
Molti esemplari rifiutano completamente il mangime secco, a volte si possono abituare con molta difficoltà, ma non è detto che ci si riesca; oltretutto il mangime secco da solo non può costituire la sua dieta, va comunque integrato con aggiunte di cibo vivo o congelato perché si mantengano in salute e mostrino la splendida colorazione.
Sono timidi e lenti nel mangiare (occhio ai coinquilini) ed è anche importante ricordare che tutte le specie della famiglia Badidae possono avere problemi di obesità e diventano più suscettibili alle malattie, quando vengono alimentate con chironomus e/o tubifex, quindi devono essere omessi dalla loro dieta.
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Nelle specie di Dario il dimorfismo sessuale è molto evidente, anche se spesso in commercio ci sono solo maschi perchè più colorati.
Le femmine sono più piccole, meno colorate (non hanno la colorazione blu o rossa sui fianchi e solo qualche barra indistinta, o niente del tutto) e sono più corte e più tozze dei maschi. Inoltre i maschi maturi sviluppano delle estensioni sulle pinne pelviche, dorsale e anali.
Le specie di Dario depongono su substrato e formano coppie temporanee.
Quando entrano nel periodo riproduttivo i maschi intensificano la colorazione della livrea e a fare parate davanti alla femmina per diversi giorni. Il maschio ha un approccio non aggressivo verso la femmina, sembra quasi "invitarla" al centro del suo territorio, e se lei è pronta a deporre lo seguirà. L'atto della deposizione dura solo pochi secondi, e le uova vengono sparse in modo casuale sulla parte inferiore di una superficie solida come la foglia di una pianta.
Dopo la deposizione delle uova la femmina viene cacciata e il maschio si assume la responsabilità esclusiva della difesa del territorio e della cura delle uova.
Se si vuole massimizzare il numero di avannotti da crescere questo è il momento di rimuovere il supporto dove sono state deposte le uova e collocarlo in un contenitore contenente acqua della vasca di deposizione delle uova, in quanto una volta schiuse le uova gli avannotti saranno predati dai genitori.
Il periodo di incubazione dovrebbe durare 2-3 giorni, dopo di che gli avannotti possono richiedere fino a una settimana per assorbire completamente il sacco vitellino. Sono molto piccoli e dovranno essere alimentati con infusori fino a che non saranno abbastanza grandi da accettare microworm, naupli di Artemia, e simili.
Taxa principali
E' una scelta sempre più popolare per i piccoli acquari, anche se la sua territorialità e il temperamento aggressivo non lo rendono adatto a vasche troppo piccole.
Questa specie ad oggi non è ancora presente nel commercio acquariofilo, anche se è allevato da qualche appassionato privato.
Una nuova specie di Dario, descritta scientificamente solo nel 2015, molto difficile da trovare in commercio.
Questa piccola specie si trova sporadicamente in commercio con svariati nomi comuni, e dopo Dario dario è la seconda più piccola specie del genere.
Prima della sua descrizione scientifica, era chiamato Dario sp. "Jaintia Hills" o Dario sp. "Bangladesh", ed è abbastanza raro da trovare in commercio.
Chiamato anche Dario sp. "pyjamas", è stato ufficialmente riconosciuto come una forma di colore di Dario hysginon, ma molte fonti continuano a considerarlo a sé stante.
Questa specie non è ancora entrata nel commercio acquariofilo, ma ne sono stati allevati diversi esemplari da un gruppo di acquariofili privati.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
l'esauriente scheda su Seriouslyfish.com
la pagina sul sito della IUCN Red List, con informazioni sulla sua distribuzione e presenza in natura
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Resoconto della riproduzione di una specie di Dario molto difficile da trovare in commercio, con dovizia di particolari e splendide foto - tratto e tradotto da un articolo di Sumer Tiwari
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