Articolo esauriente, con belle foto, sull'allevamento e la riproduzione dei Dario dario, ex Badis bengalensis, in un acquario a loro dedicato.

Tratto e tradotto dall'articolo:
"Breeding Badis Bengalensis (aka Badis sp. Scarlet)"
di Arthit Prasartkul
su AquaBox, non più online.

Maschio di Badis scarlet (Dario dario) - Foto © Arthit Prasartkul

Il primo incontro di Arthit Prasartkul con le specie del genere Badis ebbe luogo nel marzo del 2001, quando comprò una coppia di Badis badis (Badis blu o pesci camaleonti) dal suo importatore locale a Bangkok. Aveva visto in precedenza delle immagini di questi pesci, e questa era la ragione per cui desiderava averne una coppia. Era un bellissimo pesce con una livrea dai colori insoliti, bande scure verticali con pinne bordate di blu, che gli piacque a prima vista.

Rimase però deluso quando ne vide una cinquantina in quel negozio di pesci, perché avevano invece colori molto scialbi. Pensando che i pesci non potevano ancora presentarsi bene nelle vasche da esposizione, decise che avrebbe ottenuto il meglio scegliendone solo una coppia, per rifarsi almeno del viaggio. Il venditore si accorse della sua delusione per il loro aspetto molto grigio, così gli disse che i pesci avrebbero mostrato i loro bellissimi colori una volta eccitati o in riproduzione. Più tardi gli mostrò gli stessi pesci dopo essere stati messi in un sacchetto di plastica per portarli a casa, e in effetti i pesci mostravano meglio i loro colori, ma non così straordinari come Arthit sperava.

Tornato a casa Arthit Prasartkul fece molte ricerche su questo pesce, principalmente su Internet, notando che sembravano esserci pochissime informazioni disponibili per quanto riguardava la loro riproduzione, la differenza tra i due sessi, l’habitat naturale, ecc. Era riuscito a sapere soltanto che le specie di Badis preferiscono come luoghi di deposizione grotte e caverne, proprio come gli Apistogramma ed altri Ciclidi nani, salvo che le uova erano custodite solamente dal maschio.

Le aveva provate e riprovate tutte per convincere i due pesci a riprodursi, ma, purtroppo, senza vedere nessun avannotto. In primo luogo aveva provveduto a fornirgli una caverna, successivamente alcune piante come muschio di Giava e felce di Giava, perfino alcune Terminalia catappa del Bengala, così come un substrato di torba e foglie di quercia per abbassare il pH. Nessun progresso, gli stessi risultati: nessun avannotto. Cercò allora più informazioni.

Durante le sue ricerche su Internet, si imbattè in un altro bellissimo piccolo pesce, conosciuto come Badis sp. "scarlet" o badis scarlatto, che più tardi sarà descritto correttamente come Dario dario. Era rimasto subito abbagliato dagli straordinari colori rosso-bianco e dalla forma elegante, per cui questo piccolo scarlatto era finito nella sua lista dei desideri con la massima priorità. Aveva già desiderato ardentemente alcuni pesci, come il Badis blu, ma questo volta molto più.

Più tardi, nell’ottobre del 2001, Arthit Prasartkul fu così fortunato da procurarsi i pesci al top della lista dei desideri, i Badis scarlet (Dario dario),  da un suo generoso amico, Nonn Panitvong, che se ne procurò circa 30 da uno scambio con un altro acquariofilo thailandese, con il quale era venuto in contatto durante l’esposizione annuale dei pesci di Bangkok, tenuta all’inizio dello stesso mese.
Nonn Panitvong lo chiamò al telefono, per dirgli che si era finalmente procurato qualcuno dei suoi pesci più desiderati, e il giorno seguente Arthit Prasartkul molto eccitato gli fece visita. Come con i Badis badis, anche stavolta fu deluso per il colore grigio dei Dario dario. I pesci erano molto giovani, e poteva essere che il loro colore ancora non si fosse pienamente sviluppato. Ne scelse uno più rosso degli altri come maschio e un altro, quello con meno colore di tutti, sperando fosse femmina. Successivamente i due amici avrebbero scoperto che in realtà, fra i 30 avannotti che Nonn aveva, c’era soltanto un maschio, ed era quello preso da Arthit Prasartkul.

Femmina di Badis scarlet (Dario dario) - Foto © Arthit Prasartkul

La coppia misurava meno di 2,5 cm. di lunghezza quando Arthit Prasartkul l'aveva ricevuta, Il maschio era rossastro, con le barre verticali rosse sul fianco e una banda bianca sulle pinne pelviche, mentre la femmina era brunastro chiaro, senza nessun colore.

Siccome gli piacevano così tanto, la coppia dei Badis scarlet (Dario dario) era stata alloggiata nel suo piccolo acquario “desktop” al lato del computer, con alcune piante come Glossostigma elatinoides e Barclaya longifolia. La vasca era stata concepita per essere un mini-acquario piantumato sullo scrittorio, da guardare quando era stanco dei compiti gravosi assegnati dopo le lezioni all'università. I Badis scarlet (Dario dario) erano le “stelle risplendenti” di questo mini acquario. Mentre scriveva le sue relazioni, Arthit Prasartkul lanciava sempre uno sguardo con la coda dell’occhio a questa mini vasca sullo scrittoio.

Coppia di Badis scarlet (Dario dario) - Foto © Arthit Prasartkul

Dopo circa una settimana dall'aver collocato questi giovani pesci nel suo acquario sullo scrittoio, intorno alla mezzanotte, mentre finiva alcuni compiti, Arthit Prasartkul era così stanco dal lavoro che si fermò a guardare il suo piccolo acquario per riposarsi un po'.

Vide il maschio che inseguiva la femmina per tutta la vaschetta. Pensò che il maschio fosse territoriale ed aggressivo, e volesse far uscire la femmina dal suo territorio. Si domandò se l’acquario fosse troppo piccolo, e pensò anche che forse avrebbe dovuto spostare la femmina lontano dal maschio pericoloso. Si rese conto più tardi che stava completamente sbagliando. Dopo alcuni minuti di questi pensieri, vide il maschio inseguire la femmina fin dentro un grosso ciuffo di muschio di Giava ed abbracciarla, proprio come fanno i Betta, costruttori di nidi di bolle, quando depongono le uova.

Vide pure le piccole uova chiare spargersi velocemente nella vegetazione; qualcuna caduta nella ghiaia, qualcuna fissata al muschio di Giava, e persino sulla parete di vetro dell’acquario. Il maschio allora aveva allontanato la femmina e aveva cominciato a sorvegliare e custodire le uova.

Arthit Prasartkul era talmente eccitato dall'accaduto da chiamare Nonn Panitvong, quello chi gli aveva dato la coppia, nel mezzo della notte, per informarlo che i suoi Dario dario avevano finalmente deposto le uova con successo!

La mattina seguente Prasartkul scrisse sulla mailing list “Apisto” chiedendo se qualcuno avesse mai osservato questo comportamento dei Badis scarlet (Dario dario), perché prima si pensava che deponessero in caverne, proprio come i loro parenti stretti, per esempio Badis badis, Badis burmanicus e Badis siamensis. Aveva avuto alcune risposte da Zack Wilson e Kevin Korotev, che suggerirono che era meglio togliere la coppia o si sarebbero mangiati le uova e gli avannotti, così Prasartkul fece come gli era stato consigliato.

Il maschio di Badis scarlet (Dario dario) sta corteggiando la femmina, spingendo spesso la sua compagna contro la parete di vetro - Foto © Arthit Prasartkul

Tre giorni più tardi dalle uova erano nati 3 avannotti veramente minuscoli; erano molto più piccoli degli avannotti degli Apistogramma. Arthit Prasartkul aveva visto cadere molte uova, perché se ne erano schiuse soltanto tre? Qualcuna poteva essere stata mangiata dai genitori, o dalla madre. Inoltre, alcune uova erano ammuffite, erano diventate bianche e facevano fuoriuscire della peluria lanuginosa.

I minuscoli avannotti erano stati alimentati con parameci, e dopo 4-5 giorni con i microworm. In seguito, in aggiunta ai microworm venivano offerti anche naupli di artemia salina. Quando gli avannotti di Dario dario avevano raggiunto l’età di un mese, sono stati alimentati anche con tubifex. Questo nella convinzione che gli avannotti si sviluppano più velocemente quando sono costretti a mangiare qualche cosa di più grande delle loro bocche; i tubifex sono sempre stati usati come trucco. Sì, si sono sviluppati velocemente. Il 25 gennaio 2002, data della stesura dell'articolo, avevano già raggiunto la loro lunghezza di giovani adulti, quasi 1,5 cm. Da questa covata sono venuti fuori 2 maschi e una femmina.

Arthit Prasartkul alleva i suoi Badis scarlet (Dario dario) usando l'acqua di rubinetto locale che ha un pH di 7,5, un KH di 1 dKH ed un GH di 1 dGH. Vengono alimentati quotidianamente con tubifex come cibo principale, completato occasionalmente con naupli di artemia salina.Ha osservato che questi pesci depongono le uova molto facilmente quando sono alimentati abbondantemente. La deposizione avviene sempre dopo che hanno avuto la pancia piena di cibo. Poiché si trova in un paese dal clima tropicale, non c'è bisogno di riscaldatore e la temperatura è intorno ai 25-27°C. costantemente.

Il Badis bengalensis (Dario dario) era precedentemente conosciuto come Badis sp. "scarlet" quando fu scoperto per la prima volta nel 1999. Guadagnò molto rapidamente la popolarità fra gli acquariofili amanti dei pesci tropicali, a causa delle sue ridotte dimensioni, e degli straordinari colori, particolarmente negli sbalzi d’umore dovuti alla riproduzione.
Nel suo habitat naturale vive fra la vegetazione nelle risaie e nelle paludi nel Bengala, in India.

Testo originale in inglese e foto © Arthit Prasartkul 2002

Per approfondire:

Come avviene la riproduzione in acquario dei Badis badis e come riuscire a far crescere gli avannotti

Allevamento dei Badis badis in un acquario ben piantumato, dove sorprendono l'autore quando si accorge che si sono riprodotti - tratto e tradotto da un articolo di Robin Engelkin

Racconto di un'esperienza di riproduzione dei Badis badis, avvenuta "casualmente", senza averla cercata appositamente - tratto e tradotto da un articolo di Don Kinyon

Sintetico articolo sull'allevamento e la riproduzione dei Badis badis. Al contrario di Robin Engelking, l'autore raccomanda di non allevarli con pesci lenti e tranquilli - tratto e tradotto da un articolo di M. J. Parry

Come avviene la riproduzione in acquario dei Dario dario e come riuscire a far crescere gli avannotti

Registrazione e analisi dei comportamenti dei Badis badis durante il ciclo riproduttivo, dagli sbadigli alla ventilazione delle uova - tratto e tradotto da un articolo di George W. Barlow

Riferimenti & Link

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Atlante di Aquarium

Atlante di Aquarium

L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.

Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4

Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.

Dr. Axelrod's Mini-Atlas

Dr. Axelrod's Mini-Atlas of Freshwater Aquarium Fishes

Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce

Aquarium Atlas Photo Index

Aquarium Atlas: Photo Index v. 1-5

L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.

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Taxa principali

Scarlet dario, Dario scarlatto

E' una scelta sempre più popolare per i piccoli acquari, anche se la sua territorialità e il temperamento aggressivo non lo rendono adatto a vasche troppo piccole.

Dimensioni max: 2 cm TL il maschio, 1.3 cm TL la femmina
Aspettativa di vita: 3-5 anni
Temperatura: 18 - 26°C

Questa specie ad oggi non è ancora presente nel commercio acquariofilo, anche se è allevato da qualche appassionato privato.

Dimensioni max: 2.5 cm SL (femmina 2.1 cm SL)
Aspettativa di vita: 3-5 anni
Temperatura: 15 - 25°C.

Una nuova specie di Dario, descritta scientificamente solo nel 2015, molto difficile da trovare in commercio.

Dimensioni max: 2.4 cm SL
Aspettativa di vita: 3 - 5 anni
Red melon Dario, Flame red Dario

Questa piccola specie si trova sporadicamente in commercio con svariati nomi comuni, e dopo Dario dario è la seconda più piccola specie del genere.

Dimensioni max: 2.1 cm SL
Aspettativa di vita: 3 - 6 anni
Temperatura: 15 - 25°C.

Prima della sua descrizione scientifica, era chiamato Dario sp. "Jaintia Hills" o Dario sp. "Bangladesh", ed è abbastanza raro da trovare in commercio.

Dimensioni max: 2.0 cm SL
Aspettativa di vita: 3 - 5 anni
Temperatura: 16 - 24°C
Black tiger dario

Chiamato anche Dario sp. "pyjamas", è stato ufficialmente riconosciuto come una forma di colore di Dario hysginon, ma molte fonti continuano a considerarlo a sé stante.

Dimensioni max: 3,5 cm SL
Aspettativa di vita: 3 - 5 anni
Temperatura: 15 - 25°C.

Questa specie non è ancora entrata nel commercio acquariofilo, ma ne sono stati allevati diversi esemplari da un gruppo di acquariofili privati.

Dimensioni max: 2.4 cm SL
Aspettativa di vita: 3 - 5 anni