Chiamato anche Dario sp. "pyjamas", è stato ufficialmente riconosciuto come una forma di colore di Dario hysginon, ma molte fonti continuano a considerarlo a sé stante.
Dario sp. Myanmar o Dario sp. pyjamas - Foto © Choy Heng Wah
3,5 cm SL
La specie Dario sp. Myanmar è diventata disponibile per gli acquariofili dal 2005 ed è stata etichettata anche come Dario sp. "pyjamas" o "fire red tiger badis".
Nonostante le notevoli differenze nel disegno della livrea ufficialmente è riconosciuto come una forma di colore di Dario hysginon da Kullander e Britz (2002), anche se è ormai assodato che Dario sp. "Myanmar" raggiunge dimensioni notevolmente più grandi negli adulti. Anche le femmine sono distinguibili da quelle di Dario hysginon e in più i due pesci non si ibridano l'uno con l'altro se allevati insieme in acquario, quindi per il momento molte fonti preferiscono considerarle ancora due specie separate.
Il genere Dario attualmente contiene 6 specie scientificamente descritte, di cui quattro sono considerate specie in miniatura poiché non superare i 26 mm di lunghezza standard (SL). La sesta specie, Dario urops, non solo cresce di più, arrivando ad almeno 28 mm SL, ma si trova nel sud-ovest dell'India, mentre gli altri sono nativi del Brahmaputra, Meghna, e dei sistemi fluviali Ayeyarwaddy nel nord dell'India, Myanmar, e Cina sud-occidentale, il che solleva questioni interessanti per quanto riguarda la loro biogeografia. Inoltre, Dario urops manca di alcuni caratteri diagnostici degli altri Dario, e quindi potrebbe rappresentare un gruppo a parte rispetto ad altri membri del genere, anche se questa ipotesi deve ancora essere verificata.
Dario sp. Myanmar o Dario sp. pyjamas - Foto © Choy Heng Wah
Prima del 2002 la famiglia Badidae comprendeva solo cinque specie, di cui solo Badis badis e, in misura minore, Badis dario (denominato Badis bengalensis da alcune fonti) erano popolari in acquariofilia. Un ampio documento di revisione di Kullander e Britz pubblicato quell'anno ha portato invece alla descrizione di non meno di dieci nuove specie, insieme al nuovo genere Dario in cui è stato spostata e designata specie tipo Badis dario. Il genere Dario attualmente contiene 6 membri, che sono facilmente distinguibili da quelli dei Badis per le ridotte dimensioni degli adulti (di solito meno di 2.5 cm), la colorazione prevalentemente rossa, primi raggi delle pinne dorsali/pettorali estesi nei maschi, taglio dritto (vs. arrotondato) della pinna caudale, mancanza di linea laterale visibile e comportamento dei genitori meno coinvolti nella cura della prole.
I Badidae sono stati storicamente considerati membri della famiglia Nandidae o Pristolepididae e solo nel 1968 Barlow ha proposto un gruppo separato per loro. Condividono alcune caratteristiche con gli Anabantoidei, Nandidae e Channidae; in particolare per ciò che riguarda gli acquariofili, l'abbraccio tipico durante la deposizione delle uova in cui il maschio avvolge il corpo intorno a quello della femmina. Studi più recenti hanno concluso che questa procedura è un antico tratto ereditato da un antenato comune a tutte queste famiglie.
Nel documento di revisione del 2002 è stato dedotto che tutte le specie di Badis, Dario e Nandus condividono un carattere unico, una spina biforcuta sulla penultima vertebra della colonna vertebrale, e gli autori ipotizzano che questo possa rappresentare la prova della monofilia di questo gruppo. Propongono inoltre che la famiglia Nandidae venga limitata all'inclusione solo delle specie del genere Nandus, mentre gli altri generi (Polycentrus, Monocirrhus, Afronandus, Polycentropsis) vengano raggruppati nella famiglia Polycentridae. Seguendo questo sistema, le famiglie Nandidae e Badidae verrebbero separate solo da differenze nella morfologia e nella struttura delle uova, sebbene le relazioni filogenetiche tra loro sono ancora completamente da studiare.
La loro stretta correlazione con il gruppo dei labirintidi ha portato alla loro inclusione nell'ordine Anabantiformes. Tuttavia, la 5a edizione di Fishes of the World classifica la famiglia come sister-taxa degli Anabantiformes, insieme ai Nandidae e ai Pristolepididae in un clade anonimo e non classificato ma monofiletico che è un sister-taxa di Ovalentaria all'interno del più ampio clade Percomorpha.
- Specie territoriale
- Specie che rimane piccola, max 3,5 cm di lunghezza, non adatta alla maggior parte degli acquari di comunità
- Specie predatoria, può predare uova/avannotti
- Specie in genere non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: Sembra endemico nel Myanmar settentrionale e forse nello stato di Kachin, vicino alla città di Myitkyina.
Un paio di maschi di Dario sp. Myanmar provenienti da località separate sono stati inclusi nella serie di tipi di Dario hysginon con i dettagli dati come 'corso d'acqua di circa 1,5 km sulla strada Myitzon-Myitkyina' e 'fosso marginale a stagni di pesca a circa 40 km a nord di Myitkyina, sulla strada per Myitzon '(Kullander e Britz, 2002).
Non ci sono dettagli disponibili, anche se forse Dario sp. Myanmar è simpatrico con Dario hysginon e mostra una spiccata preferenza per piccole pozze spesso torbide con fitta crescita di piante acquatiche o erbe sommerse.
Dimensioni minime dell'acquario: 45x30x35h cm per una coppia o un maschio con 2-3 femmine.
L'ideale è allevare Dario sp. Myanmar in un allestimento ben strutturato con un sacco di copertura e ripari. E' preferibile un substrato di morbida sabbia, anche se è accettabile della ghiaia fine, mentre le piante ideali sono le Cryptocoryne sp. o quelle che possono essere coltivate attaccate agli arredi, come Microsorum, Anubias, o le specie di Taxiphyllum. Quest'ultimo è particolarmente utile in quanto è anche un ideale substrato di deposizione delle uova, che vengono deposte solitamente sotto le foglie larghe delle piante o soprattutto nei cespugli di muschio di Giava.
Per essere tranquilli e mostrare il loro naturale comportamento devono essere previsti molti ripari e rifugi, possono essere utilizzati legni, radici, sassi, piante galleggianti e lettiera di foglie. Preferiscono stare vicino al fondo.
L'acquario dovrebbe essere anche ben coperto, perché non è raro che nel corso delle scaramucce uno dei due contendenti cerchi la fuga saltando via dalla vasca.
Comportamento e compatibilità: Dario sp. Myanmar non è un pesce gregario e i maschi possono essere molto aggressivi tra di loro, soprattutto in acquari piccoli. In questi casi, dovrebbero essere acquistati solo una singola coppia o un maschio e diverse femmine. In un ambiente più spazioso può convivere anche un gruppo con diversi maschi, a condizione che vi sia abbastanza spazio per cui ogni maschio possa stabilire un proprio territorio, e moltissimi arredi/piante che spezzino le linee visuali. Il posizionamento accurato di grotte e di elementi che aiutino a stabilire dei confini può aiutare moltissimo in questo senso, quindi ad esempio non siate tentati di raggruppare tutti i siti di riproduzione disponibili in una sola zona della vasca.
Se avete intenzione di inserirli in un acquario di comunità, i compagni di vasca devono essere scelti con cura. Non vanno inseriti ovviamente con pesci molto più grandi che potrebbero mangiarli, ma essendo lento nei movimenti e avendo un carattere ritroso, si farà facilmente intimidire e perderà la competizione alimentare se abbinato con compagni di vasca più grandi o più chiassosi. Potrebbero essere una buona scelta un branchetto di ciprinidi piccoli e pacifici, come Microdevario, Boraras, Trigonostigma, o le specie più piccole di Rasbora, che potrebbero fungere anche da pesci rassicuranti.
Durezza: l'acqua nel nord del Myanmar è tipicamente tenera nonostante il pH relativamente alto, quindi puntate a un valore compreso tra 18 e 90 ppm.
Le specie di Dario sono micropredatrici, in natura si nutrono di piccoli crostacei acquatici, vermi, larve di insetto e altro zooplancton.
In cattività dovrebbero essere offerto cibo vivo o congelato di piccole dimensioni, come naupli di Artemia, Daphnia, Grindal, microworm.
Molti esemplari rifiutano completamente il mangime secco, a volte si possono abituare con molta difficoltà, ma non è detto che ci si riesca; oltretutto il mangime secco da solo non può costituire la sua dieta, va comunque integrato con aggiunte di cibo vivo o congelato perché si mantengano in salute e mostrino la splendida colorazione.
Sono timidi e lenti nel mangiare (occhio ai coinquilini) ed è anche importante ricordare che tutte le specie della famiglia Badidae possono avere problemi di obesità e diventano più suscettibili alle malattie, quando vengono alimentate con chironomus e/o tubifex, quindi devono essere omessi dalla loro dieta.
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I maschi sono molto più colorati e sviluppano pinne pelviche, dorsali e anali più estese rispetto alle femmine mentre maturano. Inoltre le femmine sono più piccole e possiedono un profilo corporeo notevolmente più corto e dall'aspetto più tozzo rispetto ai maschi.
Le specie di Dario depongono su substrato e formano legami di coppia temporanei.
E' meglio non allevarli con altri pesci se si desidera allevare un buon numero di avannotti, sebbene in un acquario di comunità ben maturo e ben allestito è anche possibile che qualcuno possa sopravvivere fino all'età adulta.
È possibile utilizzare una singola coppia o un gruppo di adulti, ma se si utilizzano più maschi bisogna assicurarsi di fornire a ciascuno lo spazio per formare un territorio adeguato, di circa 30 cm² per individuo. Un maschio di solito diventerà dominante, il che significa che gli altri non saranno coinvolti nella riproduzione. I parametri dell'acqua devono rientrare nei valori sopra suggeriti, con una temperatura di 25 - 26°C, e i pesci devono essere condizionati con abbondanza di alimenti vivi e congelati.
Quando entrano in condizioni di riproduzione, i maschi inizieranno a formare i territori e a mostrare comportamenti di corteggiamento insieme a un colore della livrea intensificato, che possono durare per diversi giorni, con la femmina spesso cacciata via e poi corteggiata di nuovo pochi minuti dopo. Il maschio farà un approccio non aggressivo nei confronti della femmina e sembrerà "invitarla" al centro del suo territorio, e se sarà pronta a deporre le uova lei lo seguirà. L'atto stesso termina in pochi secondi, e le uova vengono sparse in modo casuale sul lato inferiore di una superficie solida come una foglia di pianta.
Dopo la deposizione delle uova la femmina viene scacciata e il maschio si assume la responsabilità esclusiva del territorio.
Se volete massimizzare il numero di avannotti allevati, questo è il momento di rimuovere la foglia dove sono state deposte le uova per metterla in un contenitore contenente acqua della vasca di deposizione, o di rimuovere gli adulti, poiché gli avannotti saranno predati una volta schiuse le uova.
Il periodo di incubazione dovrebbe essere di 2-3 giorni, dopodiché gli avannotti potrebbero impiegare fino a una settimana per assorbire completamente il sacco vitellino.
Sono davvero molto piccoli e richiedono una dieta tipo infusori fino a quando non sono abbastanza grandi da accettare microworm, naupli di artemia e simili.
Taxa principali
E' una scelta sempre più popolare per i piccoli acquari, anche se la sua territorialità e il temperamento aggressivo non lo rendono adatto a vasche troppo piccole.
Questa specie ad oggi non è ancora presente nel commercio acquariofilo, anche se è allevato da qualche appassionato privato.
Una nuova specie di Dario, descritta scientificamente solo nel 2015, molto difficile da trovare in commercio.
Questa piccola specie si trova sporadicamente in commercio con svariati nomi comuni, e dopo Dario dario è la seconda più piccola specie del genere.
Prima della sua descrizione scientifica, era chiamato Dario sp. "Jaintia Hills" o Dario sp. "Bangladesh", ed è abbastanza raro da trovare in commercio.
Chiamato anche Dario sp. "pyjamas", è stato ufficialmente riconosciuto come una forma di colore di Dario hysginon, ma molte fonti continuano a considerarlo a sé stante.
Questa specie non è ancora entrata nel commercio acquariofilo, ma ne sono stati allevati diversi esemplari da un gruppo di acquariofili privati.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda completa su seriouslyfish.com
articolo di gem1978 su acquariofiliafacile.it molto approfondito sulla riproduzione e lp'allevamento di questi Dario
articolo di Stefan van der Voort su una specie di Dario recentemente importati e non ancora descritti scientificamente.
descrizione e foto dell'allestimento di una vasca dedicata a questi pesci
Dario huli, a new species of badid from Karnataka, southern India.
Britz, R. and A. Ali, 2015. Zootaxa 3911(1):139-144. (Ref. 98908)
L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.
Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce
L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
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