E' la specie più comune dei vari Datnioididae in commercio. Ha subito un importante aumento di popolarità tra gli appassionati di pesci predatori negli ultimi anni, data la sua colorazione sorprendente

Datnioides microlepis, viene venduto come pesce d'acquario ma raggiunge i 45 cm di lunghezza - Foto © Hippocampus-bildarchiv.de

Autore
Bleeker, 1853
Nome comune
Indonesian Tiger Fish
Sinonimi
Datnioides microlepis
Aspettativa di vita
15 anni
Dimensioni massime in natura

45.0 cm SL

Descrizione
Logo - NO ai pesci giganti in acquario

Il profilo di questa specie è stato inserito a titolo informativo, in quanto non è consigliabile allevarla nei comuni acquari domestici, a meno che voi non siate tra i pochi eletti con le strutture disponibili per ospitarla per tutta la vita. Le dimensioni dell'acquario citate più in basso devono essere considerati un minimo assoluto e in realtà questi pesci richiedono un volume straordinario di acqua se devono essere alloggiati a lungo termine.

Di solito sono venduti da giovanissimi, ancora piccoli, e con il loro aspetto insolito attraggono molti acquariofili incauti, che non hanno idea delle loro esigenze e dello spazio necessario per farli vivere decentemente.

Spesso purtroppo vengono comprati senza informarsi sulle loro esigenze, solo perché hanno un aspetto attraente e insolito, e inseriti in vasche troppo piccole per consentire loro di crescere sani, con il risultato che sviluppano deformità, si atrofizzano nelle dimensioni, soffrono di stress cronico e muoiono molto prima della loro normale aspettativa di vita. 
E' deprimente pensare a dove finiscano la maggior parte degli esemplari comprati, visto che è difficilissimo vedere degli adulti in giro o nei negozi.

Circostanze impreviste possono capitare a chiunque, ma un animale che raggiunge la sua lunghezza completa non è una circostanza imprevista (It's not just a fish)

Datnioides microlepis è la specie più comune dei vari Datnioididae o "dat" disponibili nel commercio acquariofilo. Ha subito un importante aumento di popolarità tra gli appassionati di pesci predatori negli ultimi anni, data la sua colorazione sorprendente, ed è spesso confuso con il tanto ricercato Datnioides pulcher, che sta diventando sempre più raro da trovare in natura, tanto da essere addirittura estinto in alcune regioni. 
Ci sono state molte discussioni sulla corretta identificazione delle due specie, un tempo erano addirittura considerati la stessa specie, e alcuni esperti li considerano ancora così.

Attualmente il parere più popolare è che siano due specie distinte, e che possano essere distinte grazie all'esame della barra centrale sul corpo. In Datnioides microlepis questa barra continua sotto la superficie ventrale del pesce, mentre in Datnioides pulcher la barra prima di raggiungere la superficie ventrale si assottiglia molto. Altri metodi proposti per l'identificazione, come la forma del corpo e il numero di barre che attraversano il peduncolo caudale, sembrano essere meno definitivi.

E' una specie che richiede un volume straordinario di acqua se deve essere alloggiata a lungo termine, perché non solo diventa molto grande, ma soprattutto è una specie molto attiva, che ha bisogno di molto spazio per il suo nuoto incessante.

Purtroppo il loro prezzo è abbastanza basso, e spesso sono spacciati per Datnioides pulcher, quasi introvabili perchè estinti in varie regioni in cui abitavano. I "cuccioli" sono facilmente in vendita nei negozi, senza alcuna indicazione sulle loro dimensioni da adulti, sulle loro esigenze, sul loro allevamento a lungo termine.

Tutti i membri del genere Datnioides in precedenza erano considerati membri del genere Coius e della famiglia Coiidae. Una revisione del genere effettuata da Kottelat nel 2000 ha portato alla attuale classificazione. All'inizio, appena importati, i pesci spesso mostrano una livrea modificata dallo stress, che può variare da un leggero ingrigimento delle barre all'assumere una colorazione completamente scura. A volte ci vogliono anche un paio di settimane perchè un pesce molto stressato riesca ad ambientarsi. La stabilità dei colori può anche essere influenzata da condizioni non buone dell'acqua e da altri fattori di stress, come compagni di vasca aggressivi o mancanza di nascondigli. Probabilmente svolge un ruolo anche la genetica, in quanto alcuni esemplari non mostrano mai una colorazione stabile.

Morfologia: Raggi ramificati della dorsale 14-18; raggi anali ramificati 9-11, solitamente 10. Ha il corpo più profondo di tutte le specie di Coius. 
Livrea: Gli esemplari provenienti dall’Asia sudorientale presentano invariabilmente cinque strisce complete; gli esemplari originari del Borneo presentano 6-7 strisce, che solitamente continuano tutte sotto la parte ventrale del corpo. La prima striscia si estende ininterrotta e senza sbiadire attraverso l’opercolo e sulla regione toracica, e continua attraverso la superficie ventrale del corpo; è presente un segno nero ben definito sulla superficie ventrale del corpo immediatamente davanti alla base delle pinne pelviche (non presente nelle altre specie di Coius). Strisce parziali quasi invariabilmente assenti.

Datnioides microlepis, viene venduto come pesce d'acquario ma raggiunge i 45 cm di lunghezza - Foto © Norfolk

  • Specie che diventa grande: fino a 45 cm
  • Specie predatrice piscivora: mangia i pesci più piccoli
  • Specie che in genere non si adatta a mangiare il mangime secco
  • Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Distribuzione

Asia: Bacino del fiume Chao Phraya, bacino del Mekong nell’Asia sudorientale, bacino del Kapuas nel Borneo occidentale e bacino del Musi a Sumatra. In Tailandia è una specie protetta.

IUCN Red List - LEAST CONCERN

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)

  • Datnioides microlepis: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Habitat

Ambiente: bentopelagico; acqua dolce; Clima: tropicale

Datnioides microlepis è un abitante esclusivo dei larghi e profondi fiumi d’acqua dolce dei bassopiani, con una preferenza per le zone con abbondanza di rami sommersi, come le foreste inondate. Non viene mai ritrovato in ambienti d'acqua salmastra.

Vai alle pagine sugli habitat naturali dei Datnioides

Temperatura in natura
22 - 26°C.
Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: specie adatta solo alle grandi vasche degli acquari pubblici, perché non solo diventa molto grande, ma è molto attiva e deve poter nuotare. 
Ci sono due scuole di pensiero riguardo l'allestimento dell'acquario ideale per i Datnioides microlepis. La prima è che sia meglio tenerli in un set-up tipo biotopo, con aree fittamente piantumato e altri arredi, come ad esempio radici, rami e legni, che forniscono un'ulteriore copertura. I vantaggi di questo tipo di allestimento sono che i pesci mostreranno comportamenti più naturali, e la sicurezza fornita dagli arredi li incoraggeranno a mostrare la loro colorazione migliore. Gli svantaggi sono che i pesci si vedranno meno, non per tutto il tempo, e che questo tipo di configurazione può essere molto difficile da mantenere pulita quando si allevano grandi specie predatrici. Questi problemi portano molti hobbisti ad allevare la specie in una vasca nuda, con pochi o nessun arredo/pianta, e con un substrato molto basso o del tutto assente. In questo tipo di configurazione i pesci saranno esposti costantemente al nostro sguardo, e la manutenzione è senza dubbio più semplice. Però le vasche nude possono apparire molto "cliniche", e i pesci certamente non vivono in queste condizioni nelle loro acque naturali. Comunque entrambi i metodi sono stati sperimentati ed hanno consentito l'allevamento a lungo termine dei pesci.

Nonostante questi pesci vengano comunemente considerati d'acqua salmastra, L'autorevole fonte di SeriouslyFish ritiene che questo sia un errore, e che, anche se possono tollerare per qualche tempo e sopravvivere in condizioni leggermente salmastre, in realtà sono pesci d'acqua dolce, ed è meglio ovviamente allevarli come tali. Anche la banca dati di FishBase non segnala ritrovamenti dei pesci in acque salmastre in natura, ma solo in acque dolci. 
Il problema fondamentale comunque più che la salinità è la qualità dell'acqua, in quanto è molto sensibile all'inquinamento e al deterioramento delle condizioni dell'acqua. Per la salute a lungo termine dei pesci sono d'obbligo una filtrazione biologica eccellente e regolari cambi parziali d'acqua, anche perché essendo grandi predatori sporcano molto.

I Datnioides producono tipicamente un sacco di rifiuti, per cui è essenziale l'uso di grandi filtri esterni. Se è possibile, è meglio acquistare i filtri esterni che consentono di mettere il termoriscaldatori fuori dalla vasca, in quanto da adulti sono noti per danneggiare le apparecchiature sommerse. 
Non sopportano bene la cattura e il relativo trasporto verso i negozi, e la stabilizzazione post-importazione può essere difficile, spesso infatti i pesci rifiutano di nutrirsi ed esibiscono continuamente la colorazione che indica stress, che di solito mostrano soltanto durante la notte. In Datnioides microlepis le barre scure sul corpo si dissolvono, lasciando visibili solo i margini o una serie di spot, mentre la maggior parte del corpo è grigia, bruna o nerastra.

Comportamento e compatibilità: Anche se hanno un istinto fortemente predatorio e divoreranno ogni pesce che andrà bene per la loro bocca, i Datnioides microlepis sono abbastanza tranquilli con specie di dimensioni simili, e possono essere anche intimiditi da compagni di vasca molto turbolenti, come molti ciclidi dell'America centrale. Le scelte migliori (ovviamente con acquari molto grandi) sono arowana, grandi caracidi e ciprinidi, razze d'acqua dolce, Polypterus di medie dimensioni. 
E' generalmente piuttosto aggressivo verso i conspecifici e altre specie dall'aspetto simile. Per questa ragione non dovrebbe mai essere allevato in coppia, in quanto l'individuo più debole sarebbe perseguitato senza pietà, ma andrebbe allevato o da solo, come un unico esemplare, o in un gruppo di 5 o più esemplari.

Splendida foto in cui si vede in azione la bocca protrusibile dei Datnioides, che consente loro di ingoiare prede relativamente grandi - Foto © Štefan Zelinka (Seriouslyfish.com)

Alimentazione

Predatori piscivori: sono efficienti predatori, con un apparato boccale altamente protrusibile, con cui in natura si nutrono prevalentemente di pesci più piccoli e crostacei.  
In acquario hanno bisogno di una dieta composta da alimenti carnosi: quando sono ancora giovani possono essere offerti chironomus, piccoli lombrichi, gamberi tritati e simili, mentre gli adulti accetteranno strisce di carne di pesce, gamberi interi, cozze, gamberi di fiume, lombrichi più grandi, ecc. I soggetti più anziani non vanno alimentati su base giornaliera, ma è meglio offrire il cibo 2-3 volte alla settimana. 
Alcuni esemplari possono essere abituati con pazienza ad accettare i mangimi secchi, ma questa è generalmente un'eccezione piuttosto che la regola; in realtà generalmente il mangime secco non viene considerato e possono adattarsi tutt'al più al cibo congelato. 
Non devono essere alimentati con carne di mammiferi, come cuore di manzo o pollo. I grassi contenuti in tali carni non possono essere metabolizzati dai pesci, e possono causare depositi di grasso in eccesso e persino la degenerazione degli organi. Allo stesso modo, non vi è alcun beneficio nell'uso di pesci vivi come cibo, come poecilidi o piccoli pesci rossi. I rischi connessi con questo tipo di alimentazione sono legati alla potenziale introduzione di parassiti e/o malattie, senza contare che se non sono condizionati in anticipo hanno anche poco valore nutritivo.

Dimorfismo sessuale

Sconosciuto.

Riproduzione

Non ci sono resoconti di riproduzioni di Datnioides microlepis avvenute in acquario.
In natura i pescatori locali hanno osservato nel fiume Kapuas che non sono migratori, depongono le uova in aprile e maggio, senza cure parentali.

Taxa principali

New Guinea Tiger Perch

Pesce d'acqua salmastra non molto diffuso in commercio, che ha bisogno di vasche molto grandi.

Dimensioni max: 32.0 cm SL
Aspettativa di vita: 15 anni
Indonesian Tiger Fish

E' la specie più comune dei vari Datnioididae in commercio. Ha subito un importante aumento di popolarità tra gli appassionati di pesci predatori negli ultimi anni, data la sua colorazione sorprendente

Dimensioni max: 45.0 cm SL
Aspettativa di vita: 15 anni
Temperatura: 22 - 26°C.
Silver Tiger Fish

Per molti anni chiamata Datnioides quadrifasciatus, è ancora chiamata così da molte fonti. Si differenzia dalle altre specie di Datnioides più diffuse perchè deve essere allevata in acqua salmastra per poter vivere in salute.

Dimensioni max: 30.0 cm SL
Aspettativa di vita: 15 anni
Temperatura: 22 - 26°C.
Siamese tiger perch

E' una specie abbastanza controversa, in quanto alcuni pensano che sia la stessa specie di Datnioides microlepis, anche se il pensiero più comune attualmente è che siano due specie distinte

Dimensioni max: 40.0 cm SL
Aspettativa di vita: 15 anni
Mekong Tiger Perch

Specie poco diffusa in commercio, è un pesce d'acqua dolce che ha bisogno di vasche molto grandi.

Dimensioni max: 40.0 cm SL
Aspettativa di vita: 15 anni
Riferimenti & Link

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