E' una specie abbastanza controversa, in quanto alcuni pensano che sia la stessa specie di Datnioides microlepis, anche se il pensiero più comune attualmente è che siano due specie distinte
Datnioides pulcher, Siamese tiger perch: lo stesso pesce da giovane e da adulto
40.0 cm SL
Il profilo di questa specie è stato inserito a titolo informativo, in quanto non è consigliabile allevarla nei comuni acquari domestici, a meno che voi non siate tra i pochi eletti con le strutture disponibili per ospitarla per tutta la vita. Le dimensioni dell'acquario citate più in basso devono essere considerati un minimo assoluto e in realtà questi pesci richiedono un volume straordinario di acqua se devono essere alloggiati a lungo termine.
Di solito sono venduti da giovanissimi, ancora piccoli, e con il loro aspetto insolito attraggono molti acquariofili incauti, che non hanno idea delle loro esigenze e dello spazio necessario per farli vivere decentemente.
Spesso purtroppo vengono comprati senza informarsi sulle loro esigenze, solo perché hanno un aspetto attraente e insolito, e inseriti in vasche troppo piccole per consentire loro di crescere sani, con il risultato che sviluppano deformità, si atrofizzano nelle dimensioni, soffrono di stress cronico e muoiono molto prima della loro normale aspettativa di vita.
E' deprimente pensare a dove finiscano la maggior parte degli esemplari comprati, visto che è difficilissimo vedere degli adulti in giro o nei negozi.
Circostanze impreviste possono capitare a chiunque, ma un animale che raggiunge la sua lunghezza completa non è una circostanza imprevista (It's not just a fish)
Questa specie, appartenente alla famiglia Datnioididae, è abbastanza controversa, in quanto molti studiosi pensano che sia la stessa specie rispetto a Datnioides microlepis, e anche se il pensiero più comune attualmente è che siano due specie distinte, sono comunque spesso confuse l'una per l'altra.
Il modo migliore per distinguerli dovrebbe essere quello di esaminare la barra centrale sul corpo. In Datnioides microlepis questa barra continua sotto la superficie ventrale del pesce, mentre in Datnioides pulcher la barra prima di raggiungere la superficie ventrale si assottiglia molto. Altri metodi proposti per l'identificazione, come la forma del corpo e il numero di barre che attraversano il peduncolo caudale, sembrano essere meno definitivi.
E' una specie che richiede un volume straordinario di acqua se deve essere alloggiato a lungo termine, perchè non solo diventa molto grande, ma soprattutto è una specie molto attiva, che ha bisogno di molto spazio per il suo nuoto incessante.
Purtroppo a causa del degrado del loro habitat e della massiccia pesca sia per il consumo umano che per il commercio acquariofilo sono a serio rischio di estinzione nelle loro zone d'origine, ma ciò nonostante si possono ancora trovare dei "cuccioli" in vendita nei negozi, senza alcuna indicazione sulle loro dimensioni da adulti, sulle loro esigenze, sul loro allevamento a lungo termine.
Tutti i membri del genere in precedenza erano considerati membri del genere Coius e della famiglia Coiidae. Una revisione del genere effettuata da Kottelat nel 2000 ha portato alla attuale classificazione. All'inizio, appena importati, i pesci spesso mostrano una livrea modificata dallo stress, che può variare da un leggero ingrigimento delle barre all'assumere una colorazione completamente scura. A volte ci vogliono anche un paio di settimane perchè un pesce molto stressato riesca ad ambientarsi. La stabilità dei colori può anche essere influenzata da condizioni non buone dell'acqua e da altri fattori di stress, come compagni di vasca aggressivi o mancanza di nascondigli. Probabilmente svolge un ruolo anche la genetica, in quanto alcuni esemplari non mostrano mai una colorazione stabile.
Livrea: Si distingue per il disegno della livrea, composto da 4 o 5 barre nere regolari e larghe sul corpo; la prima barra parte dalla nuca attraverso l'opercolo sulla regione toracica e tutta la superficie ventrale del corpo; la seconda barra dalla base della 2^-5^ spina dorsale, e arriva leggermente davanti all'origine della pinna anale; la terza barra inizia dalla base della 9^ spina dorsale alla base del 2^ raggio dorsale, e termina alla base del 2^-6^ raggio anale; la quarta barra sulla metà posteriore del peduncolo caudale.
- Specie che diventa grande: fino a 40 cm
- Specie che in genere non si adatta a mangiare il mangime secco
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Datnioides pulcher, una bella specie che arriva ai 40 cm di lunghezza - Foto © OpenCage
Datnioides pulcher, adulto di 40 cm di lunghezza. Viene venduto come pesce d'acquario - Foto © Aquaportail.com
Asia: bacini dei fiumi Mekong e Chao Phraya.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
CRITICALLY ENDANGERED (in pericolo critico)
- Siamese Tiger Perch: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce.
Datnioides pulcher è un abitante esclusivo dei larghi e profondi fiumi d’acqua dolce dei bassopiani, con una preferenza per le zone con abbondanza di rami sommersi, come le foreste inondate. Non viene mai ritrovato in ambienti d'acqua salmastra..
Il massiccio declino delle popolazioni selvatiche, che si ipotizza essere superiore al 90% a partire dalla metà degli anni '80, si pensa sia stato causato da una varietà di fattori, tra cui l'alterazione del loro habitat a causa della costruzione di dighe e altre infrastrutture, la rimozione della vegetazione riparia, e l'inquinamento urbano, oltre alla massiccia attività di pesca sia per il consumo umano che per il commercio acquariofilo. Attualmente è considerato 'a grave rischio' di estinzione dallo IUCN.
Dimensioni minime dell'acquario: specie adatta solo alle grandi vasche degli acquari pubblici, perché non solo diventa molto grande, ma è molto attiva e deve poter nuotare.
Ci sono due scuole di pensiero riguardo l'allestimento dell'acquario ideale per i Datnioides pulcher. La prima è che sia meglio tenerli in un set-up tipo biotopo, con aree fittamente piantumato e altri arredi, come ad esempio radici, rami e legni, che forniscono un'ulteriore copertura. I vantaggi di questo tipo di allestimento sono che i pesci mostreranno comportamenti più naturali, e la sicurezza fornita dagli arredi li incoraggeranno a mostrare la loro colorazione migliore. Gli svantaggi sono che i pesci si vedranno meno, non per tutto il tempo, e che questo tipo di configurazione può essere molto difficile da mantenere pulita quando si allevano grandi specie predatrici. Questi problemi portano molti hobbisti ad allevare la specie in una vasca nuda, con pochi o nessun arredo/pianta, e con un substrato molto basso o del tutto assente. In questo tipo di configurazione i pesci saranno esposti costantemente al nostro sguardo, e la manutenzione è senza dubbio più semplice. Però le vasche nude possono apparire molto "cliniche", e i pesci certamente non vivono in queste condizioni nelle loro acque naturali. Comunque entrambi i metodi sono stati sperimentati ed hanno consentito l'allevamento a lungo termine dei pesci.
Nonostante questi pesci vengano comunemente considerati d'acqua salmastra, L'autorevole fonte di SeriouslyFish ritiene che questo sia un errore, e che, anche se possono tollerare per qualche tempo e sopravvivere in condizioni leggermente salmastre, in realtà sono pesci d'acqua dolce, e sarebbe meglio ovviamente allevarli come tali. Anche la banca dati di FishBase non segnala ritrovamenti dei pesci in acque salmastre in natura, ma solo in acque dolci, per cui per ora assegno la specie a quelle d'acqua dolce, in attesa di ulteriori approfondimenti.
Il problema fondamentale comunque più che la salinità è la qualità dell'acqua, in quanto è molto sensibile al'inquinamento e al deterioramento delle condizioni dell'acqua. Per la salute a lungo termine dei pesci sono d'obbligo una filtrazione biologica eccellente e regolari cambi parziali d'acqua.
I Datnioides producono tipicamente un sacco di rifiuti, per cui è essenziale l'uso di grandi filtri esterni. Se è possibile, è meglio acquistare i filtri esterni che consentono di mettere il termoriscaldatori fuori dalla vasca, in quanto da adulti sono noti per danneggiare le apparecchiature sommerse.
Non sopportano bene la cattura e il relativo trasporto verso i negozi, e la stabilizzazione post-importazione può essere difficile, spesso infatti i pesci rifiutano di nutrirsi ed esibiscono continuamente la colorazione che indica stress, che di solito mostrano soltanto durante la notte. In Datnioides pulcher tutto il corpo si scurisce notevolmente, mentre le barre vertical diventano meno distinguibili.
Comportamento e compatibilità: Anche se hanno un istinto fortemente predatorio e divoreranno ogni pesce che andrà bene per la loro bocca bocca, i Datnioides pulcher sono abbastanza tranquilli con specie di dimensioni simili. Possono effettivamente essere intimiditi da compagni di vasca molto turolenti, come molti ciclidi dell'America centrale. Le scelte migliori (con acquari molto grandi) sono arowana, grandi caracidi e ciprinidi, razze d'acqua dolce, Polypterus di medie dimensioni.
E' generalmente piuttosto aggressivo verso i conspecifici e altre specie dall'aspetto simile. Per questa ragione non dovrebbe mai essere allevato in coppia, in quanto l'individuo più debole sarebbe perseguitato senza pietà, ma andrebbe allevato o da solo, come un unico esemplare, o in un gruppo di 5 o più. Può anche essere allevato in gruppo misto con altre specie di acqua dolce della famiglia Datnioididae senza troppi problemi.
Datnioides pulcher, una bella specie che arriva i 40 cm di lunghezza - Foto © Koen Van Uitert (Arkive.org)
Datnioides pulcher, una specie insolita che raggiunge i 40 cm di lunghezza - Foto © Koen Van Uitert (Fishbase.org)
Predatori piscivori: sono efficienti predatori, con un apparato boccale altamente protrusibile, con cui in natura si nutrono prevalentemente di pesci più piccoli e crostacei.
In acquario hanno bisogno di una dieta composta da alimenti carnosi: quando sono ancora giovani possono essere offerti chironomus, piccoli lombrichi, gamberi tritati e simili, mentre gli adulti accetteranno strisce di carne di pesce, gamberi interi, cozze, gamberi di fiume, lombrichi più grandi, ecc. I soggetti più anziani non vanno alimentati su base giornaliera, ma è meglio offrire il cibo 2-3 volte alla settimana.
Alcuni esemplari possono essere abituati con pazienza ad accettare i mangimi secchi, ma questa è generalmente un'eccezione piuttosto che la regola; in realtà generalmente il mangime secco non viene considerato e possono adattarsi tutt'al più al cibo congelato.
Non devono essere alimentati con carne di mammiferi, come cuore di manzo o pollo. I grassi contenuti in tali carni non possono essere metabolizzati dai pesci, e possono causare depositi di grasso in eccesso e persino la degenerazione degli organi. Allo stesso modo, non vi è alcun beneficio nell'uso di pesci vivi come cibo, come poecilidi o piccoli pesci rossi. I rischi connessi con questo tipo di alimentazione sono legati alla potenziale introduzione di parassiti e/o malattie, senza contare che se non sono condizionati in anticipo hanno anche poco valore nutritivo.
Taxa principali
Pesce d'acqua salmastra non molto diffuso in commercio, che ha bisogno di vasche molto grandi.
E' la specie più comune dei vari Datnioididae in commercio. Ha subito un importante aumento di popolarità tra gli appassionati di pesci predatori negli ultimi anni, data la sua colorazione sorprendente
Per molti anni chiamata Datnioides quadrifasciatus, è ancora chiamata così da molte fonti. Si differenzia dalle altre specie di Datnioides più diffuse perchè deve essere allevata in acqua salmastra per poter vivere in salute.
E' una specie abbastanza controversa, in quanto alcuni pensano che sia la stessa specie di Datnioides microlepis, anche se il pensiero più comune attualmente è che siano due specie distinte
Specie poco diffusa in commercio, è un pesce d'acqua dolce che ha bisogno di vasche molto grandi.
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.
Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce
L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
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