Meglio conosciuto con il vecchio nome di Tetraodon biocellatus, è uno dei pesci palla che si trovano più comunemente in commercio, ma non è decisamente adatto a tutti, per le sue esigenze alimentari e la necessità di acqua salmastra e di altissima qualità
Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) - Foto © Emiliano Spada
8.0 cm TL
La specie di Tetraodon biocellatus, recentemente rinominata in Dichotomyctere ocellatus, con i suoi 6-8 cm di lunghezza massima raggiunta, è probabilmente la più bella, e sicuramente una di quelle che rimangono più piccole, tra quelle dei pesci palla d'acqua salmastra, e grazie agli spot scuri da cui prende il nome, uno sotto la pinna dorsale e l'altro sul peduncolo caudale, entrambi su ogni fianco del pesce, è anche abbastanza riconoscibile dalle altre specie di palla che diventano molto più grandi.
E' anche uno dei pesci palla che si trovano più comunemente in commercio, ma non è decisamente adatto a tutti, per le sue esigenze alimentari e la necessità di acqua salmastra e di altissima qualità. Quando allevato correttamente è un piccolo e affascinante pesce che può mostrare vera personalità.
Le sue dimensioni non devono però trarre in inganno: una coppia o un trio di Dichotomyctere ocellatus hanno bisogno di un acquario di almeno 100 litri, non solo per la l'aggressività intraspecifica tipica di tutti i palla, che però in questa specie è abbastanza smorzata (non arriva a predare i compagni di vasca come Dichotomyctere nigroviridis (ex Tetraodon nigroviridis) e difficilmente attacca i conspecifici, ma è comunque un attivo mordi-pinne e squame), ma soprattutto perchè sono pesci attivi, curiosi, intelligenti, sempre in movimento, che girano in lungo e in largo per la vasca, studiandone l'ambiente e studiando anche quello che accade oltre i vetri dell'acquario, per cui in un acquario piccolo starebbero come leoni in gabbia...
Inoltre, mangiando come idrovore, sporcano anche tantissimo, per cui in un acquario troppo piccolo potrebbe aversi molto prima un accumulo di sporcizia e di nitrati intollerabile. Un acquario più grande permette maggiore "diluizione" dello sporco, e non costringe a cambi d'acqua troppo ravvicinati.
In natura viene ritrovato sia in acqua dolce che in acqua salmastra, come da dati registrati da Fishbase, ma anni di allevamento in acquario da parte di appassionati hanno confermato che vivono molto piu' in salute e molto piu' a lungo se allevati in acqua leggermente salmastra (densità 1.004-1.006).
L'esemplare più vecchio accertato ha vissuto per 18 anni, naturalmente in acqua salmastra. Nella maggior parte dei casi i Dichotomyctere ocellatus in acqua dolce si ammalano spesso e sempre più gravemente, per morire ancora giovani.
Diversamente dalle altre specie di pesce palla, la livrea di Dichotomyctere ocellatus mano a mano che il pesce invecchia diventa sempre più colorata e bella.
Nel 2013, il dott. Maurice Kottelat ha spostato questa specie dal genere Tetraodon al genere Dichotomyctere, seguito da K. Matsuura nel 2014; negli allegati in basso potete leggere i documenti originali.
Note nomenclaturali: Quando fu posto nel genere Tetraodon da Dekkers (1975), Crayracion fluviatilis var. ocellata Steindachner, 1870 è diventato un omonimo secondario di primo grado di Tetraodon ocellatus Linnaeus, 1758, Tetrodon ocellatus Bennett, 1830 e Tetrodon ocellatus Peters, 1855. Dekkers propose Tetraodon steindachneri come nuovo nome in sostituzione, ma il nome Tetraodon biocellatus Tirant 1885 era già disponibile per la specie. Tetraodon ocellatus Linnaeus è ora in Gastrophysa, Tetraodon ocellatus Bennett è ora Canthigaster bennetti (Bleeker, 1854), Tetraodon ocellatus Peters è ora Canthigaster margaritatus, e Canthigaster ocellata Steindachner è ora in Dichotomyctere.
Dal momento che le quattro specie nominali sono ora poste in generi diversi e Canthigaster ocellata Steindachner è stato sostituito dopo il 1960, il nome deve essere reintegrato. Infatti, nel 1975 Tetraodon ocellatus Linnaeus non era più collocato nel genere Tetraodon ma trattato come valido nel genere Takifugu (ora Gastrophysus) E la sostituzione non era necessaria.
Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) - Foto © Pepsi (Thepufferforum.com)
I pesci della famiglia Tetraodontidae sono indicati collettivamente come pesci palla, per la loro capacità di gonfiare il loro stomaco elastico con acqua o aria, grazie a un diverticolo ventrale specializzato dello stomaco. Questa di solito è una risposta a qualche tipo di stress o di minaccia, anche se in acquario molti esemplari sembrano gonfiarsi senza un'apparente ragione. I pesci diventano due o tre volte la loro dimensione normale, abbastanza grandi da spaventare molti potenziali predatori o da diventare molto difficili da ingoiare. Quando si fanno operazioni di manutenzione nell'acquario dei pesci palla, è importante fare con calma, senza spaventarli, perché se gonfiandosi inghiottissero dell'aria, non riuscirebbero più ad espellerla, e sarebbero condannati ad una lenta morte a galla, senza riuscire più a nuotare e a nutrirsi. Anche nel caso andassero spostati di vasca, non va mai usato il retino, che li esporrebbe all'aria, ma vanno raccolti con un contenitore solido, come un grosso bicchiere o una ciotola, e spostati con tutta la loro acqua.
Come risultato di questi adattamenti morfologici, i pesci palla hanno uno stile di nuoto del tutto particolare, grazie ad una combinazione unica di ondulazioni delle pinne pettorali e mediane, denominate 'nuoto diodontiforme'. Sono anche in grado di produrre suoni digrignando la mascella/denti faringei o facendo vibrare la vescica natatoria.
I pesci palla sono pesci d'acqua dolce secondari, la maggior parte dei membri vive esclusivamente in ambienti marini.
I pesci palla hanno anche diversi altri adattamenti interessanti. Sono uno dei pochi pesci che possono effettivamente ammiccare o chiudere gli occhi, il che aggiunge ulteriore fascino a quello che è già un pesce con molto carattere. Hanno anche una bocca simile ad un becco, formato dalla fusione di 2 denti da ciascuna mascella (da cui Tetraodon, quattro denti). Viene usato per schiacciare invertebrati con il guscio, il cibo preferito della maggior parte dei pesci palla.
Molte parti del corpo dei pesci palla contengono un veleno potenzialmente mortale, e diverse specie sono tra i vertebrati più velenosi al mondo. I loro organi interni, in particolare fegato e gonadi, contengono quantità letali di una sostanza nota come tetrodotossina o sassitossina, che in alcuni casi può accumularsi nelle gonadi durante la stagione riproduttiva, e dipende dalla specie, dall'area geografica e dal periodo dell'anno. E' la stessa neurotossina che si trova nel famigerato polpo dagli anelli blu. La tossina non è prodotta dai pesci stessi, ma da batteri simbiotici che abitano i visceri, che sono stati registrati anche in un certo numero di altri animali, tra cui tritoni, stelle marine e polpi. Se ingerita in quantità sufficienti può provocare paralisi e morte. E' circa 100 volte più potente del cianuro di potassio, l'ingestione di circa 25 mg è sufficiente ad uccidere un uomo di 75 kg, e non esiste attualmente alcun antidoto. Grottescamente, la vittima di solito rimane cosciente mentre rimane paralizzata. Nonostante questo, la carne di pesce palla è considerata una prelibatezza in Giappone, dove è conosciuta come fugu. È preparato solo da chef altamente qualificati, e nonostante questo ogni anno un certo numero di persone sono morte dopo averlo mangiato.
Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus) - Foto tratta da Pufferforum.fr
La famiglia Tetraodontidae è il gruppo più specioso tra i Tetraodontiformes e i suoi membri popolano le acque costiere di Sud America, Africa Centrale e Sud-Est asiatico. E' l'unica famiglia dei Tetraodontiformes in cui è presente un certo numero di membri che vivono e si riproducono esclusivamente in acqua dolce, e prove genetiche confermano che i tempi della loro espansione nelle zone di distribuzione differiscono, si verificarono in tutto 0-10 milioni di anni fa in America del Sud, 17-38 milioni di anni fa in Africa Centrale e 48-78 milioni di anni fa nel Sud-Est asiatico.
I Tetraodontidae sono spesso indicati collettivamente come "pesci palla" in riferimento alla loro capacità di gonfiare rapidamente i loro corpi con acqua o aria quando si sentono minacciati. Altri caratteri distintivi dei tetraodontidi includono una pelle dura, solitamente ricoperta da piccole spine, una placca dentale a forma di becco divisa da una sutura mediana, un'apertura branchiale anteriore ridotta alla base della pinna pettorale, nessun raggio nella pinna pelvica o raggi spinosi, base delle pinne dorsale e anale tipicamente corta, e senza costole.
Nel 2013, nel suo lavoro The Fishes of the Inland Waters of Southeast Asia: A Catalogue and Core Bibliography of the Fishes Known to Occur in Freshwaters, Mangroves and Estuaries il dott. Maurice Kottelat ha revisionato la già contrastata tassonomia della famiglia Tetraodontidae. Studiando nel dettaglio la posizione nomenclaturale dei Tetraodontidae del sud-est asiatico, ha stabilito il nuovo genere Pao (specie tipo Tetraodon leiurus Bleeker 1850) che include 13 specie comprese in precedenza nei generi Tetraodon e Monotrete, e che si differenziano dagli altri pesci palla per il loro unico disegno della livrea e per un peduncolo premascellare molto allungato che crea uno spazio aperto notevolmente ampliato tra i bordi dorsomediali. Quindi il nome generico Tetraodon viene ora applicato solo a sei specie di pesci palla africani d'acqua dolce.
Kottelat (2013) ha anche riconosciuto Leiodon Swainson 1839 come genere valido, che comprende Tetrodon cutcutia Hamilton 1822, distribuito nelle acque dolci dell'Asia meridionale, ed ha riconosciuto valido il genere Dichotomyctere Duméril 1855 per sei specie: Dichotomyctere erythrotaenia (Bleeker 1853), Dichotomyctere fluviatilis (Hamilton 1822), Dichotomyctere kretamensis (Inger 1953), Dichotomyctere nigroviridis (Marion de Proce 1822), Dichotomyctere ocellatus (Steindachner 1870) e Dichotomyctere sabahensis (Dekkers 1975).
Saenjudaeng et al. (2013) descrissero Tetraodon palustris come una nuova specie dal bacino del Mekong in Thailandia. Alla data della pubblicazione, luglio 2013, gli autori non erano a conoscenza del lavoro di Kottelat (2013), che proponeva genere Pao, però è chiaro dalla descrizione originale di Tetraodon palustris, che è una specie di Pao, il che porta il numero totale di specie in quel genere a 14.
- Specie d'acqua salmastra
- Specie aggressiva e territoriale
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) nel mio acquario salmastro
Asia: Thailandia, Indocina, Malesia e Indonesia.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
DATA DEFICIENT (dati carenti)
- Dichotomyctere ocellatus: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: demerso; acqua salmastra, solo molto raramente in acque dolci; Clima: tropicale.
In quasi la totalità dei casi Dichotomyctere ocellatus è stato ritrovato in acqua salmastra, solo molto raramente in qualche occasione è stato rinvenuto anche in habitat d’acqua dolce; da rilevazioni nelle zone d'origine risulta un pH di 6.5 - 7.5, dH 5.0 - 12.0 e temperatura dell'acqua di 22 - 26°C.
L'alimentazione in natura è basata su lumache e su altri organismi bentonici. Per maggiori dettagli sui biotopi, vedete le pagine sui biotopi d'acqua salmastra.
Una rete sospesa (in secondo piano) usata dai pescatori locali sul fiume Ichamati, in India - Foto © Ravi Chandran (Spedizione in India)
Mangrovie nell'estuario del Sungai Kampar, Sumatra nord-orientale - Foto © A. Mancini (NatureAquarium.it)
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm, nonostante le ridotte dimensioni, una coppia o un trio hanno bisogno di un acquario abbastanza grande, sia per l'aggressività intraspecifica tipica dei Tetraodontidae, anche se nei Dichotomyctere ocellatus è abbastanza smorzata, sia per il loro bisogno di movimento.
L'ideale è allevarli in un allestimento fortemente piantumato (ci sono molte piante adatte all'acqua salmastra) con radici contorte e rami disposti in modo da fornire ripari e zone d'ombra supplementari, anche se le foglie più tenere delle piante possono essere masticate dai pesci. Lasciare alcuni spazi aperti per il nuoto, perché è una specie attiva.
Si raccomanda inoltre l'uso di un substrato di sabbia scura e piante galleggianti per smorzare la luce.
E' molto sensibile al deterioramento delle condizioni dell'acqua, per cui va inserito solo in acquari ben maturi, con filtro sovradimensionato, e sono obbligatori regolari cambi d'acqua parziali, almeno settimanali.
Nonostante confusione e pareri contrari, questa specie necessita di acqua salmastra per rimanere a lungo in buona salute, va tenuta ad una densità di circa 1.005.
Introdurre solo in acquari ben maturi, mantenendo una salinità medio-alta.
Comportamento e compatibilità: i Dichotomyctere ocellatus possono essere tenuti in una vasca di comunità, ma si deve agire con cautela nella scelta dei compagni di vasca, in quanto tende a stroncare le pinne dei pesci dai movimenti lenti e/o dalle pinne lunghe. In un acquario di comunità salmastro compagni di vasca adatti possono includere Brachygobius e Parambassis.
Anche se possono vivere in compagnia di conspecifici in un acquario opportunamente grande, studi ed esperienze hanno dimostrato che gli esemplari allevati singolarmente di solito vivono molto più a lungo in cattività. Se si desidera allevarne più di uno, bisogna cercare di acquistare almeno quattro, in modo che l'aggressività venga dissipata tra il gruppo.
Acquario salmastro con Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus)
Il mio acquario salmastro a luglio 2006 con i Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus)
22-26°C
E' una specie carnivora, l'alimentazione in natura è basata su lumache e su altri organismi bentonici, crostacei, insetti acquatici e terrestri, detriti vegetali.
I Tetraodontidi non hanno veri denti, ma hanno un apparato boccale simile a un becco, formato dalla fusione di 2 strutture simili a denti su ciascuna mascella (da cui Tetraodon, che significa quattro denti) che sono usati per schiacciare gli invertebrati sgusciati, il cibo preferito della maggior parte dei pesci palla. Il becco, o i denti che dir si voglia, crescono continuamente ad una velocità sorprendente, per cui bisogna offrire pasti regolari costituiti da invertebrati con il guscio, come lumache, piccole chele di granchio, vongole, ecc, per cercare di mantenerli ad una lunghezza ragionevole.
Nonostante siano prevalentemente carnivori, nutrendosi in natura di crostacei, molluschi, insetti acquatici e terrestri, ci sono alcune prove che indicano che l'aufwuchs costituisce una parte significativa della loro dieta naturale, per cui può valere la pena di permettere o addirittura incoraggiare la crescita delle alghe sugli arredi dell'acquario.
Altri alimenti possono includere crostacei tritati, piccoli lombrichi, e chironomus, artemia, ecc. vivi e/o congelati. Il mangime secco non dovrebbe costituire la componente principale della loro dieta, anche se può essere utile fornire del pellet con una consistenza molto dura.
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento dei Pesci Palla
Il sesso è quasi impossibile da individuare con mezzi esterni. Sembra che le femmine adulte diventino un po' più grandi dei maschi.
Purtroppo, come per la maggior parte dei Tetraodontidi d'acqua salmastra, non ho trovato nessun resoconto di riproduzioni riuscite, coronate dalla crescita degli avannotti fino alla taglia adulta, anche se ho letto da qualche parte che sembra sia un evento riuscito a qualcuno, anche se rimane un evento estremamente raro.
Sembra che la deposizione avvenga dopo un periodo di corteggiamento vicino al fondo. Le uova, di colore chiaro, vengono rilasciate sulle foglie delle piante e sembra che vengano sorvegliate dal maschio; schiuderebbero dopo circa 6 o 7 giorni.
Ho trovato questo thread su The Puffer Forum, sezione Puffer breeding, in cui RTR, profondo conoscitore ed allevatore di lungo corso dei pesci palla, dice:
Io non ho mai avuto la deposizione di uova vitali/fecondate, ma molteplici rituali d'accoppiamento. Depongono su un substrato, come i Ciclidi. I maschi sgomitano, mordono le pinne, si agitano per le femmine. I maschi sorvegliano le uova, poi gli avannotti quando nascono se ne vanno per conto loro. Se raggruppino gli avannotti come fanno molti ciclidi, non lo sappiamo ancora.
Nelle pagine sui Tetraodontidae, alcuni suggerimenti generali per la riproduzione dei pesci palla in acquario.
Taxa principali
Specie d'acqua salmastra che viene importata molto raramente, ma da quanto si sa in genere gli esemplari sono molto aggressivi, intolleranti e mangiatori di squame e pinne di altri pesci.
Meglio conosciuti con il loro vecchio nome di Tetraodon fluviatilis, nonostante vengano spesso venduti come pesci palla d'acqua dolce, sono in realtà una vera specie salmastra, che diventa grande ed è molto aggressiva e mordace
Specie quasi del tutto sconosciuta in ambito acquariofilo, e introvabile in commercio
Meglio conosciuto con il vecchio nome di Tetraodon nigroviridis, è uno dei pesci palla d'acqua salmastra più diffusi in commercio, grazie alla bella colorazione e all'aspetto simpatico, ma non è certamente un pesce per i comuni acquari di comunità
Meglio conosciuto con il vecchio nome di Tetraodon biocellatus, è uno dei pesci palla che si trovano più comunemente in commercio, ma non è decisamente adatto a tutti, per le sue esigenze alimentari e la necessità di acqua salmastra e di altissima qualità
Specie d'acqua salmastra, difficile da trovare in commercio
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
la scheda su Species.wikimedia.org
uno dei migliori forum sui pesci palla, che siano d'acqua dolce, salmastra e marina: informazioni e notizie attendibili su allevamento e riproduzione
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility
The Fishes of the Inland Waters of Southeast Asia: A Catalogue and Core Bibliography of the Fishes Known to Occur in Freshwaters, Mangroves and Estuaries - Maurice Kottelat 2013 (leggi di più)
Taxonomy and systematics of Tetraodontiform fishes: a review focusing primarily on progress in the period from 1980 to 2014 - Keiichi Matsuura 2014 (leggi di più)
Edizione Inglese - di Klaus Ebert, l'Aqualog The Puffers of fresh and brackish waters con tutte le informazioni per l'allevamento dei pesci palla sia d'acqua dolce che d'acqua salmastra, con naturalmente tantissime schede e foto per l'identificazione certa degli esemplari.
Freshwater Puffer Fish: The Complete Care And Breeding Guide
Edizione Inglese - di Victoria Vet - Lo scopo di questi libri è aiutare i proprietari di acquari a tutti i livelli a mantenere più sani i pesci e gli abitanti dell'acquario. Che stiate facendo ricerche per allestire il primo acquario o cercando suggerimenti per la cura e la riproduzione di specie avanzate, l'obiettivo dell'autrice è produrre contenuti utili per tutti.
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Consigli ed avvertenze per allestire un acquario salmastro, consigliato dal team di esperti del ThePufferForum come fondamentale compendio di ciò che occorre sapere per la sua gestione - tratto e tradotto da un articolo di Cody Soup
Le specie più popolari disponibili in commercio e suggerimenti per alternative con più probabilità di essere allevate con successo negli acquari domestici - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Esperienza d'allevamento di una coppia di Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus), da parte di un acquariofilo davvero appassionato, che li ha battezzati 'Titti e Maori' e che ha un'ottima capacità d'osservazione - articolo di Andrea Bottero
Il quartetto di Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) nel mio acquario
Spesso i pesci palla vengono 'umanizzati' e si pensa che da soli soffrano di solitudine. Nulla di più errato: i pesci palla solitari vivono meglio e molto più a lungo di quelli tenuti in compagnia - tratto e tradotto da un articolo di Damien Wagaman
Piccolo manuale che aiuta gli allevatori di pesci palla (e di altri pesci lumachivori) a realizzare un'efficente coltura di lumache da fornire come alimentazione ai pesci, cosa indispensabile per mantenerli in buona salute - traduzione in italiano di un articolo di Robert T. Ricketts
L'Allevamento dei Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus): consigli e suggerimenti per allevarli nella maniera più adatta, in acqua salmastra
Divagazione sugli incidenti di gestione che possono capitare agli acquariofili, nella quale si inserisce l'acquisto di un pesce palla, un Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus) - tratto e tradotto da un articolo di Peter McKane
Le informazioni più importanti e i consigli derivati dalla decennale esperienza dell'autore nell'allevamento dei Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus) - tratto e tradotto da un articolo di Robert T. Ricketts
Esperienza personale e consigli generali per l'allevamento dei pesci palla 'con la figura di un otto', i Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus), in acquario d'acqua salmastra - tratto e tradotto da un articolo di Jeni C. Tyrell
Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
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