Nonostante la sua diffusione negli acquari di tutto il mondo, è un pesce pressoché sconosciuto, la maggior parte degli acquariofili lo mette in vasca senza conoscerne esigenze, dimensioni da adulto e aspettativa di vita...
Epalzeorhynchos kalopterum dalla Thailandia - Foto © Nonn Panitvong
15 anni
16 cm TL
I pesci non sono attrezzi: non vanno comprati per la loro presunta funzione di pulitori, ma perché piacciono e perché sono interessanti da osservare. Dobbiamo essere noi a rispettare le loro esigenze, non loro a dover svolgere un lavoro in vece nostra.
E non possono sopravvivere solo con gli scarti degli altri... la maggior parte dei cosiddetti 'pesci pulitori' non supera l'anno di vita in acquario, perché i più tanti muoiono di stenti, letteralmente di fame, per non essere nutriti a sufficienza. Anche loro hanno diritto ad essere nutriti con cibo specifico per le loro esigenze, come qualsiasi altro pesce, non si può pretendere che sopravvivano con gli avanzi degli altri, né fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
L'idea che i "pesci pulitori" siano indispensabili per mantenere l'equilibrio dell'acquario o che siano in qualche modo "necessari" è totalmente falsa e senza alcun fondamento.
Il nome scientifico esatto di questa specie è Epalzeorhynchos kalopterum, ma è stato scritto come Epalzeorhynchos kalopterus per un certo numero di anni, fino a quando Kottelat (2013) ha applicato una correzione al nome di specie, in quanto ha osservato che "kalopterus è un aggettivo composto e il genere del nome Epalzeorhynchos è neutro, quindi la corretta ortografia è kalopterum".
La specie Epalzeorhynchos kalopterum viene spesso venduta come un mangia-alghe, e anche se le bruca, in realtà non lo fa con la stessa efficacia di alcune specie di Crossocheilus, ed è anche sbagliato acquistare pesci solo con questo scopo in mente.
Vengono venduti (e comprati) senza alcuna indicazioni riguardo il loro temperamento, le dimensioni che raggiungono da adulti, e la loro aspettativa di vita.
Non è raro che venga confuso con pesci simili di aspetto ma di altri generi, come Garra cambodgiensis (spesso definito erroneamente come Garra taeniata), Crossocheilus sp. o Gyrinocheilus aymonieri, e sono in gran parte riconducibili all'uso di denominazioni commerciali come "false flying fox" o "Siamese flying fox". Quando viene confrontato con le altre specie, Epalzeorhynchos kalopterum presenta diversi caratteri unici, ma forse il modo più semplice per identificarlo sta nelle caratteristiche pinne di colore rosso e nero e bordate di bianco, e nella presenza di due paia di barbigli.
La maggior parte dei membri del genere Epalzeorhynchos erano precedentemente considerati Labeo sp. e sono quindi indicati come tali nella vecchia letteratura. Secondo Rainboth (1996) sono caratterizzati dall'assenza di una spina dorsale, dal possesso di 10-13 raggi ramificati della pinna dorsale, dalla presenza di una sottile membrana che collega le labbra superiori ed inferiori e lobi rostrali rigidi, liberamente mobili.
Il genere Epalzeorhynchos ha subito alcune modifiche piuttosto recenti, con una manciata di specie che sono state riassegnate al genere Crossocheilus e la specie Epalzeorhynchos bicornis che è stata trasferita al nuovo genere Akrokolioplax (Zhang e Kottelat, 2006).
Quest'ultimo è stato eretto sulla base di differenze nella morfologia orale e nella posizione / struttura dei cosiddetti "lobi laterali rostrali" sul muso, una caratteristica unica di questi due generi.
Delle rimanenti specie, Epalzeorhynchos frenatum e Epalzeorhynchos kalopterum sono stati presenti per molti anni in acquariofilia, mentre appare finalmente stabilita l'identità di Epalzeorhynchos munense. Smith (1934) lo ha descritto come in possesso di un corpo bruno, di una pinna dorsale nera bordata di bianco e una pinna caudale bianca, con località tipo nel fiume Mun / Luna, un affluente del Mekong in Thailandia orientale. I pesci raccolti in quella località sono simili solo in apparenza con Epalzeorhynchos bicolor e Epalzeorhynchos frenatum, ma ne è distinguibile da una combinazione unica di testa, corpo e pinna anale neri, pinne caudale e dorsale rosse, e un margine nero sulle pinne pelviche e pettorali (Kottelat, 1998). Non si esclude la possibilità che Epalzeorhynchos frenatum e Epalzeorhynchos munense siano stati ibridati in acquacoltura.
Alcuni membri del forum di SeriouslyFish hanno allevato un pesce che assomiglia molto a Epalzeorhynchos bicolor, ma possiede una pinna caudale bianca e si trova spesso tra i lotti di Epalzeorhynchos frenatum. Non è chiaro se si tratta di una modificazione genetica operata dalle farm d'allevamento o di una specie potenzialmente non descritta, ma certamente la pigmentazione bianca non si modifica con l'età o con la dieta.
Vi è anche una mutazione prodotta commercialmente di Epalzeorhynchos frenatum priva del colore rosso con le pinne giallastre, identificata erroneamente come Epalzeorhynchos munense. Di recente introduzione in acquariofilia vi è anche una forma albina di E. bicolor, che non ha però ancora raggiunto lo stesso livello di popolarità dell'onnipresente forma albina di Epalzeorhynchos frenatum.
Epalzeorhynchos kalopterum - Foto © Enrico Richter
- Specie aggressiva e territoriale
- Specie che diventa grande: fino a 16 cm di lunghezza
- Specie che non tollera la presenza di conspecifici: ne va allevato un solo esemplare per vasca
- Specie in genere riprodotta in cattività commercialmente, tramite stimolazione ormonale, ma possono trovarsi spesso in commercio esemplari provenienti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Asia: metà inferiore della penisola Malese e Thailandese, Borneo, Giava e Sumatra.
Sembra che Epalzeorhynchos kalopterum sia limitato alla Thailandia meridionale, alla Malesia peninsulare e alle isole della Grande Sonda del Borneo, Sumatra e Giava, sebbene i record di eventi recenti siano piuttosto scarsi.
La località tipo è "Bandjarmasin, Borneo, Indonesia", una città portuale nella provincia indonesiana di Kalimantan Selatan (Kalimantan meridionale), Borneo, dove è conosciuta dai bacini fluviali Kahajan e Barito, oltre al drenaggio Kapuas nel Kalimantan Barat (Kalimantan occidentale).
A Sumatra è stato raccolto dai fiumi Indragiri, Batang Hari e Palembang / Musi e in Thailandia dalle province meridionali di Surat Thani e Yala. Finora non si hanno dettagli sulla Malaysia peninsulare.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Flying Fox Carp: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: demerso; acqua dolce; Clima: tropicale
Epalzeorhynchos kalopterum viene raccolto comunemente sulla superficie inferiore di oggetti fluttuanti come navi e case gallegianti. È stato osservato più spesso pascolare substrati sabbiosi o rocciosi in torrenti e fiumi, ed è noto che si sposta nelle pianure alluvionali stagionalmente allagate o nelle aree boschive durante la stagione delle piogge. Questi movimenti migratori si pensa che siano stati disturbati e in molti casi interrotti dallo sviluppo umano.
24 - 26°C.
6.5 - 7.0
Dimensioni minime dell'acquario: 120x50x50h cm. In natura vivono solitari, sono molto territoriali, per cui ne va allevato un solo esemplare per vasca.
L'importante è fornire ripari e rifugi in abbondanza, dopo di che Epalzeorhynchos kalopterum non ha altre esigenze in termini di arredamento, e non danneggia le piante. Comunque per lui l'ideale è un allestimento progettato in modo da assomigliare ad un fiume che scorre, con un substrato di rocce dimensioni variabili, ghiaia e alcuni grandi massi erosi dall'acqua. Può essere ulteriormente arredata con radici, legni e rami, più piante acquatiche di generi come Microsorum, Bolbitis o Anubias che possono essere coltivate attaccate agli arredi. Un'illuminazione brillante promuoverà la crescita di alghe e dei microrganismi associati, su cui il pesce ama pascolare. Come molti pesci che popolano naturalmente acqua corrente è abbastanza intollerante all'accumulo di rifiuti organici e sta meglio se vi è un elevato livello di ossigeno disciolto e un moderato movimento dell'acqua.
Comportamento e compatibilità: Epalzeorhynchos kalopterum è una scelta leggermente migliore per alcuni acquari di comunità rispetto al congenere Epalzeorhynchos bicolor, ma anche se non è necessario allevarlo da solo, i suoi compagni di vasca vanno scelti con cura. Mentre da giovani tendono a passare moto tempo nascosti, mano a mano che crescono diventano sempre più territoriali e iniziano a mostrare un alto livello di aggressività, specialmente contro specie dall'aspetto simile al loro.
Alcuni individui possono essere molto più belligeranti di altri, e ci sono resoconti di apparenti alleanze con altre specie, come Chromobotia macracanthus. Non si sa se le differenze di comportamento dipendano dal sesso degli esemplari o da altro; in genere si è visto che specie appartenenti ai generi Chromobotia, Botia, Syncrossus, Yasuhikotakia vengono lasciate in pace, mentre ad esempio le specie appartenenti ai generi Crossocheilus, Garra, Gyrinocheilus tendono ad essere attaccate costantemente.
E' meglio evitare altri pesci bentonici tra cui ciclidi e Corydoras in quanto anche loro possono essere presi di mira. Si possono inserire nel livello superiore della vasca un branco di ciprinidi robusti e attivi. Idealmente gli Epalzeorhynchos dovrebbero essere inseriti in un acquario per ultimi, dopo tutti gli altri pesci, per evitare che rivendichino la proprietà di tutto lo spazio della vasca.
Questa specie probabilmente in natura vive una vita solitaria e probabilmente viene in contatto con altri del suo genere solo raramente e durante la stagione riproduttiva. Questi istinti aggressivi aumentano mano a mano che i pesci crescono, e si consiglia pertanto di allevarli singolarmente nella maggior parte dei casi. In un acquario davvero grande con un sacco di ripari potrebbe essere possibile un tentativo di convivenza, ma è probabile che ogni individuo richieda un territorio con un diametro di almeno un metro.
20 – 26°C
Durezza: 36-215 ppm
Principalmente un brucatore di aufwuchs, che si nutre di alghe, piccoli crostacei, larve di insetti, ecc, e perchè sviluppi la sua colorazione migliore e stia in salute deve essere alimentato con pasti regolari di piccolo cibo vivo e/o congelato, come Chironomus, Daphnia e Artemia, insieme a mangime secco di buona qualità, e vegetali freschi. Sono buone aggiunte al menù piselli sgranati, cetriolo, zucchino sbollentato, spinaci e frutta a pezzetti. Una volta ambientati verranno spesso a mezz'acqua per alimentarsi e brucare il biofilm che tende a formarsi sulle rocce e sulle altre superfici solide del'acquario.
L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Le femmine sessualmente mature hanno il corpo più arrotondato rispetto ai maschi, ma è impossibile sessare accuratamente i giovani esemplari. E' possibile che i maschi sviluppino pinne impari leggermente più lunghe.
Per quanto si sa Epalzeorhynchos kalopterum non è mai stato riprodotto in acquari privati. Sono prodotti in grande numero dalle aziende commerciali tramite l'uso artificiale di ormoni.
Taxa principali
Nonostante la sua popolarità come pesce d'acquario, questa specie è raramente allevata in condizioni ideali. I giovani sono venduti con poca o nessuna informazione per quanto riguarda il loro carattere, spesso territoriale e aggressivo, le dimensioni da adulti e la loro aspettativa di vita.
Nonostante la sua popolarità come pesce d'acquario, è raramente allevato in condizioni ideali. I giovani sono venduti con poca o nessuna informazione per quanto riguarda il loro carattere, spesso territoriale e aggressivo, le dimensioni da adulti e la loro aspettativa di vita.
Nonostante la sua diffusione negli acquari di tutto il mondo, è un pesce pressoché sconosciuto, la maggior parte degli acquariofili lo mette in vasca senza conoscerne esigenze, dimensioni da adulto e aspettativa di vita...
Non sembra essere presente attualmente in acquariofilia, anche se potrebbe esserlo stata in passato, quando le specie di Epalzeorhynchos esportate venivano ancora tutte catturate in natura.
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
l'esauriente scheda su SeriouslyFish.com
scheda descrittiva su Catfishes: i "Pesci pulitori", che mette a confronto i Crossocheilus con gli altri mangiaalghe
caratteristiche ed allevamento del Crossocheilus siamensis e delle specie che vengono confuse con lui
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Descrizione dei più conosciuti ciprinidi venduti come mangia-aghe, con consigli per la loro esatta identificazione e per il loro allevamento - tratto e tradotto da un articolo di Neil Frank e Liisa Sarakontu
Consigli e informazioni per allevarli nella maniera più adatta, rispettandone le esigenze
Articolo che descrive l'allestimento di un acquario riproducente un fiume del sud-est asiatico - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
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