Consigli e informazioni per allevarli nella maniera più adatta, rispettandone le esigenze
Epalzeorhynchos kalopterum - Foto © Enrico Richter
Quando si parla di mangia-alghe, si fa in genere confusione tra i più famosi 'mangia-alghe siamesi' Crossocheilus siamensis (che in realtà sono i Crossocheilus oblongus) e altre specie dall'aspetto simile, tra cui ci sono gli Epalzeorhynchos kalopterum e i Garra cambodgiensis (ex Garra taeniata).
In particolare, gli Epalzeorhynchos kalopterum (Bleeker, 1851), chiamati in inglese 'Flying Fox', volpi volanti, anche loro membri della grande famiglia dei ciprinidi, sono molto simili e vengono spesso confusi con i Crossocheilus oblongus, sono buoni mangia-alghe quando sono giovani, consumano alghe verdi, raramente quelle filamentose, e praticamente mai le alghe rosse e le alghe a pennello.
Da adulti mangiano di tutto eccetto le alghe, diventano spesso aggressivi verso gli altri pesci dell'acquario e anche i rapporti tra gli stessi Epalzeorhynchos che sono cresciuti insieme tendono a rovinarsi.
Gli Epalzeorhynchos kalopterum sono nativi dei fiumi di Thailandia, Borneo e Sumatra, e apprezzano l'acqua mossa e turbolenta. I pescatori locali catturano e consumano regolarmente pesci che misurano più di 12-14 cm.
Sono stati soprannominati "Falsi siamensis", e anche la prima edizione dell'Atlas di Bensch (Mergus) aveva confuso le immagini e presentato illustrazioni errate sia degli Epalzeorhynchos kalopterum che dei Crossocheilus siamensis (ora Crossocheilus oblongus).
Descrizione
Si tratta di un pesce fusiforme, di colore marrone chiaro, con una lunga striscia nera orizzontale che inizia dal muso e finisce sulla coda. Questa striscia nera liscia viene evidenziata da una linea gialla dorata. Ricopre il centro della caudale dove si ispessisce.
Le pinne dorsale, anale e pelviche sono trasparenti e fiancheggiate da una banda scura, vicino ai bordi. In bocca ha due paia di barbigli, che sono a volte poco visibili su soggetti giovani.
Non è nota nessuna differenza sessuale, è stato osservato che la maggior parte delle femmine mature sono un po' più rotonde e più grandi dei maschi, e se in acquario alcune riproduzioni hanno avuto successo, spesso per caso, non siamo riusciti a sapere che cosa aveva provocato la deposizione delle uova. L'aspettativa di vita è di almeno 8 anni.
L'acquario
Gli Epalzeorhynchos kalopterum non sono impegnativi, è possibile tenerli in acqua con un pH vicino a 7 e una temperatura compresa tra 24 e 30°C. La cosa più importante è che l'acqua deve essere pulita, con una certa corrente e ben ossigenata per cui è consigliabile l'uso di un filtro sovradimensionato con l'aggiunta di pompe di movimento, perché vivono allo stato selvatico in fiumi d'acqua chiara che scorrono veloci.
Possiamo quindi introdurli nella maggior parte degli acquari, a condizione di acclimatarli lentamente e con attenzione ai nuovi parametri dell'acqua.
Fate attenzione a chiudere bene l'acquario, perché i giovani sono buoni saltatori!
Dal momento che hanno bisogno di condizioni dell'acqua stabili e si nutrono di biofilm, non dovrebbero mai essere inseriti in un acquario appena allestito o ancora non ben maturo.
I giovani vivono volentieri in branco, ma i pesci più vecchi diventano aggressivi e intolleranti e bisogna tenerne un singolo individuo per acquario. Bisogna prevedere un acquario di almeno 100-120 cm di lunghezza, perché misurano dai 12 ai 16 cm dai 3-4 anni d'età.
A volte inseguono tutti gli altri pesci nella vasca e, talvolta li attaccano, o come i Gyrinocheilus, si attaccano ai fianchi degli altri pesci provocando a volte anche delle ferite. Inoltre spesso infastidiscono i pesci che vivono in prossimità del fondo, come Botiidae o Corydoras.
Alcuni Epalzeorhynchos kalopterum tendono a molestare i pesci che hanno una livrea simile alla loro, anche alla lontana, ad esempio i Black tetra Hyphessobrycon herbertaxelrodi.
Come per la maggior parte dei pesci selvatici, la riproduzione avviene in primavera e all'inizio dell'estate; i giovani vengono catturati in autunno, quando misurano circa 3 cm e poi vengono esportati. Questo spiegherebbe il fatto che non sono disponibili tutto l'anno nei negozi di vendita al dettaglio. Alcuni esportatori cercano di riprodurli artificialmente con l'utilizzo di ormoni dentro grandi bacini vicino ai fiumi, per limitare i prelievi in natura. I Falsi-Siamesi sono regolarmente mescolati con Crossocheilus, hanno lo stesso habitat e quasi gli stessi bisogni.
Epalzeorhynchos kalopterum dalla Thailandia - Foto © Nonn Panitvong
Crossocheilus oblongus (ex Crossocheilus siamensis) - Foto © Michael Noren (Fishbase.org)
Garra cambodgiensis (ex Garra taeniata) - Foto © Mark Duffill
Alimentazione
Anche se sono principalmente dei brucatori di aufwuchs, che si nutrono delle alghe e dei microrganismi associati, piccoli crostacei, larve di insetti, ecc, sono in realtà onnivori, in grado di digerire il cibo vegetale e le proteine di origine animale, e oltre ad un po' di alghe mangiano tutto quello che viene distribuito agli altri pesci nella vasca. Apprezzano i chironomus e le larve di zanzara vivi o congelati, i fiocchi di e pellet o ancora pezzi di verdura. Come i Crossocheilus oblongus, anche loro consumano volentieri i turbellaridi, il che li rende un aiuto molto utile nella lotta contro le planarie.
Quanto più mangiano fiocchi ed altri alimenti, e meno sono interessati alle alghe! Sono generalmente pesci molto resistenti e facili da mantenere in buona salute. Non si ammalano mai, ma hanno purtroppo la tendenza all'obesità.

L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
- Specie aggressiva e territoriale
- Specie che diventa grande: fino a 16 cm di lunghezza
- Specie che non tollera la presenza di conspecifici: ne va allevato un solo esemplare per vasca
- Specie in genere riprodotta in cattività commercialmente, tramite stimolazione ormonale, ma possono trovarsi spesso in commercio esemplari provenienti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Per approfondire:
Articolo che descrive l'allestimento di un acquario riproducente un fiume del sud-est asiatico - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
Descrizione dei più conosciuti ciprinidi venduti come mangia-aghe, con consigli per la loro esatta identificazione e per il loro allevamento - tratto e tradotto da un articolo di Neil Frank e Liisa Sarakontu
Riferimenti & Link
articolo di Véronique Ivanov con descrizione degli Epalzeorhynchos kalopterum, delle loro esigenze d'allevamento e con molte foto per distinguerli

L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.

Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce

L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
Taxa
E' forse la più diffusa tra le specie vendute come "mangia-alghe siamese", che si assomigliano talmente da essere scambiate l'una per l'altra, ma non sono adatte alle piccole vasche.
Tra i pesci molto simili venduti come 'mangia-alghe siamese', è considerato da alcune fonti il 'vero' Crossocheilus siamensis, ma sembra che in realtà venga esportato solo molto raramente.
Nonostante la sua diffusione negli acquari di tutto il mondo, è un pesce pressoché sconosciuto, la maggior parte degli acquariofili lo mette in vasca senza conoscerne esigenze, dimensioni da adulto e aspettativa di vita...
Viene spesso commercializzato con il vecchio nome di Garra taeniata, e comprato come mangia-alghe senza approfondire ulteriormente quali siano le sue esigenze e necessità.
Nonostante siano molto diffusi come pesci d'acquario, molto raramente vengono allevati rispettando le loro esigenze. Vengono venduti (e comprati) senza alcuna indicazioni riguardo il loro temperamento, le dimensioni che raggiungono da adulti, e la loro aspettativa di vita.
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