Racconto di un viaggio in India, alla ricerca di Etroplus canarensis, il ciclide indiano più raro e difficile da trovare. La ricerca del canarensis rimane infruttuosa, ma vengono descritti gli ambienti e le abitudini delle altre due specie del genere Etroplus, più facili da trovare anche in commercio, e dei pesci che ne condividono l'habitat indiano.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Collecting Tropical Fish in India"
di Vinny Kutty
su Aquarticles.com (non più online)
Fiume del Kerala, in India - Foto © Vinny Kutty
Ricordando che molti lettori avevano apprezzato il suo articolo sulla raccolta dei pesci in Nigeria (Africa occidentale), Vinny Kutty si appresta a scrivere un altro racconto di viaggio. Anche se quello in Nigeria sarà difficile da dimenticare, un paio di mesi fa ha avuto l'occasione di fare lo stesso in India. Non era più stato in India da circa 10 anni, ed era uno dei motivi per ritornarci. In India aveva dei parenti e un posto in cui tornare, e questo ha reso il viaggio e la raccolta molto più facile.
Vinny Kutty racconta che suo padre era un acquicoltore in pensione dell'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) delle Nazioni Unite, e di conseguenza, aveva contatti nelle industrie peschiere della maggior parte dei paesi. Ricorda che una volta un allevatore locale di pesci aveva preso il suo secchio di pesci catturati ed era ritornato dopo pochi minuti, dopo averli insaccati ordinatamente con l’ossigeno... e gli aveva annunciato che a casa sua era pronto il pranzo! Era piacevole avere contatti personali.
La regione dell'India visitata da Kutty è lo stato del Kerala. È una striscia di terra costiera nell’India sud-occidentale, grande all’incirca metà della Florida, con 300 miglia di calde spiagge sabbiose, fiumi, lagune, colline e montagne coperte di foreste fitte e lussureggianti.
Il Kerala e la maggior parte del litorale occidentale dell'India sono battuti dalle piogge monsoniche da giugno ad agosto e durante questo periodo sono coperti da circa 150 cm di pioggia (a Tampa cadono circa 110 cm di pioggia in un anno mentre a Los Angeles circa 38 cm). Dicembre e gennaio sono mesi molto piacevoli; maggio e settembre sono più caldi del nostro luglio. Come la Florida, il Kerala è molto verdeggiante, con una varietà incredibile di piante. Se siete un entusiasta delle orchidee, le Vanda sp. vi faranno impazzire.
A causa della pioggia e del tipo del terreno, le acque nel Kerala sono in genere tenere e leggermente acide. La lettura del valore del pH dà risultati intorno a 6.6 - 6.8 nella maggior parte dei posti e solo occasionalmente raggiunge il 7. Le lagune litoranee e le zone d'acqua salmastra vicino a Cochin hanno solitamente un pH più alto e alcalino (8.0 - 8.2).
Il viaggio in India non aveva l’esclusivo obiettivo della raccolta di pesci, per cui Vinny Kutty era riuscito a trascorrere soltanto circa 5 giorni concentrato sui pesci. Ha trascorso il resto del tempo con i suoi familiari, osservando gli uccelli e girando nei rifugi della fauna selvatica in cerca di animali non-acquatici più grandi, il che avrebbe costituito materiale per un successivo articolo. In questo, si rimane sull’argomento dei pesci.
Che generi di pesci ci sono in India? Bene, l'India è paese delle carpe. Con il termine carpe, si intendono i pesci come Barbus, Danio e Rasbora, Crossocheilus, Balantiocheilos, ecc. Inoltre L'India è la zona di distribuzione più a est della famiglia dei ciclidi. La famiglia Cichlidae è saldamente arroccata nell’America e nell’Africa tropicali, ma in Asia ha perso la battaglia per la colonizzazione globale contro le carpe.
In India si sono ricavati una loro nicchia ecologica tre specie di ciclidi del genere Etroplus (Chromide). C’è una specie di ciclide in Iran, Iranocichla hormuensis, e qualche Tilapia sp. in Israele e in Egitto. Quindi, ce n’è soltanto una manciata al di fuori delle Americhe, dell'Africa e del Madagascar.
Perché i ciclidi hanno perso la competizione con carpe comuni come Barbus, Danio e Rasbora? E’ una questione complessa, e secondo Vinny Kutty può avere qualcosa a che fare con il fatto che i ciclidi sono pesci di divisione secondaria, cioè provengono dagli oceani ed hanno quindi imparato a colonizzare l’acqua dolce con il passar del tempo. Arrivando, possono aver trovato tutte le nicchie d’acqua dolce dell'Asia già occupate dalle carpe dette sopra, per non parlare dei pesci gatto e degli anabantidi (principalmente gourami). E’ puramente una teoria, ci sono probabilmente molti altri motivi.
Le nicchie ecologiche occupate dai poecilidi, dai pleco e dai tetra nelle Americhe, in Asia sono occupate da piccole carpe. E' una sfortuna che queste non siano molto popolari in acquariofilia. La maggior parte di loro sono piccole, adattabili, e sarebbero eccellenti abitanti degli acquari di comunità. Nella letteratura acquariofila, i barbi sono posti spesso sotto i generi Puntius, Barbus e Capoeta, suddivisi attualmente in molti altri generi, come Dawkinsia, Pethia, Puntigrus, ecc. e la specie vista più spesso è Dawkinsia filamentosa (ex Puntius filamentosus), la cui pinna dorsale ha un’estensione incredibilmente lunga e bella, come indica il nome; è inoltre molto colorato.
La prima raccolta di Kutty è avvenuta inaspettatamente mentre era intento a fare alcune fotografie al paesaggio collinare. Ha incontrato un torrente freddo e chiaro con grandi rocce rotonde di granito e fondo sabbioso, che si era rivelato una miniera. C’erano tonnellate di piccoli pesci da banco da vederli per crederci. Sembravano tutti uguali, fino a che non si è rimboccato i pantaloni e ha cominciato a pescare alcuni pesci.
Stupito da tanta varietà, ha raccolto un piccolo Anabas testudineus (Climbing Perch), moltissime Rasbora daniconius, piccoli Mastacembelus, Garra sp. e una manciata di Danio malabaricus (giant danio). L’Anabas testudineus, come indica il suo nome comune, può uscire dall’acqua arrampicandosi sulle rive e andare alla ricerca di altri stagni se il proprio si prosciuga. È una piccola e dura creatura e sopporta lo stress molto bene.
Le Rasbora daniconius erano lunghe soltanto 5 cm, molto colorate ed ingiustificabilmente assenti dal mercato acquariofilo. I Garra sp. sono barbi che cercano di imitare i Plecostomus. Sono simili ai mangiatori d’alghe cinesi (Epalzeoryncos siamensis, Cinese Algae Eaters) e possono appendersi alle rocce e ai legni con la bocca e mangiare alghe per una vita.
L'acqua in questo torrente era fresca (23,5°C.) ed il pH era circa 6.5. Il tenore di ossigeno non è stato misurato ma la maggior parte dei torrenti nel Kerala sono distanti soltanto alcune miglia da una cascata d'acqua e le cascate sono pompe d’aria naturali. Questa indicazione è utile perché sottintende di aumentare l’aerazione nei vostri acquari se state cercando di riprodurre alcuni di questi pesci. Vi siete accorti che i pesci crescono più velocemente in acqua con tenore di ossigeno più elevato?
Vinny Kutty precisa che non si sta contraddicendo sostenendo l’aumento dell'aerazione, dopo che aveva presentato una conferenza sugli acquari piantumati (il 14 ottobre 1997 presso la Tampa Bay Aquarium Society) dove consigliava una diminuzione dell'aerazione per conservare l'anidride carbonica per le piante. La logica dietro questo ragionamento è che le piante con la fotosintesi producono tutto l'ossigeno necessario ai pesci durante il giorno, in modo che in acquari piantumati con buona illuminazione e pochi pesci, solitamente non è necessaria aerazione supplementare, se non nel periodo notturno in cui i pesci E le piante consumano l’ossigeno nell'acqua. In vasche piantumate davvero fittamente, l'ossigeno può essere abbastanza basso di prima mattina dopo le ore notturne in cui sia i pesci che le piante hanno consumato ossigeno. Se al mattino vedete i vostri pesci annaspare sulla superficie dell’acqua alla ricerca d’aria, potreste mettere un aeratore collegato ad un timer in modo che l’acquario abbia automaticamente l'aerazione fra ad esempio mezzanotte e le 6 del mattino, quando le luci sono spente. In questo modo, nel momento in cui le luci dell’acquario si accendono, ad esempio alle 10 del mattino., vi è abbastanza anidride carbonica per le piante.
Tornando all'argomento dell'articolo e del suo viaggio, Kutty racconta un piccolo siparietto: era capitato in questo piccolo torrente mentre era in auto con suo padre, che lo aveva aiutato ad identificare i pesci e a metterli in alcuni secchi per portarli a casa di sua nonna. E purtroppo, sua nonna ottantenne, che sembrava diventare più piccola, dolce e rugosa ogni volta che la vedeva, pensando che i secchi contenessero solo acqua sporca, li aveva svuotati nel giardino. Pensando di avergli fatto un favore, gli ha restituito sorridendo i secchi puliti e vuoti. Avendo viaggiato per 12.000 miglia per vedere questa dolce e anziana signora, Kutty non è riuscito nemmeno a disperarsi. E' tornato di nuovo al torrente con il padre per pescare di nuovo la maggior parte dei pesci.
La pace e la serenità li avvolgevano. Le cime velate di nebbia delle montagne, i lussureggianti alberi verdi, i pendii delle colline, l’ondeggiare lontano delle risaie... semplicemente toglievano il fiato. Vinny Kutty è pronto a scommettere che non è questa l'impressione che abbiamo noi dell'India.
Uno degli obiettivi del suo viaggio in India era quello di catturare qualche Etroplus canarensis.
Quello degli Etroplus è l'unico genere della famiglia dei Ciclidi endemico in India e nell'isola di Sri Lanka. Sono ciclidi ragionevolmente primitivi, venduti spesso nei negozi di animali domestici come “Chromidi”; e sono correlati con i ciclidi del Madagascar. Il loro aspetto e comportamento sono notevolmente simili a quelli dei Paretroplus sp. del Madagascar.
Nel mercato acquariofilo sono disponibili Etroplus maculatus (Orange Chromide) e il più grande Etroplus suratensis (Green Chromide); il primo è più facile da trovare ed è un'aggiunta colorata che si riproduce facilmente per i grandi acquari di comunità.
La terza specie, Etroplus canarensis, è stata descritta ben 100 anni fa ma ha un’area di distribuzione molto limitata (si trova soltanto in un piccolo sistema fluviale in un lontano angolo del paese) e si pensava fosse un sinonimo di Etroplus suratensis. Non è così. La terza specie è distinta ed esiste. Questo pesce è stato esportato per la prima volta dall'India nel 1999 ed alcuni di questi esemplari sono sotto le cure di Jeff Rapps nel New-Jersey.
Si dice che diventino lunghi circa 13 cm, con colorazione giallastra e barre verticali sul corpo.
Vinny Kutty è riuscito ad avere una copia della descrizione originale di questo pesce da una vecchia biblioteca delle industrie della pesca, nella città di Palghat, e da questa ha ottenuto la maggior parte delle informazioni. Inoltre si era messo in contatto con il Dott. Melanie Stiassny del Museo Americano di Storia Naturale a New York a riguardo dell’ultima località conosciuta di raccolta.
Etroplus canarensis - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Munito di tutte queste informazioni, Kutty è andato a parlare con le persone del posto che si occupano di pesci, ma ha ottenuto soltanto sguardi vuoti. Nessuno aveva mai visto o sentito parlare di questo pesce. Neppure la comunità scientifica. Non è grande o diffuso abbastanza per essere considerato un pesce per l’alimentazione e quindi non è d’interesse per le industrie peschiere. Gli acquariofili non erano di nessun aiuto, perché l'acquariofilia in India non è molto sviluppata, ed anche se fosse, probabilmente ci sarebbe stato interesse soltanto per le specie esotiche.
Così, Kutty ha cercato nella maggior parte dei grandi corpi d’acqua e nei torrenti della zona, ed ha parlato con moltissimi pescatori, tutto inutilmente. Era vicino alla zona abitata dagli Etroplus canarensis, ma non esattamente in essa. Il sospetto è che tali pesci abbiano un’area di distribuzione ancora più piccola di quella pensata precedentemente... o che le arti di raccolta di Kutty potessero aver bisogno di maggior affinamento. A causa della mancanza di tempo e di conflitti con attività già programmate, non è riuscito a trovare gli Etroplus canarensis. E' rimasto deluso, ma la sua speranza é che gli studiosi e gli acquariofili lì intorno abbiano qualche conoscenza a questo proposito, e riescano a fare uno sforzo per catturarli. O magari potrà riprovarci lui stesso durante il prossimo viaggio.
Le altre due specie del genere Etroplus sono eccellenti abitanti d'acquario. L'Etroplus maculatus arancione, una variante di colorazione dell'originale, è uno dei ciclidi più desiderabili che potreste allevare in acquario. E’ coloratissimo, piccolo (7,5 cm al massimo), ragionevolmente pacifico (Vinny Kutty stesso li alleva con tetra e Laetacara curviceps), resistente, mangia qualsiasi cosa, non è timido, si riproduce facilmente, è a buon mercato e facilmente disponibile. Vinny Kutty non riesce proprio a spiegarsi come mai non siano tra i ciclidi più popolari.
Etroplus maculatus - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Ne ha allevato una forma di colorazione selvatica negli ultimi 10 anni e non se ne è mai stancato. La sua coppia sfornava avannotti in maniera regolare. Una volta ne ha fatto crescere una nidiata fino alla taglia commerciale e l’ha distribuita in giro, ma adesso lascia che gli altri pesci mangino gli avannotti, non tanto per la mancanza di tempo quanto per la mancanza di acquariofili interessati.
L'Etroplus suratensis è più grande, è un ciclide erbivoro, che diventa grande circa come un Heros severus. Come gli Heros severus, richiede una grande quantità di vegetali nella dieta, per cui solitamente venivano alimentarli con foglie di lattuga, spinaci, piselli congelati, zucchini e un po’ di mangime per ciclidi. Questi pesci inoltre stanno meglio ad una temperatura dell'acqua di circa 26,5°C.
Nella letteratura acquariofila, leggerete spesso che gli Etroplus suratensis dovrebbero essere allevato in acqua salmastra, e che richiedono alte temperature come i discus (29-31°C.) ma, dopo che Vinny Kutty li ha visti in natura, ritiene queste condizioni un po’ rigide. Questo pesce si trova più spesso in calde lagune litoranee, in cui arriva a circa 35 cm di lunghezza, ma è stato visto anche in acqua tenera con un pH di circa 6.5, a quasi 100 miglia dal mare arabo. L'acqua non era salmastra e la temperatura era soltanto di circa 25°C. Naturalmente, in acque più tenere e più fresche, questo pesce non è molto abbondante e in gran parte non diventa di dimensioni più grandi di 15 cm. Il più grande esemplare misurato era di poco più piccolo di 17 cm.
Kutty racconta che la cattura degli Etroplus suratensis era un dolore per il collo. Dopo averci provato per quasi un'ora con poca fortuna, nell'acqua fangosa, un pescatore del posto lo ha avvicinato e gli ha fatto vedere come fare: ha preso una fronda di noce di cocco che si trovava vicino a terra, ha camminato dentro al lago e ha cominciato a trascinare la fronda sul fondo del lago. Quindi ha fatto una pausa, osservando le bolle che salivano in superficie, cercando in basso la loro sorgente, ed è ritornato con un Etroplus suratensis nel palmo della mano ed un sorriso sulla faccia. Molto stupito, Kutty ha concluso che, evidentemente, questo pesce quando si sente minacciato ha l'abitudine di tuffarsi nel fango, un comportamento difficile da emulare nei confini di un acquario. Le bolle emesse dal fango solitamente possono essere seguite fino a trovare i pesci. È chiamato "karimeen" dai locali e si dice sia abbastanza saporito.
Le due specie Etroplus maculatus e Etroplus suratensis si trovano spesso insieme. Si ritiene che l'arancione, più piccolo, aiuti il verde, più grande, a mantenersi libero dai parassiti e, in cambio del favore, l'arancione a volte mangi gli avannotti del verde.
Pur avendo allevato insieme queste due specie in un acquario per 2 anni, Vinny Kutty non ha mai osservato comportamenti simili. Quando gli Etroplus suratensis avevano deposto le uova, erano abbastanza aggressivi e inseguivano e scacciavano via gli Etroplus maculatus. Durante i periodi non riproduttivi però entrambe le specie erano abbastanza pacifiche, a parte i soliti inseguimenti e scontri per la gerarchia.
Etroplus suratensis- Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Naturalmente, nei torrenti visitati durante il viaggio, c'erano Tilapia ovunque. Le Tilapia non sono quella tremenda minaccia per i pesci nativi che una volta si credeva che fossero.
Fra gli altri pesci trovati vi era Glossigobius gerius, un gobide dall’aspetto davvero cattivo - un pesce adulto arriva alle dimensioni di un braccio umano e nella sua bocca può stare senza difficoltà il nostro pugno. È una di quelle creature capaci di infondere timore soltanto grazie al proprio aspetto. È uno dei predatori principali di entrambe le specie di Etroplus.
Tra gli altri predatori degli Etroplus ci sarebbero circa una mezza dozzina di specie di Channa (Snakeheads) ma purtroppo una malattia sconosciuta che si pensa arrivata dall’Asia Sud-Orientale ha provocato la scomparsa quasi completa di questo genere in India. Soltanto pochi generi sembrano essere soggetti a questa malattia, ma quelli che lo sono, sono annientati. Gli studiosi suppongono che il vettore possa essere un virus, ma non è stato confermato. Infatti durante il viaggio di raccolta non è stato visto nessun Channa.
I Channa erano abbastanza comuni in Thailandia verso il 1990, durante una visita dei Kutty in quel paese, il che fa supporre che questa malattia sia abbastanza recente. Nel loro habitat naturale sono pesci ricercati per l'alimentazione e la loro recente assenza probabilmente ha interessato le diete di molti. La loro carne è grassa e senza spine. Generalmente sono pesci molto grandi (60 cm) con colorazione mimetica, ma c’è una piacevole eccezione, vale a dire Channa gachua (o Channa orientalis come è talvolta conosciuto). Questa specie è molto colorata, con tante macchie verdi, blu e rosse, e, il che è ancora meglio, cresce al massimo fino a circa 15 cm, e sembra che qualche acquariofilo tedesco sia riuscito a riprodurli in acquario. Per Kutty questo è ovviamente molto interessante, perché i pesci che si riproducono facilmente lo hanno sempre affascinato, e sperava davvero di trovarne qualcuno durante il suo viaggio.
Oltre ai Channa, sempre riguardo agli Etroplus, è stato osservato qualche pesce gatto molto grande del genere Ompok, Ompok bimaculatus e un Wallago attu gigante lungo quasi 1,20 m. Questi pesci sono i predatori primari degli Etroplus in India. Parlando di pesci gatto, Kutty stava quasi per catturare dei Mystus sp. quando una persona che stava guardando lo ha avvertito non andare vicino alle loro pinne pettorali o dorsali - si dice che possano iniettare del veleno nel corpo, che causa forte dolore per alcune ore, ma non molto di più.
Così, questo è il resoconto del viaggio di raccolta di Vinny Kutty nell’India sud-occidentale. Non ha riportato indietro nessun pesce, a causa delle poche tappe, dei permessi per l’esportazione, delle procedure per la quarantena, ecc., però se avesse avuto la fortuna di catturare un Etroplus canarensis, certamente non lo avrebbe lasciato lì!
L'attenzione di Vinny Kutty si sposta quindi verso il fenomeno dell'acquariofilia in India, che sta ancora germogliando. Le nuove specie e le attrezzature sembrano essere dappertutto. Negli ultimi 10 anni la nazione nel suo insieme ha subito drammatici cambiamenti economici e, di conseguenza, c’è stato un enorme passaggio della popolazione dalla povertà e da condizioni di basso reddito alla classe media. Ci sono milioni di persone che adesso possono godere di beni non indispensabili, invece di essere appena sopra il livello di sopravvivenza. Questa transizione però non è stata necessariamente positiva - chi ha meno rispetto per l’ambiente sono proprio coloro che hanno appena scoperto il loro appena nato potere finanziario. Vanno oltre la capacità dei poveri di inquinare l'ambiente, poiché questi ultimi non posseggono nulla di natura inquinante; le persone istruite e ricche d'altra parte sono spesso più informate dei danni provocati dall’inquinamento ambientale.
I nuovi ricchi sembrano, almeno in India, disposti ed in grado di mettere al bando la causa ambientalista e di creare sprechi dei consumatori, disporre di prodotti chimici tossici ecc. senza molti sensi di colpa. Molti ora hanno fantastiche automobili nuove e le loro emissioni non vengono affatto controllate. I combustibili al piombo e il diesel stanno soffocando le città dell'India. Così, l'acquariofilia in fioritura si mescola con gli svantaggi legati alla progressiva industrializzazione della società.
Per Vinny Kutty, al contrario, l'acquariofilia è un simbolo dell'amore per la natura, quindi l’ambientalismo e il mantenere l'acquario vanno di pari passo.
La maggior parte dei pesci visti nei negozi sono stati importati da paesi asiatici sud orientali, come Singapore e Thailandia. Ci sono alcune imprese di piscicoltura tropicale in India, ma anche queste non sono molto sviluppate. La visita ad un piccolo allevamento di gourami e carassius, dopo aver visto i fantastici allevamenti in Florida, non è riuscita ad impressionarlo. In generale, è stato un viaggio meraviglioso che Kutty spera di ripetere ancora.
Testo originale in inglese © Vinny Kutty
Riferimenti & Link
articolo su Practical Fishkeeping con descrizione, foto e video dei biotopi naturali di un grande lago a Rekawa sulla costa meridionale dello Sri Lanka
articolo con foto ed indicazione di piante e pesci endemici sui biotopi dell'India e del Bangladesh
Biotopi di Bleher. Spedizioni in habitat acquatici. Biotopi acquatici in natura. Acquario biotopo.
Edizione italiana - di Heiko Bleher (Autore), R. Bulla (a cura di), G. Iovino (Traduttore) Questo libro include alcune delle 908 spedizioni che fino ad oggi ho effettuato, nelle parti più remote del pianeta, e migliaia di foto, indigeni, flora e fauna di sopra e sott'acqua, di cui ho dato oltre 40 riassunti dettagliati di come ricrearlo in acquario. Inoltre ci sono molte descrizioni dei biotopi acquatici di tutto il mondo.
Bleher's biotopes. Expedition to aquatic habitats, aquatic biotopes in nature, biotope aquarium
Edizione Inglese - di Heiko Bleher, il libro ha 460 pagine e migliaia di foto, comprende la descrizione di circa 50 paesi e lo stato del proprio ambiente acquatico oggi, compresa la descrizione dettagliata di fiumi e laghi più di 500 con circa 2500 specie di pesci citati e riportati (molti nuovi), e quasi 500 nomi diversi di piante acquatiche.
Aquascaping: A Step-by-Step Guide to Planting, Styling, and Maintaining Beautiful Aquariums
Edizione Inglese - di George - Farmer - una guida passo passo per piantare, modellare e mantenere bellissimi acquari subacquei, l'esperto di acquari con piante George Farmer insegna come creare il paesaggio acquatico perfetto.
Edizione Inglese - di Kasidit Wannurak - il biotopo o acquario d'acqua nera, con un pH relativamente basso o un'elevata acidità, è il preferito di molti tipi di bellissimi pesci.
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Per approfondire:
Video e foto degli Etroplus, i ciclidi indiani, ripresi nel loro ambiente naturale, pubblicati sulla pagina facebook di Fishplore.com
Descrizione, informazioni e immagini degli habitat in cui vivono in natura i Danio
Viaggio alla ricerca dell'inafferrabile Dawkinsia denisonii (ex Sahyadria/Puntius denisonii), una splendida specie del cui habitat si conosce pochissimo - tratto e tradotto da un articolo di Madan Subramanian
Viaggio esplorativo in un fiume indiano vicino a Bangalore, alla ricerca di pesci e piante da prelevare in natura e provare a far riprodurre in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Hayath
Un gruppo di acquariofili indiani trascorre un lungo weekend sul Ghats occidentale osservandone gli ecosistemi, con particolare attenzione alle piante acquatiche - tratto e tradotto da un articolo di R. R. Sriram
Viaggio sul fiume Ichamati, in India, di un gruppo di amici alla ricerca di pesci, piante e materiale con cui arredare l'acquario - tratto e tradotto da un articolo di Ravi Chandran
Beta deve recarsi a Bangalore, città nel centro dell'India meridionale tropicale, per il matrimonio di un amico. Ne approfitta per passare una giornata a catturare i pesci nativi con i membri della locale associazione acquariofila. Un sacco di grandi foto - tratto e tradotto da un articolo di Beta Mahatvaraj
Reportage fotografico della ricerca, dell'avvistamento e infine della cattura di Etroplus canarensis, il ciclide più raro delle tre specie presenti in India. Belle foto e descrizioni degli ambienti naturali in cui vive - tratto e tradotto da un articolo di Ravi Chandran
Branco di Dawkinsia filamentosa in un torrente nei Ghati orientali in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Puntius mahecola nel loro ambiente naturale - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Garra sp. in un torrente dei Ghati orientali in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Oreichthys coorgensis, un piccolo ciprinide che vive nelle sorgenti del Cauvery nel Karnataka, in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Descrizione ed immagini dell'habitat naturale da cui provengono le tre specie appartenenti al genere Etroplus
Nano fish in natura - Pesci del Bengala settentrionale, in India - Video © Fishplore.com
Laguna di Poovar, nel Kerala, in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Un gruppo di acquariofili da Chennai risalgono un torrente collinare d'acqua chiara ed incontrano una grande varietà di pesci e piante, e scattano con moltissime foto - tratto e tradotto da un articolo di R.R. Sriram
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Il biotopo d'origine dei Badis badis, con informazioni, notizie, foto e video degli habitat naturali da cui provengono
Il biotopo d'origine dei Dario dario, con informazioni, notizie, foto e video degli habitat naturali da cui provengono
I Mesonoemacheilus guentheri e del loro habitat in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Mesonoemacheilus triangularis (Zodiac Loach) in a torrente nei Ghati occidentali in Kerala (India) - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Indicazioni per cercare di ricostruire idealmente in acquario un biotopo simile a quello che si ritrova in un fiume indo/birmano, con belle foto degli habitat acquatici naturali dell'India e del Myanmar - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
Descrizione di un viaggio presso il fiume Cauverypattnam, in India, alla ricerca e alla cattura delle specie autoctone, allo scopo di studiarne gli ambienti naturali d'origine - tratto e tradotto da un articolo di R. R. Sriram
Descrizione, notizie e immagini degli habitat in natura in cui vivono i Botia almorhae/lohachata
Descrizione, informazioni e immagini degli habitat in cui vivono in natura i pesci palla nani d'acqua dolce del genere Carinotetraodon
Alcuni splendidi scatti dei biotopi acquatici nei corsi d'acqua che scendono dai Ghati Occidentali (Western Ghats) in India - Foto © Beta Mahatvaraj
Devario malabaricus in un corso d'acqua nei Ghati orientali in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Rasbora dandia e Eriocaulon sp. in un corso d'acqua nei Ghati occidentali in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
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