E' un pesce eurialino che per vivere a lungo e in salute necessita di essere allevato in acqua salmastra.
Etroplus maculatus - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Etroplus maculatus nella brillante varietà arancio-gialla che si trova spesso in commercio - Foto © Père Igor (Wikimedia)
9.5 cm TL
Nel commercio acquariofilo si vedono molto raramente esemplari di Etroplus maculatus nella forma selvatica, generalmente color olivastro, mentre sono ampiamente disponibili ceppi ornamentali ottenuti tramite selezioni. Sono normalmente in vendita come Chromide "rosso" o "giallo" e hanno una livrea di colore giallo-arancio solido, senza elementi scuri.
Vivono in prossimità delle foci dei torrenti, di preferenza nelle lagune litoranee indiane, nelle zone influenzate dalle maree, sono quindi pesci d'acqua salmastra.
Anche se sembrano tollerare senza difficoltà anche l'acqua dolce, tanto che non sono infrequenti deposizioni anche in acquari d'acqua dolce, in realtà non possono vivere così per tutta la vita. Anche in natura si possono ritrovare in acqua dolce e tenera, ma la loro presenza è molto meno frequente e le loro dimensioni rimangono più piccole che in acqua salmastra.
Etroplus maculatus esibisce una diffusa simpatria con il congenere Etroplus suratensis in tutta la sua area naturale, e le osservazioni dei pesci selvatici hanno fornito la prova di un rapporto simbiotico tra i due nella laguna tidale di Negombo, a sud-ovest dello Sri Lanka. Etroplus maculatus agisce come un pulitore per il più grande Etroplus suratensis, eliminando i parassiti e simili da corpo e pinne, ma la nutrizione che questi forniscono è considerata di secondaria importanza, e quindi non il beneficio principale ottenuto dal compito.
Molto più credibilmente, si ipotizza che il vantaggio di Etroplus maculatus sia quello di favorire la salute generale, e il successo riproduttivo di conseguenza, di Etroplus suratensis, perché è un predatore attivo delle uova e degli avannotti del suo stretto parente. Sono stati visti gruppi di Etroplus maculatus consumare intere covate di uova e di avannotti di Etroplus suratensis mentre quest'ultimo esibisce un comportamento apparentemente altruistico in cui individui adulti non imparentati con i genitori aiuterebbero nella difesa del territorio.
Etroplus è l'unico genere di Cichlidae nativo del subcontinente indiano e dello Sri Lanka, e attualmente comprende tre specie tra le quali Etroplus canarensis è limitato unicamente all'acqua dolce e limitato nella distribuzione, mentre Etroplus maculatus e Etroplus suratensis sono eurialini e relativamente diffusi.
Etroplus maculatus può essere facilmente distinto dalle altre specie poiché le macchie scure sul corpo sono ridotte a 1-3 macchie scure appena sopra la metà del corpo (a meno che non sia stressato, quando possono apparire corte barre nella parte superiore del corpo con una grande macchia posteroventrale scura) ed è molto più chiaro nel complesso, con la maggior parte delle squame corporee aventi un centro rosso-arancio. Le due specie restanti sono in possesso di una serie normalmente di 6 barre verticali scure sul corpo (escluse quelle sulla testa e sul peduncolo caudale), ma in Etroplus canarensis le prime 3 barre tendono a biforcarsi mano a mano che il pesce matura; il colore base del corpo è grigio giallastro, e alcune squame del corpo hanno una macchia centrale giallastra, mentre in Etroplus suratensis le barre rimangono solide per tutta la vita, il colore di base del corpo è verdastro-marrone, e numerose squame corporee hanno una macchia centrale bianco perlaceo. Etroplus suratensis è anche molto più grande, essendo in grado di superare i 30 cm SL.
Il parente più stretto del genere Etroplus tra gli altri ciclidi è il genere endemico malgascio Paretroplus e questi due generi sono talvolta raggruppati sotto la sottofamiglia putativa Etroplinae. Sono un antico lignaggio morfologicamente distinto e rappresentano il gruppo evolutivo di tutti gli altri ciclidi (Sparks e Smith, 2004) con diversi caratteri specializzati unici (Sparks, 2001; Stiassny et al, 2001).
Il genere Etroplus può essere distinto dal genere Paretroplus da un certo numero di caratteri, tra cui: il possesso di denti tricuspidi (vs. unicuspidi in Paretroplus); denti presenti in più righe in entrambe le mascelle superiore e inferiore (contro una sola fila di denti in entrambe le mascelle superiore e inferiore, denti numerosi in entrambe le mascelle superiore e inferiore (vs. denti in numero limitato (<18 in mascella superiore, <14 inferiori); un elevato numero di spine nella pinna anale (Sparks, 2001; Stiassny et al., 2001).
Etroplus maculatus con la livrea selvatica, raccolto nel fiume Bharathapuzha nel Distretto Palakkad del Kerala, India - Foto © Raghu.kuttan (Wikimedia)
- Specie d'acqua salmastra
- Specie che viene riprodotta in cattività, ma sono spesso in commercio esemplari provenienti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Asia: India peninsulare e Sri Lanka
In India la distribuzione di Etroplus maculatus si estende verso sud lungo la costa occidentale dallo stato del Maharashtra attraverso gli stati di Goa, Karnataka e Kerala fino alla parte meridionale della penisola nello stato del Tamil Nadu. I record dallo Sri Lanka sono per lo più limitati alla costa occidentale e riguardano le province del nord, nord-ovest, nord-centro e ovest.
La località tipo è "Coromandel, India" (erroneamente; la costa di Coromandel è l'intera costa sud-orientale del subcontinente indiano tra False Divi Point, stato dell'Andhra Pradesh, e Kanyakumari, stato del Tamil Nadu)

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Orange Chromide: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente bentopelagico, amfidromo, acqua dolce e acqua salmastra. Clima tropicale.
Etroplus maculatus si ritrova nelle lagune e nei piccoli torrenti. Entra negli estuari. Spesso si trova fra le radici e le erbe infestanti ai margini delle lagune ed in alcune vasche secche della zona (ora relativamente rare).
E' una specie eurialina che abita soprattutto estuari salmastri, lagune costiere e il basso corso dei fiumi. Si trova anche in habitat d'acqua dolce, compresi un certo numero di laghi interni in Sri Lanka, anche se sembra sia stato introdotto intenzionalmente. Il congenere Etroplus suratensis si trova in genere negli stessi habitat e questa è l'evidenza che suggerisce che questa simpatria non sia casuale ma possa rappresentare un rapporto reciprocamente vantaggioso con un piccolo imbroglio da parte di Etroplus maculatus.
Nel lago Chembarampakkam, un lago d'acqua dolce artificiale sul fiume Adayar vicino alla città di Chennai nello stato del Tamil Nadu, in India, si trova insieme a numerose altre specie di pesci, tra cui Notopterus notopterus, Puntius amphibius, Puntius Chola, Puntius vittatus, Pethia conchonius, Dawkinsia filamentosa, Laubuca laubuca, Esomus danricus, Mystus cavasius, Mystus vittatus, Neotropius atherinoides, Xenentodon cancila, Oryzias dancena, Macrognathus pancalus, Parambassis ranga, Trichogaster lalius, Channa punctata, più i non-nativi Trichopodus trichopterus e Oreochromis sp. (Tilapia).
Una coppia di Etroplus maculatus (Orange Chromide) che cura gli avannotti in un corso d'acqua dei Ghati Occidentali in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Una coppia di Etroplus maculatus (Orange Chromide) che cura gli avannotti in un corso d'acqua dei Ghati Occidentali in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Dimensioni minime dell'acquario: 120x60x60h cm è il minimo da considerare per allevarne un gruppo di individui.
Perché si mantenga in salute è necessario allevare Etroplus maculatus in acqua salmastra, ad una densità di circa 1.005, e provvedere abbondanti nascondigli e ripari (caverne, rocce, sassi, legni e radici) e molte piante, scelte tra quelle che resistono in acqua salmastra. Può tollerare acqua dolce, purché sia dura e basica, ma solo per brevi periodi, non per tutta la vita, altrimenti ne verrà notevolmente accorciata.
L'arredamento è in gran parte questione di gusto personale, anche se un substrato di sabbia, rocce di forma variabile e alcuni rami o legni, simulerebbero adeguatamente le condizioni naturali.
E' intollerante all'accumulo di inquinanti organici e richiede acqua pulitissima, il che significa che dovrebbero essere considerati di routine cambi d'acqua settimanali del 25-50% del volume dell'acqua.
Comportamento e compatibilità: Etroplus maculatus è relativamente tranquillo, tranne nel periodo riproduttivo, e preda i pesci più piccoli. In un ambiente di comunità è raccomandata l'aggiunta di un gruppo o due di specie gregarie, pelagiche, che agiscano come "pesci rassicuranti". Sono adatti pesci d'acqua salmastra, tranquilli e pacifici, tra i poecilidi ad esempio vanno molto bene i Poecilia sphenops, ma anche i Parambassis sp.
Le specie di Etroplus sono liberamente gregarie e tendono a formare gruppi, tranne nel periodo della deposizione e quando curano la prole, e in particolare mostrano una forte risposta sociale quando si sentono minacciati. Dovrebbe quindi essere il minimo allevarne un gruppo di 8 o più individui, che formeranno una gerarchia di dominanza notevole una volta raggiunta la maturità sessuale. Quando allevati in numero minore gli esemplari più deboli possono diventare il bersaglio di un eccessivo stress da parte degli individui dominanti, o il gruppo potrebbe non riuscire a stabilire una solida gerarchia sociale e di conseguenza si comporterebbero nervosamente.
Gruppo di 6 Etroplus maculatus, Orange chromide, in un acquario salmastro da 120 litri, in attesa che si formi una coppia da tenere lì, mentre gli altri 4 saranno spostati in un altro sacquario salmastro da 450 litri - Video © The Fishkeeper
Durezza: 179 – 357 ppm
Le osservazioni dei pesci selvatici suggeriscono che Etroplus maculatus sia abbastanza un generalista, con una tendenza a pascolare su aufwuchs e alghe filamentose su superfici solide, anche se è stato osservato agire come 'pulitore' per il congenere Etroplus suratensis, mangiando parassiti e funghi dal suo corpo e pinne.
In acquario possono essere offerti mangimi secchi di alta qualità, ma mostra una preferenza per piccolo cibo vivo o congelato, come larve di chironomus, Tubifex, Artemia, larve di zanzara, etc. Almeno qualcuno dei prodotti secchi dovrebbe contenere una percentuale significativa di sostanze vegetali quali Spirulina o simili, mentre sono integratori utili anche piselli tritati e simili.
Ci sono in merito informazioni contrastanti su variazioni di colorazione che potrebbero interessare i maschi, le femmine o entrambi durante il periodo riproduttivo; probabilmente la confusione è attribuibile a differenze fenotipiche tra le popolazioni selvatiche. Comunque è certo che il sesso non è individuabile molto facilmente fino a che i pesci non depongono.
Nei ceppi ornamentali sia i maschi che le femmine possono non avere le macchie scure sul corpo e mantenere un colore rosso-arancione luminoso permanente.
Abbastanza facile, ottenuta molte volte in acquario. E' una specie che depone su substrato ed ha cure bi-parentali; forma legami di coppia temporanei nel periodo riproduttivo.
Le osservazioni dei pesci selvatici in Sri Lanka suggeriscono che ci sono due periodi riproduttivi all'anno, rappresentati dalla stagione secca pre-monsonica (da dicembre ad aprile) e dalla stagione monsonica (da giugno a settembre, la stagione dei monsoni è secca in alcune parti dello Sri Lanka), quando la salinità dell'acqua aumenta e diminuisce la torbidità; si pensa che quest'ultimo fattore benefici i pesci per via del migliore contatto visivo tra adulti e avannotti.
Etroplus suratensis si riproduce sempre in coppie isolate e mostra una preferenza per i siti con più possibilità di sopravvivenza per gli avannotti; entrambi i genitori rimangono con uova e avannotti ogni momento, senza lasciarli mai neppure per mangiare.
Questo comportamento è in contrasto con quello del congenere Etroplus maculatus che sceglie aree di fitta vegetazione, al fine di proteggere meglio le uova quando vengono deposte da coppie isolate, ma durante il picco dell'attività riproduttiva (luglio) le uova vengono deposte tra vegetazione rada, apparentemente una via di mezzo tra tutela degli avannotti e cibo per gli adulti. Questi ultimi siti sono anche occupati dai conspecifici non in riproduzione e alla ricerca di cibo, che sono stati visti predare attivamente gli avannotti. Queste ulteriori pressioni fanno si che le coppie scelgano siti di riproduzione vicini l'uno all'altro, in modo da ridurre i rischi.
Quando i pesci si riproducono in tali colonie è stata registrata una riduzione sia del cannibalismo reale che di quello tentato, mentre durante la cura degli avannotti normalmente rimane con la covata un solo genitore, mentre l'altro lascia il territorio per mangiare, con i ruoli che si invertono ogni pochi minuti.
Si considera quindi che Etroplus suratensis spenda il doppio del tempo e delle energie per la cura della covata rispetto a Etroplus maculatus, ma con una diminuzione del rischio di predazione degli avannotti.
In acquario, il modo migliore di selezionare una coppia è comprare un gruppo di 6-8 giovani ed alimentarli bene, con una dieta variata, consentendo loro di scegliere i propri partner. Una volta formata spontaneamente una coppia, si possono rimuovere gli altri pesci, o spostare la coppia stessa in un altro acquario, da sola. L'acquario per la riproduzione dovrebbe essere almeno 60 cm di lunghezza, allestito con caverne, ripari e nascondigli (rocce, sassi, legni e radici) e molte piante. E' essenziale che l'acqua sia dura, alcalina e leggermente salmastra, ed è preferibile una temperatura leggermente superiore a quella d'allevamento (25-28°)
Durante il corteggiamento la coppia pulirà diversi potenziali posti adatti alla deposizione, che possono consistere in rocce o legni, a seconda di quello che trovano a disposizione, andrà bene persino il vetro dell'acquario, e la zona circostante sarà difesa contro gli intrusi da quel momento in poi. Le uova sono deposte in modo tipico e collegati tramite brevi filamenti che consentono un certo grado di movimento. Possono essere deposte fino a 300 uova, che aderiscono alla superficie scelta.
Entrambi i genitori partecipano alla sorveglianza del territorio in generale e alla cura della covata, come ventilarle con le pinne e metterle in bocca per tenerle pulite dai sedimenti. L'incubazione è di circa 2 giorni a una temperatura di 27°C con gli avannotti che nuotano liberamente in altri 2-3 giorni. Prima di schiusa gli adulti scavano un certo numero di buche nel substrato che circonda il sito di deposizione delle uova e gli avannotti vengono spostati tra queste buche fino a che non viene assorbito tutto il sacco vitellino.
Nel periodo iniziale si possono vedere gli avannotti attaccarsi ai fianchi dei genitori, si pensa che secernino un muco nutritivo, come fanno i discus.
Una volta che gli avannotti nuotano liberamente ed hanno quindi finito il sacco vitellino, possono essere alimentati con cibo molto piccolo, come infusori e parameci. Dopo pochi giorni sono grandi abbastanza da accettare naupli d'artemia appena schiusi, microworm, ecc.
Gli avannotti sono molto sensibili ai cambiamenti nella chimica dell'acqua, quindi è preferibile fare cambi molto frequenti ma di piccole quantità d'acqua, in modo da mantenere stabili i valori.
Le cure parentali possono essere molto estese ne tempo, e una coppia può continuare a difendere i loro avannotti anche fino a quando sono quasi grandi come loro. Alcuni allevatori preferiscono rimuovere le uova prima della schiusa, in quanto spesso vengono mangiate dai compagni di vasca o dai genitori stessi; il metodo più comune è quello di rimuovere la pietra con le uova attaccate e metterla in un contenitore separato con acqua dell'acquario degli adulti. Il movimento dell'acqua verso le uova è mantenuto inserendo una pietra porosa o l'uscita del filtro vicino alla pietra, mentre tutte quelle che mostrano segni di fungosi devono essere rimosse non appena notate.
Taxa principali
In passato ha rischiato l'estinzione nei luoghi d'origine anche a causa del prelievo ai fini acquariofili mentre oggi viene riprodotto in allevamento. Contrariamente ai congeneri è una specie d'acqua dolce, che ama acque molto ossigenate.
E' un pesce eurialino che per vivere a lungo e in salute necessita di essere allevato in acqua salmastra.
Non è particolarmente popolare in acquariofilia, per le dimensioni che raggiunge e perché deve vivere in gruppo, cose che lo rendono adatto solo a vasche enormi
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
Scheda descrittiva su SeriouslyFish.com
Ethology and ecology of cichlid fishes of the genus Etroplus in Sri Lanka: preliminary findings
Resoconto dell'osservazione nel loro ambiente naturale di Etroplus maculatus e Etroplus suratensis. Quest'ultimo trae beneficio dall'essere pulito da E. maculatus; è dubbio che l'ingesione di parassiti e funghi sia il beneficio diretto che trae E. maculatus da questa pratica. Più probabilmente il vantaggio di E. maculatus è la sopravvivenza e il successo riproduttivo di E. suratensis, che a sua volta provvede uova e larve per le abitudini predatorie di E. maculatus. La predazione è rivolta a uova e larve, e diminuisce con il crescere degli E. suratensis. E. maculatus mostra un comportamento unico durante il ciclo parentale, in cui entrambi i genitori difendono i loro piccoli fino a che non sono vicini alla maturità sessuale, e quasi alle stesse dimensioni dei genitori.
Parental egg care behavior and fanning activity for the orange chromide, Etroplus maculatus
Studio fisiologico che rivela che l'agitazione delle pinne pettorali dei genitori sopra la covata aumenta il consumo di ossigeno, aumenta il tasso di crescita e promuove in generale il successo della covata. Gli studi hanno mostrato differenze significative tra le coppie nidificanti in situazioni coloniali rispetto a quelle isolate. In ultima analisi gli Etroplus genitori sono in grado di modulare le loro attività ventilatorie in risposta alle situazioni contingenti, il che permette loro di massimizzare il successo riproduttivo.
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility

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