Molto pacifico ma non adatto alle vasche di comunità, a causa delle sue esigenze e del carattere schivo e riservato. Viene facilmente confuso con Farlowella acus.
Farlowella vittata - Foto © Per Gunnar Stenersæter (Akvaforum.no)
22.5 cm SL
Delle 27 specie descritte di Farlowella (famiglia Loricariidae) che si trovano in tutto il Sud America, solo due vengono regolarmente esportate. La maggior parte della letteratura esistente si riferisce a queste due specie come Farlowella acus e Farlowella gracilis. Farlowella acus è in forte pericolo di estinzione e viene pertanto importata molto raramente, se non niente del tutto, mentre il rappresentante più comune del genere che troviamo negli acquari degli acquariofili non è Farlowella acus ma bensì Farlowella vittata. Il modo più semplice per distinguere le due specie è confrontare la forma del rostro, che è più lungo e più sottile in Farlowella vittata, anche se ci sono differenze anche nella disposizione delle placche ventrali. Un'altra differenza facilmente riconoscibile tra le due specie è che in Farlowella acus i maschi sviluppano odontidi riproduttivi (una "barba") sul muso, che manca nei maschi maturi di Farlowella vittata.
Allevare e persino riprodurre Farlowella vittata in acquario non è difficile. L'acquario perfetto per loro ha uno strato sottile di alghe che cresce su tutti i lati della vasca, tranne il vetro anteriore, che servono come cibo di base per i pesci. Si deve solo fare attenzione che gli avannotti abbiano cibo a sufficienza, poiché mangiano molto lentamente. L'acquario dovrebbe preferibilmente essere piantumato con piante a foglie larghe. Farlowella vittata ama temperature più elevate, quindi la temperatura dell'acqua dovrebbe essere compresa tra 26 e 30°C. La durezza e il pH non hanno importanza, finché si evitano gli estremi.
Tra i pesci d'acquario è davvero uno tra i più esperti in mimetismo: appesi o posati immobili su un ramo sommerso passano facilmente inosservati. Si muovono da superficie a superficie, di solito con brevi "salti"; quando devono nuotare lo fanno con ondulazioni del corpo e dandosi propulsione con la pinna caudale. Si ritiene che abbiano un'aspettativa di vita di più di 15 anni; la loro morte prematura, frequente in acquario, è probabilmente dovuta alla loro richiesta di parametri e condizioni d'acqua stabili, e dal fatto che dovrebbero essere introdotti solo in acquari stabili con un un buon biofilm, alghe o foglie secche. Non apprezzano di essere spostati, e una volta introdotti in acquario dovrebbero essere lasciati da soli.
Come la maggior parte dei "catfish" sudamericani, sono sensibili alle sostanze chimiche e ai farmaci; quando sono presenti nell'acqua sostanze irritanti in genere scelgono una foglia o un oggetto vicino alla superficie dell'acqua e rimangono lì immobili, con il rostro sporgente sopra l'acqua nel tentativo di ottenere ossigeno... in questo caso bisognerebbe immediatamente effettuare un cambio parziale sostanzioso.
Nonostante la loro forma e le loro abitudini innegabilmente interessanti, sono consigliati solo per gli acquariofili esperti e dedicati, che possano fornire loro le condizioni di cui hanno bisogno per stare bene e in salute. Sono particolarmente sensibili al momento della prima importazione e le perdite purtroppo sono comuni in questo periodo iniziale. Acquistare solo pesci messi in quarantena, e controllare la loro pancia per notare se ci sono segni di deperimento prima di comprarli.
- Specie schiva e ritrosa, non adatta alla vita nei comuni acquari di comunità
- Specie che diventa grande: 15-20 cm
- Specie a cui va dato da mangiare, come a tutte le altre, non è vero che si nutrono solo di residui di cibo o di escrementi!
- Specie raramente riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono in genere dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Sud America: Colombia e Venezuela
Farlowella vittata è stata descritta nel fiume Uribante nel bacino idrografico di Apure, nello stato di Táchira in Venezuela (Myers 1942). La specie è presente negli affluenti della Colombia e del Venezuela lungo tutto il bacino idrografico del fiume Orinoco, nonché in piccoli bacini idrografici che sfociano nel mare. In Colombia la specie è presente nei fiumi Ariari, Guayabero (drenaggio Guaviare), Cusiana, Cravo Sur, Upía, Laguna Manacacías e Orotoy (drenaggio Meta) (Usma et al. 2016, DoNascimiento et al. 2018). In Venezuela i documenti includono i fiumi Quinimarí, Canaguá, Masparro, Guanare, polder Apure, Yacambú, Cinaruco, torrenti nelle pianure alluvionali (drenaggio Apure) Orituco, Aguaro, Pao, Mocapra, morichales, cananguchales, Amana, Caris, Uracoa (Guáricoa), San Gustalpan e Cristalano, e juan (pendii verso il Golfo di Paria), Orinoco, Ocamo, Ventuari, Cataniapo, Parguaza, Caura, Orocopiche, Caroní (Scudo della Guyana) e delta meridionale dell'Orinoco (Retzer e Page 1996, Rodríguez-Olarte et al. 2003, Taphorn et al. 2004, Lasso et al. 2010, Lasso e Sánchez-Duarte 2011). La specie è segnalata in 606 siti ad altitudini comprese tra 26 e 773 metri sul livello del mare.

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Twig Catfish: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- Farlowella vittata è considerata a rischio minimo (Least Concern) in base alla sua ampia distribuzione, abbondanza e presenza in diverse aree protette e fiumi conservati. Tuttavia, oltre all'impatto antropico in molti bacini idrografici (ad esempio, quello pedemontano), ha un importante valore per la pesca ornamentale, che mostra un elevato tasso di prelievo dagli ambienti naturali.
Ambiente: Acqua dolce, clima tropicale
Farlowella vittata abita le aree di vegetazione sommersa o le radici aggrovigliate lungo le rive di fiumi e torrenti. La specie vive in torrenti, torrenti e fiumi in pianura (lagune, paludi, morichales, cananguchales) e pedemontani, su acque e substrati eterogenei, con rami, foglie o radici sulle rive e sui litorali. La specie raggiunge i 224 mm di lunghezza standard. Nel fiume Güejar si nutre principalmente di alghe, fitoplancton e zooplancton. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a 154 mm SL e si riproducono durante la stagione delle acque alte con una fecondità di 1.819 uova (García-Alzate et al. 2012).
Non sono disponibili dati per stimare la dimensione totale della popolazione, ma si ritiene che la popolazione di Farlowella vittata abbia un trend stabile, data la sua abbondanza e l'ampia distribuzione in tutto il bacino dell'Orinoco e nei bacini idrografici limitrofi. La specie è moderatamente abbondante nei torrenti e nei fiumi del sistema Cusiana, bacino idrografico del Meta (Urbano-Bonilla et al. 2014).
L'habitat di Farlowella vittata è eterogeneo, il che suggerisce poche minacce specifiche per la specie. Tuttavia, fattori di stress antropici, principalmente legati all'agricoltura, si verificano nelle zone pedemontane andine dei bacini idrografici di Guaviare, Meta e Apure. La pesca a scopo ornamentale è considerata una minaccia molto seria (García-Alzate et al. 2012), così come l'estrazione dell'oro nello Scudo della Guyana.
Dimensioni minime dell'acquario: 90x45x45h cm in quanto è un pesce molto inattivo.
E' preferibile un allestimento che riproduca i fiumi e torrenti che abita, con sabbia come fondo, rocce lisce e molti rami e radici.
E' essenziale che l'acqua sia ben ossigenata, preferibilmente con una leggera corrente che percorra tutta la vasca. La manutenzione costante è una condizione essenziale, in quanto sono sensibilissimi alle cattive condizioni dell'acqua.
Comportamento e compatibilità: Farlowella vittata è molto pacifico ma non è adatto alle vasche di comunità, a causa delle sue esigenze e del carattere schivo e riservato. Non solo ha bisogno di acqua pulitissima, ma non può competere per il cibo con specie più vigorose o grandi. Possibili compagni di vasca possono essere piccoli caracidi e altri loricaridi che abitano acque simili.
I maschi possono essere un territoriali, ma raramente si feriscono anche se combattono tra loro, in genere se ne possono allevare più esemplari insieme.
Farlowella vittata - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
Farlowella vittata - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
24-27°C
Durezza: 3-10° DH
Le specie del genere Farlowella sono primariamente vegetariane, per cui la parte fondamentale della loro dieta deve essere composta da vegetali, sia freschi (cetriolo, cavolo, spinaci, lattuga, ecc.) che secchi (pastiglie di spirulina, pastiglie di alghe da fondo, ecc.). Accettano anche cibo vivo e congelato, come chironomus, dafnie, artemie, ma devono essere offerti solo occasionalmente.
Queste specie brucano continuamente sulla superficie di foglie, legno, pietre, substrato e pareti dell'acquario. Sono ottimi consumatori di diatomee e alghe verdi comuni, ma non mangiano alghe a pennello o a barba.

L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Abbastanza facile da individuare, il rostro del maschio è più grande e quando il maschio è maturo sviluppa delle file di denticoli, del tutto assenti nelle femmine.
Coppia di Farlowella vittata, maschio in primo piano - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
Se allevati in condizioni adatte e ben alimentati, la riproduzione dei Farlowella vittata è abbastanza facile da ottenere, anche se gli avannotti sono molto difficili da alimentare e far crescere.
E' preferibile partire da un gruppo di 6 o più giovani, tra i quali si formi una coppia. L'acquario di deposizione deve avere acqua pulitissima e i pesci devono essere molto ben alimentati.
Depongono in genere di notte e su una superficie verticale, in genere il vetro della vasca. Le uova sono sorvegliate dal maschio, che si occupa anche della ventilazione, e schiudono dopo circa 6-10 giorni. In questo periodo, il maschio può essere visitato da altre femmine, che aggiungono le loro uova alla covata.
Le larve appena schiuse hanno un sacco vitellino molto piccolo, che si esaurisce presto, e qui sorge il problema della loro alimentazione, perchè devono avere costante accesso a grandi quantità di vegetali, abbastanza teneri da consentire loro di digerirli, e nel contempo è mortale per loro ogni cambiamento nella chimica dell'acqua e innalzamento di inquinanti. Si può provare con foglie di cavolo e spinaci messe a bagno in acqua per un paio di giorni, senza scottarli in acqua bollente in quanto questo li priva della maggior parte delle sostanze nutritive, o alghe coltivate su rocce in una vasca illuminata dal sole.
Anche con la migliore dieta e l'ottima qualità dell'acqua però nei primi giorni possono esserci perdite molto elevate.
Taxa principali
Sembra che questa specie in realtà non venga quasi mai esportata, e che i pesci chiamati con questo nome siano in realtà Farlowella vittata
E' una delle due specie di Farlowella che si trovano in commercio, insieme a Farlowella vittata
Molto pacifico ma non adatto alle vasche di comunità, a causa delle sue esigenze e del carattere schivo e riservato. Viene facilmente confuso con Farlowella acus.
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
la scheda completa su SeriouslyFish.com
splendide foto e informazioni di Frank Schafer su AquariumGlaser.de

Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.

Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer

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Edizione Inglese di Ulrich Glaser
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