E' uno dei killi africani più straordinari disponibili, grazie alla sublime colorazione dei maschi adulti unita alle loro dimensioni massime
Fundulopanchax sjostedti - Foto © Peter Maguire (Flickr)
3 - 5 anni
13.0 cm SL
La specie Fundulopanchax sjostedti, conosciuta in inglese come 'Blue gularis', è un killi africano della famiglia Nothobranchiidae, endemico del delta del Niger. Si trova solo in Nigeria e Camerun. Prende il nome dal naturalista svedese Bror Yngve Sjöstedt (1866–1948) che raccolse l'esemplare tipo vicino a una cascata nel fiume Ndian, dipartimento di Ndian nella regione sudoccidentale del Camerun.
Il nome della specie è Fundulopanchax sjostedti e non sjoestedti come spesso viene scritto, perché nella descrizione originale viene riportato come sjöstedti, in quanto il nome non è di origine tedesca. Il fatto che il nome del collezionista svedese sia stampato come Sjöstedt non fa differenza (Eschmeyer's Catalog of Fishes).
E' uno dei killi più straordinari disponibili, grazie alla sublime colorazione dei maschi adulti unita alle loro impressionanti dimensioni massime. Anticamente era classificato come Aphyosemion sjoestedti e gran parte della letteratura disponibile si riferisce ancora alla specie con questo nome. Sono disponibili diverse forme di colore, inclusa una varietà più piccola conosciuta come 'Red dwarf'. E' la specie più grande del genere Fundulopanchax, raggiungendo una lunghezza di 14 cm di lunghezza totale (coda inclusa). È una specie potente e predatrice, che si nutre di invertebrati e piccoli pesci. Non è però la specie più grande di killi: ad esempio Fundulus grandis può raggiungere una lunghezza massima di 18 cm.
Fundulopanchax sjostedti 'Niger Delta' - Foto © Hristo Hristov
Fundulopanchax sjostedti (Lönnberg, 1895), due esemplari maschi della forma colorata "Red dwarf", fotografati in un negozio di acquari a Stoccolma, Svezia - Foto © Tommy Kronkvist (Wikimedia)
Africa: delta del Niger nella Nigeria meridionale e sudorientale e nel Camerun sudoccidentale. Segnalato nel Ghana.
Fundulopanchax sjostedti è limitato alla Nigeria e al Camerun nell'Africa centro-occidentale. È presente nella foresta pluviale costiera di Mundemba, nel Camerun sudoccidentale, e nei fiumi costieri e nelle paludi del delta del Niger, nel sud della Nigeria.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
ENDANGERED (in pericolo)
- Fundulopanchax sjostedti: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- Questa specie è limitata alla Nigeria meridionale e al Camerun sudoccidentale, con un'area di occupazione (AOO) di 28 km2. La maggior parte dell'areale di distribuzione di questa specie si trova all'interno del delta del Niger, dove è minacciata dalla perdita e dal degrado dell'habitat a causa dell'esplorazione petrolifera, dell'inquinamento e del crescente sviluppo urbano. In Camerun è minacciata dalle piantagioni di palma da olio. Esistono cinque posizioni basate su queste minacce. È quindi valutato come in pericolo di estinzione.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima tropicale.
La specie Fundulopanchax sjostedti è limitata agli habitat sui terreni sedimentari delle foreste pluviali costiere. Si trova in paludi e pozze temporanee, paludi di di palme Raphia e parti paludose di ruscelli a corrente lenta (Wildekamp et al. 1986). È una specie bentopelagica, non migratrice e non è un killi stagionale. Si tratta di un riproduttore di fondo con incubazione di due mesi (Huber 1996).
Biotope ADL 13-39 - Fundulopanchax sjostedti - Video © stofmania
23 - 26°C
6.0 - 8.0
Dimensioni minime dell'acquario: 90x30x30h cm in quanto i maschi sono molto aggressivi
Dovrebbe essere utilizzato un substrato di sabbia fine o ghiaia, coperto da uno strato di torba (o fibra di cocco) o foglie di mandorlo indiano, in modo che rimanga scuro. L'acquario dovrebbe avere fitte aree piantumate e rami e radici che servano da copertura. Si consiglia inoltre l'uso di piante galleggianti per schermare ulteriormente la luce.
Fundulopanchax sjostedti è un abile saltatore, quindi la vasca deve avere un coperchio ben aderente. Se possibile, l'acqua nell'acquario dovrebbe essere filtrata attraverso la torba.
Comportamento e compatibilità: l'ideale sarebbe allevare i Fundulopanchax sjostedti da soli, in quanto molto aggressivi verso i conspecifici e gli altri pesci; se si vogliono allevare con altri pesci, bisogna scegliere specie pacifiche troppo grandi per essere considerate cibo. Buoni compagni di vasca includono ciclidi pacifici, caracidi più grandi, Corydoras e Loricaridi.
I maschi sono aggressivi gli uni verso gli altri ed è necessario fornire spazio sufficiente se si vuole tenerne più di uno insieme. Le femmine dovrebbero essere tenute in piccoli gruppi di 2 o 3 per maschio poiché altrimenti potrebbero essere molestate parecchio.
Killifish Fundulopanchax sjostedti "Niger Delta" Blue gularis - Video © ALEX JOSEPH
23 - 26°C
Durezza: 5-20°H
Predatori piscivori. Nel loro habitat naturale, i Gularis blu si nutrono di una varietà di vermi, crostacei, larve di zanzara, piccoli pesci e materiale animale.
In acquario i Fundulopanchax sjostedti dovrebbero costituire la base della dieta piccoli alimenti vivi o congelati come dafnie o chironomus. Il mangime secco è accettato solo occasionalmente, quindi è una specie da non scegliere se non si può allevare o procurarsi del cibo vivo. Anche nel caso accettassero il mangime secco, da solo non può bastare alla loro dieta, se si vogliono mantenere in salute.
Il maschio è più grande, dai colori più vivaci con estensioni delle pinne caudale, dorsale e anale. Le femmine sono più piccole, più uniformi e con il ventre più rotondo.
Fundulopanchax sjostedti depone sul substrato ed è possibile ottenerne la riproduzione in acquario. Esistono diversi metodi per farlo, e molto dipende dalle preferenze personali. Ad esempio, un trio può facilmente essere riprodotto in un acquario 40x20x20 cm. Molti acquariofili riproduttori non utilizzano la filtrazione nelle vasche da deposizione dei killi, ma l'uso di un piccolo filtro in spugna azionato ad aria per prevenire il ristagno non è una cattiva idea. L'acqua dovrebbe essere tenera e acida con pH 6,5 (anche se ci sono casi in cui questa specie viene allevata in acqua fino a pH 8,0) con una temperatura di 24-25°C. L'acquario non deve essere illuminato ed è utile la filtrazione con torba.
I pesci dovrebbero essere condizionati con una dieta variata di cibi vivi e congelati. È meglio tenere i sessi separati in vasche di condizionamento separate, quindi selezionare i maschi migliori e le femmine più grosse prima di metterli nella vasca di deposizione. Ciò consente alle femmine di riprendersi tra una deposizione e l'altra. In natura le uova vengono deposte nel substrato, in acquario si può utilizzare come mezzo per la deposizione uno strato di torba (o fibra di cocco) sul fondo dell'acquario, qualche mop o abbondanti ciuffi di piante a foglie sottili come il muschio di Giava. L'utilizzo della torba (o della fibra di cocco) è generalmente considerato il metodo più produttivo.
Se le condizioni dell'acqua sono buone e i pesci sono ben condizionati, la deposizione delle uova non dovrebbe presentare problemi. Le uova possono essere lasciate nell'acquario affinché si schiudano con i genitori, ma alcune uova e gli avannotti rischiano seriamente di essere mangiati. Se volete far crescere un gruppo di avannotti di buone dimensioni, è meglio rimuovere le uova. Ad ogni trio dovrebbe essere consentito deporre le uova solo per una settimana circa prima di essere riportato nelle vasche di condizionamento. Infatti il processo di deposizione delle uova è faticoso per i pesci (in particolare per le femmine) che possono indebolirsi se lasciati troppo a lungo.
Una volta rimosse, le uova possono essere incubate sia in acqua che in torba (o fibra di cocco), utilizzando quest'ultimo metodo le uova tendono a essere meno soggette ad attacchi fungini Se si incubano in acqua, le uova possono essere trasferite in un piccolo acquario contenente acqua della vasca di deposizione ad una profondità di 3-5 cm a cui sono state aggiunte 1-3 gocce di blu di metilene a seconda del volume. Questo contenitore deve essere tenuto al buio (le uova sono molto sensibili alla luce) e controllato quotidianamente per verificare la presenza di uova ammuffite, che devono essere rimosse con una pipetta. Alcuni acquariofili preferiscono invece coprire il fondo della vasca con foglie di mandorlo indiano, Terminalia catappa, le quali mano a mano che si decompongono producono sostanze chimiche e microrganismi utili che possono sia ridurre al minimo i problemi legati alle fungosi nelle uova, sia essere un vantaggio anche per gli avannotti, che troveranno subito un'ottima fonte di cibo in tali microrganismi.
Le uova si schiuderanno in circa 21 giorni a seconda della temperatura.
Se si effettua l'incubazione nella torba (o fibra di cocco), rimuovere la torba con le uova deposte dall'acquario e lasciarla asciugare su carta giornale per 2 o 3 ore. Poi va messa in un sacchetto di plastica (vanno bene quelli con chiusura a zip) mantenuto a una temperatura di 22-25°C. Se state riproducendo diverse specie o più covate, è una buona idea etichettare ogni sacchetto con la data di deposizione, la data di schiusa e la specie, per prevenire eventuali disastri. Di solito la schiusa può essere indotta semplicemente ponendo le uova nell'acquario di crescita delle larve dopo 10-12 settimane. La bagnatura delle uova stimola la schiusa.
Gli avannotti non hanno sacco vitellino visibile e possono essere nutriti da subito con naupli di artemia salina o microworm, con l'introduzione di varietà più grandi e congelate dopo circa 2 settimane. Inizialmente l'acqua è meglio che venga mantenuta molto bassa, ma il livello può essere alzato man mano che gli avannotti crescono.
Taxa principali
E una specie di killi africano estremamente colorata. abbastanza facile da allevare e riprodurre
Bella specie di killi africano, un po' più difficile da allevare e riprodurre rispetto alle altre.
Piccolo pesce d'acqua dolce, tra i killi più facili da allevare e da riprodurre
Un killi africano non annuale, abbastanza facile da allevare in acquario
E' uno dei killi africani più straordinari disponibili, grazie alla sublime colorazione dei maschi adulti unita alle loro dimensioni massime
Una bella specie di killi africano, poco diffuso in acquariofilia
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
la scheda completa su SeriouslyFish
la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
ampia scheda sul sito dell'Associazione Killifish Americana
scheda su Tropical-fish-keeping.com
KILLIFISH 1.0: Guida introduttiva all'allevamento dei pesci più belli del mondo
Edizione italiana - di Stefano Valdesalici - Con più di 150 pagine e 160 tra foto e disegni a colori, questo volume vuole essere un'introduzione completa alla conoscenza, allevamento e riproduzione di questi incredibili pesci. Nel testo troverete informazioni sulla distribuzione, le caratteristiche dell'acqua, l'alimentazione, l'arredamento specifico della vasca per la maggior parte delle specie, i sistemi di raccolta, l'incubazione e la schiusa delle uova. All'interno anche preziosi suggerimenti su come allevare cibo vivo.
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Edizione Inglese - di Darryl Yu - Il libro è ricco di 250 foto e illustrazioni a colori di grandi dimensioni, che coprono tutti gli aspetti dell'acquisto, dell'allevamento, della riproduzione e della vendita dei killifish e delle loro uova.
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Esperienza di allevamento e riproduzione dei Blue Gularis, i Fundulopanchax sjostedti - tratto e tradotto da un articolo di Francine Bethea
Molte notizie utili sui killi o killifish, con indicazioni generali per l'allevamento e la riproduzione delle specie annuali e non annuali - tratto e tradotto da un articolo di Robert J. Goldstein
Splendidi esemplari di Fundulopanchax sjostedti 'Niger Delta' - Foto © Hristo Hristov
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