Consigli e informazioni per allevarli nella maniera più adatta, rispettandone le esigenze
Garra cambodgiensis (ex Garra taeniata) nel suo habitat naturale - Foto © Nonn Panitvong (Siamensis.org)
Una delle varie specie che viene regolarmente confusa e mescolata con i mangia-alghe siamesi rrossocheilus siamensis (oggi Crossocheilus oblongus) è quella di Garra cambodgiensis (ex Garra taeniata).
C'è molta incertezza sull'identità di questo pesce. Markku Varjo sostiene che la specie Garra cambodgiensis (ex Garra taeniata) sia stata descritta da Smith nel 1931, ma altri acquariofili come Heiko Bleher e Fumitoshi Mori pensano che sia una specie di Epalzeorhynchos.
Descrizione
Assomiglia molto ai Crossocheilus e agli Epalzeorhynchos kalopterum, ma è più colorato. Un'attenta osservazione mostra che la linea nera si ferma alla base del peduncolo caudale e non copre la coda, e che il bordo superiore della striscia scura è liscio e non a zigzag come nei veri Crossocheilus. Sotto l'effetto di stress o di paura, la striscia scura sbiadisce e il pesce sembra grigio; la linea nera è sormontata da una linea dorata. Presenta inoltre le pinne di colore giallo o arancione e gli individui adulti hanno del colore rosso intorno alla bocca (questo colore può essere più o meno marcato a seconda se si tratta di un maschio o di una femmina). La bocca ha due paia di barbigli.
Si trovano solitamente dentro gli stessi acquari di vendita con Epalzeorhynchos e Crossocheilus e molti negozi vendono un pesce sotto il nome di un altro.
Fate attenzione a selezionare quelli che si desidera acquistare, perché se i Crossocheilus sono buoni mangiatori di alghe, altri sono molto meno efficienti e consumano di più il cibo congelato e i fiocchi distribuiti agli altri ospiti dell'acquario. I Garra mangiano un po' di alghe, ma cercano soprattutto piccoli organismi, in particolare piccole larve e insetti che lì si nascondono.
L'acquario
In natura vivono in branchi sciolti, che si riuniscono in caso di pericolo, non da soli, anche se non sono particolarmente tolleranti con i conspecifici. Se ne viene allevato un esemplare solitario, tende a diventare molto aggressivo specialmente con i pesci dalla forma simile alla sua, quindi è sempre consigliabile allevarli in gruppi di almeno 3-4 individui. In gruppo i Garra stabiliranno e manterranno uno stretto ordine gerarchico, lasciando in pace gli altri pesci. Talvolta possono verificarsi dispute apparentemente gerarchiche, che li fa spiegare ed espandere le pinne e sbiadire la colorazione generale del corpo.
Il falso siamensis è molto esigente sulla qualità dell'acqua. Apprezza un'acqua limpida e ossigenata, con temperatura piuttosto fresca, vicino ai 24°C. Se la temperatura è troppo alta rallenta la sua attività e rimane immobile per ore, appoggiato ad una foglia o su fondo dell'acquario. Si tratta di un pesce che ha un nuoto nervoso, rapido e a scatti, la sua vescica è poco sviluppata, ma è capace di accelerazioni improvvise quando insegue gli altri pesci.
La cosa più importante è che l'acqua deve essere pulita, con una certa corrente e ben ossigenata per cui è consigliabile l'uso di un filtro sovradimensionato con l'aggiunta di pompe di movimento, perché vivono allo stato selvatico in fiumi d'acqua chiara che scorrono veloci.
L'Illuminazione anche se le piante sono poco esigenti deve essere prevista e potenziata, per promuovere la crescita del biofilm algale su cui i pesci pascolano.
Dal momento che hanno bisogno di condizioni dell'acqua stabili e si nutrono di biofilm, i Garra cambodgiensis non dovrebbero mai essere inseriti in un acquario appena allestito o ancora non ben maturo.
E' necessario infine anche che l'acquario sia coperto, perché possono saltare fuori dall'acqua.
Garra cambodgiensis (ex Garra taeniata) - Foto © Mark Duffill
Crossocheilus oblongus (ex Crossocheilus siamensis) - Foto © Michael Noren (Fishbase.org)
Epalzeorhynchos kalopterum dalla Thailandia - Foto © Nonn Panitvong
Alimentazione
Anche se sono principalmente dei brucatori di aufwuchs, che si nutrono delle alghe e dei microrganismi associati, piccoli crostacei, larve di insetti, ecc, sono in realtà onnivori, in grado di digerire il cibo vegetale e le proteine di origine animale, ma mostrano una netta preferenza per le verdure e le comprese di alghe. Anche se pascolano sul biofilm algale, quando è disponibile, per nutrirsi di alghe e dei microrganismi associati, i Garra cambodgiensis non sono erbivori esclusivi. In acquario vanno quindi offerti cibi carnosi vivi o congelati, come Chironomus, Tubifex, Artemia, gamberi tritati, ecc., insieme a mangimi secchi affondanti di buona qualità, almeno alcuni dei quali dovrebbero contenere una percentuale significativa di sostanze vegetali come Spirulina o simili.
Di tanto in tanto si possono offrire frutta e verdura fresche come cetrioli, meloni, spinaci sbollentati o zucchine e anche pastoni fatti in casa legati con gelatina, contenenti una miscela di mangime secco per pesci, purea di crostacei, frutta fresca e verdura.
Puliscono in modo efficace le alghe che crescono sulle piante, ma senza danneggiarle o grattarle come fanno ad esempio gli Ancistrus. Non distruggono le foglie delle piante e nemmeno i giovani germogli.
L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Per approfondire:
Quarta parte di descrizione e foto degli habitat degli Hillstream loach (balitoridi, gastromizontidi, nemacheilidi) nel Borneo settentrionale - tratto e tradotto da un articolo di Marco Endruweit
Garra sp. in un torrente dei Ghati orientali in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Un gruppo di acquariofili da Chennai risalgono un torrente collinare d'acqua chiara ed incontrano una grande varietà di pesci e piante, e scattano con moltissime foto - tratto e tradotto da un articolo di R.R. Sriram
Racconto di un viaggio in India, alla ricerca di Etroplus canarensis, il ciclide indiano più raro e difficile da trovare - tratto e tradotto da un articolo di Vinny Kutty
Riferimenti & Link
articolo di Véronique Ivanov con escrizione dei Garra cambodgiensis, delle loro esigenze d'allevamento e di come riconoscerli dagli altri veri e falsi mangia alghe
L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.
Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce
L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
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Taxa
E' forse la più diffusa tra le specie vendute come "mangia-alghe siamese", che si assomigliano talmente da essere scambiate l'una per l'altra, ma non sono adatte alle piccole vasche.
Tra i pesci molto simili venduti come 'mangia-alghe siamese', è considerato da alcune fonti il 'vero' Crossocheilus siamensis, ma sembra che in realtà venga esportato solo molto raramente.
Nonostante la sua diffusione negli acquari di tutto il mondo, è un pesce pressoché sconosciuto, la maggior parte degli acquariofili lo mette in vasca senza conoscerne esigenze, dimensioni da adulto e aspettativa di vita...
Viene spesso commercializzato con il vecchio nome di Garra taeniata, e comprato come mangia-alghe senza approfondire ulteriormente quali siano le sue esigenze e necessità.
Nonostante siano molto diffusi come pesci d'acquario, molto raramente vengono allevati rispettando le loro esigenze. Vengono venduti (e comprati) senza alcuna indicazioni riguardo il loro temperamento, le dimensioni che raggiungono da adulti, e la loro aspettativa di vita.
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