Completo ed esauriente articolo sui straordinari pesci appartenenti alla famiglia dei Mormyridae, e sulle loro caratteristiche uniche. Tantissimi consigli per il loro allevamento in acquario, e tantissimi motivi per cui sarebbe meglio non comprarli.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"The Elephantfishes, family Mormyridae, In Aquariums"
di Bob Fenner
sul sito wetwebmedia.com
Gnathonemus petersii - Foto tratta da © Acuarioadictos.com
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento dei pesci elefante
In questo articolo dedicato ai pesci elefante, Bob Fenner racconta che, essendo cresciuto fin da giovane nell'industria dei pesci d’acquario, ha familiarizzato con gli aspetti comici dei membri più comuni della famiglia Mormyridae (il comportamento intelligente, le originali abitudini d'alimentazione...) così come con gli aspetti non così divertenti delle cure necessarie per il loro allevamento (intere spedizioni importate muoiono "all'ingrosso").
Come allievo di una università di biologia delle industrie peschiere Bob Fenner ha poi studiato questo gruppo da una diversa angolazione. Leggendo qualcosa sul lago artificiale più grande del mondo a quei tempi (Kariba, fra Zimbabwe e Zambia sul fiume Zambezi... negli scorsi anni '50) ha conosciuto un "delizioso Mormyrops"... sì un mormiride usato nell’alimentazione. Come ha poi constatato, uno dei molti.
I Mormiridi sono noti per alcune notevoli caratteristiche strutturali e fisiologiche. Devono la loro apparente "rigidezza" del corpo allo sviluppo e all'uso di un senso elettrogenico. Questi pesci producono momenti di dipolo, campi magnetici, e possono percepire le perturbazioni nello stesso. Anche modulare i campi magnetici come mezzo di comunicazione. Quante altre famiglie di pesci conoscete che siano elettrogeniche? Ce ne sono parecchie, come vedrete.
Di interesse per i futuri ed attuali neurologi sono i cervelli, molto grandi e complessi, dei mormiridi. Sì, come percentuale del peso corporeo, sono tra i più grandi cervelli sul pianeta... in proporzione, il loro cervelletto è anche più grande del vostro...
Tornando al riferimento delle massive perdite all'ingrosso e al dettaglio di questi pesci, Bob Fenner assicura che le perdite da parte degli acquariofili sono effettivamente prevenibili. Infatti, la maggior parte della gente che perde i pesci elefante fa degli errori molto semplici... lasciano loro spazio per saltare fuori dall’acquario, li curano purtroppo con "medicine per pesci" caustiche per loro, li fanno morire di fame (per non dargli alimenti vivi e carnosi o per la troppa concorrenza dei compagni di vasca), non assicurando loro abbastanza "spazio scuro"...
Se vi assicurate inizialmente esemplari sani, e soddisfate le loro semplici esigenze, secondo Bob Fenner i mormiridi sono ben lontani dall’essere pesci "sensibili" da allevare.
Distribuzione:
Tutti i mormiridi sono limitati al continente africano, dal Nilo a nord al lago Victoria ad est, e sono tutti d'acqua dolce.
Dimensioni:
Ci sono alcuni mormiridi molto grandi, fino a 150 cm di lunghezza (ad esempio il Mormyrops squisito di cui dicevo prima). La maggior parte delle specie (18 generi, 198 specie), arrivano in genere a 30 cm di lunghezza... con il più piccolo che arriva appena ai 7 cm da adulto (Petrocephalus catostomus).
Alcuni Mormiridi comunemente in vendita:
Gnathonemus petersii (Gunther 1832)
Branco di pesci elefante, Gnathonemus petersii - Foto tratta da © Acuarioadictos.com
Gnathonemus petersii è "Il" pesce elefante. La specie forse più (in realtà l'unica) comune. Viene dall'Africa occidentale, dove arriva a circa 35 cm di lunghezza massima.
Campylomormyrus rhynchophorus Boulenger 1898,
Campylomormyrus rhynchophorus fotografato nel Tokyo Tower Aquarium - Foto © George Berninger Jr. (Wikimedia)
Campylomormyrus rhynchophorus (ex Gnathonemus rhynchophorus), il Sosha (nome nativo), o pesce elefante dal naso lungo, proviene dal bacino del Congo, arriva a circa 22 cm di lunghezza totale ed è uno dei mormiridi più comuni (in altre parole lo si trova) tra quelli venduti come pesci d'acquario.
Mormyrus tapirus Pappenheim 1905
Mormyrus tapirus - Foto © John P. Sullivan (Mormyridae - African weakly electric fishes)
Mormyrus tapirus è un pesce elefante a volte chiamato "delfino d'acqua dolce". Africa occidentale; bacini della Guinea e del Cameroon. Fino a 42 cm di lunghezza. Uno tra le poche delle più di duecento specie di mormiridi usati nel commercio acquariofilo.
Selezione:
Tutti i mormiridi sono catturati in natura. Bob Fenner ha qualche esperienza di seconda mano di quello che significa la loro cattura e stabulazione... e molte di prima mano con il loro trattamento dopo la spedizione. Questi pesci prendono spesso molte botte il durante il loro lungo trasporto dal paese d'origine in Africa ai negozi di pesci d’acquario di tutto il mondo.
È di importanza fondamentale sapere da quanto tempo gli esemplari che state guardando sono arrivati in negozio e controllarli bene prima di acquistarli:
- Aspettate, se sono nuovi arrivi. Dovrebbe passare almeno una settimana, due è meglio, prima di spostarli di nuovo... Diversamente dagli animali terrestri, i pesci a volte non mostrano segnali di costrizione o di morte imminente fino a che non ci sono vicinissimi. Quando siete in dubbio, aspettate.
- Controllate ogni segno di danneggiamento. Le pinne strappate non sono un problema, ma ferite sanguinanti su ogni esemplare di una stessa spedizione, specialmente nello stesso sistema, dovrebbero distogliervi definitivamente dal prenderli (almeno per quella volta).
- Chiedete di vedere quando i pesci vengono alimentati. Molti sono catturati con materiali tossici locali (sì, purtroppo è così) e la maggior parte di quelli esposti troppo alle tossine successivamente non accetteranno il cibo. Chiedete di fare la prova del cibo. Non mangiano? Lasciateli lì.
- Relativamente all'alimentazione, sono importanti l’“indice di buona salute” o la pienezza del corpo. Molto spesso questi pesci hanno avuti poco o niente da mangiare per settimane, nel percorso dalla cattura in natura, alla stabulazione, alla spedizione all’”utente finale”. Gli esemplari dimagriti dovrebbero essere tenuti e ben alimentati per alcune settimane prima di essere venduti dai rivenditori.
- Comportamento. Osservate e scegliete i "vincitori". Osservando i pesci anche per poco tempo, noterete quelli che sono più socievoli, se in un gruppo, "capeggiando" gli altri. Tipicamente, gli individui più grandi sono più forti, nelle condizioni migliori, e si adattano molto più probabilmente a vivere in cattività.
Habitat/Ambiente in cattività:
Fisiologia:
L’osservazione di un tipico mormiride rivela un corpo stretto, compresso lateralmente... colore, da marrone-fango scuro a nerastro (magari con una bella lucentezza)...
Questi pesci vivono vicino al fondo in zone fangose e fittamente piantumate. Potete replicare queste qualità nel vostro allestimento per loro. Luce smorzata, abbondanza di nascondigli e tante piante vere. Ci sono molte vere piante acquatiche che vivono bene in condizioni di luce bassa ed a loro volta avranno un ruolo tremendo nel modificare, migliorare e stabilizzare la qualità della vostra acqua.
Substrato/Arredi:
Può essere costituito da sabbia o ghiaia arrotondata. Abbiate cura di evitare i tipi spigolosi o taglienti, in quanto i vostri elefanti trascorrono la maggior parte del tempo vicino al fondo, scavando alla ricerca di cibo. Allo stesso modo, non usate rocce o altri elementi decorativi taglienti sui quali possano provocarsi ferite sul corpo delicato.
Il legno naturale di tutti i tipi va benissimo.
Condizioni Dell'Acqua:
I mormiridi sono pesci tropicali che preferiscono acque calde e costanti. L’ideale sono tra i 21 e i 26°C. Nel loro ambiente naturale, prevale un’acqua dal pH da neutro a leggermente acido e durezza da bassa a media. In acquario, si sono dimostrati resistenti ad una vasta gamma di condizioni chimiche.
Una nota riguardo al trattamento dell’acqua per il loro uso: trattate tutta l'acqua e fatela decantare idealmente per circa una settimana prima di usarla. I Mormiridi sono abbastanza sensibili ai prodotti usati per la disinfezione dell’acqua di rubinetto.
Allestimento/Altro:
Per l'habitat ombreggiato che forniscono, la modificazione della qualità dell'acqua, fornitura di cibo... l'uso delle piante vive non può non essere enfatizzato troppo.
Fate un po’ di ricerche sui tipi di piante adatti. I tipi più adatti ad acqua tenera e acida... Ce ne sono molti, ma per quelli più adatti agli acquari più bui, non dimenticate le semplici felci acquatiche del genere Ceratopteris.
Ci sono tantissime altre piante di superficie che potrebbero essere considerate. C’è molto spazio in superficie? Il giacinto d'acqua, Eichhornia crassipes, è una candidata. Le varie Lemna "duck weeds" tropicali sono eccellenti e richiedono pure pochissima manutenzione. Altrimenti, c’è un mondo di altre piante d'acquario tra cui scegliere.
Se siete in dubbio, più piante mettete meglio è...
Metalli di tutti i generi, particolarmente quelli ferrosi (ferro, acciaio) sono problematici nell’ambiente di questi pesci. Evitate i termometri di metallo, e ogni inclusione di materiali metallici nel loro ambiente. Far passare una calamita attraverso il substrato dopo averlo disposto o prima, è una buona idea per rilevare e rimuovere gli agenti inquinanti ferrosi.
Abbiamo già accennato alla loro inclinazione per il salto, alla loro avversione per una forte illuminazione, alla loro esigenza di nascondigli e ripari... Molti, troppi, muoiono per la mancata considerazione di queste richieste. Grossisti: mettete dei tubi, delle radici nelle vasche di questi pesci, tenete la luce bassa, il livello dell'acqua abbassato... con un coperchio!
Comportamento Territorialità/Aggressività:
I mormiridi delle dimensioni e delle specie disponibili per gli acquariofili sono molto pacifici. Non sono troppo elettrogenici, tanto da stordire i coinquilini, nè sono interessati a mangiare pesci o altre creature acquatiche che non vadano ad importunarli.
Detto questo, ci possono essere certe difficoltà nel mischiare membri della stessa specie o di un altro genere dei mormiridi insieme. Sì, ci sono pochi spettacoli intriganti come un gruppo di "elefanti" che nuotano in un acquario piantumato... ne ho visto qualcuno in alcuni acquari pubblici in giro per il mondo. Ma c’è da considerare la dimensione di questi sistemi.
Dato un sufficiente spazio in acquario, le specie dei Mormyridi possono essere allevate in piccoli gruppi (coppie o trii sono peggio di numeri più grandi come quattro o cinque) in cattività (molte vivono in gruppo in natura).
Per la specie più comuni/disponibili sono necessari almeno 110 litri per individuo, e vanno forniti abbondanti nascondigli per tutti. In poco spazio, i mormiridi più grandi "vincono" invariabilmente a spese della perdita dei loro “fratelli” più piccoli.
Secondo Bob Fenner, non ha senso costringere specie che in natura vivono in gruppo a vivere solitarie solo perché non abbiamo spazio disponibile. Se la vasca è troppo piccola per un gruppo, cambiamo specie da allevare, non costringiamola a vivere contro la sua natura.
Brevemente, è quasi sempre meglio allevare i mormiridi come individui solitari in acquari riservati. Se avete lo spazio (migliaia di litri), per provare ad allevarne più di uno per vasca, bene.
Alimenti/Nutrizione:
In natura la maggior parte dei mormiridi (delle dimensioni e del tipo usati come pesci d'acquario) si cibano di piccoli crostacei, larve di insetti, vermi che trovano sul/nel substrato, usando la loro labile bocca/mascella e "naso" per trovarli e snidarli. In cattività, dovrebbero essere loro offerti alimenti carnosi delle dimensioni simili (non possono mordere) vicino al fondo VERSO IL TRAMONTO.
Specialmente all’inizio, probabilmente non vedrete il vostro "naso" mangiare qualche cosa. Funziona sempre continuare a mettere gli alimenti sempre nello stesso punto, vicino a dove vivono. Non è necessario che i cibi siano vivi perché vengano essere accettati.
Generalmente vengono accettati con gusto i chironomus (in realtà larve di insetto) e vari altri alimenti congelati/scongelati.
Movimento:
Quelle dei mormiridi sono specie in gran parte notturne che naturalmente "dormono" per una buona parte del giorno... ma in acquario possono/si adattano di più all’attività diurna, muovendosi con familiarità avanti e indietro, su e giù.
Riproduzione:
Alcune specie hanno delle caratteristiche che consentono la distinzione tra i due sessi, ma nessuna di quelle disponibili nel commercio acquariofilo. Inoltre, ci sono specie i cui comportamenti riproduttivi e di deposizione sono conosciuti attraverso le osservazioni in natura.
Per quanto ne so non ci sono deposizioni confermate di mormiridi in cattività.
La riproduzione stagionale in natura è legata alla stagione delle piogge, con pH basso, acque ricche di humus che aumentano, coppie riproduttive che ascendono verso i tributari più piccoli... Per qualche specie si ipotizza che abbiano cure parentali... tenete conto della bassa fecondità di questi pesci.
Sui Pesci Elettrogenici:
Sono stati rilevati alcune casi in cui i pesci presentano la capacità di produrre, utilizzare corrente elettrica. Alcune famiglie e alcune specie sono fortemente elettrogeniche, utilizzando tessuti specializzati nel produrre la corrente, di amperaggio tale da procurarsi il cibo ed evitare di essere predati tramite la "scossa".
Altri gruppi sono "debolmente elettrogenici", compresi i mormiridi (e molti "pesci coltello" del Sudamerica, insieme ad altri...). I pesci elefante hanno il tessuto di un muscolo nella parte del corpo vicina alla coda che selettivamente produce ed immagazzina particelle cariche che possono/producono un campo magnetico/elettrico. Tutti i tessuti viventi contengono ioni, particelle cariche... il movimento degli organismi (o il movimento intorno a loro) può essere percepito da questi pesci elettrogenici come una perturbazione del loro campo magnetico relativamente statico (motivo per cui appaiono relativamente “rigidi” dalla testa alla coda). I
n più, possono/usano la modulazione di questi campi per comunicare... identificando in questo modo gli altri individui, i compagni per l’accoppiamento. Un aspetto affascinante di questi pesci.
Sul Grande cervello:
Quanto siamo intelligenti? I nostri cervelli (che usano circa il venti per cento dell'ossigeno che "consumiamo") compone circa il 2.3 per cento del nostro peso corporeo, ed è abbastanza piacevole dirci che siamo superiori! Bene, andiamo oltre... il cervello del pesce elefante più comune, Gnathonemus petersii è una percentuale più grande del peso sorporeo (3.1) e consuma molto più ossigeno (circa il sessanta per cento)... I pesci elefante penseranno di essere gli animali più intelligenti?
Malattie, Trattamento:
Come accennato prima, i mormiridi sono intolleranti a quelle che passano come "medicine per pesci". Il rame, la formalina, le tinture, il sale sono spesso mortalmente tossici per loro.
Purtroppo il gruppo è soggetto ai parassiti esterni tipici dei pesci d'acquario come l'ichthyo. Cosa fare? La cosa migliore è la prevenzione, trattarli bene, una buona manutenzione. Spesso è efficace alzare la temperatura.
Conclusione:
Bob Fenner conclude l'articolo dicendo che può già vedere i suoi lettori scuotere la testa leggendo la sua breve presentazione dei mormiridi e del loro "uso" in cattività. "Dice che queste specie non sono difficili da allevare, e poi fa una litania dei loro bisogni...".
Ma se seguirete tutti i suoi semplici e utili consigli, è sicuro che, una volta acclimatati, sarete ricompensati nei pesci elefante da animali domestici acquatici intelligenti e longevi.
Testo originale in inglese © Bob Fenner - wetwebmedia.com
Per approfondire:
Conosciamo meglio le specie di Pesce Elefante della famiglia Mormyridae
Piccolo compendio di quello che bisogna sapere prima di comprare pesci elefante del genere Gnathonemus, per allevarli al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Consigli e suggerimenti generali per capire che per rispettare le loro esigenze non è possibile allevarli in acquario, o per lo meno nei comuni acquari domestici
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui pesci elefante del genere Gnathonemus, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
- Fishbase.org
- Anon. 1996. A fish smarter than a man. Scientific American 10/96.
- Carlsson, Bodil. 1987. Peter's Elephantnose: A magnificent Mormyrid. TFH 3/87.
- Castro, Al. 1998. Electric fish. The Elephantfishes and Baby Whales belong to a large family that has unique qualities. AFM 7/98.
- Castro, Al. 1998. More Mormyrids. Additional species descriptions of the fascinating Elephantnose fishes. AFM 8/98.
- Dunker, Toni. 1960. My Mormyrids. TFH 8/60.
- Fenner, Robert. 1988. Electric fish. Electrical fields help some aquarium fish to find food and "see" their surroundings. AFM 12/88.
- Glass, Spencer. 1998. More Mormyrids. FAMA 7/98.
- Mayland, Hans. 1995. Elephantnoses and their kin. Notes on the family Mormyridae. TFH 2/95.
- Nelson, Joseph S. 1994. Fishes of the World. John Wiley & Sons, NY. 600pp.
- Seegers, Lothar. 1996. Mormyriden aus dem Malawi-Einzug. Das Aquarium 3/96.
- Speice, Paul. 1979. Why an Elephant Nose? FAMA 2/79.
L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.
Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce
L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
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Taxa principali
Questa affascinante specie è quella più comunemente venduta come 'pesce elefante', e purtroppo, come spesso accade, la sua popolarità non significa affatto che adatto all'allevamento in acquario
A volte si trova nei negozi, offerto a chi sta cercando qualche pesce stravagante, ma arrivando da adulto alla lunghezza di un metro non è decisamente adatto agli acquari domestici!
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