Una bella specie di tetra non facile da trovare in commercio
Hyphessobrycon agulha - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
5 anni
4.3 cm SL
Relativamente raro da trovare in commercio, Hyphessobrycon aghula viene occasionalmente venduto come "red-tailed flag tetra".
La diagnosi più recente sembra essere quella di Géry (1977), in cui la specie è stata separata da specie simili dalla seguente combinazione di caratteri: lunghezza della testa che sta 3,5-4,0 volte nella SL; inserzione della pinna dorsale anteriore alla metà del corpo; mascella che raggiunge la pupilla; di solito 9-10 squame predorsali; 33-35 squame longitudinali; 19-21 raggi ramificati della pinna anale. Ssecondo la descrizione originale di Fowler, la striscia laterale scura del corpo si estende anche sui raggi mediani della pinna caudale.
Prende il nome dal gruppo Hyphessobrycon aghula di specie strettamente correlate all'interno del genere, come proposto da Géry (1977), in cui tutti i membri pesenano la metà inferiore del corpo scura, in particolare sopra la pinna anale, e di solito una macchia omerale allungata orizzontalmente, più o meno unita da una larga banda asimmetrica. Altre specie in questo gruppo sono Hyphessobrycon loretoensis, Hyphessobrycon peruvianus, Hyphessobrycon metae e Hyphessobrycon herbertaxelrodi, sebbene alcuni autori ne abbiano inclusi uno o più di questi, compreso Hyphessobrycon agulha, nel gruppo Hyphessobrycon heterohabdus.
Lima et al. 2014 hanno rilevato delle analogie tra il gruppo Hyphessobrycon agulha e il gruppo rivisto Hyphessobrycon heterohabdus che comprende Hyphessobrycon heterohabdus, Hyphessobrycon amapaensis e Hyphessobrycon eschwartzae. Queste tre specie possiedono tutte: una macchia omerale ben definita e allungata, continua con una striscia mediolaterale scura e ben definita che diventa sfocata verso il peduncolo caudale; una striscia rossa longitudinale che si estende lungo il corpo sopra la linea mediana; metà superiore dell'occhio rosso.
Questo disegno della livrea è diverso da quello presentato da diversi membri del gruppo Hyphessobrycon heterohabdus originale di Géry, come Hyphessobrycon vilmae, Hyphessobrycon cachimbensis e Hyphessobrycon stegemanni, che possiedono una striscia laterale scura continua e solida sul corpo e nessuna evidente macchia omerale.
Come nel caso del genere Hemigrammus, strettamente correlato, lo status tassonomico di tutte le specie del genere Hyphessobrycon è attualmente Incertae Sedis, che significa incerto. Il genere è attualmente usato come una specie di contenitore per oltre 100 specie di piccoli caracidi. La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che è necessaria una revisione completa, con il probabile risultato che molte specie saranno inserite in generi nuovi o diversi.
Il genere Hyphessobrycon è stato eretto da Durbin in Eigenmann (1908) come sottogenere di Hemigrammus, diverso da quest'ultimo per l'assenza di squame sulla pinna caudale.
Il raggruppamento è stato rivisto da Eigenmann (1918, 1921) mentre Géry (1977) ha creato gruppi artificiali di specie in base alla livrea, e queste definizioni sono ancora ampiamente utilizzate oggi, ad esempio, il gruppo Hyphessobrycon agulha, il gruppo Hyphessobrycon heterohabdus, ecc. Questi gruppi non possono comunque essere considerati rappresentativi di assemblaggi monofiletici, e la loro definizione continuano a essere rivista.
Weitzman & Palmer (1997) hanno ipotizzato l'esistenza di un gruppo monofiletico all'interno del genere. basato sulla livrea e sulla morfologia delle pinne maschili che hanno definito il "rosy tetra clade". Uno dei caratteri che sostiene la sua monofilia è una evidente macchia scura prominente sulla pinna dorsale. Questo assemblaggio, oltre ad altre specie morfologicamente simili, è considerato da alcuni autori come Hyphessobrycon sensu stricto, con le specie rimanenti incluse in un gruppo di Hyphessobrycon heterohabdus molto espanso.
Altri hanno proposto punti di vista contrastanti, in genere più limitati, sia sul genere che sui gruppi di specie costituenti, e permangono significative confusioni. Ciò che è chiaro è che, come attualmente riconosciuto, Hyphessobrycon è un lignaggio polifiletico contenente diversi generi.
Il processo di suddivisione è iniziato nel 2012, quando Malabarba et al. hanno riconvalidato il genere Ectrepopterus Fowler, precedentemente considerato sinonimo di Hyphessobrycon. Hanno anche analizzato le sue relazioni all'interno dei Characidae nel contesto del precedente lavoro di Mirande (2010), ma hanno incluso per la prima volta la specie tipo, Hyphessobrycon compressus, in questo studio. I risultati hanno dimostrato che Hyphessobrycon compressus è più strettamente correlato ai rappresentanti di "rosy tetra" come Hyphessobrycon eques, Hyphessobrycon pulchripinnis e Hyphessobrycon socolofi rispetto ad altri membri del genere tra cui Hyphessobrycon anisitsi, Hyphessobrycon bifasciatus, Hyphessobrycon elachys, Hyphessobrycon herbertaxelrodi e Hyphessobrycon luetkeni.
Sud America: bacino del fiume Madeira.
Con certezza Hyphessobrycon aghula è registrato solo nel sistema del fiume Rio Madeira, il più grande affluente all'interno del bacino amazzonico, di cui la maggior parte si trova nello stato di Amazonas, Brasile nordoccidentale, con parti nello stato di Rondônia, Perù e Bolivia.
La località di tipo è descritta come "Madeira River, a circa 200 miglia a est di W. Long. 62°20′, Brasile" ed è stato anche raccolto da affluenti nelle vicinanze di Porto Velho.
Esistono anche record provenienti dalle regioni superiori e inferiori dell'Amazzonia in Perù e dal drenaggio di Rio Tapajós, ma sembrano richiedere una conferma.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima tropicale.
20 - 28°C.
5.5 - 7.5
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm per un gruppo di 6-8 esemplari.
Anche sembra stare bene anche in acquari molto piantumati, Hyphessobrycon aghula sembra forse stare meglio in un allestimento che comprende un substrato di sabbia di fiume, con l'aggiunta di radici contorte, rami e legni (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia).
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Comportamento e compatibilità: Hyphessobrycon aghula è una specie molto pacifica, il che la rende un'ospite ideale per gli acquari di comunità ben studiati. Sembra stare al meglio insieme a caracidi di dimensioni simili, gasteropelecidi, lebiasinidi, piccoli callictidi o loricaridi e ciclidi non predatori, di dimensioni medio-piccole.
Vanno acquistati in gruppo di almeno 8-10 esemplari di sesso misto, e se si aggiunge un altro gruppo di altri pesci da branco per garantire sicurezza, si sarà ricompensati da uno spettacolo dall'aspetto più naturale.
E' una specie onnivora, che in natura probabilmente si nutre di piccoli invertebrati, crostacei, alghe filamentose, frutti caduti e simili.
In acquario può sopravvivere con una dieta a base di mangime secco, ma come la maggior parte dei pesci sta meglio quando viene offerto un menu vario, che in questo caso dovrebbe contenere anche larve di chironomus, larve di zanzara, Daphnia, Moina, ecc. vivi e/o congelati
Le femmine sessualmente mature hanno il corpo notevolmente più profondo e diventano leggermente più grandi dei maschi.
Probabilmente similare alle altre specie di Hyphessobrycon
Taxa principali
Una bella specie di tetra non facile da trovare in commercio
Bella e piccola specie, adatta ad acquari con altri pesci parimenti piccoli e tranquilli. Nonostante si riproduca abbastanza facilmente anche in cattività, gli esemplari in commercio sono molto spesso catturati in natura.
Una bella specie, uno tra i tetra più comuni in acquariofilia
E' una specie che rimane molto piccola, non adatta quindi ai comuni acquari di comunità
Specie molto diffusa nel commercio acquariofilo, anche con nomi di specie diverse, ma il nome comune serpae o serpe è il più conosciuto
Uno tra i più noti bleeding heart tetra, i tetra dal cuore sanguinante
Un tetra molto popolare in acquario, che in natura è quasi estinto, per il degrado dei suoi habitat ad opera dell'uomo
E' stato un pesce d'acquario onnipresente sin dalla sua scoperta, ed è riprodotto su base commerciale in diversi paesi
Tetra molto diffusi, conosciuti con il vecchio nome di Megalamphodus megalopterus o come 'vedova nera'
Popolare specie di tetra, a volte confusa con altre di forma simile
Il cosiddetto 'Lemon tetra' è un popolare pesce d'acquario che viene allevato su base commerciale in diversi paesi, e di cui esistono in commercio diverse forme, più o meno colorate.
Una specie bellissima, molto simile a una miriade di altre nel genere, alcune delle quali non sono state ancora descritte
Piccoli pesci che si possono trovare in commercio in varie colorazioni, più o meno rosse
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
Edizione italiana - di Maurizio Vendramini - L'autore descrive le sue esperienze con questa famiglia di simpatici ospiti d'acquario. Tutte le foto sono personali (nessuna tratta da web o altri autori) e le informazioni derivano dall'allevamento di ogni singola specie sia a livello amatoriale che professionale. L’intento di questa guida è quello di condurre il lettore nell’intimo della vita di questi pesci che, con qualche trucchetto, non sono difficili da riprodurre
Edizione Inglese - di Mark Phillip Smith, Michele Earle-Bridges - Tutto su storia, allestimento di un acquario, problemi di salute e deposizione delle uova. L'autore identifica molte varietà diverse e consiglia le cure quotidiane, fornendo le informazioni di base su come mantenere gli animali sani, contenti e ben curati.
Edizione Inglese - di Steve Challis - Sono descritti in dettaglio oltre 50 bellissimi tetra, ciascuna specie con foto. Include molti dei tetra più comuni e alcuni insoliti.
Commenti