Specie molto diffusa nel commercio acquariofilo, anche con nomi di specie diverse, ma il nome comune serpae o serpe è il più conosciuto
Hyphessobrycon eques - Foto © Hristo Hristov
Hyphessobrycon eques, Serpae tetra - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
4.0 cm SL
La specie Hyphessobrycon eques è molto comune nel commercio acquariofilo ed è anche chiamata ‘jewel’, ‘red minor’, ‘blood’, o ‘callistus’ tetra. Ne sono state sviluppate una serie di varietà ornamentali riprodotte in modo selettivo, tra cui ‘metallic’, ‘long-finned’, ‘balloon’, ‘fairy-fin’.
In passato a causa delle livree differenti in base alla zona geografica di provenienza si pensava che esistessero quattro specie distinte, chiamate Hyphessobrycon eques, Hyphessobrycon callistus, Hyphessobrycon serpae e Megalamphodus eques, solo recentemente ci si è resi conto che si trattava invece di forme di colore della stessa specie, per cui tutte queste varianti sono state riunite nella specie denominata Hyphessobrycon eques.
La confusione a livello tassonomico all'interno del genere 'raccoglitutto' degli Hyphessobrycon è comunque molta, per cui non è escluso che le specie unificate non vengano un giorno di nuovo separate.
Come nel caso del genere Hemigrammus, strettamente correlato, lo status tassonomico di tutte le specie del genere Hyphessobrycon è attualmente Incertae Sedis, che significa incerto. Il genere è attualmente usato come una specie di contenitore per oltre 100 specie di piccoli caracidi. La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che è necessaria una revisione completa, con il probabile risultato che molte specie saranno inserite in generi nuovi o diversi.
Il genere Hyphessobrycon è stato eretto da Durbin in Eigenmann (1908) come sottogenere di Hemigrammus, diverso da quest'ultimo per l'assenza di squame sulla pinna caudale.
Il raggruppamento è stato rivisto da Eigenmann (1918, 1921) mentre Géry (1977) ha creato gruppi artificiali di specie in base alla livrea, e queste definizioni sono ancora ampiamente utilizzate oggi, ad esempio, il gruppo Hyphessobrycon agulha, il gruppo Hyphessobrycon heterohabdus, ecc. Questi gruppi non possono comunque essere considerati rappresentativi di assemblaggi monofiletici, e la loro definizione continuano a essere rivista.
Weitzman & Palmer (1997) hanno ipotizzato l'esistenza di un gruppo monofiletico all'interno del genere. basato sulla livrea e sulla morfologia delle pinne maschili che hanno definito il "rosy tetra clade". Uno dei caratteri che sostiene la sua monofilia è una evidente macchia scura prominente sulla pinna dorsale. Questo assemblaggio, oltre ad altre specie morfologicamente simili, è considerato da alcuni autori come Hyphessobrycon sensu stricto, con le specie rimanenti incluse in un gruppo di Hyphessobrycon heterohabdus molto espanso.
Altri hanno proposto punti di vista contrastanti, in genere più limitati, sia sul genere che sui gruppi di specie costituenti, e permangono significative confusioni. Ciò che è chiaro è che, come attualmente riconosciuto, Hyphessobrycon è un lignaggio polifiletico contenente diversi generi.
Il processo di suddivisione è iniziato nel 2012, quando Malabarba et al. hanno riconvalidato il genere Ectrepopterus Fowler, precedentemente considerato sinonimo di Hyphessobrycon. Hanno anche analizzato le sue relazioni all'interno dei Characidae nel contesto del precedente lavoro di Mirande (2010), ma hanno incluso per la prima volta la specie tipo, Hyphessobrycon compressus, in questo studio. I risultati hanno dimostrato che Hyphessobrycon compressus è più strettamente correlato ai rappresentanti di "rosy tetra" come Hyphessobrycon eques, Hyphessobrycon pulchripinnis e Hyphessobrycon socolofi rispetto ad altri membri del genere tra cui Hyphessobrycon anisitsi, Hyphessobrycon bifasciatus, Hyphessobrycon elachys, Hyphessobrycon herbertaxelrodi e Hyphessobrycon luetkeni.
Sud America: bacini del Rio delle Amazzoni, del Guaporé e del Paraguay.
Come attualmente inteso, Hyphessobrycon eques ha un'enorme distribuzione in gran parte del drenaggio amazzonico in Brasile, Perù e Bolivia, oltre al Río Paraguay in Brasile, Paraguay e Argentina, la cui parte superiore è collegata all'Amazzonia tramite il rio Guaporé.
La località tipo è "Villa Bella, Obidos", che si riferisce alla città con quel nome sul Rio delle Amazzoni nello stato di Pará, in Brasile, situata tra Santarém e Oriximiná.
Le popolazioni selvatiche variano la livrea a seconda della loro origine, in particolare nelle pinne e nella dimensione e nella forma della macchia omerale, ed alcune popolazioni in passato erano descritte come specie a sé stanti.
È possibile che alcuni o tutti questi nomi, ora considerati sinonimi, possano essere ripristinati in futuro; al momento è valido solo Hyphessobrycon eques.
È stato introdotto nella Guyana francese tramite il commercio acquariofilo. La stragrande maggioranza dei pesci disponibili in commercio sono riprodotti su base commerciale e sono più adattabili rispetto agli esemplari selvatici.

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Tetra mato grosso: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- Hyphessobrycon eques è considerato Least Concern (LC) perché ha un'ampia distribuzione. È una specie relativamente resistente e abbondante.
Un gruppo di Hyphessobrycon eques nel loro habitat naturale nelle vicinanze di Bonito, stato di Mato Grosso do Sul, Brasile centrale - Foto © Nonn Panitvong (Seriouslyfish.com)
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima tropicale.
Hyphessobrycon eques predilige gli affluenti a lento scorrimento, i laghi alluvionali e i relativi ambienti inondati, stagni calmi e con poca corrente, compresi stagni e piccoli laghi, dove forma aggregazioni attorno a macchie di vegetazione marginale o radici di alberi sommersi, riuscendo a colonizzare con successo ambienti acquatici altamente alterati, come stagni e bacini artificiali (ad esempio, Pelicice e Agostinho 2006, Andrade et al. 2008, Esguícero e Arcifa 2010). Si trova tipicamente vicino alla vegetazione acquatica sommersa. E' una specie gregaria che si posiziona vicino alla superficie tra gli steli delle piante emergenti.
Santana et al. (2019) hanno riportato che la specie ha un lungo periodo di deposizione delle uova e una fecondità media di 191,9 ovociti, nel Pantanal meridionale, in Brasile. Hyphessobrycon eques è stato registrato da Gonçalves et al. (2006) come riproduttore singolo.
Hyphessobrycon eques, Serpae tetra, nel Rio da Prata, Mato Grosso Do Sul, Brasile - Video © Biotopia
Rio Tagatyja in Paraguay, biotopo di Hyphessobrycon eques - Video © aqua-media.TV
22 - 26°C
5.0 - 7.8
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm per un gruppo di 8-10 esemplari.
La scelta degli arredi non è particolarmente critica, anche se gli Hyphessobrycon eques tendono a mostrare una migliore colorazione in un allestimento piantumato e ben strutturato, che può comprendere un substrato di sabbia di fiume, con l'aggiunta di radici contorte, rami e legni (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio comune, completamente essiccato e privato della corteccia).
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Comportamento e compatibilità: Hyphessobrycon eques ha la reputazione di essere un pesce turbolento, aggressivo e mordi-pinne dei compagni di vasca, anche se questo comportamento tende ad essere più pronunciato quando vengono acquistati in numero insufficiente o lo spazio è limitato.
Si tratta infatti di una specie gregaria che forma gerarchie libere, con i maschi rivali continuamente in lotta tra di loro per l'attenzione delle femmine e il posizionamento all'interno del gruppo. Dovrebbero essere allevati in gruppo come minimo di almeno 8-10 esemplari in quanto questo aumenta la probabilità che i pesci siano distratti l'uno dall'altro piuttosto che prendersela con i loro compagni di vasca, e si tradurrà anche nel mostrare più efficacemente un aspetto e comportamento naturale. I maschi mostreranno al meglio la colorazione in presenza di rivali conspecifici.
Detto questo, Hyphessobrycon eques è una specie relativamente turbolenta e non è quindi compagnia ideale per pesci timidi, lenti, o con pinne lunghe, come molti ovovivipari, ciclidi, e anabantoidei. La scelta migliore è costituita da pesci robusti che abitano biotopi simili in natura, in particolare caracidi dalle dimensioni simili che nuotano in acque libere. Altre opzioni possibili includono gasteropelecidi, lebiasinidi, piccoli callictidi o loricaridi e ciclidi non predatori, di dimensioni medio-piccole. Se la geografia non è un problema sono adatti anche molti pesci arcobaleno e ciprinidi, ma vanno fatte accurate ricerche prima dell'acquisto per sceglierle oculatamente.
In natura la specie è segnalata come onnivora con una preferenza per i microcrostacei (Cladocera e Copepoda) (Pelicice e Agostinho 2006, Santana-Porto e Andrian 2006, Crippa et al. 2009). probabilmente si nutre di piccoli invertebrati, crostacei, alghe filamentose, frutti caduti e simili.
In acquario può sopravvivere con una dieta a base di mangime secco, ma come la maggior parte dei pesci sta meglio quando viene offerto un menu vario, che in questo caso dovrebbe contenere anche larve di chironomus, larve di zanzara, Daphnia, Moina, ecc. vivi e/o congelati
Le femmine sessualmente mature sono notevolmente più rotonde e un po' più grandi dei maschi.
Hyphessobrycon eques è una specie che rilascia le uova in acque aperte, senza mostrare alcuna cura parentale. Quando sono in buone condizioni, gli adulti si riproducono spontaneamente e spesso, e in un acquario maturo è possibile che appaia senza alcun intervento un piccolo numero di avannotti. Se si vuole massimizzare il rendimento è necessario invece un approccio più controllato. Il gruppo degli adulti può essere condizionato insieme, ma va allestito un piccolo acquario da parte, riempito con acqua matura. Dovrebbe essere illuminato molto poco e avere la base ricoperta da una sorta di rete dalle maglie abbastanza larghe da far passere le uova ma abbastanza piccole da non farle raggiungere dagli adulti. Si può usare anche un pezzo di comune tappeto di plastica che simula l'erba verde, o uno strato di biglie di vetro. Una alternativa più naturale è quella di riempire buona parte dell'acquario con un grosso cespuglio di muschio di Giava (Taxiphyllum sp.) o anche mop per deposizione. L'acqua dovrebbe essere da leggermente acida a neutra, con una temperatura di circa 27-28°C. Per fornire ossigenazione e movimento dell'acqua si può usare un filtro a spugna ad aria o a pietra porosa.
Quando i pesci adulti sono ben condizionati, si può spostare una coppia o un gruppo di uno o due maschi e diverse femmine nell'acquario da deposizione e lasciarli lì fino a quando non si notano le uova (in genere la mattina seguente).
Il cibo iniziale pe gli avannotti dovrebbe essere costituito da parameci o mangime secco abbastanza piccolo (5-50 micron), introducendo naupli d'artemia, microworm, ecc, una volta che gli avannotti sono abbastanza grandi da accettarli.
Taxa principali
Una bella specie di tetra non facile da trovare in commercio
Bella e piccola specie, adatta ad acquari con altri pesci parimenti piccoli e tranquilli. Nonostante si riproduca abbastanza facilmente anche in cattività, gli esemplari in commercio sono molto spesso catturati in natura.
Una bella specie, uno tra i tetra più comuni in acquariofilia
E' una specie che rimane molto piccola, non adatta quindi ai comuni acquari di comunità
Specie molto diffusa nel commercio acquariofilo, anche con nomi di specie diverse, ma il nome comune serpae o serpe è il più conosciuto
Uno tra i più noti bleeding heart tetra, i tetra dal cuore sanguinante
Un tetra molto popolare in acquario, che in natura è quasi estinto, per il degrado dei suoi habitat ad opera dell'uomo
E' stato un pesce d'acquario onnipresente sin dalla sua scoperta, ed è riprodotto su base commerciale in diversi paesi
Tetra molto diffusi, conosciuti con il vecchio nome di Megalamphodus megalopterus o come 'vedova nera'
Popolare specie di tetra, a volte confusa con altre di forma simile
Il cosiddetto 'Lemon tetra' è un popolare pesce d'acquario che viene allevato su base commerciale in diversi paesi, e di cui esistono in commercio diverse forme, più o meno colorate.
Una specie bellissima, molto simile a una miriade di altre nel genere, alcune delle quali non sono state ancora descritte
Piccoli pesci che si possono trovare in commercio in varie colorazioni, più o meno rosse
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
scheda in italiano su Aquaexperience.it

Edizione italiana - di Maurizio Vendramini - L'autore descrive le sue esperienze con questa famiglia di simpatici ospiti d'acquario. Tutte le foto sono personali (nessuna tratta da web o altri autori) e le informazioni derivano dall'allevamento di ogni singola specie sia a livello amatoriale che professionale. L’intento di questa guida è quello di condurre il lettore nell’intimo della vita di questi pesci che, con qualche trucchetto, non sono difficili da riprodurre

Edizione Inglese - di Mark Phillip Smith, Michele Earle-Bridges - Tutto su storia, allestimento di un acquario, problemi di salute e deposizione delle uova. L'autore identifica molte varietà diverse e consiglia le cure quotidiane, fornendo le informazioni di base su come mantenere gli animali sani, contenti e ben curati.

Edizione Inglese - di Steve Challis - Sono descritti in dettaglio oltre 50 bellissimi tetra, ciascuna specie con foto. Include molti dei tetra più comuni e alcuni insoliti.
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Studio che vuole rispondere ad una domanda in sospeso nella biologia animale: se i pesci siano capaci di comportamenti complessi, come il gioco - tratto e tradotto da un articolo di Eisenbeiser, Serbe-Kamp, Gage, Marzullo
Hyphessobrycon eques, Serpae tetra, anche nella forma 'Longfin', pinne a velo - Foto © Hristo Hristov
Uno splendido gruppo di Hyphessobrycon eques, Serpae tetra - Foto © Peter Maguire (Flickr)
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