Una specie bellissima, molto simile a una miriade di altre nel genere, alcune delle quali non sono state ancora descritte
Hyphessobrycon rosaceus, il tetra rosa
5 anni
3.4 cm SL
Quella di Hyphessobrycon rosaceus è una specie bellissima, molto simile a una miriade di altre nel genere, alcune delle quali non sono state ancora descritte. Il più comune di questi in acquariofilia è Hyphessobrycon bentosi. Queste due specie sono così simili nell'aspetto che Hyphessobrycon rosaceus una volta era considerato una sottospecie di Hyphessobrycon bentosi. Il modo più semplice per distinguerli è la presenza di una macchia scura proprio dietro all'opercolo in Hyphessobrycon bentosi, che manca in Hyphessobrycon rosaceus.
Sono stati regolarmente inclusi nel sottogruppo più grande Hyphessobrycon bentosi del gruppo Hyphessobrycon callistus, come proposto da Géry (1977). All'epoca del lavoro di Géry, Hyphessobrycon erhythrostigma era il solo bleeding heart tetra riconosciuto ed era considerato diverso dagli altri membri del sottogruppo di Hyphessobrycon bentosi per una combinazione di caratteri morfometrici più la macchia omerale rossa.
Weitzman & Palmer (1997) ampliarono il concetto di Géry e proposero l'esistenza di un assemblaggio putativamente monofiletico basato sulla livrea e sulla morfologia delle pinne maschili che chiamarono "rosy tetra clade". Era composto da specie con i seguenti caratteri condivisi che le distinguevano dalle altre specie Hyphessobrycon: colore del corpo da rosa a rosso o bruno-rossastro; 22-29 raggi ramificati nella pinna anale; 29-34 squame longitudinali; due serie di denti sul premaxilla con 1-4 denti nella serie esterna e 7-12 nella serie interna.
Hyphessobrycon rosaceus, Rosy tetra - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
Come nel caso del genere Hemigrammus, strettamente correlato, lo status tassonomico di tutte le specie del genere Hyphessobrycon è attualmente Incertae Sedis, che significa incerto. Il genere è attualmente usato come una specie di contenitore per oltre 100 specie di piccoli caracidi. La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che è necessaria una revisione completa, con il probabile risultato che molte specie saranno inserite in generi nuovi o diversi.
Il genere Hyphessobrycon è stato eretto da Durbin in Eigenmann (1908) come sottogenere di Hemigrammus, diverso da quest'ultimo per l'assenza di squame sulla pinna caudale.
Il raggruppamento è stato rivisto da Eigenmann (1918, 1921) mentre Géry (1977) ha creato gruppi artificiali di specie in base alla livrea, e queste definizioni sono ancora ampiamente utilizzate oggi, ad esempio, il gruppo Hyphessobrycon agulha, il gruppo Hyphessobrycon heterohabdus, ecc. Questi gruppi non possono comunque essere considerati rappresentativi di assemblaggi monofiletici, e la loro definizione continuano a essere rivista.
Weitzman & Palmer (1997) hanno ipotizzato l'esistenza di un gruppo monofiletico all'interno del genere. basato sulla livrea e sulla morfologia delle pinne maschili che hanno definito il "rosy tetra clade". Uno dei caratteri che sostiene la sua monofilia è una evidente macchia scura prominente sulla pinna dorsale. Questo assemblaggio, oltre ad altre specie morfologicamente simili, è considerato da alcuni autori come Hyphessobrycon sensu stricto, con le specie rimanenti incluse in un gruppo di Hyphessobrycon heterohabdus molto espanso.
Altri hanno proposto punti di vista contrastanti, in genere più limitati, sia sul genere che sui gruppi di specie costituenti, e permangono significative confusioni. Ciò che è chiaro è che, come attualmente riconosciuto, Hyphessobrycon è un lignaggio polifiletico contenente diversi generi.
Il processo di suddivisione è iniziato nel 2012, quando Malabarba et al. hanno riconvalidato il genere Ectrepopterus Fowler, precedentemente considerato sinonimo di Hyphessobrycon. Hanno anche analizzato le sue relazioni all'interno dei Characidae nel contesto del precedente lavoro di Mirande (2010), ma hanno incluso per la prima volta la specie tipo, Hyphessobrycon compressus, in questo studio. I risultati hanno dimostrato che Hyphessobrycon compressus è più strettamente correlato ai rappresentanti di "rosy tetra" come Hyphessobrycon eques, Hyphessobrycon pulchripinnis e Hyphessobrycon socolofi rispetto ad altri membri del genere tra cui Hyphessobrycon anisitsi, Hyphessobrycon bifasciatus, Hyphessobrycon elachys, Hyphessobrycon herbertaxelrodi e Hyphessobrycon luetkeni.
Sud America: bacini fluviali di Essequibo, Corantijn e Suriname.
La specie si trova in diversi sistemi fluviali, tra cui il Rio Essequibo, il Rio Corantijn e il Rio Suriname in Guyana, Suriname e Brasile. La stragrande maggioranza dei pesci venduti nel commercio sono riprodotti in serie in allevamenti commerciali. Nel Regno Unito, la maggior parte di questi proviene dall'Europa orientale.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima tropicale
Hyphessobrycon rosaceus abita principalmente nelle aree boschive, in affluenti dalla lenta corrente, lontani dai principali canali fluviali. L'acqua in questi biotopi è spesso di colore marrone a causa dei tannini e delle altre sostanze chimiche rilasciate dal materiale organico in decomposizione, e di conseguenza è molto acida.
24 - 28°C
5.8 - 7.5
Dimensioni minime dell'acquario: 60x40x40h cm per un gruppo di 6-8 esemplari.
E' molto semplice allestire un acquario-biotopo per Hyphessobrycon rosaceus. Si può usare un substrato di sabbia di fiume, con l'aggiunta di radici contorte, rami e legni (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio comune, completamente essiccato e privato della corteccia). Le piante acquatiche non sono una caratteristica delle acque naturali di questa specie.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
E' comunque una scelta popolare e adatta anche per gli acquari fortemente piantumati ad alta manutenzione. Anche se sopravviverà in un acquario più semplice, scarsamente arredato, i suoi colori saranno spesso sbiaditi e tenderà ad essere timido. Anche se sopravvive comunque in acque leggermente alcaline, tende ad essere più colorato se tenuto in acqua acida (pH inferiore a 7.0).
Va usata un'illuminazione smorzata.
Comportamento e compatibilità: Hyphessobrycon rosaceus è una specie molto pacifica che non competerà bene con compagni di vasca molto chiassosi o molto più grandi. L'ideale è allevali con altre specie sudamericane, come altre specie di Hyphessobrycon o Hemigrammus, pesci matita, Apistogramma e altri ciclidi nani, Corydoras e piccoli loricaridi. In un acquario di comunità più generale, può essere combinato con piccoli rasbora, barbus, anabantoidi e ciclidi nani dell'Africa occidentale come le specie Pelvicachromis. Grazie alla sua forma, va anche bene per essere allevato con ciclidi più grandi come pesci angelo o discus.
Ne vanno acquistati sempre un gruppo di almeno 6 esemplari, preferibilmente 10 o più. È una specie da banco per natura e starà molto meglio se in compagnia della sua stessa specie. Come la maggior parte dei tetra, in realtà sembra molto più a suo agio se allevato in gruppo comunque. Si potrà anche assistere ad alcune spettacolari esibizioni di parata delle pinne da parte dei maschi rivali, se ne sono presenti diversi.
Hyphessobrycon rosaceus - Foto © Nightflyer (Wikimedia)
In natura questa specie si nutre principalmente di piccoli invertebrati. In acquario non è difficile da alimentare, l'ideale è nutrirla con una miscela di mangime secco in fiocchi e in granuli insieme a piccolo cibo vivo e/o congelato.
I maschi sviluppano pinne dorsali e anali più estese delle femmine mentre maturano. Inoltre tendono ad essere più grandi, più snelli e un po' più colorati delle femmine.
Femmina di Hyphessobrycon rosaceus - Foto © Hristo Hristov
Maschio di Hyphessobrycon rosaceus - Foto © Hristo Hristov
Hyphessobrycon rosaceus può essere riprodotto in modo simile ad altre specie del genere. Se si vuole aumentare il numero di avannotti, è necessario predisporre un acquario separato, delle dimensioni di circa 45x20x20 cm. Questo dovrebbe essere illuminato molto fiocamente e contenere cespugli di piante dalle foglie sottili come muschio di Giava o mop da riproduzione, per dare ai pesci un posto dove deporre le uova. In alternativa, si può coprire la base della vasca con una specie di rete con la trama abbastanza grande da lasciar passare attraverso di essa le uova, ma abbastanza fine da non farle raggiungere dagli adulti. L'acqua dovrebbe essere tenera e acida, con pH 5,5-6,5, gH 1-5, e una temperatura di circa 26-28°C. È utile utilizzare l'acqua RO. Un piccolo filtro in spugna ad aria che gorgoglia molto delicatamente è tutto ciò che serve in termini di filtrazione.
Può essere riprodotto in gruppo, con una mezza dozzina di esemplari di ogni sesso. Vanno condizionati con molto cibo vivo e la deposizione delle uova non dovrebbe presentare troppi problemi.
In alternativa, può essere riprodotto in coppia. Secondo questa tecnica, i pesci sono condizionati in gruppi di maschi e di femmine in vasche separate. Quando le femmine sono notevolmente piene di uova e i maschi mostrano i loro colori migliori, selezionate la femmina più grassa e il maschio più colorato e trasferiteli nell'acquaio per la deposizione. Dovrebbero riprodursi la mattina seguente.
In entrambe le situazioni, gli adulti se gliene viene data la possibilità si mangeranno le uova, dovrebbero quindi essere rimossi non appena si notano le uova. Queste si schiuderanno in 24-36 ore, con gli avannotti che raggiungeranno il nuoto libero 3-4 giorni dopo. Dovrebbero essere nutriti con un cibo tipo infusori per i primi giorni, fino a quando non sono abbastanza grandi da accettare microworm o naupli di artemia salina. Le uova e gli avannotti sono sensibili alla luce nelle prime fasi di vita e l'acquario dovrebbe essere tenuto al buio, se possibile.
Taxa principali
Una bella specie di tetra non facile da trovare in commercio
Bella e piccola specie, adatta ad acquari con altri pesci parimenti piccoli e tranquilli. Nonostante si riproduca abbastanza facilmente anche in cattività, gli esemplari in commercio sono molto spesso catturati in natura.
Una bella specie, uno tra i tetra più comuni in acquariofilia
E' una specie che rimane molto piccola, non adatta quindi ai comuni acquari di comunità
Specie molto diffusa nel commercio acquariofilo, anche con nomi di specie diverse, ma il nome comune serpae o serpe è il più conosciuto
Uno tra i più noti bleeding heart tetra, i tetra dal cuore sanguinante
Un tetra molto popolare in acquario, che in natura è quasi estinto, per il degrado dei suoi habitat ad opera dell'uomo
E' stato un pesce d'acquario onnipresente sin dalla sua scoperta, ed è riprodotto su base commerciale in diversi paesi
Tetra molto diffusi, conosciuti con il vecchio nome di Megalamphodus megalopterus o come 'vedova nera'
Popolare specie di tetra, a volte confusa con altre di forma simile
Il cosiddetto 'Lemon tetra' è un popolare pesce d'acquario che viene allevato su base commerciale in diversi paesi, e di cui esistono in commercio diverse forme, più o meno colorate.
Una specie bellissima, molto simile a una miriade di altre nel genere, alcune delle quali non sono state ancora descritte
Piccoli pesci che si possono trovare in commercio in varie colorazioni, più o meno rosse
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
scheda in italiano su Acquariocomefare.com
Edizione italiana - di Maurizio Vendramini - L'autore descrive le sue esperienze con questa famiglia di simpatici ospiti d'acquario. Tutte le foto sono personali (nessuna tratta da web o altri autori) e le informazioni derivano dall'allevamento di ogni singola specie sia a livello amatoriale che professionale. L’intento di questa guida è quello di condurre il lettore nell’intimo della vita di questi pesci che, con qualche trucchetto, non sono difficili da riprodurre
Edizione Inglese - di Mark Phillip Smith, Michele Earle-Bridges - Tutto su storia, allestimento di un acquario, problemi di salute e deposizione delle uova. L'autore identifica molte varietà diverse e consiglia le cure quotidiane, fornendo le informazioni di base su come mantenere gli animali sani, contenti e ben curati.
Edizione Inglese - di Steve Challis - Sono descritti in dettaglio oltre 50 bellissimi tetra, ciascuna specie con foto. Include molti dei tetra più comuni e alcuni insoliti.
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