Anche se questa specie è ampiamente commercializzata, in realtà è piuttosto delicata ed ha alcuni requisiti di cura piuttosto specifici, quindi non è adatta ai principianti.
Iriatherina werneri, due maschi in parata - Foto © Gunther Schmida
4.0 cm SL
Anche se Iriatherina werneri è ampiamente commercializzata e riprodotta su scala commerciale per l'hobby acquariofilo, in realtà è piuttosto delicata ed ha alcuni requisiti di cura piuttosto specifici, quindi non è un pesce consigliato ai principianti. E' a volte chiamato anche 'rainbowfish featherfin', pesce arcobaleno dalle pinne a piuma.
Presenta una morfologia e un disegno della livrea particolari rispetto agli altri membri della famiglia Melanotaeniidae e il genere è rimasto monotipico (che comprende una sola specie) dalla descrizione di Meinken (1974). Esistono alcune prove che indicherebbero che le popolazioni del Territorio del Nord, in Queensland, e quelle della Nuova Guinea mostrano un grado di separazione genetica abbastanza grande da giustificare il riconoscimento come taxa distinti, ma questo attualmente non è ancora stato confermato.
Il genere Iriatherina può essere distinto dagli altri appartenenti alla famiglia Melanotaeniidae dalla seguente combinazione di caratteri: tutte le spine della prima pinna dorsale relativamente morbide e flessibili; 11-12 raggi molli nelle pinne anali; primi raggi della seconda dorsale e pinne anali estese in filamenti nei maschi; denti intermascellari esposti ridotti a una sola fila di 7-8 canini allargata. In termini di parentela evolutiva agli altri generi della famiglia che sembra cadere tra Melanotaenia e Rhadinocentrus.
Morfologia: Spine dorsali (totale): 7 - 10; Raggi dorsali molli (totale): 7; Spine anali 1; Raggi anali molli: 10 - 12
Esiste una stretta relazione tra il gruppo dei Melanotaeniidae e la famiglia malgascia dei Bedotiidae, che può sembrare sorprendente dati i loro rispettivi modelli distributivi moderni. L'origine precisa e la successiva dispersione delle due famiglie è stata oggetto di dibattito, in quanto alcuni palentologi ritengono che i pesci d'acqua dolce del Madagascar derivino da una dispersione trans-oceanica durante il Cenozoico, ma le argomentazioni più convincenti attualmente indicano una radiazione in acqua dolce che si è verificata durante la rottura di Gondwana nel Mesozoico.
Iriatherina werneri 'Cadell River' - Foto © Dave Wilson
Gruppo di maschi di Iriatherina werneri - Foto © Gianmaria Visconti (Wikimedia)
Asia e Oceania: Nuova Guinea centro-meridionale e Australia settentrionale
La località tipo è stata descritta come "Merauke, Irian Jaya, Indonesia" che corrisponde alla moderna reggenza di Merauke, provincia di Papua, Indonesia, nell'isola della Nuova Guinea.
In Nuova Guinea, gli Iriatherina werneri sono stati raccolti da diversi fiumi costieri tra il Merauke e il Fly Rivers. Nel fiume Fly sono stati raccolti in lagune paludose lungo la corrente principale del fiume a più di 500 km a monte della sua foce. Nel 1975 sono stati raccolti dal lago Bosset. Poi, nel 2005, sono stati raccolti in 2 siti, il lago Bosset e il lago Kala.
In Australia, si credeva che le paludi del fiume Jardine fossero l'unico posto in cui potevano essere trovati. Tuttavia, nel 1985 (Hansen, 1987) furono trovati nel bacino idrografico del fiume Edward sul lato occidentale della penisola di Cape York. Indagini più recenti hanno rilevato che hanno una distribuzione molto più ampia in una serie di sistemi fluviali sia sul lato occidentale che su quello orientale della penisola di Cape York. Sono stati raccolti anche dalle Paludi Arafura e da numerosi corsi d'acqua nel Territorio del Nord.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Iriatherina werneri: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Habitat di Iriatherina werneri nel fiume Wenlock, in Australia - Foto © Gary Moores (ANGFA Qld)
Ambiente demerso, acqua dolce, clima tropicale
Iriatherina werneri abita le paludi dei bassopiani, fosse di drenaggio e torrenti con poca corrente e con abbondante vegetazione. E' molto comune lungo gli argini fortemente vegetati di lagune e piccoli torrenti.
Mostra una preferenza per zone con meno corrente, paludi d'acqua dolce, lagune e pozze naturali contenenti acqua limpida e macrofite abbondanti. Si trova comunemente nelle zone pesantemente vegetate lungo gli argini, a meno di 1,5 m di profondità e spesso associate con ninfee galleggianti. Sul posto sono state registrate temperatura di 22-32°C e pH di 5,2-7,5.
Si è osservato che le femmine e i giovani si raggruppano in banchi mentre i maschi sessualmente attivi formano territori temporanei in acque aperte da cui si mostrano agli altri maschi e alle femmine mature. La deposizione delle uova avviene durante i mesi caldi dell'anno.
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x35h cm per un gruppo di 8-10 esemplari, sono piccoli ma hanno bisogno di nuotare, come tutti i pesci arcobaleno.
Iriatherina werneri sta al meglio in una vasca densamente piantumata ed è una scelta eccellente per gli allestimenti di tipo olandese. Apprezzano molto anche l'aggiunta di piante galleggianti per schermare la luce e radici, legni o rami che danno una sensazione più naturale. Se si desidera aumentare il numero di avannotti che sopravvivono nella vasca degli adulti è consigliabile aggiungere piante a foglia fine come muschio acquatico del genere Taxiphylum. La filtrazione non deve essere particolarmente forte in quanto provengono principalmente da acque pigre e non apprezzano affatto la corrente veloce. Non inserite questi pesci in un acquario biologicamente immaturo in quanto possono reagire negativamente alle oscillazioni nella chimica dell'acqua.
Comportamento e compatibilità: Iriatherina werneri è uno dei pesci d'acquario più pacifici, quasi al punto da essere non essere adatto agli acquario "di comunità". La loro timidezza, i modi gentili, le lunghe pinne filamentose, le piccole dimensioni e le abitudini alimentari delicate, in acquario li mettono in una posizione di svantaggio rispetto alla maggior parte degli altri tipi di pesci tropicali. Questo è probabilmente il motivo per cui non sono facilmente disponibili nei negozi acquariofili e sono allevati per lo più da appassionati di pesci arcobaleno.
E' meglio allevarli da soli o, se proprio si vuole allevarli con altre specie, possono essere tenuti in un acquario misto di comunità contenente altre piccole specie autoctone come Pseudomugil gertrudae; se la geografia non è un problema, con Microdevario, Danionella, Eirmotus, Trigonostigma, Corydoras pygmaeus, piccoli loricaridi come Otocinclus e gamberetti d'acqua dolce dei generi Caridina e Neocaridina.
E' una specie che in natura vive in banchi, e dovrebbe essere allevata in un gruppo di almeno 6 esemplari, l'ideale è di 10 o più. Allevarli in tali numeri non solo rendere i pesci meno nervosi, ma si traduce in una esibizione più efficace e dall'aspetto naturale. I maschi potranno anche mostrare i loro migliori colori e alcuni comportamenti affascinanti quando dovranno competere tra loro per l'attenzione delle femmine.
22 - 30°C
Durezza: 18 – 215 ppm
In natura Iriatherina werneri si nutre di fitoplancton galleggiante o sospeso, diatomee, e altro zooplancton, e in acquario devono essere offerti alimenti di dimensioni adeguate alla sua piccola bocca. Idealmente una gran parte della dieta dovrebbe comprendere alimenti vivi come Daphnia, Moina, naupli di Artemia, microworm, copepodi, etc, anche se sono accettati anche mangimi secchi galleggianti tritati/di piccole dimensioni.
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I maschi adulti possiedono le pinne impari e pelviche più estese, e sono più grandi e più colorati delle femmine.
Tre maschi di Iriatherina werneri (in alto) e una femmina (in basso) - Foto © Hristo Hristov
Iriatherina werneri depone le uova in acque aperte e non presenta alcuna cura parentale, anzi si ciba delle proprie uova e avannotti se ne viene data l'opportunità.
La deposizione delle uova è più probabile quando la temperatura arriva verso i 30°C; le femmine sono in grado di deporre alcune uova al giorno per un periodo di diversi giorni. Un maschio può accoppiarsi anche con più femmine in una singola giornata, e la deposizione delle uova continua di solito durante le ore diurne dei periodi più caldi.
I maschi spesso si parano davanti alle femmine, quando sono nel periodo riproduttivo, e sembrano preferire farlo sotto la copertura della vegetazione galleggiante. Tutta la colorazione si intensifica, la prima pinna dorsale arrotondata viene tenuta eretta e i raggi filamentosi della seconda pinna dorsale e di quelle anali vengono mossi ritmicamente per invogliare una compagna. Una femmina ricettiva sceglierà un sito per la deposizione delle uova, in genere tra le radici delle piante galleggianti o un cespuglio di vegetazione a foglie fini, e quando ha scelto rimarrà a stazionare sul posto, fino a che lì entrambi i pesci espelleranno contemporaneamente uova e sperma.
Esistono due metodi di base per la riproduzione in acquario.
La prima prevede di isolare un piccolo gruppo di pesci, comprendente un singolo maschio e due o tre femmine, in un contenitore con un filtro a spugna ad aria e un supporto per la deposizione, sotto forma di mop di nylon o muschio acquatico. Il mezzo va controllato più volte al giorno e le eventuali uova rimosse e messe in un contenitore separato per l'incubazione e la schiusa.
L'alternativa è di allevare una colonia di adulti in un acquario più grande, completamente arredato, che, se ben piantumato, dovrebbe consentire ad alcuni avannotti di sopravvivere. Poiché questi ultimi trascorrono la prima parte della loro vita vicino alla superficie dell'acqua, una buona quantità di muschio acquatico di dal genere Taxiphylum attaccato agli arredi in modo che stia alto nella colonna d'acqua e vicino alla superficie, sembra produrre i risultati più favorevoli, ma vanno bene anche piante galleggianti con radici pendenti. Questo secondo approccio è normalmente meno produttivo, ma più semplice e affidabile, in quanto un acquario maturo e piantumato agevola condizioni di acqua relativamente stabili e la microfauna residente può costituire una preziosa fonte di cibo per gli avannotti. Quando si isolano le uova e si fanno crescere artificialmente gli avannotti, possono sorgere dei problemi sia con l'alimentazione che la qualità dell'acqua, a causa delle loro dimensioni incredibilmente ridotte e della loro natura delicata. L'acqua vecchia può provocare mortalità elevata tra gli avannotti, pertanto sono essenziali piccoli cambi d'acqua regolari e non dovrebbe essere consentito ai resti di cibo di accumularsi nell'acquario di accrescimento.
Gli avannotti sono anche abbastanza selettivi per quanto riguarda le dimensioni preferite per le prede man mano che crescono, quindi se si utilizza cibo vivo possono essere necessarie colture di diversi tipi. Possono anche essere allevati tramite mangimi in polvere secchi di buona qualità, alcuni dei quali sono disponibili in granulometrie incrementate gradualmente. Devono essere offerti piccoli pasti almeno due volte al giorno. Il tasso di crescita è generalmente lento per il primo paio di settimane, ma può essere migliorato con l'uso di cibo vivo, e il tasso di crescita più veloce e più lento degli avannotti può richiedere a un certo punto la separazione dei più grandi, che battono i più piccoli nella competizione per il cibo e possono considerarli delle prede.
28-30°C
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
la scheda completa su SeriouslyFish.com
scheda sul sito dell'ANGFA
è una guida completa e illustrata agli straordinari pesci arcobaleno trovati in Australia e Nuova Guinea. È un manuale di riferimento indispensabile per chiunque sia interessato a tenere in cattività i pesci arcobaleno. Il libro fornisce un'enorme quantità di informazioni per chiunque, dal principiante al custode esperto, su quasi tutto il necessario per allevare e allevare con successo i pesci arcobaleno. A questo link è possibile scaricarne gratuitamente il pdf
Edizione Inglese - di Gerald Allen
Edizione Inglese - di Gerald Allen
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Burster Creek, Jardine River wetlands, Cape York, Queensland, Australia © Petra Bašić (Biotope Aquarium Design Contest 2014)
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