Questa specie era già diffusa in commercio prima della sua descrizione scientifica, con il nome di Laetacara sp. ‘Buckelkopf’
Maschio adulto di Laetacara araguaiae - Foto © Adam Carvalho (SeriouslyFish.com)
3.6 cm SL
Etimologia:
Laetacara: dal latino laetus, che significa "felice", e acará, un termine vernacolare usato per i ciclidi in alcune parti del Sud America, in riferimento al disegno intorno alla bocca e al muso che conferisce ai membri di questo genere un aspetto "sorridente".
araguaiae: prende il nome dal rio Araguaia, Brasile, da cui questa specie è originaria.
La specie Laetacara araguaiae era già diffusa nel commercio acquariofilo prima della sua descrizione scientifica, con il nome di Laetacara sp. ‘Buckelkopf’
Il genere Laetacara attualmente contiene sette specie valide, e Laetacara araguaiae si distingue da tutti i congeneri possedendo 7-8 raggi nella pinna dorsale (vs. 9-10 in Laetacara dorsigera, Laetacara fulvipinnis e Laetacara thayeri, 8-9 in Laetacara curviceps e Laetacara flamannellus e 9-11 in Laetacara flavilabris).
Inoltre si differenzia da Laetacara dorsigera possedendo un ectopterigoide stretto (vs largo), avendo una profondità testa minore (80,0-88,7% mm HL vs. 90,2-96,3% mm HL), un muso più corto (lunghezza muso 26,7-32,2% mm HL vs 33,0-37,9% mm HL) e più squame nella linea longitudinale (23-25 vs 21-22).
Può essere distinguibile da Laetacara curviceps, Laetacara dorsigera e Laetacara flamannellus mancando di una macchia scura alla base dorsale pinna (vs. possesso), da Laetacara thayeri dal possesso di squame cicloidi sui lati della testa (vs . squame ctenoidi) e dalla presenza di una macchia scura alla base della pinna caudale (vs assenza), da Laetacara flavilabris avendo meno vertebre totali (24 vs 26) e un minor numero di squame nella linea laterale superiore (12-14 vs . 15-18), e da Laetacara fulvipinnis possedendo un minor numero di squame nella linea laterale superiore (12-14 vs 15-17), un minor numero di squame nella linea laterale inferiore (6-8 contro 8-9) e dall'assenza di un punto scuro sul bordo di ciascuna squama sulla porzione mediolaterale dei fianchi (vs presenza).
Sud America: Bacini di Rio Verde, Rio Araguaia nel Brasile centrale.
Laetacara araguaiae è conosciuta da Rio Tapajós, Rio Xingu e Rio Tocantins, che sono tutti affluenti della riva destra del bacino amazzonico inferiore in Brasile, con alcune popolazioni che mostrano differenze nella livrea l'una con l'altra.
La località tipo è "Palma Buriti vicino a Rio Verde, 32 km a nord di São Miguel do Araguaia, bacino del Rio Araguaia, Estado de Goiás, Brasile".
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x30h cm, per una coppia, senza altri ciclidi.
Sono necessari molti ripari e nascondigli, caverne, sassi, rocce, legni e radici, e tantissime piante, anche galleggianti che smorzino la luce. Vanno previsti anche alcuni sassi piatti, che sono l'ideale substrato di deposizione delle uova. Non amano la corrente, per cui anche l'uscita del filtro andrebbe regolata in modo da muovere l'acqua il meno possibile.
Comportamento e compatibilità: I Laetacara araguaiae sono tra i ciclidi nani più tranquilli e pacifici, talvolta possono mostrarsi anche timidi. Può essere utile un branco di pesci rassicuranti, come Carnegiella o Nannostomus, o altri caracidi e ciprinidi tranquilli. Sono comunque sempre ciclidi, che nel periodo riproduttivo possono difendere la prole ferocemente, anche contro pesci molto più grandi di loro.
E' una specie onnivora; i pesci selvatici probabilmente si nutrono cercando sul fondo alghe, detriti organici, piccoli insetti, vermi, crostacei e altro zooplancton.
In acquario è facile da alimentare, in quanto accetta in genere senza problemi il mangime secco, ma le migliori condizioni e colori si ottengono offrendo pasti regolari di piccolo cibo vivo e/o congelato, come Chironomus, Daphnia e Artemia, insieme a mangime secco in in pellet o granuli di buona qualità, almeno qualcuno dei quali dovrebbe essere a base vegetale o di alghe. Si può anche integrare con vegetali sbollentati (spinaci, piselli, zucchine, ecc.)
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I maschi e le femmine hanno colori simili ma i maschi sono leggermente più grandi.
Specie facile da riprodurre e da far crescere gli avannotti. Depone su substrato costituito da pietre piatte e pratica cure bi-parentali. Forma coppie monogame.
Il modo migliore di ottenere una coppia è allevare insieme un gruppo di 6-8 giovani ed aspettare che la coppia si formi spontaneamente. Ci vuole un po' di pazienza, e quando si è individuata la coppia bisogna allontanare gli altri pesci, e lasciare nella vasca tutt'al più solo un gruppetto di pesci rassicuranti che non siano un pericolo per gli avannotti.
Va fornito cibo abbondante e vario, preferibilmente vivo; quando la coppia inizia ad andare in riproduzione diventerà di un impressionante colore scuro.
La deposizione avviene su pietre piatte, allo stesso modo di molti altri ciclidi, con la femmina che depone striscie di uova subito fecondate dal maschio. Le uova schiudono dopo 2-3 giorni, durante i quali vengono ventilate dalla femmina, mentre il maschio sorveglia il luogo di deposizione.
Dopo la schiusa le larve vengono spostate in buche nel substrato scavate precedentemente, iniziano a nuotare liberamente dopo 5-7 giorni; a questo punto vanno alimentate con microworms e/o naupli d'artemia salina.
Le cure parentali dei genitori durano per parecchi mesi.
Taxa principali
Questa specie era già diffusa in commercio prima della sua descrizione scientifica, con il nome di Laetacara sp. ‘Buckelkopf’
E' meritatamente una delle specie del genere più popolari in acquariofilia, e la più diffusa in acquario insieme a Laetacara dorsigera
Insieme a Laetacara curviceps è una delle specie più popolari e più diffusa in acquario del genere, ha un carattere tranquillo, quasi timido.
Non è chiaro se questa specie sia mai entrata nel commercio acquariofilo, ma potrebbe essere stato scambiata occasionalmente come Laetacara curviceps.
E' una specie molto pacifica, quasi timida, che diventa un po' più aggressiva solo quando è in riproduzione
Prima della pubblicazione della sua descrizione ufficiale, questa specie era conosciuta come Laetacara sp. 'orangeflossen'
E' una specie abbastanza rara in acquariofilia, e per questo è molto ricercata dagli appassionati di ciclidi.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
l'esauriente scheda su SeriouslyFish.com
articolo in italiano su Acquario.top con espereinza di allevamento e riproduzione, con molte foto e informazioni
Ciclidi Americani I - I Ciclidi nani è un manuale per la classificazione, l'allevamento e la riproduzione dei Ciclidi nani, con foto, descrizioni dettagliate dei biotopi naturali, ed esperienze dirette di allevamento e riproduzione di ben 75 Ciclidi nani, tra Apistogramma, Apistogrammoides, Biotecus, Crenicara, Crenicichla, Dicrossus, Laetacara, Nannacara, Papiliochromis (ora Mikrogeophagus) Taeniacara, Teleocichla.
di George W. Barlow, a cura di H. Hutchison, traduzione in italiano a cura di D. Rizzo, P. Salvagiani, L. Leoni - "I Ciclidi. E' in acqua il più grande esperimento di evoluzione della natura" - Ed. Hydra - Sesto Continente
E' un libro che consiglio caldamente di leggere a tutti, tratta dei ciclidi e in particolare delle loro strategie riproduttive, che si sono evolute in modo anche diversissimo tra loro; soprattutto però è scritto in un linguaggio semplice e discorsivo, comprensibile e direi quasi "appassionante" :-)
Edizione italiana - di Jürgen Schmidt, traduzione a cura di A. De Jong, H. De Jong - Questo libro tratta i Ciclidi nani del Sud America, in primo luogo le specie di Apistogramma. Esaustivi capitoli tecnici spiegano come allestire e arredare un acquario per l'allevamento e la riproduzione di questi magnifici pesci variopinti e dal comportamento particolarmente interessante.
Cichlid Atlas 1 - Cichlid Atlas 2
Edizione Inglese - di Uwe Romer - Cichlid Atlas 1 è il primo degli Atlanti di Aquarium sui Ciclidi, dedicato ai Ciclidi nani: tantissime splendide foto, con descrizioni particolareggiate, indispensabile per riconoscere le diverse specie, le cui distinzioni sono messe in evidenza da foto, descrizioni, disegni. Peccato che è solo in inglese.
Dwarf Cichlids: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese - di Horst Linke e Wolfgang Staeck
di Hans J. Mayland, Dieter Bork
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