Prima della pubblicazione della sua descrizione ufficiale, questa specie era conosciuta come Laetacara sp. 'orangeflossen'
Maschio adulto di Laetacara fulvipinnis - Foto © Unimati.dk
Femmina adulta di Laetacara fulvipinnis - Foto © Unimati.dk
4 - 5 anni
7.4 cm SL
Prima della pubblicazione della sua descrizione ufficiale, la specie Laetaara fulvipinnis era conosciuta come Laetacara sp. 'orangeflossen' (pinne arancioni) nel commercio acquariofilo.
Il genere Laetacara attualmente contiene sette specie valide, e Laetaara fulvipinnis può essere distinto da tutti i congeneri dalla seguente combinazione di caratteri: pinna dorsale di solito con 15 spine e 10 raggi; 23-25 squame nella riga E1 (la fila di squame in serie orizzontale direttamente sopra la fila longitudinale e comprendente la linea laterale inferiore); base della pinna dorsale solo moderatamente squamosa; pinna caudale senza il disegno molto evidente di piccoli punti chiari; dimensione massima 74 millimetri SL.
Etimologia:
Laetacara: dal latino laetus, che significa "felice", e acará, un termine vernacolare usato per i ciclidi in alcune parti del Sud America, in riferimento al disegno intorno alla bocca e al muso che conferisce ai membri di questo genere un aspetto "sorridente".
fulvipinnis: dal latino fulvus, che significa "giallo-rossastro, fulvo", e pinna, che significa "pinna", in riferimento al colore delle pinne anale e caudale.
Giovane esemplare di Laetacara fulvipinnis in parata territoriale - Foto © Chor Kiat Yeo (Seriouslyfish.com)
Sud America: drenaggi di Rio Orinoco, Rio Casiquiare e Rio Negro in Venezuela.
La località tipo di Laetacara fulvipinnis è "laguna nel villaggio di Arigua, 1°50’13″N, 67°02’29″W, pochi chilometri a sud di San Carlos de río Negro, Venezuela".
Originario del río Orinoco superiore e medio, del rio Casiquiare (noto anche come Canale Casiquiare) e del rio Negro superiore e medio in Venezuela e Brasile, con località confermate comprese tra Puerto Ayacucho, Venezuela e Barcelos sul rio Negro in Brasile. Dato questo intervallo, non sarebbe sorprendente se si trovasse anche nella Colombia orientale.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: Acqua dolce; bentopelagico; clima tropicale.
Laetacara fulvipinnis preferisce i tipici habitat d'acqua nera, con acqua limpida, acida, e del colore del tè. Solitamente si trova vicino alle rive di piccoli ruscelli e rivoli d'acqua in zone in cui l'acqua è molto tranquilla e profonda da 10 a 50 cm, sia dove il fondo è coperto da foglie morte, sia dove è presente molta vegetazione acquatica, tra cui si ripara.
In un villaggio chiamato El Niñal vicino alla foce del rio Pasimoni nel drenaggio del Casiquiare il pH era 4.4, la conducibilità elettrica 10 S / cm e la temperatura 26,3°C. Altre specie di ciclidi trovate nella località comprendevano Apistogramma uaupesi, Mesonauta insignis, Heros severus e una specie di Heros non identificata.
Due Laetacara fulvipinnis in un'area di foresta inondata nello stato amazzonico del Venezuela - Foto © Ivan Mikolji
Un Laetacara fulvipinnis posa in natura, nel suo habitat naturale, un Morichales nello stato amazzonico del Venezuela - Foto © Ivan Mikolji
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x30h cm per una coppia, senza altri ciclidi.
Stanno meglio in una vasca senza troppa luce, con fondo scuro, molto piantumata e con molte piante galleggianti che smorzino la luce. Decori come legni e radici simuleranno il loro ambiente naturale, con alcuni sassi piatti come potenziali siti per la riproduzione.
Sono molto sensibili all'inquinamento dell'acqua, quindi sono necessari cambi regolari e frequenti. Non amano la corrente, per cui anche l'uscita del filtro andrebbe regolata in modo da muovere l'acqua il meno possibile.
Comportamento e compatibilità: i Laetacara fulvipinnis sono tra i ciclidi nani più tranquilli e pacifici, talvolta possono mostrarsi anche timidi. Può essere utile un branco di pesci rassicuranti, come Carnegiella o Nannostomus, o altri caracidi e ciprinidi tranquilli. Sono comunque sempre ciclidi, che nel periodo riproduttivo possono difendere la prole ferocemente, anche contro pesci molto più grandi di loro.
20 - 28 °C
Durezza: 18 – 215 ppm
E' una specie onnivora; i pesci selvatici probabilmente si nutrono cercando sul fondo alghe, detriti organici, piccoli insetti, vermi, crostacei e altro zooplancton.
In acquario è facile da alimentare, in quanto accetta in genere senza problemi il mangime secco, ma le migliori condizioni e colori si ottengono offrendo pasti regolari di piccolo cibo vivo e/o congelato, come Chironomus, Daphnia e Artemia, insieme a mangime secco in in pellet o granuli di buona qualità, almeno qualcuno dei quali dovrebbe essere a base vegetale o di alghe. Si può anche integrare con vegetali sbollentati (spinaci, piselli, zucchine, ecc.)
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I maschi diventano più grandi delle femmine e sono in possesso di pinne dorsale, anale e caudale più estese, mentre i maschi più anziani tendono a sviluppare un profilo della testa più ripido. Individui in livrea nuziale di entrambi i sessi sviluppano una colorazione rossa sulla testa, sugli opercoli e sulla porzione anteriore inferiore del corpo, ma non in modo così ampio come in Laetacara dorsigera.
Maschio di Laetacara fulvipinnis - Foto © Ingo Schindler
Femmina di Laetacara fulvipinnis - Foto © Ingo Schindler
Laetacara fulvipinnis depone su substrato e ha cure biparentali; depone le uova su una superficie solida, come una foglia delle piante. L'incubazione è di circa tre giorni, e gli avannotti raggiungono il nuoto libero circa una settimana dopo.
Taxa principali
Questa specie era già diffusa in commercio prima della sua descrizione scientifica, con il nome di Laetacara sp. ‘Buckelkopf’
E' meritatamente una delle specie del genere più popolari in acquariofilia, e la più diffusa in acquario insieme a Laetacara dorsigera
Insieme a Laetacara curviceps è una delle specie più popolari e più diffusa in acquario del genere, ha un carattere tranquillo, quasi timido.
Non è chiaro se questa specie sia mai entrata nel commercio acquariofilo, ma potrebbe essere stato scambiata occasionalmente come Laetacara curviceps.
E' una specie molto pacifica, quasi timida, che diventa un po' più aggressiva solo quando è in riproduzione
Prima della pubblicazione della sua descrizione ufficiale, questa specie era conosciuta come Laetacara sp. 'orangeflossen'
E' una specie abbastanza rara in acquariofilia, e per questo è molto ricercata dagli appassionati di ciclidi.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su Fishbase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility
Ciclidi Americani I - I Ciclidi nani è un manuale per la classificazione, l'allevamento e la riproduzione dei Ciclidi nani, con foto, descrizioni dettagliate dei biotopi naturali, ed esperienze dirette di allevamento e riproduzione di ben 75 Ciclidi nani, tra Apistogramma, Apistogrammoides, Biotecus, Crenicara, Crenicichla, Dicrossus, Laetacara, Nannacara, Papiliochromis (ora Mikrogeophagus) Taeniacara, Teleocichla.
di George W. Barlow, a cura di H. Hutchison, traduzione in italiano a cura di D. Rizzo, P. Salvagiani, L. Leoni - "I Ciclidi. E' in acqua il più grande esperimento di evoluzione della natura" - Ed. Hydra - Sesto Continente
E' un libro che consiglio caldamente di leggere a tutti, tratta dei ciclidi e in particolare delle loro strategie riproduttive, che si sono evolute in modo anche diversissimo tra loro; soprattutto però è scritto in un linguaggio semplice e discorsivo, comprensibile e direi quasi "appassionante" :-)
Edizione italiana - di Jürgen Schmidt, traduzione a cura di A. De Jong, H. De Jong - Questo libro tratta i Ciclidi nani del Sud America, in primo luogo le specie di Apistogramma. Esaustivi capitoli tecnici spiegano come allestire e arredare un acquario per l'allevamento e la riproduzione di questi magnifici pesci variopinti e dal comportamento particolarmente interessante.
Cichlid Atlas 1 - Cichlid Atlas 2
Edizione Inglese - di Uwe Romer - Cichlid Atlas 1 è il primo degli Atlanti di Aquarium sui Ciclidi, dedicato ai Ciclidi nani: tantissime splendide foto, con descrizioni particolareggiate, indispensabile per riconoscere le diverse specie, le cui distinzioni sono messe in evidenza da foto, descrizioni, disegni. Peccato che è solo in inglese.
Dwarf Cichlids: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese - di Horst Linke e Wolfgang Staeck
di Hans J. Mayland, Dieter Bork
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Description of Laetacara fulvipinnis sp. n. (Teleostei: Perciformes: Cichlidae) from the upper drainages of the rio Orinoco and rio Negro in Venezuela - Wolfgang Staeck & Ingo Schindler 2007
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