Studio che vuole rispondere ad una domanda in sospeso nella biologia animale: se i pesci siano capaci di comportamenti complessi, come il gioco.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Gills Just Want to Have Fun: Can Fish Play Games, Just like Us?"
di Sofia Eisenbeiser, Étienne Serbe-Kamp, Gregory J. Gage, Timothy C. Marzullo
pubblicato sul sito di Mdpi.com
Puntigrus tetrazona (ex Puntius tetrazona) - Foto © Stefano Gnudi
Una domanda in sospeso nella biologia animale è se i pesci siano capaci di comportamenti complessi, come il gioco. Sofia Eisenbeiser, Étienne Serbe-Kamp, Gregory J. Gage e Timothy C. Marzullo hanno studiato questo argomento facendo brillare puntatori laser di vari colori negli acquari domestici. Hanno testato 66 specie diverse e hanno scoperto che oltre l'80% dei pesci mostrano una risposta curiosa agli stimoli della luce in movimento, con il massimo interesse per i punti laser rossi. Esaminando la letteratura sul gioco dei pesci hanno discusso se le risposte dei pesci osservate potessero essere considerate giochi.
Il titolo di questo articolo in inglese 'Gills just want to have fun', le branchie vogliono solo divertirsi, gioca sull'assonanza con la famosa canzone di Cindy Lauper 'Girls just want to have fun', le ragazze vogliono solo divertirsi, purtroppo traducendo in italiano questo si perde.
Estratto
È comune osservare il gioco in cani, gatti e uccelli, ma in uno degli animali domestici più comuni, i pesci, è ignorato. I pesci d'acquario sono spesso usati come "decorazioni meditative" nelle famiglie, anche se in realtà i pesci hanno repertori comportamentali simili a quelli dei mammiferi e degli uccelli. In questo studio è stata esaminata questa teoria, conducendo dei test sul campo, presso i negozi di animali locali, dove è stata testata tutta una serie di specie di pesci d'acquario per la reattività agli stimoli di un puntatore laser.
Su 66 specie di pesci testate, oltre l'80% ha mostrato una tendenza ad interessarsi ai punti laser in movimento, in particolare i punti rossi. Se questo comportamento costituisce un gioco è un argomento di indagine attivo che viene esaminato in questo lavoro.
1. Introduzione
Nella letteratura scientifica si possono trovare dei resoconti sui comportamenti di gioco nei pesci, ma non sono molto diffusi. Uno studio del 2015 di Burghardt et al. ha preso in considerazione tre ciclidi africani Tropheus duboisi, che mostravano comportamenti di gioco con dei termometri autoraddrizzanti, cercando ripetutamente di abbatterli e spostarli in giro per il loro acquario. Anche Gunter e Ladiges hanno riportato simili comportamenti insoliti nei pesci, citando i pesci Membras vagrans che nuotavano intorno, davano una testata e caricavano una lenza di nylon, insieme a un Acipenser ruthenus che avrebbe vigorosamente spinto e tirato oggetti nel suo acquario.
Dei pesci elefante del genere Mormyrus, compresi in una famiglia di pesci con un cervello molto grande rispetto alle loro dimensioni, sono stati osservati giocare con dei rametti, mentre li spingevano in giro per l'acquario e li tenevano sopra il muso, anche quando non avevano fame, e mentre manovravano palle di plastica in giro per la loro vasca.
Nei Labridae e nei Choerodon schoenleinii è stato osservato l'uso di strumenti, un altro comportamento cognitivamente complesso: questi pesci schiacciano i molluschi in bocca contro le rocce per aprirli.
Altri rapporti degni di nota sul comportamento dei pesci, in particolare per quanto riguarda le loro varie risposte agli stimoli della luce artificiale, includono un recente studio di Cohn et al., che ha mostrato che particolari specie di pesce anemone (Amphiprion chrysopterus) e di castagnole (Dascyllus trimaculatus), che risiedevano in un magnifico anemone (Heteractis magnifica) al largo dell'isola di Mo'orea, sulla costa polinesiana francese, si lanciavano verso uno stimolo di luce laser rossa che gli studiosi facevano girare intorno all'anemone. Questo comportamento è stato interpretato come una risposta alla minaccia del territorio, piuttosto che come una risposta alla presenza di una preda, poiché non vi era alcun tentativo da parte dei pesci di mordere il laser.
Diverse risposte agli stimoli laser sono state osservate anche nei Labridae e in altre specie nell'ambito di missioni di rilevamento della salute costiera al largo delle coste meridionali dell'Inghilterra e della Columbia Britannica.
E' stata utilizzata la proiezione di immagini sui lati di vari acquari di laboratorio come tecnica per studiare il comportamento di predazione nel pesce luna Lepomis macrochirus, e sono stati esaminati l'attenzione e il riconoscimento facciale nel ciclide Neolamprologus brichardi utilizzando foto accompagnate da punti laser rossi.
I pesci possono mostrare un repertorio comportamentale diversificato, ma possiamo definire ragionevolmente e scientificamente alcuni comportamenti come giochi?
Una possibile soluzione viene da Burghardt, che ha proposto una serie di cinque criteri per classificare il gioco negli animali:
- Il comportamento è “incompletamente funzionale” e non contribuisce alla sopravvivenza immediata.
- Il comportamento è volontario, spontaneo, intenzionale e compiuto per se stesso.
- Il comportamento può assomigliare a comportamenti completamente funzionali, ma differisce per almeno un aspetto, come il contesto, oppure è in qualche modo incompleto, esagerato o imbarazzante.
- Il comportamento si ripete costantemente durante almeno una parte della vita dell'animale ma non è patologico.
- Il comportamento inizia in assenza di stress, fame, predazione o circostanze altrimenti malsane.
Usando questi criteri e un po' di creatività, scienziati di tutte le età possono immergersi negli enigmi scientifici del gioco e della cognizione animale. In questo articolo, è descritto in dettaglio un esperimento facilmente replicabile che utilizza puntatori laser e pesci d'acquario, e che esamina la convincente idea che forse i pesci si impegnano davvero nel gioco.
2. Materiali e metodi
Gli autori dell'esperimento si sono recati, con dei puntatori laser standard rossi, verdi e blu (quelli venduti in genere come giocattoli per gatti) nei negozi di animali locali e li hanno utilizzati negli acquari disponibili, per osservare le risposte dei pesci e i cambiamenti comportamentali alla presentazione degli stimoli laser. È stata prestata attenzione ad evitare i loro occhi, ed ovviamente prima di qualsiasi osservazione è stato chiesto il permesso ai dipendenti del negozio.
I cambiamenti nel comportamento (cioè l'interesse per gli stimoli laser) sono stati classificati in quattro categorie di risposta: "nessuna", "qualcuna", "moderata" e "alta".
- "nessuna risposta" indicava che non c'erano stati cambiamenti comportamentali alla presentazione dello stimolo laser;
- “qualche risposta” indicava un piccolo cambiamento nel comportamento, riconosciuto come un cambio molto breve nella direzione del nuoto o nell'orientamento verso il laser;
- "moderata risposta" indicava che i pesci mostravano interesse per lo stimolo fino a circa cinque secondi seguendolo e studiandolo;
- "alta risposta" indicava grandi livelli di cambiamenti comportamentali in cui il pesce interagiva con lo stimolo laser per cinque o più secondi.
Sono stati effettuati un totale di sette viaggi in tre diversi negozi di animali, tutti a metà pomeriggio, e sono stati registrati nei quaderni di laboratorio i gradi di interesse dei pesci nei riguardi del puntatore laser e nella preferenza del colore del laser (Figura 1, Tabella 1).
Durante un'altra visita, sono stati acquistati otto barbi tigre (Puntigrus tetrazona) altamente reattivi, da osservare continuamente per un periodo di cinque settimane. Inoltre, sono state ripetutamente studiate le risposte allo stimolo laser e il gioco del termometro autoraddrizzante in tre ciclidi africani Tropheus duboisi maschi nel laboratorio di casa nel corso di dieci settimane. A parte i tre ciclidi maschi, i sessi di tutti gli altri pesci studiati erano sconosciuti.
Figura 1. Preferenza di tutte le specie di pesci testate per il colore del punto del puntatore laser: 34 specie preferiscono solo il rosso, 2 preferiscono solo il verde, 1 preferisce solo il blu, 10 preferiscono il rosso e il verde, 5 preferiscono il rosso e il blu e 6 preferiscono tutti e tre i colori . Nessuna specie sembrava preferire solo il blu e il verde. (Tutte le 8 specie nella categoria "Nessuno" non sono rappresentate. Vedi tabella 1).
Tabella 1. Tutte le specie di pesci testate, in base al livello di interesse per gli stimoli del puntatore laser (indipendentemente dalle preferenze di colore).
8 su 66 non hanno mostrato alcun interesse, 15 su 66 hanno mostrato un certo interesse, 28 su 66 hanno mostrato un interesse moderato e 15 su 66 hanno mostrato un interesse elevato. REG = regolare, SM = piccolo, MD = medio.
(*) Devario aequipinnatus è stato classificato come avente un alto interesse per gli stimoli laser ma non si presentava con comportamenti uguali o simili a quelli di altri pesci in questa categoria: invece di limitarsi a orientarsi o inseguire gli stimoli, tutti i Devario aequipinnatus iniziavano a nuotare rapidamente e sfrecciando intorno al loro acquario immediatamente dopo la presentazione dello stimolo laser.
Nessuna Risposta 12.1% (8 su 66) Aulonocara Betta splendens Carassius auratus Carassius stratus Cichlidae (REG assortiti) Hemigrammus rhodostomus Phoxinus phoxinus Rocio octofasciata | Qualche Risposta: breve cambio di direzione di nuoto / orientamento verso il puntatore laser 22.7% (15 su 66) Amphiprion ocellaris Astronotus ocellatus Aulonocara Carassius auratus (2 varietà) Cyprinus rubrofuscus Elacatinus evelynae Epalzeorhynchos frenatum Gymnocorymbus ternetzi Pethia padamya Poecilia reticulata Pterophyllum Sudotropheus demasoni Trichopodus trichopterus Siphophorus maculatus | Moderata Risposta: seguire e indagare il puntatore laser per un massimo di cinque secondi 42.4% (28 su 66) Desmopuntius johorensis Amblyglyphidodon aureus Chromis viridis Cichlidae (SM assortiti) Cichlidae (MD assortiti) Corydoras panda Danio rerio Gymnocorymbus ternetzi Hyphessobrycon eques (2 varietà) Hyphessobrycon flammeus Labidochromis Melanochromis johanni Nimbochromis venustus Poecilia latipinna Poecilia reticulata (4 varietà) Pseudotropheus crabro Sphaeramia nematoptera Tanichthys albonubes Trichogaster lalius Xiphophorus maculatus (4 varietà) | Alta Risposta: interagire con il puntatore laser per almeno cinque o più secondi 22.7% (15 su 66) Amphiprion ocellaris Devario aequipinnatus * Epalzeorhynchos frenatum Gramma loreto Gymnocorymbus ternetzi Melanotaeniidae Phenacrogrammus interruptus Pseucochromis fridmani Puntius aurilius Puntigrus tetrazona (5 varietà) Xiphophorus maculatus |
I pesci nei negozi di animali venivano generalmente tenuti in acquari da 60-1000 litri con 15-100 pesci di varie specie all'interno. I Tropheus duboisi nel laboratorio di casa erano allevati in una vasca da 160 litri con partizioni equidistanti per i tre pesci maschi. I Puntigrus tetrazona nel laboratorio di casa erano alloggiati insieme in un acquario da 70 litri.
Come nel lavoro di altri gruppi in cui sono state analizzate le registrazioni video di animali negli acquari e classificate in comportamenti distinti per generare etogrammi e/o creare un catalogo di comportamenti, anche in questo caso sono state analizzato le registrazioni video dei Tropheus duboisi nell'acquario domestico che rispondevano allo stimolo laser (File materiali supplementari S2). Questa analisi ha isolato i comportamenti che potevano essere osservati durante il nuoto libero (tempi durante i quali lo stimolo laser non veniva presentato) e i momenti di presentazione dello stimolo laser, e sono state conteggiate tutte le volte che si verificavano quei comportamenti.
I comportamenti sono stati equamente ponderati sulla base della frequenza di accadimento e della durata. I dati raccolti durante questa analisi sono stati utilizzati per creare etogrammi, ossia strumenti utilizzati dai ricercatori comportamentali per catalogare e visualizzare il comportamento di un organismo in un periodo di tempo (Figura 2). In totale, sono stati valutati manualmente dieci ore di comportamento di nuoto libero e dieci minuti di comportamento con stimolo laser, utilizzando BORIS, un software di registrazione degli eventi che consente all'utente di tracciare con precisione diversi soggetti e i loro comportamenti durante sessioni dal vivo o registrate. Le dieci ore di video di nuoto libero sono state registrate in blocchi di 1–2 ore nel corso di due settimane durante la mattina, il pomeriggio e la notte. I 10 minuti di video con stimolo laser sono stati registrati con incrementi di circa 30 s durante lo stesso periodo di due settimane. Le categorie comportamentali sono state scelte dopo aver esaminato le registrazioni video, in cui ogni comportamento distinto eseguito dal pesce è stato suddiviso in sette categorie:
- nuoto (movimento passivo senza obiettivo apparente),
- nuoto su e giù (nuoto verticalmente avanti e indietro almeno una volta),
- nuoto veloce (un notevole aumento di velocità),
- mordere (un altro pesce),
- catturare (unico per le prove con stimolo laser; un aumento evidente e intenzionale della velocità culminato nel tentativo del pesce di "catturare" il punto laser),
- foraggiamento (per cibo e alghe nel substrato e su arredi, vetri, ecc.)
- nascosto.
Ciascuna azione compiuta dal pesce avrebbe dovuto essere etichettata utilizzando una delle categorie descritte.
Figura 2. Etogrammi comparativi del comportamento di un Tropheus duboisi con presentazione dello stimolo laser rosso (a destra) e senza (a sinistra). Il diametro dei cerchi corrisponde a quanto tempo è stato impiegato per eseguire ciascun comportamento e gli spessori delle frecce corrispondono alla probabilità che da un comportamento ne derivi un altro. L'ombreggiatura varia dalla più scura (maggior tempo impiegato per eseguire il comportamento) alla più chiara (minor tempo tempo impiegato). Le percentuali numeriche del tempo trascorso negli stati comportamentali e le probabilità di transizione si trovano all'interno di cerchi e accanto alle frecce. I dati dell'etogramma di nuoto libero hanno totalizzato 10 ore di osservazione e il tempo di osservazione dello stimolo laser dell'etogramma è stato di 10 minuti.
3. Risultati
Sono state registrate le risposte e le preferenze di colore di 66 specie di pesci. Di questi, la grande maggioranza (58 o 88%) ha mostrato "alcune", "moderate" o "alte" risposte agli stimoli laser, con 43 (65%) che hanno mostrato una risposta "moderata" o "alta" agli stimoli laser (vedi tabella 1).
Dei tre colori laser presentati (rosso, verde e blu), 34 su 66 specie (52%) hanno mostrato una risposta esclusiva al rosso, 10 (15%) hanno avuto una risposta sia al rosso che al verde, 5 (8%) hanno mostrato una risposta preferita al rosso e al blu e 6 (9%) hanno mostrato una risposta al rosso, al verde e al blu. Solo due specie hanno mostrato una preferenza esclusiva per il verde e solo una ha mostrato una preferenza esclusiva per il blu (Figura 1). Questa tabella mostra ogni singola specie di pesce e le sue preferenze di colore.
I comportamenti più comuni osservati alla presentazione degli stimoli laser erano l'attenzione/tracciamento generale, l'inseguimento e la cattura (per cui il pesce tentava di mordere il punto laser o di prenderlo in bocca). Questi comportamenti sono stati visualizzati a vari livelli sia all'interno che tra le specie. Si può vedere un elenco di specie in base al grado di risposta nella tabella 1, che mostra che la maggior parte dei pesci era leggermente/moderatamente interessata agli stimoli laser, mostrando cambiamenti comportamentali evidenti ma non estremi al loro apparire (cioè, interagendo con il punto laser per 5 s o meno). Otto pesci (12%) non hanno mostrato alcun cambiamento nell'attività durante la presentazione dello stimolo laser, mentre 15 pesci (23%) hanno risposto in modo elevato, mostrando cambiamenti drammatici e istantanei passando immediatamente da normali sequenze comportamentali di nuoto libero a seguire o inseguire molto intensamente il punto laser per cinque secondi o più. Il file dei materiali supplementari S2 presenta un video che mostra la varietà di risposte dei pesci agli stimoli laser. Una rappresentazione dettagliata della categoria di risposta "alta" può essere vista nella Figura 2, che contiene due etogrammi a confronto di un Tropheus duboisi. In questi etogrammi comparativi, è possibile vedere una netta differenza tra il periodo di comportamento di nuoto libero e il periodo durante la presentazione dello stimolo laser, in particolare un drammatico aumento dei comportamenti di cattura e nuoto veloce, unito al fatto che le categorie comportamentali e le transizioni diventano molto meno diversificate durante il periodo di presentazione del punto laser. Inoltre, il foraggiamento e il nuoto su e giù, che erano presenti durante il periodo di nuoto libero, non erano presenti durante il periodo di presentazione del laser. Nella (Figura 3 si possono vedere dei Puntigrus tetrazona e dei Tropheus duboisi mentre si orientano verso un punto del puntatore laser rosso e lo inseguono.
Figura 3. Immagini video di un Tropheus duboisi nel laboratorio domestico (a sinistra) e Puntigrus tetrazona e Carassius auratus (a destra) del negozio di animali che si orientano verso e inseguono i punti laser rossi. Notare che l'aspetto di due punti nell'immagine a destra è dovuto al riflesso di un singolo punto laser sul vetro dell'acquario.
I Puntigrus tetrazona alloggiati nell'acquario del laboratorio sembravano mostrare un minore interesse per gli stimoli del puntatore laser (tutti i colori) dopo circa due settimane in cui i laser venivano puntati nel loro acquario più volte al giorno, suggerendo una risposta che ricorda l'assuefazione. Questa diminuzione di interesse è stata indicata dai Puntigrus tetrazona che mostravano meno cambiamenti nel comportamento alla presentazione di uno stimolo laser rispetto alle prove iniziali. Aneddoticamente, sono stati notati anche altri comportamenti insoliti durante l'esperimento:
- I pesci rossi Carassius auratus, in generale, non hanno mostrato alcun cambiamento nel comportamento durante la presentazione di stimoli laser. Un'eccezione era il pesce rosso alloggiato con i Puntigrus tetrazona, che iniziò a unirsi a loro nell'inseguire il laser dopo circa 30 s (vedi Figura 3 e i file dei materiali supplementari S2).
- Il ciclide Tropheus duboisi - lo stesso ciclide il cui comportamento è rappresentato negli etogrammi (Figura 2 e Figura 3) - inseguiva e cacciava una pianta d'acquario che galleggiava sulla parte superiore dell'acquario quando veniva trascinata dagli studiosi sulla superficie dell'acqua. Tuttavia, non tentava di mordere nessuna parte della pianta mentre la inseguiva.
- Un altro dei tre ciclidi Tropheus duboisi era riuscito a passare attraverso un varco nella barriera destinata a separare i pesci l'uno dall'altro, e a trascorrere del tempo nella sezione di un altro ciclide cercando cibo, nuotando e persino stuzzicando o incitando l'altro pesce a inseguirlo (il tempo trascorso nella sezione vicina era vario e non sempre finiva subito dopo essere stato inseguito).
Non è ancora chiaro se queste osservazioni abbiano un significato comportamentale e possano costituire un gioco.
Primo piano di un Tropheus duboisi - Foto © Manfred Werner (Wikimedia)
4. Discussione
I comportamenti osservati durante la presentazione degli stimoli laser possono essere considerati come giochi? Sono stati applicati alle osservazioni i cinque criteri di Burghardt citati sopra per ciò che costituisce il gioco degli animali.
- È improbabile che inseguire, orientarsi verso i punti del puntatore laser tentando di catturarli sia un comportamento che contribuisce alla sopravvivenza, e la natura ripetitiva del comportamento suggerisce che non è destinato a svolgere una funzione immediata. Potrebbe però essere anche un'aggressione verso il punto, poiché è uno stimolo sconosciuto. Comunque si fa notare che anche quello di un gatto che insegue un punto laser potrebbe essere considerato un comportamento aggressivo, ma viene invece considerato un gioco.
- I pesci non sono stati costretti, addestrati o indotti a interagire con gli stimoli laser, dimostrando la natura volontaria e spontanea del comportamento.
- Il criterio del comportamento incompleto è forse il più difficile da affermare. Mentre i comportamenti di inseguimento del puntatore laser eseguiti dai pesci sembravano essere diversi da quelli presenti durante le manifestazioni di aggressività verso altri pesci (i comportamenti venivano ripetuti in congiunzione più rapida ed eseguiti più a lungo con lo stimolo laser), i pesci giocavano con lo stimolo laser, o lo stavano semplicemente studiando come una potenziale minaccia o cibo? Poiché i pesci interessati potevano rapidamente determinare che lo stimolo laser non era né cibo né una minaccia, ma continuavano a interagire con esso, si può affermare che questo comportamento assomiglia a comportamenti funzionali ma può differirne nell'intento. Esperimenti più dettagliati potrebbero chiarire questo punto.
- I comportamenti osservati sono stati ripetuti dai pesci studiati durante più prove nel laboratorio domestico. Tuttavia, nel tempo è stata osservata una perdita di interesse nei pesci di laboratorio, indicando che i comportamenti non erano patologicamente stereotipati.
- Tutti i pesci testati erano sani, ben tenuti e ben nutriti, quindi possiamo supporre che le interazioni con gli stimoli laser non fossero risposte allo stress.
I dati raccolti suggeriscono che le reazioni dei pesci allo stimolo laser potrebbero essere concepite come "simili a un gioco", ma potrebbero anche essere interpretate come una risposta investigativa verso un nuovo stimolo. Una risposta alla novità può, tuttavia, essere considerata una parte fondamentale del gioco, come sanno i genitori che regalano al proprio bambino un nuovo giocattolo. Se un pesce indaga su un oggetto nuovo che non ha mai incontrato prima, è semplicemente curioso (potrebbe essere cibo, potrebbe essere nocivo, ecc.) o mostra una risposta ludica?
I risultati iniziali non possono dare una conclusione definitiva, ma potrebbero essere possibili ulteriori sperimentazioni. Creare un modo in cui il pesce accenda intenzionalmente uno stimolo laser può consentire prove più concrete della presenza di risposte di gioco. Si potrebbero avere maggiori prove del comportamento di gioco autoindotto utilizzando dei pulsanti impermeabili che i pesci potrebbero manipolare con il muso per attivare un puntatore laser che muove un punto all'interno della vasca . Alcuni LED subacquei in varie parti della vasca che i pesci potrebbero accendere e spegnere attraverso i loro comportamenti motori, consentirebbero un esame più approfondito dell'ipotesi di gioco.
Poiché i gatti che seguono i laser esprimono chiaramente una forma dei loro comportamenti predatori (ecco perché molti giocattoli per gatti simulano la preda), gli autori dello studio erano curiosi di sapere se ci fosse qualche differenza tra le risposte dei pesci erbivori e carnivori/onnivori ai puntatori laser. I dati raccolti sfortunatamente non lo hanno confermato, poiché su 66 specie testate, ben 63 erano carnivore o onnivore. Delle tre rimanenti, due specie erano erbivore:
- Chindongo demasoni (ex Pseudotropheus demasoni) - qualche risposta al rosso (un breve cambiamento di orientamento)
- Epalzeorhynchos frenatum - alta risposta al rosso (cambiamenti comportamentali per più di 5 s).
- Una specie era un pesce "pulitore", Pseudotropheus crabro, e aveva una risposta moderata al rosso (tracciamento fino a 5 s).
Uno studio attento con un numero maggiore di erbivori mostrerebbe forse una differenza comportamentale correlata alla risposta del puntatore laser, alla preferenza del colore e alla dieta.
In questo lavoro, un autore si è occupato di tutto il punteggio comportamentale, per cui sorge il potenziale problema della variabilità tra osservatori per coloro che tentano di condurre esperimenti simili. Per questo, 11 persone del nostro gruppo di ricerca hanno valutato il video supplementare (File dei materiali supplementari S2) secondo i nostri criteri stabiliti (nessuno = 0, basso = 1, moderato = 2 e alto = 3) per i sei pesci a cui vengono mostrati vari stimoli laser colorati nel video (10 periodi di punteggio totali). Abbiamo trovato una deviazione standard media del punteggio di 0,25, a dimostrazione che il punteggio era relativamente coerente tra le persone. La maggior parte della variabilità riguardava la classificazione delle risposte basse rispetto a quelle moderate. Nei quattro periodi che hanno mostrato una risposta chiara e alta, la deviazione standard tra gli 11 marcatori era zero (il che significa che tutti hanno scelto "3" per la risposta).
Molti video online mostrano gatti, cani, cavalli, uccelli, anfibi e pesci che reagiscono ai puntatori laser. Queste interazioni vanno dalla fuga fino all'inseguimento lento e all'attacco. Il comportamento di fuga in seguito alla stimolazione laser può essere osservato negli uccelli e viene persino utilizzato per la protezione del raccolto. Quasi tutti i comportamenti di attrazione rispetto al laser sono chiamati interazioni giocose, forse indicative dell'esistenza di determinati comportamenti di gioco che funzionano come meccanismi evolutivi che mettono a punto la predazione innata.
Tuttavia, Kogan e Grigg, 2021, hanno dimostrato che i gatti mostrano un rischio maggiore di comportamenti ripetitivi anormali durante il gioco del laser. Abbiamo osservato un ampio spettro di comportamenti anche durante le interazioni pesce/laser. Alcuni ciclidi hanno risposto in modo aggressivo alla stimolazione del puntatore laser, spesso tentando di mordere o catturare il laser in bocca, mentre abbiamo osservato Devario aequipinnatus che mostra una risposta di fuga immediata. Alcune specie, come Amphiprion ocellaris, seguono e osservano attentamente il laser, senza mostrare reazioni estreme, come la fuga o l'aggressività. Di conseguenza, i nostri risultati sul gioco dei pesci riflettono l'impatto comportamentale che la stimolazione laser ha anche su altre specie animali. Ulteriori ricerche sul gioco del laser dei pesci possono chiarire se i comportamenti osservati sono dovuti a una sovrastimolazione del sistema visivo che provoca risposte automatiche o se le loro interazioni sono effettivamente di natura ludica. Nella nostra indagine, non abbiamo osservato alcun comportamento ripetitivo anormale dei ciclidi Tropheus duboisi del laboratorio domestico o dei Puntigrus tetrazona che sono stati testati nel corso di 10 settimane di questo studio.
Sebbene 55 pesci su 58 che hanno mostrato risposte ai laser hanno mostrato una preferenza per il rosso, la varia differenza di risposta per quanto riguarda il colore merita una discussione. Con l'aumentare della profondità, la luce rossa a lunghezza d'onda lunga viene assorbita maggiormente dall'acqua, causando un cambiamento evolutivo nelle sensibilità spettrali delle specie, ad esempio quelle dei Cottoidei del lago Baikal. Il colore rosso del laser si è rivelato come lo stimolo più saliente per le specie ittiche che abbiamo studiato. Un oggetto rosso che colpisce la superficie dell'acqua apparirà rosso, ma più affonderà, minore sarà la luce rossa riflessa. Nella nostra indagine, il ciclide oscar Astronotus ocellatus è stata l'unica specie che ha risposto esclusivamente alla stimolazione della luce blu. Questa specie si nutre tipicamente di prede sedentarie in acque con fondale fangoso o sabbioso, dove si propaga principalmente la luce blu a lunghezza d'onda corta. Di conseguenza, la maggior parte delle specie che mostrano una preferenza per la luce rossa vive in acque limpide e poco profonde, dove la discriminazione del colore gioca un ruolo fondamentale. L'immensa varietà di specie e di coni di rilevamento del colore solo nei ciclidi del Malawi, riflette l'importanza di ampie sensibilità spettrali nella sopravvivenza e suggerisce meccanismi co-evolutivi con interazioni sociali, come accoppiamento, territorialità, cure parentali e forse comportamento da gioco.
Sappiamo che i mammiferi e gli uccelli giocano e gli scienziati continuano a studiare il gioco nelle altre tre classi di vertebrati: anfibi, rettili non aviari e pesci. Il wrestling e l'uso di bolle d'aria sono stati documentati nelle rane, il tiro alla fune e il gioco sessuale precoce sono stati documentati nelle tartarughe e il gioco con gli oggetti è stato documentato in alligatori, coccodrilli, gechi e varani. Ci sono rapporti che riguardano anche il gioco con oggetti del polpo. Il gioco è stato studiato anche in altri invertebrati, come vespe e ragni. I vertebrati si sono discostati dagli invertebrati circa 550 milioni di anni fa, poco prima dell'inizio dell'era cambriana, come sottogruppo di deuterostomi (cordati). Gli antenati dei pesci con pinne raggiate e gli antenati dei tetrapodi (da cui sono emersi i mammiferi) si separarono nel periodo dell'Ordoviciano circa 450 milioni di anni fa. Il piccolo numero di studi sull'evoluzione del gioco in altri gruppi di vertebrati, come i pesci, non rivela attualmente quanto sia esteso e ancestrale il comportamento del gioco. La possibilità che sia emersa prima della divergenza dei tetrapodi suggerisce un possibile ruolo vitale del gioco nello sviluppo cognitivo.
5. Conclusioni
Abbiamo scoperto che oltre l'80% delle 66 specie di pesci d'acquario testate durante questo esperimento hanno mostrato un notevole interesse per gli stimoli laser in movimento. Sebbene non si possa concludere definitivamente che i comportamenti in questione fossero comportamenti di gioco veri e propri, se presi insieme alla letteratura attualmente pubblicata che discute del gioco nei pesci, meritano una continua sperimentazione. Le indagini sulla cognizione di vertebrati meno conosciuti, come i pesci, sono ancora nelle loro fasi iniziali. Attraverso un'attenta progettazione sperimentale, osservazione e replica da parte di scienziati di tutte le età, è possibile raccogliere prove sufficienti per rispondere alla domanda: i pesci giocano?
Testo originale in inglese © Sofia Eisenbeiser, Étienne Serbe-Kamp, Gregory J. Gage, Timothy C. Marzullo
Riferimenti & Link
Gills Just Want to Have Fun: Can Fish Play Games, Just like Us?
by Sofia Eisenbeiser, Étienne Serbe-Kamp, Gregory J. Gage and Timothy C. Marzullo
di Helmut Stallknecht, trasmette la gioia che l'autore prova ciascun giorno alle prese con i suoi numerosissimi acquari. Tra le pagine, tanti aneddoti e un'infinità di suggerimenti e consigli pratici e utili sia sulle piante d'acquario sia sui suoi abitanti, in particolare sulle abitudini di allevamento e riproduzione delle singole specie, il tutto corredato da tante belle fotografie a colori.
di Konrad Lorenz, tradotto da Laura Schwarz. Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che un’oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l’ha covata: ecco alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro. Lorenz è stato uno dei padri fondatori dell’etologia, ma soprattutto ha saputo vivere con gli animali, con una curiosità, un’affettuosità verso ogni creatura, un senso del gioco e un dono del raccontare le loro storie che mai ha manifestato così compiutamente come nell’Anello di Re Salomone.
di Maurizio Gazzaniga, a cura di AcquaPortal - Ogni acquario, sia esso d'acqua dolce temperata o tropicale, cela al suo interno un intero universo di vita, difficile se non addirittura impossibile da immaginare e caratterizzato da infinite sfaccettature. Tra i suoi vetri, infatti, si nasconde un numero imprecisato di specie appartenenti ad almeno cinque dei sei regni in cui oggigiorno si è abituati a suddividere il mondo dei viventi. In questo libro scoprirete questo meraviglioso mondo nascosto.
di Francesco Guarnieri e Giorgio Melandri - Una guida semplice, con le informazioni corrette, illustrata con tante fotografie e disegni, completa ed esauriente. Conoscere l'acquario per avere solo soddisfazioni dall'ecosistema più completo e interessante che possiamo tenere in casa e per avvicinare la natura attraverso un hobby bellissimo e pieno di vita. L'acquario è una piccola sfida che solo la conoscenza può farvi vincere.
di Ivan Nicola Colaluca. Chi ha detto che per avere l'acquario che desideriamo serva spendere una fortuna e sfinirsi nell’apprendere tutte le nozioni possibili? In questa breve ma esauriente guida, pensata per principianti, troverete strumenti semplici e pratici, per poter avviare e gestire un acquario.
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La scoperta che il piccolo Danionella cerebrum, tra i più piccoli vertebrati al mondo, produce suoni forti come un colpo di pistola, apre nuovi orizzonti agli studi sui meccanismi di comunicazione, non solo tra i pesci
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Un nuovo studio ha scoperto che i pesci possono sperimentare la 'febbre emotiva' da sempre usata come base per dimostrare la sensibilità o la coscienza in altre specie animali come mammiferi o uccelli.
Le immersioni di ricerca di un team di scienziati sulla Cernia dei coralli (Cephalopholis miniata), hanno rivelato che quest'ultima è in grado di comunicare non solo con i conspecifici, ma anche con altre specie, utilizzando un particolare linguaggio dei segni.
I pesci non sono il ramo stupido dell'albero genealogico degli animali. Più li studiamo, più scopriamo che essi sono in grado di apprendere procedure complesse e risolvere problemi
I pesci hanno la reputazione di essere ottusi e smemorati, mentre in realtà possono 'contare', navigare in un labirinto e ricordare anche i volti, come molti studi possono facilmente confermare - tratto e tradotto da un articolo di Sarah Griffiths
All'Università di Auckland, in Nuova Zelanda, hanno dimostrato che alcuni pesci comunicano tra di loro esattamente come i mammiferi, chiamandosi per mezzo di segnali sonori
Sembra una cosa ovvia, ma per tanti non lo è: i pesci allevati in ambienti spogli e noiosi sono meno intelligenti di quelli allevati in ambienti più stimolanti.
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