Una specie molto bella, ma che si trova molto raramente in commercio
Leptobotia pellegrini - Foto © Zhou Hang
22 cm TL
La specie Leptobotia pellegrini è molto difficile da trovare in commercio, anche se una tra le specie più commercializzate dei Leptobotia, confusa spesso con Leptobotia elongata, che diventa però molto più grande, fino a 50 cm di lunghezza per 3 kg di peso. Anche Leptobotia pellegrini però non è una piccola specie: può arrivare ai 22 cm, per cui necessita di acquari molto grandi, dai 120 cm di lunghezza in su, allestiti possibilmente in stile fiume-acquario, con acqua ben mossa e ossigenata. Leptobotia pellegrini è anche un pesce relativamente più snello e con la testa di colore più scuro rispetto al suo parente.
La maggior parte dei membri di questo genere ama nascondersi sotto le rocce, quindi il loro acquario dovrebbe essere dotato di molti grosse rocce, ciottoli e pezzi piatti di ardesia o altra roccia inerte per fornire più posti dove i pesci possano nascondersi e dar loro sicurezza.
Leptobotia elongata è la specie tipo del genere Leptobotia, che secondo il pensiero attuale comprende 13 membri in totale, tutti endemici della Cina e del Vietnam del Nord. Sono diagnosticabili dai seguenti caratteri condivisi: possesso di una spina sub-oculare semplice (non biforcata), corta che non si estende oltre il bordo posteriore dell'occhio; un corpo compresso lateralmente; peduncolo caudale relativamente profondo; pinne pelviche che raggiungono l'origine della pinna anale; ano sotto la base della pinna dorsale ed equidistante tra l'origine pelvica e quella della pinna anale.
Le specie del genere Leptobotia possiedono anche spine sub-oculari acuminate, mobili, che sono normalmente nascoste in una sacca di pelle sotto l'occhio, ma che vengono erette quando un esemplare è stressato o spaventato, ad esempio se rimosso dall'acqua. È quindi necessario prestare attenzione poiché queste spine possono rimanere impigliati nella rete dei retini d'acquario e quelle degli esemplari più grandi possono ferire la pelle umana.
I botiidi sono anche sensibili a una malattia comunemente definita "malattia del dimagrimento" caratterizzata da una perdita di peso. E' particolarmente comune negli esemplari appena importati, e si pensa che sia causato da una specie del genere di flagellati Spironucleus. È curabile, anche se i farmaci raccomandati variano a seconda del paese. Gli acquariofili nel Regno Unito tendono ad usare l'antibiotico Levamisole e quelli negli Stati Uniti il Fenbendazole (aka Panacur).
Gli studi moderni hanno portato a vari cambiamenti nella tassonomia sia della famiglia Botiidae che dei suoi generi costituenti, sebbene il genere Leptobotia sia rimasta per lo più inalterata.
Leptobotia pellegrini - Foto © Zhou Hang
Leptobotia pellegrini - Foto © Zhou Hang
La famiglia Botiidae è stata ampiamente considerata un gruppo geneticamente distinto da Nalbant (2002), essendo stata anche in passato già considerata una sottofamiglia (Botiinae) della famiglia Cobitidae. Nalbant ha anche spostato alcuni membri del genere Botia nel nuovo genere Yasuhikotakia, sulla base di un certo numero di caratteri morfologici.
Più tardi Kottelat (2004) ha fatto ulteriori modifiche alla tassonomia, creando il genere Chromobotia per separare Chromobotia macracanthus dai botia e confermando che le specie precedentemente comprese nel genere Hymenophysa dovevano invece essere spostate nel genere Syncrossus. La prima modifica è basata sul disegno della livrea più alcuni caratteri morfologici e la seconda sul fatto che Hymenophysa rappresenta non solo un errore di ortografia (l'ortografia originale di McClelland era Hymenphysa), ma è anche un sinonimo junior di Botia.
Più recentemente Kottelat (2012) ha descritto il genere Ambastaia per ospitare Ambastaia nigrolineata e Ambastaia sidthimunki, due ex membri sia del genere Botia che di Yasuhikotakia.
Come risultato di questi lavori, la famiglia Botiidae viene così suddivisa in due tribù entro cui Botia sembra essere l'antenato di base:
Tribù Leptobotiini – Leptobotia, Parabotia, Sinibotia.
Tribù Botiini – Ambastaia, Botia, Chromobotia, Syncrossus, Yasuhikotakia.
Gli studi filogenetici di Tang et al. (2005) e Šlechtová et al. (2006) hanno ampiamente confermato che questo sistema è corretto, anche se quest'ultimo non è d'accordo con il posizionamento del genere Sinibotia, trovandolo più strettamente legato alla tribù Botiini. Ambastaia nigrolineata e Ambastaia sidthimunki risultano essere più strettamente legati sia a Sinibotia che a Syncrossus, rispetto a Yasuhikotakia, pur essendo all'epoca considerati membri di quest'ultimo genere. Šlechtová et al. ha proposto anche l'uso di nomi di sottofamiglia, con il seguente sistema:
Sottofamiglia Leptobotiinae - Leptobotia, Parabotia.
Sottofamiglia Botiinae - Botia, Chromobotia, Sinibotia, Syncrossus, Yasuhikotakia.
All'interno di questi il genere Botia sembra essere il lignaggio basale, cioè il più antico, e in una più dettagliata analisi filogenetica Šlechtová et al. (2007) ha confermato la validità della famiglia Botiidae con generi sopra elencati come membri, piuttosto che essere raggruppati in sottofamiglie. Questo sistema, più recente e semplice, è quello che attualmente viene seguito da siti autorevoli, come Seriouslyfish.com.
Leptobotia pellegrini - Foto © Zhou Hang
Asia: Cina
La specie Leptobotia pellegrini è stata descritta nella provincia del Sichuan, nella Cina sudoccidentale (presumibilmente il bacino del fiume Yangzte superiore, noto anche come Chang Jiang) e noto anche in parti del bacino del fiume Pearl (Zhu Jiang) nella regione autonoma del Guangxi.
Quest'ultima area è una delle più popolose e industrializzate in Cina, il che significa che gran parte del principale canale fluviale è ora altamente inquinato.
La sua distribuzione relativamente ampia probabilmente spiega perché è più comune nel commercio dei pesci d'acquario rispetto a Leptobotia elongata dall'aspetto simile e molto ricercato. Nel drenaggio del fiume Lo, nel nord del Vietnam, è stato registrato da Kottelat (2001) anche un pesce dall'aspetto simile ma non identificato .
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Leptobotia pellegrini: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: demerso, acqua dolce e acqua salmastra; clima subtropicale.
Non è confermato, ma presumibilmente Leptobotia pellegrini è un botia di fiume che preferisce acqua corrente chiara, ben ossigenata, con substrati di rocce e / o ghiaia. Altri membri del genere sono presenti nei corsi d'acqua dei torrenti rocciosi e pieni di massi e nei canali fluviali più grandi e torbidi, a seconda del periodo dell'anno.
22 - 28°C
Dimensioni minime dell'acquario: 120x45x50h cm: è il minimo per un piccolo gruppo di esemplari.
Idealmente dovrebbe essere allevato in un allestimento progettato per assomigliare a un torrente che scorre, un fiume-acquario, con un substrato di rocce di dimensioni variabili, ghiaia e alcuni massi levigati dall'acqua. L'acquario può essere ulteriormente arricchito con radici e rami di legno disposti in modo da formare ripari e punti ombreggiati, e si possono anche disporre dei pezzi di tubo in PVC o simili per fornire ripari e nascondigli aggiuntivi.
La stragrande maggioranza delle specie vegetali non riuscirà a prosperare in tali ambienti, ma si possono utilizzare piante resistenti come Microsorum, Bolbitis o Anubias spp. attaccato agi arredi, mentre una buona illuminazione promuoverà la crescita di aufwuchs.
Come molti pesci che abitano naturalmente nelle acque correnti, è intollerante all'accumulo di rifiuti organici e richiede sempre acqua immacolata per rimanere in salute.
Sta meglio anche se c'è un alto livello di ossigeno disciolto e un discreto livello di movimento dell'acqua nella vasca, quindi è necessario impiegare filtri esterni, pompe di movimento, ecc. per ottenere l'effetto desiderato.
Condizioni d'acqua stabili sono obbligatorie per il suo benessere, per cui non dovrebbe mai essere inserito in acquari biologicamente immaturi.
Comportamento e compatibilità: È improbabile che si riveli aggressivo, ma non va allevato con pesci molto più piccoli in quanto potrebbero essere intimiditi dalle sue dimensioni e dal comportamento a volte molto attivo. Dovrebbero essere evitate anche specie a pinne lunghe e a movimento lento come Betta ornamentali, guppy e molti ciclidi.
Compagni di vasca più adatti dovrebbero includere ciprinidi pacifici ma robusti che vivono in acqua aperta, mentre in termini di altri abitanti del fondo questa specie dovrebbe stare bene insieme alla maggior parte dei Botia spp. e in vasche molto grandi, Chromobotia macracanthus.
Sono ossibilità anche alcuni cobitidi, nemacheilidi e balitoridi, così come i membri dei generi Epalzeorhynchos, Crossocheilus e Garra, oltre a molti pesci gatto. Come sempre, il modo migliore per evitare problemi è quelli di fare ricerche approfondite prima di selezionare una comunità di pesci.
Le specie del genere Leptobotia sono animali socievoli, che amano vivere in gruppo, e che formano gerarchie sociali apparentemente complesse, il che significa che l'acquisto minimo deve consistere in almeno 4-5 esemplari.
Se tenuti singolarmente possono diventare timidi o aggressivi nei confronti dei pesci di forma simile, e se vengono acquistati solo una coppia o un trio, l'esemplare dominante può stressare gli altri tanto da farli smettere di nutrirsi.
Leptobotia pellegrini, bella specie temperata di botia del Sichuan in Cina - Video © world of water at wildwoods
Le sue acque naturali si trovano in una regione umida e subtropicale, dove la temperatura dell'aria raramente scende sotto i 15,5°C e possono essere molto più elevate in estate. Per le cure generali si consiglia pertanto una temperatura di 20 - 24°C, ma può resistere a condizioni temporaneamente più calde a condizione che vengano mantenuti alti livelli di ossigeno disciolto.
E' principalmente un predatore bentonico, che in natura caccia insetti, crostacei e pesci più piccoli. In acquario dovrebbe essere offerta una dieta variata che comprenda Chironomus vivi o congelati, Tubifex, piccoli crostacei, lombrichi e mangime secco affondante di buona qualità.
Sconosciuto, anche se si presume che le femmine siano più tozze una volta sessualmente mature.
Non ci sono informazioni a riguardo.
Taxa principali
Specie molto rara da trovare in commercio, non è adatta ai comuni acquari domestici per le dimensioni che raggiunge.
Una specie molto bella, ma che si trova molto raramente in commercio
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Leptobotia pellegrini, una specie che si trova raramente in commercio - Foto © Zhou Hang
Commenti