Ha giustamente la fama di essere una specie difficile da allevare in cattività, ed è consigliato solo agli appassionati in grado di fornirgli la dieta specializzata e le cure di cui ha bisogno
Luciocephalus pulcher (Pikehead) - Foto © Hristo Hristov
20 cm TL
Il Luciocephalus pulcher ha giustamente la fama di essere una specie difficile da allevare in cattività, ed è consigliato solo per gli appassionati in grado di fornirgli la dieta specializzata e le cure di cui ha bisogno per rimanere in salute a lungo termine. Soffre molto lo stress del trasporto, e spesso gli esemplari in vendita sono indeboliti, emaciati e particolarmente soggetti ad infezioni batteriche. I pesci al momento dell'acquisto vanno osservati con attenzione per evitare qualsiasi esemplare che mostri macchie rosse intorno alla bocca o nelle pinne, o che sembrino particolarmente svogliati. Una volta acclimatati, fornendo una corretta alimentazione (cibo vivo) e condizioni adeguate (acqua con pH<6), in realtà è un anabantoideo piuttosto resistente e molto insolito.
E' un pesce predatore e piscivoro, e tra tutti gli appartenenti ai Teleostei, il Luciocephalus ha la bocca più protrusibile, infatti può essere estesa fino a raggiungere più del 33% della lunghezza del corpo. Il pesce fa un affondo veloce e semplicemente circonda la preda con la bocca aperta e allargata. Pesci troppo grossi per essere considerati delle prede sono semplicemente ignorati. Il cibo vivo è un pre-requisito essenziale per allevarlo con successo in acquario.
In seguito ad una recente (e controversa) revisione tassonomica, il genere Luciocephalus è stato ascritto alla famiglia degli Osphronemidae, e di conseguenza la denominazione di famiglia dei Luciocephalidae, alla pari dei Belontiidae, non è più valida.
Nonostante la natura predatoria, il genere Luciocephalus è strettamente correlato a molti dei gourami comunemente disponibili. Sono raggruppati all'interno della sottofamiglia Luciocephalinae della famiglia Osphronemidae, insieme alle specie Colisa, Trichogaster, Sphaerichthys, Parasphaerichthys e Ctenops. Questi ultimi tre generi condividono con Luciocephalus una struttura dell'uovo che è unica tra i teleostei, costituita da una serie di creste a spirale sulla superficie esterna. Ciò ha dato origine alla teoria (non ancora dimostrata) secondo cui i quattro generi formano un gruppo monofiletico. condividono cioè un antenato genetico comune. Inoltre, in Luciocephalus e Sphaerichthys le uova sono anche distintamente a forma di pera, il che suggerisce che questi due generi condividono somiglianze genetiche ancora più vicine.
Per molti anni Luciocephalus pulcher è stato l'unico rappresentante del genere Luciocephalus, fino a quando nel 2005 Tan e Ng hanno descritto la bellissima specie Luciocephalus aura.
La specie Luciocephalus aura è un po' più piccola di Luciocephalus pulcher e può essere facilmente distinta dalle macchie iridescenti sparse lungo i suoi fianchi come una spruzzata di pepe. Questa livrea ha dato origine al suo nome comune inglese, peppermint pikehead. Entrambe le specie non hanno vesciche natatorie funzionanti.
Come gli altri appartenenti al sottordine Anabantoidei, anche i Luciocephalus possiedono un organo accessorio per la respirazione, conosciuto come l'organo del labirinto. Così chiamato per la sua struttura simile a un labirinto, quest'organo permette ai pesci di respirare in una certa misura l'aria atmosferica. E' formato da una modifica del primo arco branchiale, ed è costituito da molti lembi di pelle ripiegati, altamente vascolarizzati. La struttura dell'organo varia in complessità tra le specie, e tende ad essere più ben sviluppata in quelle che vivono in condizioni particolarmente carenti di ossigeno.
Luciocephalus pulcher che mostra la bocca protrusibile - Foto © Emiliano Spada
- Specie che diventa grande: 20 cm di lunghezza
- Specie predatrice piscivora
- Specie che anche in acquario mangia solo cibo vivo, non si adatta a mangiare cibo morto, congelato o secco
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: Penisola e Arcipelago della Malesia
Luciocephalus pulcher è distribuito in parti di Thailandia, Malesia, Indonesia e Brunei Darussalam.

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Luciocephalus pulcher: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente bentopelagico; acqua dolce; Clima tropicale
Luciocephalus pulcher abita paludi di torba e altri habitat di acque nere in zone boschive, spesso stagnanti. Questi biotopi contengono acqua color marrone scuro a causa degli acidi umici e delle altre sostanze chimiche rilasciate dal materiale organico in decomposizione. Il contenuto di minerali disciolti è sempre trascurabile, e il pH può essere basso fino a 3.0 o 4.0. La fitta chioma della foresta pluviale al di sopra del biotopo significa che ben poca luce penetra la superficie dell'acqua, e il substrato è tipicamente disseminato di rami d'albero caduti e foglie marce.
3.0 - 5.0
Dimensioni minime dell'acquario: 120x40x40h cm per un piccolo gruppo di esemplari.
Luciocephalus pulcher è un predatore da agguato che si vede spesso mentre si libra immobile a metà vasca o nella parte superiore, e sta bene se allevato in un acquario ombreggiato da macchie di vegetazione galleggiante.
Bisogna anche simulare le acque nere e acide dei suoi habitat naturali per allevarli con successo. Si può provare a utilizzare la fibra di torba come substrato e aggiungere rami e radici disposti in modo che alcuni di loro rompano la superficie dell'acqua.
E' meglio lasciare uno spazio di pochi centimetri tra il coperchio e l'acqua, in quanto non solo richiedono uno strato di aria umida sopra il livello dell'acqua, ma sono anche ottimi saltatori.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
I Luciocephalus pulcher stanno bene comunque anche in acquari fortemente piantumati, purché in condizioni di acqua adeguate.
In entrambi i casi il movimento dell'acqua dovrebbe essere ridotto al minimo, ma l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro, a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
Cambi parziali d'acqua regolari sono un must per mantenere l'alta qualità dell'acqua necessaria.
Comportamento e compatibilità: Anche se in qualche caso è stato allevato con successo con pesci di dimensioni analoghe con le stesse esigenze d'acqua, in realtà è meglio allevare Luciocephalus pulcher da solo, in una vasca di specie. Oltre alla tendenza a divorare i coinquilini più piccoli, in realtà è abbastanza timido e può facilmente sentirsi minacciato se alloggiato insieme a specie molto più grandi o vigorose. Può essere tenuto in gruppo in ambienti sufficientemente ampi, assicurandosi che tutti i pesci siano delle stesse dimensioni, altrimenti sono molto probabili episodi di cannibalismo.
Luciocephalus pulcher - Foto © Enrico Richter
Luciocephalus pulcher (Pikehead)
Predatore strettamente piscivoro e notoriamente difficile da abituare ad altro che non sia il cibo vivo, Luciocephalus pulcher è un predatore di nicchia perfettamente adattato. Ha le mascelle più protrusibili fra tutti i pesci, avendo la capacità di estendere il suo apparato boccale per circa un terzo della sua lunghezza del corpo. Questo gli permette di consumare prede di quasi la metà delle proprie dimensioni. Sta fermo in attesa, immobile e perfettamente mimetizzato, fino a che non passa una vittima adatta (di solito un pesce più piccolo) nel suo raggio d'azione. In un batter d'occhio si lancia in avanti, inghiottendo letteralmente la sfortunata preda con la sua enorme bocca.
Poco o nessun successo si è avuto nell'abituare questa specie ad accettare cibi morti in acquario. Anche se i pesci vivi sono il cibo preferito, sono accettati anche lombrichi, grilli e gamberi vivi. Se avete intenzione di utilizzare pesci vivi per la loro alimentazione, vale la pena allestire un acquario separato contenente una colonia di poecilidi. Allevarli per l'alimentazione riduce il rischio (molto elevato) di introdurre in vasca malattie o parassiti tramite i pesci comprati in negozio.
Sconosciuto
Luciocephalus pulcher è stato riprodotto con successo in acquario, anche se vi sono pochi dati disponibili. Il maschio tiene le uova in bocca per circa 30 giorni prima che vengano rilasciati gli avannotti, completamente formati. Durante questo periodo di cova il maschio rimane a digiuno.
Taxa principali
E' una specie predatrice e piscivora, con la bocca protrusibile, con esigenze specifiche d'allevamento
Ha giustamente la fama di essere una specie difficile da allevare in cattività, ed è consigliato solo agli appassionati in grado di fornirgli la dieta specializzata e le cure di cui ha bisogno
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
belle foto e qualche informazione sul sito Aquariumglaser.de

Purtroppo non esiste in italiano, ma Labyrinth Fish - The Bubble-Nest-Builders è uno dei libri migliori che riguardano l'identificazione, la cura e la riproduzione dei labirintidi, sia asiatici che africani. Forse le foto sono un po' poche per aiutare nell'identificazione precisa degli esemplari, ma in quanto ai testi a mio parere è quanto di meglio si possa trovare.

Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. - Tutto su trichogaster, colisa e sphaerichthys
di Marco Affronte, Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. è na guida facile e completa sull'allevamento e la riproduzione in acquario di Trichogaster, Colisa e Sphaerichthys, con notizie sulla sistematica, le caratteristiche, i biotopi, l'allestimento dell'acquario

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