Grande pesce predatore, che viene comprato il più delle volte senza alcuna informazione sulle dimensioni che raggiunge da adulto, sulle sue abitudini e sul suo carattere
Macrognathus aculeatus - Foto © Frank Schafer (Aquarium Glaser GmbH)
15 - 18 anni
38 cm TL
L'anguilla spinosa minore, Lesser spiny eel, Macrognathus aculeatus, è un pesce d'acqua dolce tropicale del sud-est asiatico, appartenente alla famiglia Mastacembelidae. Non è molto presente nel commercio acquariofilo. Presenta la parte superiore del corpo gialla, con una linea nera al centro e la parte inferiore del corpo solitamente tra il bianco e il marrone. Lungo la spina dorsale, la pinna dorsale è preceduta da numerose piccole spine isolate che possono essere sollevate, e che danno agli appartenenti della famiglia Mastacembelidae il nome comune di 'anguille spinose'. La pinna dorsale ha anche molte macchie prominenti lungo la base.
I Macrognathus aculeatus attirano parecchie persone per la loro forma insolita e la loro livrea abbastanza appariscente, bisogna tenere conto però prima del loro acquisto che sfiorando i 40 cm di lunghezza da adulti non sono adatti all'allevamento nei comuni (piccoli) acquari domestici, e soprattutto sono predatori piscivori, ed hanno un comportamento pacifico solo verso i pesci troppo grandi per entrare nella loro bocca. Il web è pieno di richieste di aiuto per misteriose sparizioni di pesci, dove si scopre che i malcapitati di turno hanno un "inoffensivo e tranquillo" Macroghathus in acquario...
Quella di insabbiarsi o stare fermi sul fondo è la loro tecnica di caccia, si appostano e quando passa un pesce delle dimensioni accettabili scatta e lo divora. Naturalmente, più cresce e più catturerà pesci più grandi, per cui non va assolutamente messo in una vasca con pesci piccoli.
Purtroppo c'è una grande confusione nell'identificazione delle specie dei generi Mastacembelus e Macrognathus, con foto di esemplari con varie livree etichettate con le specie più disparate a seconda del sito in cui si trova. Il problema si riflette nella facilità con cui nei negozi vengono confusi con altre specie, accomunate dal nomignolo di "serpentelli" o "murene" d'acqua dolce. Non è per nulla raro cercare un Macrognathus e portarsi a casa un Mastacembelus, che arriva ai 90 cm di lunghezza per mezzo kg di peso!
I Macrognathus vanno allevati in gruppo: tendono ad essere molto aggressivi l'uno con l'altro se allevati in coppia o in trii, mentre convivono pacificamente se allevati in gruppo numeroso, dai 10 esemplari in su (le dimensioni della vasca devono essere proporzionali al loro numero). La riproduzione in acquario è rara ma possibile, tuttavia gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura; oltre ai problemi etici (per chi se li pone) c'è l'ulteriore difficoltà che si può trovare nel far loro accettare il mangime secco.
Inoltre è stato riferito spesso che i Macrognathus tendono a deperire e morire velocemente se alimentati solo con mangime secco: è necessaria l'integrazione della loro dieta con cibo almeno congelato, come i chironomus, meglio con cibo vivo (accettano volentieri anche i lombrichi di terra)
Ritratto di Macrognathus aculeatus - Foto © Frank Schafer (Aquarium Glaser GmbH)
Asia: Thailandia, Penisola Malese, Borneo e Indonesia. Registrato anche in Bangladesh, Nepal e India.
Ambiente: Clima tropicale; acqua dolce e acqua salmastra; bentopelagico; potamodromo.
I Macrognathus aculeatus adulti si trovano in fiumi di dimensioni medio-grandi. Si trovano nelle zone umide di pianura e nelle torbiere.
23 - 28°C
6.5 - 7.5
Dimensioni minime dell'acquario: 120x60x50h cm per un gruppo di 5 o più esemplari
I Macrognathus aculeatus sono solitamente abitanti del fondo, hanno un comportamento notturno; possono venire alla superficie dell'acqua durante il giorno solo se disturbati o affamati.
Si possono utilizzare mucchi di pietre e radici per formare un sacco di aree protette, rifugi e nascondigli, ma bisogna assicurarsi che siano sicuri e che non cadano se scavassero dei cunicoli sotto di essi. A questo scopo è meglio inserire gli elementi di arredo sulla base dell'acquario prima di aggiungere il materiale del substrato di fondo.
È essenziale che la base della vasca sia ricoperta da uno strato di sabbia fine e non tagliente, perché i pesci trascorrono gran parte del tempo sopra e sotto essa, scavando nel substrato per insabbiarsi a volontà, e spesso lasciando sporgere solo il muso. Il ghiaino non è raccomandabile, in quanto i suoi bordi spesso taglienti possono danneggiare la pelle delle anguille. Come nascondigli e ripari si possono anche usare pezzi di tubi di plastica, mentre non sono adatti i vasi rovesciati, perché i Macrognathus possono rimanere intrappolati nel piccolo foro sul fondo.
Non dovrebbe esserci una forte corrente dell'acqua e è preferibile un'illuminazione smorzata. Anche se le piante possono favorire la ricostruzione del loro biotopo naturale, in acquario saranno molto probabilmente sradicate dalle loro attività di scavo. Possono essere utilizzate piante che crescono attaccate agli arredi, come la felce di Giava, le Anubias, o le piante galleggianti.
I Macrognathus sono artisti della fuga, bisogna controllare che non ci sia la minima fessura tra coperchio e acquario, altrimenti evaderanno, attenzione anche ai cambi d'acqua, potrebbero saltare via dalla vasca se spaventati.
Comportamento e compatibilità: Macrognathus aculeatus è pacifico con le specie che non possono entrare nella sua bocca, e quindi è un buon abitante per gli acquari di comunità che contengano pacifiche specie molto più grandi.
Tuttavia, tende ad essere un po' territoriale con i conspecifici e siccome in natura vive in gruppi, è necessario un acquario molto grande. Generalmente sono aggressivi verso i conspecifici quando tenuti come coppie o trii, ma meno quando sono allevati in gruppi di dieci esemplari o più.
E' una specie predatrice, in natura si alimenta di crostacei, piccoli pesci e tutto quanto riesce a catturare.
In acquario molto raramente accettano il mangime secco; va abituato gradatamente, con molta pazienza, passando dal cibo vivo, al cibo congelato e quindi a quello secco (non dimentichiamo che tutti gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura), ma non è detto che ci si riesca, molti esemplari non mangeranno mai il mangime secco, piuttosto si lasceranno morire di inedia.
Anche se però alcuni esemplari si abituano al secco, non possono essere nutriti solo con quello: è' stato segnalato spesso che gli esemplari nutriti solo con mangime secco muoiono abbastanza velocemente, è indispensabile l'integrazione almeno con mangime congelato, tipo chironomus, ma anche lombrichi e mitili.
Come altri del genere, Macrognathus aculeatus è un pesce piuttosto timido e potreste dover aggiungere il cibo dopo che le luci si sono spente per un po' fino a quando non si è abituato all'ambiente circostante.
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento di Mastacembelus & Macrognathus, le anguille spinose
Non presentano dimorfismo sessuale, ad eccezione del fatto che la femmina in condizioni riproduttive appare con il corpo più arrotondato
Non ci sono resoconti di riproduzioni con successo dei Macrognathus aculeatus in acquario
Grande pesce predatore, che viene comprato il più delle volte senza alcuna informazione sulle dimensioni che raggiunge da adulto, sulle sue abitudini e sul suo carattere
Con i suoi 20 cm di lunghezza è uno dei Macrognathus più piccoli in commercio, ma rimane un grande predatore piscivoro
Una tra le specie di Macrognathus più diffusa in acquario, ma non adatta più delle altre all'allevamento in acquario
E' una delle specie di 'spiny eel', anguille spinose, che sono apparse più recentemente in commercio, e una delle più belle, ma come gli altri membri del genere è un predatore piscivoro che raggiunge dimensioni notevoli.
la scheda su FishBase
informazioni e belle foto su Aquarium Glaser GmbH
L'etichetta 'murene d'acqua dolce' viene appioppata a molte specie, ma è una tra le più erronee e che ingenera più confusione: i pesci anguilliformi d'acqua dolce non sono murene, e non esistono 'vere' murene che vivano a lungo e in salute in acqua dolce...
Consideriamo per un secondo il vostro animale preferito non acquatico. Che si tratti di cane, gatto, canarino, criceto o furetto, tollerereste che fosse allevato in un contenitore stretto e sporco, che fosse denutrito o nutrito con una dieta inappropriata, che venisse messo in condizioni da non mostrare un comportamento naturale, che soffrisse di problemi di crescita e di conseguenza fosse destinato a stress, sofferenza e morte precoce?
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