Una tra le specie di Macrognathus più diffusa in acquario, ma non adatta più delle altre all'allevamento in acquario
Macrognathus siamensis (sopra) and Pangio kuhlii (sotto) - Foto © Bonhilda (Wikimedia)
15 - 18 anni
30.0 cm SL
La specie Macrognathus siamensis è un pesce tropicale appartenente alla famiglia Mastacembelidae. In acquario è conosciuto con il nome comune di 'peacock eel', anguilla pavone. E' una tra le specie della famiglia Mastacembelidae più diffuso in commercio, ma arrivando ai 30 cm di lunghezza va da sé che non sia adatto alla maggior parte degli acquari domestici.
Inoltre è una specie predatrice notturna, che passa la maggior parte del tempo diurno seppellito nella sabbia del fondo, per uscirne solo dopo lo spegnimento delle luci, alla ricerca di cibo. Molti incauti 'acquariofili' che lo comprano come serpentello, attirati dalla forma insolita, lo inseriscono in vasche piccole e inadatte, magari con il fondo di grossa ghiaia, e magari senza nemmeno dargli da mangiare, perché è un 'pesce pulitore', iniziano magari a notare la misteriosa scomparsa di neon, tetra, guppy ed altri piccoli pesci, e si ritrovano l'acquario semivuoto prima di ricordarsi dell'innocua biscetta inserita qualche mese prima...
Bisogna sempre informarsi su quali sono le esigenze e le dimensioni da adulte delle specie che compriamo, perché l'acquariofilia sia un hobby rilassante, e non un elenco di cadaveri dietro le spalle...
Purtroppo c'è una grande confusione nell'identificazione delle specie dei generi Mastacembelus e Macrognathus, con foto di esemplari con varie livree etichettate con le specie più disparate a seconda del sito in cui si trova. Il problema si riflette nella facilità con cui nei negozi vengono confusi con altre specie, accomunate dal nomignolo di "serpentelli" o "murene" d'acqua dolce. Non è per nulla raro cercare un Macrognathuse portarsi a casa un Mastacembelus, che arriva ai 90 cm di lunghezza per mezzo kg di peso!
I Macrognathus vanno allevati in gruppo: tendono ad essere molto aggressivi l'uno con l'altro se allevati in coppia o in trii, mentre convivono pacificamente se allevati in gruppo numeroso, dai 10 esemplari in su (le dimensioni della vasca devono essere proporzionali al loro numero). La riproduzione in acquario è rara ma possibile, tuttavia gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura; oltre ai problemi etici (per chi se li pone) c'è l'ulteriore difficoltà che si può trovare nel far loro accettare il mangime secco.
Inoltre è stato riferito spesso che i Macrognathus tendono a deperire e morire velocemente se alimentati solo con mangime secco: è necessaria l'integrazione della loro dieta con cibo almeno congelato, come i chironomus, meglio con cibo vivo (accettano volentieri anche i lombrichi di terra)
Spine dorsali (totale): 13-19; Raggi molli dorsali (totale): 53; Raggi anali molli: 49; Vertebre: 75. Distinguibile per il conteggio delle spine dorsali, 13-19, e una serie di 3-6 ocelli marcati lungo la base della pinna dorsale. Gli ocelli lungo la base della pinna dorsale sono molto più grandi di quelli in Macrognathus aral e le pinne dorsale e caudale mancano delle sottili striature visibili in Macrognathus aral e Macrognathus meklongensis (Rif. 39392). Pinne dorsale, caudale e anale non fuse.
Macrognathus siamensis - Foto © Nonn Panitvong (Siamensis.org)
- Specie che diventa grande: 30 cm di lunghezza
- Specie predatrice piscivora, mangia piccoli pesci
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: sistemi fluviali del Mekong, Chao Phraya, Maeklong, Penisola e sud-est della Thailandia
Macrognathus siamensis è ampiamente distribuito in tutta l'Asia sud-orientale continentale, dai bacini idrografici di Mae Khlong e Chao Phraya in Thailandia (Vidthayanon et al. 1997) al bacino del Mekong e alla Thailandia peninsulare (Kottelat 2001). In Cambogia, la distribuzione include il lago e il fiume Tonle Sap (Lim et al. 1999). Nella Repubblica Democratica Popolare del Laos, registrato dal bacino del Mekong e dal medio Xe Bangfai (Kottelat 2001) e presumibilmente altri affluenti.

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Spotfin Spiny Eel: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- La specie Macrognathus siamensis è comune localmente e stagionalmente in tutto il suo areale. Sebbene le minacce includano la pesca eccessiva e l'inquinamento in generale, non sono considerate significative, pertanto questo pesce è valutato come Least Concern.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima tropicale.
Macrognathus siamensis viene trovato vicino al fondo in acque lente o stagnanti. Spesso giace sepolto nel limo, sabbia o ghiaia fine con solo una parte della testa che sporge dal fondo. Durante la stagione delle piogge, si sposta nella foresta allagata. Emerge al tramonto per cercare cibo. Si nutre di larve di insetti bentonici, crostacei e vermi.
Consumato localmente e a livello internazionale (esportato dalla Cambogia alla Thailandia e ad altri paesi come prodotti congelati e secchi), e popolare nel commercio di pesci d'acquario. L'inquinamento e la conversione delle zone umide sono minacce per questo pesce in generale, ma il livello non è significativo per la sopravvivenza della specie.
Dimensioni minime dell'acquario: 120x60x50h cm per un gruppo di 5 o più esemplari.
Questo allungato abitante del fondo è un'aggiunta insolita ad una pacifica comunità di pesci dove non siano presenti piccoli pesci. L'acquario dovrebbe avere molti nascondigli tra cespugli di piante, legni e radici, grotte tra le pietre, tubi in PVC e così via. Le foglie di mandorlo indiano (Terminalia catappa) sono molto apprezzate come "lettiera di foglie" e aiutano a simulare le condizioni delle acque nere, ma devono essere sostituite regolarmente.
È essenziale che la base della vasca sia ricoperta da uno strato di sabbia fine e non tagliente, perché i pesci trascorrono gran parte del tempo sopra e sotto essa, scavando nel substrato per insabbiarsi a volontà, e spesso lasciando sporgere solo il muso. Il ghiaino non è raccomandabile, in quanto i suoi bordi spesso taglienti possono danneggiare la pelle delle anguille.
Gli esemplari più grandi sono in grado di spostare gli arredi, quindi assicuratevi che tutto sia ben ancorato e sicuro (ad esempio molti acquariofili preferiscono posizionare gli arredi sulla base dell'acquario prima di aggiungere il substrato attorno, così anche se i pesci scavano non li possono smuovere).
L'illuminazione dovrebbe essere schermata con l'uso di piante galleggianti, ed è anche una buona idea usare una luce lunare blu programmata per accendersi appena prima che le luci principali si spengano, in modo da poter vedere i comportamenti interessanti e curiosi di queste creature notturne nelle loro condizioni preferite, di scarsa illuminazione. Infatti tendono a rimanere sepolti per gran parte della giornata con solo il muso che sporge dalla sabbia del fondo, mentre diventano molto attivi di notte.
L'acqua pulita e ben filtrata è assolutamente essenziale, ma la corrente in vasca deve essere molto delicata.
Assicuratevi che l'acquario abbia un coperchio ben aderente, senza fessure, poiché questi pesci sono grandi artisti della fuga.
Comportamento e compatibilità: i Macrognathus siamensis non sono aggressivi, ma gli adulti sono in grado di predare piccoli pesci durante la notte, quindi i compagni di vasca devono essere scelti con cura. Non è consigliabile ad esempio allevarli con pesci della taglia di neon. Compagni di vasca più adatti possono essere grandi Rasbora, grandi gourami, pesci arcobaleno, specie pacifiche di Botiidae di buone dimensioni, ecc.
I Macrognathus siamensis sono abbastanza socievoli e si allevano meglio in gruppi di 5 o più.
Tenere questi pesci in un acquario spoglio, senza ripari, solo per poterli vedere tutto il tempo, è semplicemente CRUDELE.
I pesci vanno allevati rispettando le loro esigenze, non le nostre, e i pesci che girano spaventati da una parte all'altra dell'acquario in cerca di un rifugio sono sì visibili, ma sono pesci enormemente stressati, destinati ad ammalarsi e a morire molto prima del tempo a causa del malessere e dello stress. Con tanti ripari e nascondigli a disposizione invece i pesci si sentiranno tranquilli e al sicuro, e usciranno allo scoperto molto più spesso, perché avranno la sicurezza che in caso di necessità potranno ripararsi dove vogliono.
E' una specie predatrice, in natura si alimenta di crostacei, piccoli pesci e tutto quanto riesce a catturare.
In acquario molto raramente accetta il mangime secco; va abituato gradatamente, con molta pazienza, passando dal cibo vivo, al cibo congelato e quindi a quello secco (non dimentichiamo che tutti gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura), ma non è detto che ci si riesca, molti esemplari non mangeranno mai il mangime secco, piuttosto si lasceranno morire di inedia.
Anche se però alcuni esemplari si abituano al secco, non possono essere nutriti solo con quello: è' stato segnalato spesso che gli esemplari nutriti solo con mangime secco muoiono abbastanza velocemente, è indispensabile l'integrazione almeno con mangime congelato, tipo chironomus, ma anche lombrichi e mitili.
Come altri del genere, Macrognathus circumcinctus è un pesce piuttosto timido e potreste dover aggiungere il cibo dopo che le luci si sono spente per un po' fino a quando non si è abituato all'ambiente circostante.

L'importante è che il cibo affondi in fretta e arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come quasi tutti i pesci da fondo siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei pesci da fondo nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci... o addirittura ci sono persone che pensano si mangino gli escrementi!
In realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento di Mastacembelus & Macrognathus, le anguille spinose
Difficile da distinguere. Le femmine mature in condizioni riproduttive possono apparire più arrotondate, grassocce.
Non ci sono resoconti di riproduzioni con successo dei Macrognathus siamensis in acquario
Taxa principali
Grande pesce predatore, che viene comprato il più delle volte senza alcuna informazione sulle dimensioni che raggiunge da adulto, sulle sue abitudini e sul suo carattere
Con i suoi 20 cm di lunghezza è uno dei Macrognathus più piccoli in commercio, ma rimane un grande predatore piscivoro
Una tra le specie di Macrognathus più diffusa in acquario, ma non adatta più delle altre all'allevamento in acquario
E' una delle specie di 'spiny eel', anguille spinose, che sono apparse più recentemente in commercio, e una delle più belle, ma come gli altri membri del genere è un predatore piscivoro che raggiunge dimensioni notevoli.
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
scheda sull'allevamento su Fishkeeper.co.uk
pagina sulla wikipedia inglese

L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.

Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce

L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
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