Macropodus ocellatus, così come Macropodus spechti, è abbastanza conosciuto dagli appassionati di labirintidi ma non è facile da trovare in commercio.
Maschio di Macropodus ocellatus in livrea riproduttiva - Foto © Zhou Hang (Seriouslyfish.com)
6.2 cm SL
La specie di Macropodus ocellatus è a volte indicata come Macropodus chinensis nella letteratura acquariofila più vecchia, un nome ormai considerato sinonimo di tanto questa specie che di quella di Macropodus opercularis.
E' una delle cinque specie riconosciute del genere, e sembra che ne esistano alcune forme geografiche, il cui lo studio al momento è abbastanza limitato. Degli altri, Macropodus erythropterus e Macropodus hongkongensis sono stati descritti da Freyhof e Herder solo nel 2002 e sono ancora molto rari in acquariofilia. Macropodus opercularis naturalmente è presente in commercio da oltre un centinaio di anni, mentre Macropodus ocellatus e Macropodus spechti sono abbastanza conosciuti dagli appassionati ma devono ancora raggiungere una più ampia popolarità.
Come le altre specie del sottordine Anabantoidei, i Macropodus possiedono un organo accessorio per la respirazione, conosciuto come l'organo del labirinto. Così chiamato per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare in qualche modo aria atmosferica. E' formato da una modifica del primo arco branchiale, e consiste di molti lembi ripiegati di pelle altamente vascolarizzati. La struttura dell'organo varia in complessità tra le specie, e tende ad essere più ben sviluppato in quelle che popolano ambienti particolarmente privi di ossigeno.
Due maschi di Macropodus ocellatus in parata - Foto © H-J Chen (Seriouslyfish.com)
Asia: Cina, Giappone e Corea tra i fiumi Zhujiang (Pearl) e Heilongjiang (Amur). Europa: ricorre nella parte russa del bacino dell'Amur, probabilmente a causa di introduzioni. Molti autori si riferiscono a questa specie con il vecchio nome Macropodus chinensis.
Macropodus ocellatus è noto per avere una enorme distribuzione in Cina, Corea, Giappone e forse nel nord-est del Vietnam, dove si estende tra lo Zhu Jiang (fiume delle Perle) nella Cina meridionale e Heilong Jiang (fiume Amur) al confine tra Cina nord-orientale e Russia. Le popolazioni nella parte russa del bacino dell'Amur potrebbero essere state introdotte artificialmente.
La località tipo è "Chusan Island, Cina", ora di solito denominata Zhoushan.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: acqua dolce, bentopelagico; clima temperato.
Macropodus ocellatus è stato raccolto in fossati di irrigazione, risaie, piscine, paludi, corsi d'acqua e stagni di fiumi più grandi. Durante i mesi invernali la temperatura in parte della sua distribuzione naturale può scendere ben al di sotto dello zero, con il risultato di superfici di acqua gelata e temperature fino a 3 ° C.
Habitat di Macropodus ocellatus in una località non specificata nel sud della Cina - Foto © Zhou Hang
Habitat di Macropodus ocellatus in una località non specificata nel sud della Cina - Foto © Zhou Hang
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm per una coppia.
Data la natura combattiva di questa splendida specie e il fatto che in natura tende ad abitare acque con forte sviluppo di vegetazione, un acquario piantumato è di gran lunga l'opzione migliore per l'allevamento di Macropodus ocellatus in cattività. Lo scopo è quello di fornire un sacco di barriere visive e zone ombreggiate e tranquille. Può essere allevato in un set-up attentamente strutturato, se lo si desidera, ma l'ideale è un acquario dall'aspetto naturale, decorato con grovigli di radici e rami, cespugli di specie vegetali che crescono fino alla superficie dell'acqua, macchie di vegetazione galleggiante e un substrato scuro.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Poiché Macropodus ocellatus proviene da acque lente, la filtrazione non deve essere troppo forte. Va bene un filtro a spugna ad aria, o se si utilizza un filtro di potenza regolare impostarlo al flusso più basso, l'ideale sarebbe allevalo in un acquario senza filtro.
Mantenere la vasca ben coperta o abbassare il livello dell'acqua di qualche cm in quanto è un saltatore prodigioso per le sue dimensioni, e come altri Anabantoidei apprezza lo strato di aria umida sopra la superficie dell'acqua.
Comportamento e compatibilità: Macropodus ocellatus è una specie meno aggressiva rispetto a Macropodus opercularis, ma merita comunque una vasca di specie dedicata. Si potrebbe provare un banco o due di alcuni piccoli ciprinidi per aggiungere un po' di interesse e di movimento in più, ma qualsiasi compagno di vasca dalla forma simile o dalle pinne lunghe può essere molestato ed è quindi meglio non inserirli.
Di solito le aggressioni intraspecifiche in questa specie sono abbastanza pronunciate, anche se le popolazioni di alcune località di raccolta sono più tranquille rispetto ad altre. Quando i maschi arrivano alla maturità sessuale diventano aggressivi l'uno verso l'altro, e spesso lottano finché ne rimane solo uno. La maggior parte degli esperti raccomandano di tenere un solo maschio in acquari che misurano meno di 120 cm di lunghezza. Le femmine tendono ad essere molto meno aggressive e possono essere tenute in piccoli gruppi, se lo si desidera. È stato dimostrato che questa specie e Macropodus opercularis possono ibridarsi e quindi i due non dovrebbe essere allevati insieme in acquario, ma fino ad oggi solo le femmine di tali unioni si sono rivelate fertili.
Acquario subtropicale per Macropodus ocellatus - Foto © Ambibetta.it
Probabilmente in natura predano larve di insetti e simili.
In cattività dovrebbero essere offerti piccoli alimenti vivi e/o congelati, come Daphnia, Artemia, Chironomus, ecc. Talvolta possono accettare anche del mangime secco di alta qualità, dopo un'iniziale difficoltà.
Il maschio è molto più colorato delle femmine e sviluppa sorprendenti estensioni delle pinne quando è maturo.
Si dice che un cambio d'acqua utilizzando acqua tenera con una temperatura leggermente più alta induca il comportamento riproduttivo nei Macropodus ocellatus.
L'acquario dovrebbe avere un coperchio il più aderente possibile (alcuni allevatori usano anche la pellicola trasparente) perché gli avannotti hanno bisogno di accedere a uno strato di aria calda e umida, senza il quale lo sviluppo dell'organo labirinto può essere compromesso.
Non è necessario separare la coppia prima della riproduzione. Il maschio tende a costruire il suo nido di bolle all'interno di un cespuglio di vegetazione superficiale e durante questo periodo le femmine sono generalmente tollerate. Una volta che il nido è completo, il maschio fa parate a pinne spiegate alle potenziali compagne usando le pinne dorsale, anale e caudale allungate.
La femmina in livrea nuziale diventa di colore più pallido.
La deposizione delle uova avviene normalmente sotto il nido di bolle, in un "abbraccio" tipico degli osfronemidi, con il maschio avvolto attorno alla femmina.
Al punto culminante vengono rilasciate alcune uova, che contengono un globulo di olio e sono più leggere dell'acqua, per cui galleggiano verso l'alto fino al nido, spesso accompagnate dal maschio. Il processo viene quindi ripetuto fino a quando la femmina ha esaurito tutte le uova: generalmente vengono deposte diverse centinaia di uova.
Gli adulti dopo la deposizione possono normalmente essere lasciati in situ. La femmina normalmente è tollerata dal maschio, e può anche svolgere un ruolo attivo nella difesa della zona intorno al nido dagli intrusi.
Una volta che le uova si schiudono rimangono nel nido fino a quando non viene completamente assorbito il sacco vitellino. Quando gli avannotti iniziano a nuotare liberamente, il maschio perderà interesse, ma gli adulti di solito non mangiano la loro prole.
Gli avannotti richiedono alimenti molto piccoli, tipo infusori, per i primi giorni, dopo di che possono accettare alimenti mobili come il microworm e i naupli di Artemia. I cambi d'acqua dovrebbero essere piccoli e regolari piuttosto che grandi e intermittenti.
Taxa principali
Macropodus ocellatus, così come Macropodus spechti, è abbastanza conosciuto dagli appassionati di labirintidi ma non è facile da trovare in commercio.
Chiamato pesce del paradiso per la splendida livrea, è uno dei pesci che hanno fatto la storia dell'acquariofilia, secondo solo al Carassius auratus, il pesce rosso, e come lui non è adatto a molti dei comuni acquari di comunità.
Bella specie che si sta diffondendo in commercio soltanto ultimamente, nella letteratura acquariofila più vecchia era nota come Macropodus concolor
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
la scheda su Seriouslyfish.com
Purtroppo non esiste in italiano, ma Labyrinth Fish - The Bubble-Nest-Builders è uno dei libri migliori che riguardano l'identificazione, la cura e la riproduzione dei labirintidi, sia asiatici che africani. Forse le foto sono un po' poche per aiutare nell'identificazione precisa degli esemplari, ma in quanto ai testi a mio parere è quanto di meglio si possa trovare.
Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. - Tutto su trichogaster, colisa e sphaerichthys
di Marco Affronte, Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. è na guida facile e completa sull'allevamento e la riproduzione in acquario di Trichogaster, Colisa e Sphaerichthys, con notizie sulla sistematica, le caratteristiche, i biotopi, l'allestimento dell'acquario
Aqualog All Labyrinths, Bettas, Gouramis, Snakeheads and Nandids
Edizione Inglese - di Frank Schafer
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