Protetta dalla legge in Sri Lanka perché a rischio di estinzione, a volte si trova comunque in commercio: in questo caso come non mai è necessario accertarsi prima di comprarli che siano d'allevamento e non di cattura
Giovane maschio di Malpulutta kretseri - Foto © Zhou Hang
4.0 cm TL
La specie Malpulutta kretseri è conosciuta anche come 'spotted paradisefish', ‘ornate paradisefish’, ‘Kretser’s paradisefish’, e ‘spotted gourami’.
Ne esistono tre forme di colore, due delle quali presentano, rispettivamente, un maggiore grado di pigmentazione rossastra o violetta nelle pinne. L'altra forma è più blu ed è stata descritta come Malpulutta kretseri minor Deraniyagala 1958. Nonostante la nomenclatura indichi una sottospecie, attualmente lo ICZN non considera valido il nome perchè sarebbe un taxon infrasubspecifico, per cui ad oggi tutte le popolazioni sono considerate rappresentare Malpulutta kretseri. Il genere è quindi monotipico.
La specie di Malpulutta kretseri è protetta dalla legge in Sri Lanka, correndo il rischio di estinzione, ma comunque di tanto in tanto compare nel commercio acquariofilo: in questo caso come non mai è necessario accertarsi prima di comprarli che siano d'allevamento e non di cattura, per non contribuire ad impoverire l'ambiente di specie che magari non sappiamo nemmeno come vadano allevate in cattività.
I risultati delle analisi filogenetica di Rüber et al. (2006) suggeriscono che il genere Malpulutta sia molto strettamente correlato con quello dei Pseudosphromenus in senso evolutivo. Entrambi sono inclusi nella sottofamiglia putativa Macropodusinae accanto a Macropodus, Parosphromenus, Betta e Trichopsis.
Come tutti gli Anabantoidei possiedono un organo respiratorio accessorio noto come organo del labirinto. Chiamato così per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare aria atmosferica in una certa misura. E' formato da una modifica del primo arco branchiale e consiste di molti lembi ripiegati di pelle altamente vascolarizzati. La struttura dell'organo varia in complessità tra le specie, e tende ad essere sviluppato più bene in quelle che popolano habitat particolarmente privi di ossigeno. Allo stesso modo, mentre la maggior parte delle specie va regolarmente a prendere boccate di aria dalle in superficie, altre specie, tra cui Malpulutta kretseri, lo fanno meno spesso.
Malpulutta kretseri - Foto © Klaus de Leuw (Wikimedia)
Asia: la sua diffusione è limitata allo Sri Lanka sud-occidentale, nel triangolo Colombo-Galle-Ratnapura. E' stato registrato per la prima volta a Hettipola (vicino a Kurunegala).
CONSIDERATO IN PERICOLO DI ESTINZIONE (Red List)
La località tipo di Malpulutta kretseri è "Dandegamuva, Provincia nordoccidentale, Sri Lanka", che non appare sulle mappe moderne, sebbene altre due località citate nella descrizione, vale a dire "Kikavaratiya" e "Hettipola" possano corrispondere ai giorni nostri rispettivamente a Nikaweratiya, Provincia nord-occidentale, e Hettipola, provincia centrale. Se una volta si trovava più a nord, ora sembra limitato alla "zona umida" dello Sri Lanka, dove è stato registrato nei bacini dei fiumi Gin, Kelani, Kalu, Nilwala e Bentota. Anche se è tutt'altro che molto diffuso, il rapporto che indica che attualmente è limitato solo alla riserva forestale di Kottawa, una piccola porzione isolata di foresta nella provincia meridionale dell'isola, sembra essere impreciso.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
ENDANGERED (in pericolo)
- Ornate Paradisefish: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: demerso; acqua dolce; Clima: tropicale
La diffusione di Malpulutta kretseri è limitata alle aree di foresta ed a piccoli corsi d'acqua dalla corrente tranquilla e poco profondi, con residui di foglie e fitta vegetazione marginale. Rimane sempre vicino al substrato ed è stato trovato molto raramente in acque non ombreggiate e riparate.
La "zona umida" dello Sri Lanka sudoccidentale è un'area che riceve precipitazioni annue di 2000-3000 mm, molte delle quali arrivano durante i monsoni sud-occidentali tra marzo e agosto. È un ambiente tropicale senza significativi periodi di siccità o sbalzi climatici e la temperatura dell'aria è abbastanza costante durante tutto l'anno, e varia da 25 a 27°C. Tali condizioni favoriscono lo sviluppo della foresta pluviale tropicale di pianura ad altitudini inferiori a 1000 m slm. In Sri Lanka queste foreste si trovano solo nella zona umida, dove il clima umido e caldo e il lungo periodo di isolamento geografico ha portato a un'eccezionale biodiversità localizzata in termini di flora e fauna endemiche.
La maggior parte di questa foresta è stata distrutta per lasciare spazio all'agricoltura delle piantagioni, in gran parte quando il paese era sotto il dominio coloniale britannico. Una parte significativa è stata poi distrutta durante la recente guerra civile, con oltre il 35% della foresta originale persa tra il 1990 e il 2005. A far data dal 2006 era rimasto solo il 4,6% della foresta originaria, per il resto sono rimaste piccole zone molto frammentate, la maggior parte delle quali copre aree inferiori ai 10 km², di cui solo alcune sono ora riserve ufficialmente protette.
La foresta di Kottawa è una di queste, e comprende solo 15-20 ettari di giungla umida e sempreverde, sebbene la foresta combinata di Kottawa-Kombala copra circa 1600 ettari. Numerosi corsi d'acqua piccoli e incontaminati, con acqua limpida o leggermente colore del tè, poco profonda, attraversano la riserva e rappresentano gli habitat tipici di Malpulutta kretseri in tutta la sua distribuzione. Nella foresta ben poco sole è in grado di penetrare le chiome degli alberi fino al suolo, per cui gli habitat acquatici sono ombreggiati e la temperatura dell'acqua può essere relativamente fresca, mentre la conduttività e la durezza sono generalmente basse e il pH leggermente acido. Le piante macrofite sono rare, anche se può esserci una fitta vegetazione sugli argini, a volte a strapiombo sull'intera larghezza del torrente, le cui radici possono penetrare nelle rive sott'acqua. I substrati tipici sono sabbiosi ma coperti da uno strato di lettiera di foglie secche con rami e tronchi caduti.
Le specie ittiche simpatriche includono Rasboroides vaterifloris, Puntius bimaculatus, Puntius kelumi, Puntius titteya, Pethia nigrofasciata, Dawkinsia singhala, Schistura notostigma, Mystus vittatus, Aplocheilus werneri, Channa orientalis, Mastacembelus armatus.
Dimensioni minime dell'acquario: 40x20x30h cm per una singola coppia di esemplari.
Anche se molti allevatori preferiscono non usare un substrato per facilità di manutenzione, i Malpulutta kretseri possono essere allevati tranquillamente in un acquario allestito a ricordare le zone di provenienza. Possono essere usati legni, radici e rami messi modo tale da creare zone ombreggiate, mentre gusci di mezze noci di cocco o vasi da fiori in terracotta rovesciati rappresentano siti di riproduzione ideali.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Questa specie preferisce un'illuminazione abbastanza debole, quindi è anche utile l'uso di molte piante, galleggianti o meno. In natura abita acque lente o ferme, per cui la filtrazione non dovrebbe essere troppo forte, ma anzi sarebbe meglio allevali in un acquario senza filtro.. L'acquario deve essere ben coperto e i pesci devono poter accedere occasionalmente allo strato di aria umida che si formerà sopra la superficie dell'acqua.
Comportamento e compatibilità: il modo migliore di allevare i Malpulutta kretseri è da soli, senza altri pesci, dato il loro stato di conservazione e la loro rarità in commercio. In cattività dovrebbe essere prioritario cercarne di ottenere la riproduzione. Sebbene non siano in genere aggressivi, alcuni aspetti del temperamento variano da individuo ad individuo: alcuni sono significativamente più timidi di altri, e in quest'ultimo caso è stato segnalato che l'aggiunta di pesci rassicuranti ha avuto scarso effetto.
E' una specie prevalentemente carnivora, in natura probabilmente preda larve di insetti e simili. In cattività deve essere offerto cibo vivo o congelato, come dafnia, artemia, vermi bianchi, chironomus, grindal... Il mangime secco anche se sembra che venga esaminato e anche mangiato, in realtà non viene mai consumato in quantità sufficiente per garantire condizioni ottimali di salute.
Possono essere offerti anche piccoli insetti come grilli o i moscerini della frutta Drosophila, anche se è meglio riempire loro lo stomaco nutrendoli con mangime per pesci in scaglie o qualche tipo di vegetale prima di offrirli ai pesci.
I maschi sono più grandi e più colorati delle femmine, e sviluppano estensioni nelle pinne pelviche e in quelle dispari.
Giovane maschio di Malpulutta kretseri - Foto © Zhou Hang
Femmina di Malpulutta kretseri - Foto © Zhou Hang
Malpulutta kretseri è una specie ovipara, con cure parentali verso uova e avannotti. Il maschio è un costruttore di nido di bolle riservato, che preferisce nascondere sotto una sporgenza o in una cavità, anche se, non trovandone, possono utilizzare la vegetazione superficiale, foglie di piante sommerse o radici. In acquario, siti di riproduzione artificiali ideali sono i gusci di noce di cocco tagliati a metà, i vasi da fiori rovesciati o i tubi di terracotta.
Vengono deposte da 100 a 200 uova biancastre, raggruppate, nel corso di un periodo che va da 1 a 12 ore. Uova e sperma vengono rilasciati in piccole quantità durante una serie di abbracci in cui il maschio avvolge il corpo intorno a quello della femmina in un caratteristica forma a 'u'. Sono stati osservati due tipi di abbraccio, con le uova che restano nella curva del corpo del maschio o che rotolano giù verso la pinna caudale, ma in entrambi i casi la femmina le raccoglie e le trasporta verso il nido, dove il maschio le sistema, talvolta facendo un viaggio in superficie per inghiottire aria. Dopo la deposizione delle uova la femmina viene scacciata e il maschio si assume la piena responsabilità della sorveglianza e della cura delle uova, che si schiudono in circa 48-60 ore
Gli avannotti richiedono cibo microscopico tipo infusori per 3-5 giorni, dopo i quali sono in grado di accettare naupli di artemia, microworm, ecc. Una volta che gli avannotti nuotano liberamente, in genere una settimana dopo la deposizione, possono essere mangiati dagli altri pesci in acquario, compresa la madre, per cui è meglio separarli e crescerli altrove.
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
la pagina sulla wikipedia italiana
Purtroppo non esiste in italiano, ma Labyrinth Fish - The Bubble-Nest-Builders è uno dei libri migliori che riguardano l'identificazione, la cura e la riproduzione dei labirintidi, sia asiatici che africani. Forse le foto sono un po' poche per aiutare nell'identificazione precisa degli esemplari, ma in quanto ai testi a mio parere è quanto di meglio si possa trovare.
Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. - Tutto su trichogaster, colisa e sphaerichthys
di Marco Affronte, Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. è na guida facile e completa sull'allevamento e la riproduzione in acquario di Trichogaster, Colisa e Sphaerichthys, con notizie sulla sistematica, le caratteristiche, i biotopi, l'allestimento dell'acquario
Aqualog All Labyrinths, Bettas, Gouramis, Snakeheads and Nandids
Edizione Inglese - di Frank Schafer
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