Tetra molto diffusi, robusti e facili da allevare, conosciuti come 'vedova nera'

Megalamphodus megalopterus, Black phantom tetra - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)

Autore
(Eigenmann, 1915)
Nome comune
Black phantom tetra
Sinonimi
Hyphessobrycon megalopterus
Aspettativa di vita

5 anni

Dimensioni massime in natura

3.6 cm SL

Descrizione

La specie Megalamphodus megalopterus comprende piccoli tetra d'acqua dolce appartenenti alla famiglia Acestrorhamphidae (una sottofamiglia della famiglia Characidae assurta a famiglia a se stante dopo una revisione tassonomica del 2024) dell'ordine Characiformes. E' molto popolare in acquariofilia ed è riprodotta su base commerciale in diversi paesi. Spesso si trova ancora con il vecchio nome, Megalamphodus megalopterus, o con nomi comuni tipo 'Black Phantom tetra', 'black widow', 'vedova nera', o 'vedovella'. Talvolta è disponibile una varietà ornamentale a pinne lunghe.

A seguito della più recente diagnosi di Géry (1977), si può distinguere dai congeneri per la seguente combinazione di caratteri: ossa postorbitali molto deboli o assenti; 10-20 denti mascellari; punto omerale grande; pinne dorsali e anali scure; pinne pelviche, dorsali e anali ingrossate negli adulti.

Classificazione

Megalamphodus megalopterus è stato descritto scientificamente per la prima volta nel 1915 dall'ittiologo americano Carl H. Eigenmann con il nome di Megalamphodus megalopterus. È stato introdotto anche il genere Megalamphodus. Eigenmann ha citato la singola fila di denti sulla premascella del pesce come una caratteristica diagnostica del genere. Tra il 1943 e il 1961, al genere furono assegnate solo poche altre specie, la più nota delle quali era Megalamphodus sweglesi. Nel 1997, gli ittiologi americani Stanley H. Weitzman e L. Palmer notarono che gli esemplari più grandi del tetra fantasma nero presentavano due file di denti sulla premascella, rendendo inutile la caratteristica diagnostica del genere. Hanno quindi sinonimizzato Megalamphodus con il genere Hyphessobrycon. Tuttavia, come hanno dimostrato numerosi studi di biologia molecolare, il genere Hyphessobrycon non è un genere monofiletico, ma è costituito da diversi gruppi di specie, che non sono sempre i parenti più stretti tra loro. Il più noto di questi gruppi è il gruppo di specie Rosy Tetra Megalampodus rosaceus, che comprende anche Megalamphodus megalopterus e Megalamphodus sweglesi. Nel corso di una revisione dei Characidae di Melo et al. pubblicata nel 2024, al gruppo di specie Rosy Tetra è stato conferito lo status di genere indipendente. Il nome Megalamphodus, introdotto da Eigenmann nel 1915, fu riconvalidato come nome del genere, cosicché il Tetra fantasma nero ricevette nuovamente il suo vecchio nome Megalamphodus megalopterus.

Il genere Megalamphodus fu introdotto nel 1915 dall'ittiologo americano Carl H. Eigenmann con la prima descrizione del Black phantom tetra, il tetra fantasma nero Megalamphodus megalopterus. Eigenmann aveva citato la singola fila di denti sulla premascella del pesce come caratteristica diagnostica. Tra il 1943 e il 1961, al genere furono assegnate solo poche altre specie, la più nota delle quali era Megalamphodus sweglesi.
Nel 1997, gli ittiologi americani Stanley H. Weitzman e L. Palmer notarono che gli esemplari più grandi di Megalamphodus megalopterus presentavano due file di denti sulla premascella, rendendo inutile la caratteristica diagnostica del genere. Hanno quindi sinonimizzato il genere Megalamphodus con il genere Hyphessobrycon.

Come hanno però dimostrato numerosi studi di biologia molecolare, il genere Hyphessobrycon non è monofiletico, ma è costituito da diversi gruppi di specie, che non sono sempre parenti stretti tra loro. Il più noto di questi gruppi è il gruppo di specie Rosy Tetra Megalamphodus rosaceus, che comprende anche Megalamphodus megalopterus e Megalamphodus sweglesi.
Nel corso della revisione dei Characidae di Melo et al. pubblicata nel 2024, al gruppo di specie Rosy Tetra Megalamphodus rosaceus è stato conferito lo status di genere indipendente.
Il nome Megalamphodus, introdotto da Eigenmann nel 1915, è stato riconvalidato come nome del genere.

Distribuzione

Sud America: bacini dei fiumi Paraguay superiore e Guaporé.

La specie Megalamphodus megalopterus è originaria dell'alto Rio Madeira, un importante ramo dello spartiacque dell'Amazzonia occidentale in Bolivia e in Brasile occidentale, compresi i suoi principali affluenti, Rio Beni e Rio Mamoré, oltre al Rio Paraguai superiore in Brasile.
La maggior parte dei record riguarda il rio Guaporé (Río Iténez in Bolivia), il principale affluente del rio Mamoré, che raccoglie le acque della vasta zona umida tropicale nota come Pantanal, e l'alto rio Paraguai, che ha anch'esso le sorgenti nel Pantanal ma scorre nella direzione opposta. Il Guaporé e il Paraguai sono collegati a causa dell'innalzamento del livello dell'acqua durante la stagione delle piogge annuale.
La località di tipo è "Cáceres, Mato Grosso, Brasile", che era stata considerata un errore (ad es. Weitzman & Palmer, 1997) ma appare corretta in base ai dati recenti (ad es. Britski et al., 2007; Polaz et al., 2014).

IUCN Red List - LEAST CONCERN

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)

  • Hyphessobrycon megalopterus: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
  • Valutata come a rischio minimo a causa della sua ampia distribuzione e dell'assenza di gravi minacce diffuse note.
  • Attualmente la specie non è minacciata; i livelli di cattura per il commercio come animale domestico sono considerati molto bassi.
Habitat

Ambiente: acqua dolce; bentopelagico. Clima tropicale.

Megalamphodus megalopterus è una specie bentopelagica (regione ecologica al livello più basso del corpo idrico) che abita affluenti tranquilli e lenti ed acque stagnanti, compresi stagni e piccoli laghi, dove forma aggregazioni attorno a macchie di vegetazione marginale o radici di alberi sommersi.
Le acque dei corsi d'acqua o dei laghi in cui vive Megalamphodus megalopterus sono, senza eccezioni, da acide a molto acide e povere di minerali. Le misurazioni del lago Mapava hanno mostrato un valore di pH di 5,7 a 29,4 °C, una durezza totale e carbonatica < 1 °dH e una conduttività < 10 µS/cm.

Di solito vivono in zone ombreggiate dall'alto da piante palustri, acquatiche o galleggianti, offrendo quindi protezione. Nel lago Mapava, nonostante la presenza di piante basse, vivono vicino alla superficie dell'acqua in isole galleggianti di Eichhornia azurea.
Nel Pantanal si trovano spesso piccoli caracidi in acque estremamente limpide dove prolifera la vegetazione sommersa. La zona umida è ricca di macrofite acquatiche con almeno 280 specie registrate, inclusi membri di generi popolari in acquariofilia come Echinodorus, Bacopa, Ludwigia, Sagittaria, Eleocharis e Salvinia.

La regione del Pantanal è una vasta zona umida tropicale stagionalmente sommersa nel Brasile occidentale e nella Bolivia orientale - Foto © Peter van Sluijs

Temperatura in natura
22 - 28°C
Valore pH in natura
6.0 - 7.5
Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm per un gruppo di 6-8 esemplari.
Megalamphodus megalopterus sta bene anche in acquari molto piantumati, ma sembra forse stare meglio in un allestimento che comprende un substrato di sabbia di fiume, con l'aggiunta di radici contorte, rami e legni (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia).

L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.

Comportamento e compatibilità: Megalamphodus megalopterus è una specie molto pacifica, il che la rende un'ospite ideale per gli acquari di comunità ben studiati. Sembra stare al meglio insieme a caracidi di dimensioni simili, gasteropelecidi, lebiasinidi, piccoli callictidi o loricaridi e ciclidi non predatori, di dimensioni medio-piccole.
Vanno acquistati in gruppo di almeno 8-10 esemplari di sesso misto, in quanto formano gerarchie di dominanza temporanee e mostrano un comportamento più naturale ed interessante, e mostrano colori migliori, quando allevati in gruppo. Se si aggiunge un altro gruppo di pesci da branco per garantire sicurezza, si sarà ricompensati da uno spettacolo dall'aspetto più naturale.

Alimentazione

E' una specie onnivora, che in natura probabilmente si nutre di piccoli invertebrati, crostacei, alghe filamentose, frutti caduti e simili. 
In acquario può sopravvivere con una dieta a base di mangime secco, ma come la maggior parte dei pesci sta meglio quando viene offerto un menu vario, che in questo caso dovrebbe contenere anche larve di chironomus, larve di zanzara, Daphnia, Moina, ecc. vivi e/o congelati

Comportamento riproduttivo
Specie che rilascia le uova in acqua senza cure parentali
Dimorfismo sessuale

Megalamphodus megalopterus mostra un chiaro dimorfismo sessuale. I maschi presentano una colorazione grigio fumo e, soprattutto durante il corteggiamento, una colorazione nera intensa delle pinne e del terzo posteriore del corpo. La pinna dorsale è allargata come una bandiera. Le femmine più colorate hanno una colorazione del corpo rossastra pallida e pinne in diverse tonalità di rosso. La parte dorsale è più piccola rispetto a quella del maschio. La caratteristica più sorprendente di entrambi i sessi è la macchia nera allungata verticalmente sulla spalla.

Due maschi in parata di Black Phantom tetra, Megalamphodus megalopterus - Foto © Hristo Hristov

Femmina di Black Phantom tetra, Megalamphodus megalopterus - Foto © Hristo Hristov

Riproduzione

Megalamphodus megalopterus è una specie che rilascia le uova in acque aperte, senza mostrare alcuna cura parentale. Quando sono in buone condizioni, gli adulti si riproducono spontaneamente e spesso, e in un acquario maturo è possibile che appaia senza alcun intervento un piccolo numero di avannotti. Se si vuole massimizzare il rendimento è necessario invece un approccio più controllato. Il gruppo degli adulti può essere condizionato insieme, ma va allestito un piccolo acquario da parte, riempito con acqua matura. Dovrebbe essere illuminato molto poco e avere la base ricoperta da una sorta di rete dalle maglie abbastanza larghe da far passere le uova ma abbastanza piccole da non farle raggiungere dagli adulti. Si può usare anche un pezzo di comune stuoia di plastica tipo erba verde, o uno strato di biglie di vetro. Una alternativa più naturale è quella di riempire buona parte dell'acquario con un grosso cespuglio di muschio di Giava (Taxiphyllum sp.) o anche mop per deposizione. L'acqua dovrebbe essere da leggermente acida a neutra, con una temperatura di circa 27-28°C. Per fornire ossigenazione e movimento dell'acqua si può usare un filtro a spugna ad aria o a pietra porosa.

Quando i pesci adulti sono ben condizionati, si può spostare una coppia o un gruppo di uno o due maschi e diverse femmine nell'acquario da deposizione e lasciarli lì fino a quando non si notano le uova (in genere la mattina seguente).
Il cibo iniziale per gli avannotti dovrebbe essere costituito da parameci o mangime secco abbastanza piccolo (5-50 micron), introducendo naupli d'artemia, microworm, ecc, una volta che gli avannotti sono abbastanza grandi da accettarli.

Taxa principali

Ornate tetra

Una bella specie, uno tra i tetra più comuni in acquariofilia

Dimensioni max: 4.3 cm SL
Temperatura: 24 - 28°C
Jewel tetra, Serpae tetra

Specie molto diffusa nel commercio acquariofilo, anche con nomi di specie diverse, ma il nome comune serpae o serpe è il più conosciuto

Dimensioni max: 4.0 cm SL
Temperatura: 22 - 26°C
Bleeding-heart tetra

Uno tra i più noti bleeding heart tetra, i tetra dal cuore sanguinante

Dimensioni max: 6.1 cm SL
Temperatura: 23 - 28°C
Black phantom tetra

Tetra molto diffusi, robusti e facili da allevare, conosciuti come 'vedova nera'

Dimensioni max: 3.6 cm SL
Aspettativa di vita: 5 anni
Temperatura: 22 - 28°C
Rosy tetra

Una specie bellissima, molto simile a una miriade di altre nel genere, alcune delle quali non sono state ancora descritte

Dimensioni max: 3.4 cm SL
Aspettativa di vita:  5 anni
Temperatura: 24 - 28°C
Red phantom tetra

Piccoli pesci che si possono trovare in commercio in varie colorazioni, più o meno rosse

Dimensioni max: 3.2 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Temperatura: 20 - 23°C
Riferimenti & Link
I Tetra

I Tetra: Guida facile ai Caracidi d'acquario

Edizione italiana - di Maurizio Vendramini - L'autore descrive le sue esperienze con questa famiglia di simpatici ospiti d'acquario. Tutte le foto sono personali (nessuna tratta da web o altri autori) e le informazioni derivano dall'allevamento di ogni singola specie sia a livello amatoriale che professionale. L’intento di questa guida è quello di condurre il lettore nell’intimo della vita di questi pesci che, con qualche trucchetto, non sono difficili da riprodurre

Tetras and Other Characins

Tetras and Other Characins

Edizione Inglese - di Mark Phillip Smith, Michele Earle-Bridges - Tutto su storia, allestimento di un acquario, problemi di salute e deposizione delle uova. L'autore identifica molte varietà diverse e consiglia le cure quotidiane, fornendo le informazioni di base su come mantenere gli animali sani, contenti e ben curati.

Fifty Beautiful Tetras

Tetras: Fifty Beautiful Tetras

Edizione Inglese - di Steve Challis - Sono descritti in dettaglio oltre 50 bellissimi tetra, ciascuna specie con foto. Include molti dei tetra più comuni e alcuni insoliti.

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Lungo articolo dedicato alla riproduzione di caracidi e ciprinidi, da cui traspare l'orgoglio e la soddisfazione che si prova quando si riesce a riprodurre questi pesci con successo, perché non fanno tutto da soli, ma richiedono da parte dell'acquariofilo un impegno attivo, forte e costante - tratto e tradotto da un articolo di Randy Carey

Black Phantom tetra, Megalamphodus megalopterus (ex Hyphessobrycon megalopterus) - Foto © Hristo Hristov