Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui Mikrogeophagus altispinosus, grazie ai post più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Coppia di Mikrogeophagus altispinosus che cura gli avannotti appena schiusi: i genitori si alternano, adesso è il maschio il più vicino alle uova - 05 novembre 2004 (biggia)
Ho raccolto qui come al solito le domande e le risposte più interessanti e più frequenti sui Mikrogeophagus altispinosus in cui mi sono imbattuta frequentando il Newsgroup it.hobby.acquari. Come sempre, per quanto mi riguarda le esperienze vissute in prima persona sono quelle che insegnano più di mille pagine di teoria e di schede precompilate; per cui qui troverete i messaggi "di vita vissuta", da cui ho tolto saluti e convenevoli vari per lasciare solo le cose essenziali, evidenziando le frasi a mio parere più importanti.
Ringrazio innanzitutto tutti i partecipanti ai gruppi di discussione, vecchi e nuovi, sia chi dà le risposte, sia chi fa le domande, ringrazio Google che con la ricerca avanzata nei gruppi mi ha permesso di ricercare nei vecchi messaggi quelli che avevano più attinenza a questo argomento, ringrazio coloro che citerò riportando il loro messaggio... non vorrei comunque che qualcuno pensasse ad uno "sfruttamento" dei newsgroup a fini personali, il mio intento è solo quello di dare una mano a chi cerca informazioni su internet; se qualcuno si sentisse disturbato da quanto scritto, o per essere stato citato, non esiti a scrivermi.
...la TASSONOMIA
VinZ
Microgeophagus Altispinosa: che mi sapete dire su questo pesciozzo? Ci starebbe una coppia (?) in negozio... sono riuscito a trovare qualche info sul web... ho visto il sito di Massi... ma speravo che mi poteste togliere qualche dubbio.... dal momento che avrei il 30 L netti vuoto allo stato attuale (pH 6.8, KH 2, GH 5, filtraggio su torba, ghiaia di quarzo, NO2 0, NO3 15) volevo sapere se posso mettere i 2 pescetti in questione... e naturalmente... come faccio a capire i sessi? Non è che mi vien fuori la solita storia del dimorfismo inesistente... (chepppalle).....
EC
Miii, Vince', adesso e' Mikrogeophagus altispinosus, capisti? :-)
> dal momento che avrei il 30 L netti
Miiiii Vince', troppo piccolo je, quello al limite va bene solo per le prime riproduzioni, quando so' picciriddi.
I parametri + o - vanno bene.
> volevo sapere se posso mettere i 2 pescetti in questione...
Per me e' troppo piccolo, calcola che sono piu' grossi dei ram.
Sarebbe possibile riprodurre tantissimi Ciclidi nani in un 30 litri, pero' alla lunga potrebbe venir fuori un po' d'aggressivita' nella coppia e in 30 litri uno dei 2 ci rimetterebbe subito le penne.
> Non è che mi vien fuori la solita storia del dimorfismo inesistente... (chepppalle).....
Eh, gia'. Il maschio e' un po' piu' grosso e colorato, con pinne piu' lunghe e appuntite. Io penso che in negozio, se sono piccoli, sia praticamente impossibile riconoscerli.Massi
> Miii, Vince', adesso e' Mikrogeophagus altispinosus, capisti? :-)
...ma chi l'ha tirata fuori 'sta NOVITà???????
Quel "minchiamoscio" che quando han riportato il nome della specie dal SUO Papiliochromis al precedente Microgeophagus si è incazzato ed ha deciso che allora andava scritto con la K( Mikrogeophagus)???
Vedremo che dirà la commissione internazionale di nomenclatura...EC
> Allora proprio quello che per fare "dispetto" (gli han potato il genere papiliochromis) dice che il Microgeophagus va scritto con la "K"!!!!
Infatti secondo me non e' ammissibile. O usi per tutti il latino, come per i malawi (microdon, microstoma, microcephalus, etc.), oppure per tutti il greco con la K.Miomao
>ma non ho capito perche' ha messo la K a micro nei ram e per i malawi e' rimasta la C: microdon, microcephalus, microstoma. Il prefisso e' lo stesso e dovrebbero essere scritti tutti nello stesso modo.
Bah.. per la verità non mi ricordo bene... sentii qualcosa... qualche anno fa, quando divenne ufficiale il cambio (a riguardo dei Ram). Livio mi spiegò che quando fu istituito il genere "Mikrogeophagus", Cullander lo scrisse proprio con la K... quindi non in Latino, ma in Greco. In sede scientifica fu dapprima corretto in MiCro... ma poi quel faccia da Cullander lo fece risistemare in MiKro, quale prima "esatta" istituzione del genere.Massi
Il nome corretto è: Mikrogeophagus almeno stando al sito di Kullander. A proposito ti do il link : http://www2.nrm.se/ve/pisces/acara/welcome.shtml
(io ci vado una volta alla settimana per "santificare le feste")Massi
Tutta colpa di quello svedese di Kullander!!!!!!!!!
Comunque
Myers & Harry
Mayland
Bork
Frey
Luling
Glaser
Usano Microgeophagus
biggia
Ho da poco tempo quattro bellissimi pesciolini, Microgeophagus altispinosa(?), e non riesco a capire esattamente come si chiamano...
Ho guardato un po' nei vecchi messaggi, perchè ricordavo che la questione MiCrogeophagus o MiKrogeophagus era già stata discussa altre volte, ma invece di chiarirmi le idee me le sono confuse ancora di più...
Oltre a non aver capito in definitiva se è più giusto Micro o Mikro, mi è saltato fuori anche EC con un Mikrogeophagus altispinosUS e Massi che nel suo sito li indica come Microgeophagus altAspinosa...
C'è qualche anima pia che mi può spiegare come stanno le cose?Fabio Sebastiani
Il binomio corretto è: Mikrogeophagus altispinosus.
Se sei interessata a sapere tutta la telenovela tassonomica, ti consiglio di dare un occhiata alla ML degli ittiologi che trattano di ciclidi.
La trovi nel sito di Kullander: www.nrm.se/ve/pisces/acara/welcome.shtmlMassi
Il più recente che ho io è Microeophagus altispinosus
La storia è questa :
In principio facevan parte degli Apistogramma , poi han avuto una revisione ed è stato creato il genere Microgeophagus , Kullander ha revisionato e gli ha appioppato il nome Papiliochromis , non è stato accettato e dopo un po' si è ritornati al precedente Microgeophagus , allora Kullander ha deciso (peggio dei bambini ;O))) ) che non si dovevano chiamare Microgeophagus ma Mikrogeophagus> Oltre a non aver capito in definitiva se è più giusto Micro o Mikro
Per me Micro> mi è saltato fuori anche EC con un Mikrogeophagus altispinosUS e Massi che nel suo sito li indica come Microgeophagus altAspinosa...
Errore mio, devo revisionare il sito, sono altispinosusbiggia
> per me Micro
ma non ci dovrebbe essere qualcuno sopra le parti, tipo una commissione, che decida una volta per tutte?Fabio Sebastiani
> > Per me Micro
Dalla corposa mail ufficiosa dello stesso Kullander:
"Note that the name is spelt Mikro-, not Micro-. The gender is masculine."> ma non ci dovrebbe essere qualcuno sopra le parti, tipo una commissione, che decida una volta per tutte?
Esiste, e proprio in questo caso è stata chiamata in causa per dare un verdetto.
Esiste un codice di nomenclatura internazionale, ICZN, a cui tutti devono fare riferimento(il primo codice lo istitui' Linneo ed è ancora utilizzato nei sui principi di base). Purtroppo c'è sempre stata scarsa comunicazione tra i tassonomi, alcune riviste dove è stata pubblicata una data descrizione sono addirittura difficili da trovare, e la descrizione o la revisione dei taxa rispecchia, se vuoi, una certa "filosofia" di interpretazione dei dati. Quindi, al limite, ognuno la vede come vuole. Ora con le analisi molecolari le cose dovrebbero essere migliorate...ma si sa... i tassonomi sono una razza a parte...:-)))biggia
E' stata chiamata in causa e che ha deciso?
Fabio Sebastiani
Che il binomio corretto, per ora, è Mikrogeophagus altispinosus.
Se cerchi con Google trovi, sotto M. altispinosus, 116 siti; cercando "bolivian ram" ne tira fuori 2080. Questo per dire come interessi a noi acquariofili la tassonomia :-))))Massi
Si, è ha detto Microgeophagus
Perchè aveva istituito il genere Papiliochromis (durato qualche anno) e la commissione internazionale di nomenclatura (se ricordo bene si chiama così) l'ha dichiarato non valido e ha ripristinato il precedente .Albus Dumbledore
> Dalla corposa mail ufficiosa dello stesso Kullander: "Note that the name is spelt Mikro-, not Micro-. The gender is masculine."
E qui mi chiedo (da tempo, ormai): Ma genere e specie non dovrebbero essere nomi latini?
La K è una lettera dell'alfabeto latino? C'è qualcuno che mi sa rispondere?EC
Karthagh, karos, koppa, kalendae,.... e poi ci vorrebbe un vocabolario perche' sono passati + di 20 anni. Comunque sul vocabolario non raggiungerai neanche mezza paginetta perche' era usata per parole di derivazione greca che furono in seguito quasi tutte sostituite dalla C. Poi, in seguito, per parole di origine barbara.
Fabio Sebastiani
> E qui mi chiedo (da tempo, ormai): Ma genere e specie non dovrebbero essere nomi latini?
Spulciando qualche testo ho trovato i principi di base dei tre codici di nomenclatura (animali, piante e batteri), e il punto 4 dice cosi: "I nomi scientifici vengono considerati come latini a prescindere dalla loro origine linguistica, e sono quindi soggetti alle regole grammaticali del latino".
Di piu' nin zo'.
Per saperne di piu' dovresti dare un occhiata al Codice corrente redatto dall' ICZN.
(Lo dovresti trovare anche dove fate la riunioni del GAEM)Albus Dumbledore
Era quello che, infatti, ricordavo.
Indipendentemente dall'origine, il termine deve essere latinizzato e seguire le regole del latino.
A me, francamente, la K me pare 'na strunzata... :-))EC
Kullander e' uno che riesce a chiamare un pesce Tahuantinsuyoa macantzatza (possino ammazza' nun riesco manco a dillo!). Il genere e' in lingua quechua, quella parlata dalla Colombia fino al Cile lungo la cordigliera, e indica il nome dell'impero Inca (Tahuantinsuyo). Da notare che il pesce in questione non e' andino ma dell'amazzonia peruviana. In quella zona vivono gli indios Shipibo che il pesce lo chiamano "tzatza" e il sasso "macan".
Questo e' Sven O. Kullander, altro che "Dagli Appennini alle Ande".
...L'ALLEVAMENTO
green
Apistogramma altispinosa: Grazie a chi vorrà darmi info sull'allevamento di questi piccoli ciclidi che ho appena acquistato
Massi
Non sono Apistogramma, sono Microgeophagus, come i ramirezi, sono più rustici dei primi, il dimorfismo sessuale è minimo (per selezionare una coppia è meglio partire da un gruppetto di giovani) depongono su substrato ed entrambi i genitori curano la prole
Trovi una foto ed un paio di notizie su http://digilander.libero.it/basins/.David
Hanno esigenze, comportamento ecc.... quasi uguale al suo cugino Ram, e anche i colori, sono simili (un pò meno accesi).
Baldus6142
ieri in un negozio ho visto dei Ciclidi nani simili come dimensioni ai Ramirezi, di colore giallino con pinne (sul dorso "spinose") trasparenti con il bordo fucsia; la negoziante non sa come si chiamano, sulla fattura c'è scritto Microgeophagus altispinosa (mi dice che stanno cambiando nome a un sacco di animali e con i libri meno recenti non ci si raccapezza più).
sapete cosa sono (o il vecchio nome) e se sono adatte all'acquario di comunità?LiGaBuE
ti credo! sono dei Ramirezi :)))))
Microgeophagus Altispinosa e' anche detto il RAM boliviano... proprio perche' e' originario della Bolivia... mentre il cuginetto Microgeophagus Ramirezi e' venezuelano.
Proprio perche' sembrano 'spinose' si chiama in quel modo :-))))
(www.thekrib.com/Apisto/M-altispinosa-burns.jpg)> la negoziante non sa come si chiamano...
se vabbeh... e lui ordina i pesci a naso ??? :-))))
Cmq la nomenclatura ufficiale... diglielo al negoziante... prevede il nome Microgeophagus... potrai trovare scritto anche Papiliochromis o Apistogramma per loro...pero' sono nomenclature oramai in disuso sui NUOVI testi.>sapete se sono adatte all'acquario di comunità?
certamente.
Diciamo che a differenza dei Ramirezi...le Altispinosa gradiscono un acqua piu' alcalina (7.6 PH, 4 dH, 100 microSiemens) anche se posso tranquillamente affermare che in un O.TR.AC. farebbero faville.
Io li piglierei anche subito... appro di dove sei ???Baldus6142
anche in una vasca così?: koro 75, 70 lt netti, dolce tropicale avviata il 27-10-1999, ghiaietto quarzifero con sottofondo fertilizzante Anubias, temp 25°,PH intorno al 7, KH 6, GH 9, CO2 artigianale, due radici enormi (acqua lievemente ambrata) una marea di piante (quasi impossibile sifonare),due neon da 18 W (plantalux e sunlux dell'Euraquarium) accese dalle 11.15 alle 20.15 senza interruzione, 3 otocinclus, due corydoras aeneus, una coppia di guppy e 4 neon.
> Io li piglierei anche subito... appro di dove sei???
beh in effetti a 6 k£ l'uno :-)
Acqui Terme -Al... ...siccome ne ha 4 e si spintonano, non vorrei prendere 2 maschi :-(,com'è il dimorfismo sessuale?LiGaBuE
E' perfetto !!! :))))
=====:O e che aspetti a prenderli ????
E' piu' difficile distinguerli rispetto ai classici RAM.
Pare che i maschi siano leggermente piu' sottili e crescano meno rispetto alle femmine...se io fossi in te...gli porterei indietro i guppy e li prenderei tutti e 4...cosi non sbagli :))))))
vaiiiiiiiii a comprarli! ancora sei qui ! :)))Danant
Per quanto ne so è il maschio ad essere leggermente più grande, colorazione più intensa e leggero allungamento dei raggi superiori ed inferiori della caudale (tendenti al rosso)
Comunque secondo me la cosa migliore è riportare i guppy, prenderli tutti e quattro con l'accordo che appena formata una coppia ne porterai indietro due per sostituirli con un paio di corydoras (abbinamento perfetto).
La mia fonte più a portata di mano è "South American Dwarf Cichlids" di H.J. Mayland e D. Bork che mi sembra piuttosto benfatto... ma siccome l'hanno scritto loro, io ci metto la loro di mano sul fuoco:-)Federico Giove
(in risposta alla prima richiesta): Papiliochromis (o Microgeophagus, o Apistogramma) altispinosa: sono come li hai descritti tu, molto simile come forma, abitudini e necessità al ramirezi, ma più "facile" da allevare e riprodurre, pare inoltre che diventi un po' più grande. Oltre che per la colorazione le due specie differiscono per l'areale di diffusione: Bolivia settentrionale per P. altispinosa, Venezuela e Colombia per P. ramirezi. (da Linke - Staeck, Ciclidi Americani I - I Ciclidi nani).
EC
> Ho tenuto in vasca dei ramirezi tedeschi che avevano la pinna dorsale con un bordo rosso di circa 1mm che correva lungo tutti i raggi.
Questo carattere, sommato alla grandezza ed alla forma dei ram tedeschi che ho visto ultimamente nei negozi, mi ha fatto supporre incroci con gli altispinosa.
Questa e' solo la prima impressione che ho avuto vedendo questi pesci ed e' una considerazione del tutto personale. Qualcun'altro ha avuto questa impressione?Lorenzo Bardotti
Sinceramente non pensavo che si potessero incrociare. Sempre sicuramente però ho visto in delle mandate di ramirezi wild della Auryfish degli altispinosa (e non sai quante scommesse ho fatto con il negoziante, in quanto erano veramente simili)
Avevo notato la somiglianza ma non pensavo all'incrocio.EC
Se non si incrociano naturalmente in vasca, prelevano uova dalla femmina e sperma dal maschio ed il gioco e' fatto.
A prima vista mi hanno dato questa impressione, poi magari mi sbagliero'.Lorenzo Bardotti
Però anche la Natura deve starci perchè se non si incrociano i geni fai poco.
EC
Certo, se guardi gli incroci che stanno facendo in Asia con i ciclidi centroamericani, per avere pesci coloratissimi, direi che la Natura ci sta alla grande. La maggior parte dei ciclidi sono incrociabili, perche' probabilmente derivano da un'unica specie, guarda per esempio il Lago Malawi, da un unica specie fluviale probabilmente si sono formate circa 900 specie e addirittura nel Lago Vittoria questo e' avvenuto in tempi ridottissimi.
...qualche cenno sull'ALIMENTAZIONE
Lorenzo Bardotti
> sinceramente, pensi che i ram possano stare bene solo con mangimi commerciali?
Dipende cosa intendi per "commerciale"!
Se intendi il secco la risposta, per me, è più no che sì: cioè è importante integrare anche con congelati di vario genere.> oppure la soluzione quale dovrebbe essere? (vivo+surgelato, pastoni, mix di tutto (ma tutto cosa?)....)
(Premessa: considero 3-4 pasti per giornata )
Ti faccio un esempio con quello che do io per farti capire:
- Duplarin come mangime base
- Sera Granumix come alternativa 2 o 3 pasti a settimana
- chironomus 3 o 4 pasti a settimana
- Uova di aragosta 2 pasti a settimana
- artemie congelate 2 pasti a settimana
Ovviamente questa è una media...> Li metti fuori dal freezer e quando sono scongelati li butti nella vasca? e le uova di aragosta??
Tutti questi congelati, uova comprese, li sposto, nella quantità che mi serve, dal freezer al frigo nel primo pomeriggio, poi a sera levo il bicchiere che li contiene dal frigo e lo tengo 20 minuti fuori, poi mescolo con acqua, pesco con la siringa e servo ai pesciotti il tutto!
Io lascio passare come hai visto, per esigenze mie, molto tempo nel passaggio al frigo, ma ne basterebbe molto meno, magari anche solo un'oretta. Penso che per mangiare o far mangiare i surgelati sia il procedimento corretto.
...la CONVIVENZA con le altre specie
Slyfox
E' da un pochino che "progetto" una vasca, biotipo sudamericano, e mi piacerebbe introdurre dei Ciclidi nani.
Guardandomi un pò in giro (grazie Lord e grazie a Massi per il suo sito!) ho ristretto la cernita a tre specie: Ap. Agassizi, Ap. Borelli, Mic. Altispinosa.
Mi piacerebbe avere in vasca almeno due coppie (circa 100 l), e chiedevo consigli ed esperienze sulla convivenza tra Ciclidi nani di specie diverse. Mi sembra anche che il Borelli abbia esigenze diverse per l'acqua, oppure le nidiate commerciali tollerano bene altri valori?Massi
Il borelli in natura vive in acqua chiara, (del colore e della trasparenza di quella del rubinetto), resta comunque molto tenera, ma con un ph neutro - leggermente basico.
Tra gli apistogramma lo puoi considerare il più pacifico, ed il più robusto.
Si trovano due varietà in commercio: quella gialla e la "opal", la gialla è quella che vedi nelle foto del mio sito (credimi, in acquario la colorazione è il doppio!) la opal la riconosci dalle macchioline rosse al posto delle blu sul muso ed il colore giallo del ventre è praticamente assente.
Non è difficile arrivare alla riproduzione.
Di solito ti accorgi che si preparano per i "numeri" che tira il maschio davanti alla femmina, quando vedi che si protraggono per un paio di giorni fai un cambio parziale con acqua d'osmosi (se la durezza che hai in vasca ti consente di non scendere sotto i 3° kh) che abbia la temperatura di due gradi inferiore a quella della vasca. Ad esempio su 100 lt con kh 4° e temp 25° cambi 20 lt con acqua di osmosi a 23° e kh 0°, il risultato sarà kh oltre i 3 ° ed un abbassamento della temperatura di circa mezzo grado. Questo abbassamento dei valori e l'arrivo di acqua più pulita li stimola ulteriormente alla riproduzione.
E' un consiglio buono per la maggior parte delle specie sudamericane.
In un 100 lt possibilmente lungo un metro ( è una misura fuori standard, gli si avvicinano i Friskies ed i Pet-company dei supermercati, ma devi vedere se qualitativamente ti soddisfano, altrimenti sarebbe da costruire ;O))) ) con due maschi e quattro femmine non dovresti avere problemiL'agassizi invece richiede un acqua acida, per arrivarvi puoi mettere la torba nel filtro o usare un impianto di co2, se ci tieni alle piante ti consiglio la seconda ipotesi , in quanto con la torba avrai un acqua limpida, ma con una colorazione simile al tea. Il problema è che la colorazione filtra la luce e limita di molto la penetrazione nell'acqua dell'intero spettro, la co2 invece non altera il colore ed in più "nutre le piante, il problema è solo sul costo, un impianto co2 sei sulle 250'000, a meno che tu non opti per la fermentazione alcoolica , vediti il sito di MioMao www.casapagina.it
Con gli agassizi 100 lt standard incominciano ad essere piuttosto stretti per due harem anche perchè è più rude del borelli, ti consiglierei un maschio e tre femmine che comunque ti riempirebbero tutto il fondo.
Sia il borelli che l'agassizi per riprodursi hanno bisogno di anfratti che puoi ricavare da mezzigusci di noci di cocco, da legni di torbiera o da grotte ricavate con sassi, tu creane in sovrannumero, poi sapranno loro scegliersi la migliore.L' altispinosa è il più robusto dei tre, la riproduzione non è difficile da ottenere, la fregatura? non si distinguono i maschi dalle femmine, quindi dovresti acquistare un gruppetto di giovani per avere una coppia quasi sicura. è un pesce che sa farsi valere ancor più degli agassizi, anche perchè è più grosso, per loro crea sempre i nascondigli, ma gli anfratti sono superflui, di solito depongono su sassi piatti o in buche che scavano sul fondo.
Per i valori dell'acqua considerato che i pesci che troverai in commercio provengono da allevamenti, ti consiglio per tutti acqua tenera, un ph neutro per borelli ed altispinosa (comunque sono più adattabili, vedi le esigenze degli altri ospiti) metti torba o co2 per gli agassizi, così da tenerli ad un ph di 5.5 - 6.
In ogni caso mi ripeto: acqua pulita, molte piante e molti nascondigli e immetti i ciclidi per ultimi, quando il filtro sarà ben maturo.Leonardo Ancillotto
ma non si dice BIOTOPO?! cmq ottima scelta!;) belli tutt'e tre!
la convivenza tra Ciclidi nani di specie diverse sì è possibile...ma escluderei sicuramente l'agassizi (che secondo la mia esperienza è aggressivo all'ennesima potenza!)...altispinosus e borellii secondo me possono convivere (due coppie in totale...) anche se io preferirei mettere solo uno/due maschi con tre femmine di borelli... sarebbe più naturale e interessante!
Anche gli altispinosus gradiscono valori come quelli dei borellii!EC
Per i valori dell'acqua e' meglio borellii e altispinosa, l'agassizii richiede acqua molto piu' acida.
David
d'accordo con loro, ma per bellezza invece degli altispinosa metterei ramirezi, che sono più belli e che vogliono la stessa acqua, ma secondo e è meglio 1m con 2 f per specie, per cui per tenere 3 borelli e 2 o 3 ram o altispinosa avresti bisogno di una vasca larga 70-80cm perchè in caso di accoppiamento è facile vederli scannarsi!!
EC
Pero' se vuoi tenerli a valori "naturali" i ram ti richiedono acqua molto tenera, al contrario degli altispinosa e dei borellii.
Massi:
> d'accordo con loro, ma per bellezza invece degli altispinosa metterei ramirezi, che sono più belli e che vogliono la stessa acqua
Per me sono altrettanto belli, sia per estetica (soprattutto per gli occhioni dolci ;O) ) che per il comportamento, la differenza enorme che puoi trovare tra le due specie è che è molto facile trovare dei ram "tirati su" con ormoni, quindi molto a rischio per la sopravvivenza, degli alta pare non ci siano 'sti problemi.
Per quel che riguarda l'acqua e luoghi di provenienza sono decisamente diversi, uno è Colombiano-Venezuelano, l'altro Boliviano, uno vuole acqua tenera ed acida, l'altro neutra e con durezze meno estreme.> ma secondo me è meglio 1m con 2 f per specie, per cui per tenere 3 borelli e 2 o 3 ram o altispinosa avresti bisogno di una vasca larga 70-80cm perchè in caso di accoppiamento è facile vederli scannarsi!!
Io i borelli li ho tenuti in un metro di lunghezza coi ram e quest'ultimi li hanno relegati in un angolino, li ho dovuti separare, con gli altispinosa i problemi potrebbero essere superiori.
Non ho avuto problemi tra macmasteri e borelli, ma il periodo di convivenza è stato troppo breve per potere valutare seriamente. nessun problema tra macmasteri - dicrossus e borelli - dicrossus, ma i dicrossus sono esigenti e vanno alimentati con mangime minuto e possibilmente cibo vivo e congelato molto più spesso
I ram dovrebbero essere tenuti in coppie.
LiGaBuE
> Invece io ho preso dei M. altispinosa (2M e 2F) qualche giorno fa.
Grrrr ...nella stessa vasca? Quanti lt ?
Sto perdendo quel poco che mi rimane della mia giovinezza appresso ai ciclidini.
Inizio PUP
1) il maschio A e la femmina B hanno deposto per 3volte e schiuso per 2 volte, in vasca arredata da 45lt (anche se essendo io ostinato dopo 10gg hanno spazzolato i piccoli :/ )
2) la femmina C e' nell'acquario di comunita'
Fine PUP
Appena schiusa la 2°covata, la femmina B ha 'sbroccato' (sbroccare=mostrare sintomi di comportamento non proprio normali), iniziando a mangiarsi i piccoli. E' stata spostata nell'acquario di comunita'.
Il maschio A ha ben pensato di finire l'opera della sua gentile consorte (il cornuto!) dopo circa una 10gg.
A quel punto ripiglio la femmina B e la rimetto nel piccolo, ripromettendomi di provare a mandare avanti i piccoli in una vaschetta apposita.
Nel giro di un ora il Bastardo A distrugge la femmina B, frettolosamente rispostata nell'acquario di comunita'.
Stessa prova con la femmina C....ahime' stesso risultato. :( <br>Le due zitelle si scambiano qualche scaramuccia nell'acquario di comunita', e il Bastardo e' nel piccolo, solo come un pesce.
Qualche suggerimento, o meglio esperienza sarebbe gradita. :)
MioMao
>a me interessa il comportamento tra Ciclidi nani, ovvero quali nani sono consigliati da abbinare agli Agassizi e quali da escludere a priori.
A mio avviso dipende dalla dimensione della vasca, correlata al tipo di arredo.
Il vero problema di convivenza tra speci territoriali sta nel "vedersi il meno possibile".
Se fornisci loro una vasca sufficientemente ampia (e qui entrano in ballo diversi fattori, relazionati alle specifiche esigenze territoriali e alle dimensioni "max" degli stessi pesci allevati) e ricca di vegetazione/ostacoli... grossi problemi non ne avrai.
E' chiaro (per assurdo) che se metto un gruppetto di ciclidi (pur piccoli che siano) in una vasca (pur grande che sia) senza nemmeno un ostacolo visivo... prima o dopo un morto ci scappa. Per causa diretta (aggressione) o per cause indotte (debilitazione dovuta a prolungato stress e sottomissione).. ma prima o dopo il morto ci scappa.
Prescindendo dallo "stress" dovuto all'arredo inadatto, ovviamente.... ;-)Ora...... alcuni ciclidini si accontentano di territori molto limitati. Ad esempio: i Mikrogeophagus altispinosa (che molto ciclid...INI non sono proprio), cosi' come i Ram, non richiedono spazi molto grandi.
Se il fondo è ricco di "ostacoli" (piante, legni, sassi, lattine di cocacola ecc.), :-)) in una vasca da 1,20x50 riesci ad allevarne tranquillamente anche 3 o 4 coppie. Il vero casino arriva quando hanno gli avannotti... perche', dovendoli "portare al pascolo", il territorio "di proprietà" diventa "mobile". I genitori con gli avannotti si spostano... e invadono territori altrui. E quindi nascono i casini.Ergo: perche' rischiare? Meglio evitare rogne e divertirsi in santa pace! :-P
Inoltre, ci sono ciclidi che, per loro natura (modo riproduttivo), necessitano di spazi (relativamente) ampi.
E' il caso (parlo in generale... perche' ogni cosa, presa a sè, ha le proprie specifiche caratteristiche!) dei ciclidini che non formano coppie fisse, dove un maschio occupa un'area, di una approssimata ampiezza, nella quale sono compresi "sub-territori" occupati dalle femmine della propria specie. I veri casini nascono, appunto, tra queste ultime (eh. le donne!) :-)))
Entrando nel particolare, possiamo dire che: normalmente, nel caso di pesci che utilizzano il sistema dell'"harem", è preferibile allevare un solo maschio (max due... ma con vasche molto ampie -non alte... ma con fondo ampio!-). A questi vanno affiancate delle femmine, nella quantità... rapportata alle loro esigenze sub-territoriali.Ad esempio... nella mia vasca da 1,20 convivono due maschi di A. nijsseni (e sono anche troppi!) e tre loro femmine (che, a mio avviso, è il numero massimo ammissibile... anzi.. forse sono anche troppe!). Il maschio dominante (anche giovane), si è acchiappato il 99,9_% del territorio (senza rompere eccessivamente le balle al sottomesso... ma solo perche' sono ancora troppo giovani!). Le femmine si sono spartite il territorio in base alla loro forza/salute: la "dominante", ovviamente, si è acchiappata lo spazio maggiore e una delle "micro-caverne" piu' protette tra quelle esistenti in vasca. Le altre... si sono arrangiate, discretamente bene.
Questo, pero', è un caso a sè stante. Perche' gli A. nijsseni adulti sono abbastanza irruenti (il maschio è molto robusto: coda corta, pinne corte, testa grosso, labbra grosse e dure ecc..).
La suddivisione in "gruppi", fatta dagli esperti, a mio avviso va pure al di là della struttura fisica del pesce (caratteristiche morfologiche). Gli A. nijsseni appartengono al gruppo "cacatuoides"... e, a mio avviso, il comportamento è pure simile. Stessa cosa vale per gli A. trifasciata... A. biteniata ecc...
Ci sono dei ciclidini "Harem" (chiamiamoli cosi') che convivono bene in spazi piu' ridotti. Ad esempio: è il caso degli A. borelli (che rasentano quasi il "gruppo", con precise gerarchie). oppure gli A. hongsloi, completamente diversi dai borelli (gruppo "macmasteri" con i quali riscontro una notevole somiglianza di comportamento).
Di questi ultimi (hongsloi) ti do un dato certo: in una vasca da 50 litri (mia) ;-) convivono discretamente bene 3 maschi ((1 dom + 2 sottomessi a scalare di gerarchia) e 4 femmine. Questi depongono senza problemi...
malgrado la presenza di un maschio di Ram , un maschio di A. nijsseni e 10 Dicrossus filamentosus (!!!). Tanti?? Beh.. certo, sono "troppi pesci" nella stessa vasca!! I Dicrossus, ad esempio, sono in "parcheggio", in attesa che maturino sessualmente (sono un po' lenti...). Quando questo avverrà (aaargh! Sta per avvenire!) = :-) dovro' spostarli, perche' quella vasca è TROPPO PICCOLA, anche solo per UNA coppia!!!
Dunque... si diceva che...........?? :-)
Minchiazza... inizio a dire una cosa... e finisco sempre da un'altra parte!
:-))))>Ma secondo te voler ricreare un biotopo amazzonico con diverse specie di Apistogramma è fare una "frittura mista"?
Bah......... dipende da alcuni fattori.
Come ho detto sopra... sicuramente il dato "territoriale" ha la sua importanza.
Inoltre... VANNO tenute conto le condizioni ambientali, chimiche e fisiche!!!
Mica tutti i ciclidini richiedono "la stessa acqua" o la "stessa temperatura", cosi' puo' avvenire per l'arredo!! :-)
Ad esempio... i Dicrossus (adulti, in riproduzione) richiedono vasche ampie, arredate con piante ai lati, ma con molto spazio libero per il nuoto (il TIPO di corteggiamento stesso lo richiede!! Il maschio esegue lunghi e velocissimi scatti. Immagina come puo' riuscire a farlo... se non ha spazio!).
Gli A. borelli, per contro, necessitano molta vegetazione (tanta... tanta... quella che hai pensato, ora, tu è troppo poca! Aumenta...) :-))))))MA tutto questo NON significa che se li tieni in acquari con caratteristiche diverse "non si riproducono" (e ci mancherebbe altro!).
Significa, semplicemente, che.. per tua volontà, non rispetti le loro esigenze vitali.
Sei tu che devi decidere il da farsi.
Loro non possono fare altro che adeguarsi. ;-)
Flora Giambona
Sapete dirmi quali sono le compatibilità ( non solo rispetto ai valori chimici, ma anche rispetto al comportamento ) tra Scalari, M. ramirezi, A. cacatuoides,A. agassizii e A. borellii?
Sarebbe interessante avere delle info anche da chi ha avuto delle esperienze dirette.MioMao
Cosa vuoi sapere, esattamente?
Ad es. a mio avviso gli Scalari li tieni tranquillamente con tutti gli altri che hai citato (non si scassano a vicenda)... tra i "piccoli", invece... MACELLO! :-))))
Ma, naturalmente dipende dalla dimensione della vasca e dalla vegetazione presente.
i.e.: nel mio vascherozzolo, in questo momento, ho i seguenti ciclidini:
1 coppia di A. macmasteri
3 femmine di A. nijsseni + 2 maschi
2 femmine di A agassizi + 1 maschio
2 femmine di M. altispinosa + 1 maschio
2 coppie di A. borelli
1 maschio di M. ramirezi
Tutto tranquillo: si sono spartiti il territorio ed alcuni depongono pure (vedi M. altispinosa) o stano per farlo (A. nijsseni).
Certo è che è strapiena di piante... e "scomparire" prima di un attacco è un lampo!! :-)))In un altra vasca da (soli) 50 litri ho le seguenti bestie:
6 A. hongsloi (3 m e 3 f)
10 Dicrossus filamentosum (sessi non ancora evidentissimi)
1 maschio di A. nijsseni
1 maschio di M. ramirezi
Qui "quasi" tutto tranquillo, perche' il maschio di A. nijsseni la fa un po' da padrone (piu' che altro quando c'e' da mangiare). Anche se, ad aprile, gli A. hongsloi hanno già deposto 3 volte.
...come cercare di rendere l'acquario simile al loro BIOTOPO naturale
Massi
> Come dovrebbe essere composto un fondo per acquario amazzonico (biotopo) che ospiterà una coppia di Ciclidi nani acidofili e scalari?
Ghiaino fine oppure sabbia, possibilmente tonalità scure.
Alcune specie di Ciclidi nani dopo la deposizione su substrato nascondono le larve appena schiuse in buchi scavati nella sabbia.Lorenzo Bardotti
> Ghiaino fine oppure sabbia, possibilmente tonalità scure.
Non sono tanto d'accordo su questa cosa.
Vale a dire: se uno usa la sabbia è per riprendere il biotopo originale, no?
La sabbia è chiara.
Alcuni ciclidi però con la sabbia chiara si spaventano e non mettono neanche bei colori.
Dov'è la fregatura per cui la soluzione non va allora?
Secondo me il problema è che si mettono fondi chiari e ci si spara sopra delle luci da stadio, la conseguenza diretta è che i pesci si spaventano.
L'effetto sull'acquariofilo invece è che deve fare un fondo scuro per evitare i problemi detti sopra e quindi addio biotopo.
La soluzione giusta sarebbe, a mio parere, avere un acquario sotto-illuminato (relativamente poi...) e con un bel fondo in sabbia chiara. Certo non pretendiamo poi di mettere piante super-esigenti...
Insomma, non era una vera e propria critica a quello che dicevi, spero tu abbia capito quello che intendo.Davide@Home
In effetti mi ero posto lo stesso dubbio che nasce dalle tue osservazioni...
però mi sono un poco documentato e ho sono arrivato alla conclusione (+ o -) che, come di ce il buon Massi, i Ciclidi nani se ne stanno spesso in zone con fondo ricoperto di foglie, le foglie sono scure....
quindi il fatto di mettere un fondo scuro da un lato mi svuota la botte consentendomi la luce giusta per le piante e appagandomi l'occhio, e dall'altro riduce lo stress dei pesci per l'eccessiva luminosità..
diciamo poi che forse ho "abusato" il termine biotopo... in effetti intendo imitare il biotopo scegliendo speci di piante e di pesci della stessa zona (amazzonia) quindi non mettero la glosso ma sicuramente proverò a far crescere e.tennellus e altre echinodorus (ozelot red in primis...)
grazie delle informazioni :) è un piacere leggere le tue osservazioni:)Lorenzo Bardotti
prego, mi fa piacere che ti siano interessate. ultimamente ho provato un acquario come ho sostenuto in questi post e va benissimo. In pratica non ho messo quasi nessuna pianta, un sacco di tronchi, luce normale e... piante di pistia che galleggiano in superficie e che sfoltisco quasi ogni giorno.
Massi
> Non sono tanto d'accordo su questa cosa. Vale a dire: se uno usa la sabbia è per riprendere il biotopo originale, no?
più o meno , nel biotopo originale i Ciclidi nani vivono in mezzo alle foglie depositate sul fondo e quindi su fondo scuro , poi solitamente sotto c'è sabbia ( che si deposita soprattutto in zone "morte" , dove di solito si fermano anche le foglie .)> La sabbia è chiara.
Dipende dalla roccia dalla quale proviene. Per assurdo: prendi il policromo, seleziona una caterva di sassolini scuri, macinali... TA-DAAAAAA! sabbia scura!> Alcuni ciclidi però con la sabbia chiara si spaventano e non mettono neanche bei colori.
Giustissimo ... se l'illuminazione è troppo forte e non hai piante basse> Dov'è la fregatura per cui la soluzione non va allora?
Che si vuole la moglie piena e la botte ubriaca. E già il contrario è decisamente improbabile ! ! !> Secondo me il problema è che si mettono fondi chiari e ci si spara sopra delle luci da stadio, la conseguenza diretta è che i pesci si spaventano.
... e poi mi raccontano che gli acquari di Amano sono naturali ! ! ! !
... e poi i Ciclidi nani sono delicati e difficili da riprodurre ! ! ! !> L'effetto sull'acquariofilo invece è che deve fare un fondo scuro per evitare i problemi detti sopra e quindi addio biotopo.
Perchè!? il fondo scuro è la soluzione che più si avvicina al naturale, simulando il depositarsi di foglie morte> La soluzione giusta sarebbe, a mio parere, avere un acquario sotto-illuminato (relativamente poi...)
OCCHEISSSSIMO ! ! ! !> e con un bel fondo in sabbia chiara.
Buono, ma se trovassimo una sabbia un po' più scuretta ti dispiacerebbe!?!?> Certo non pretendiamo poi di mettere piante super-esigenti...
Ma non si parlava di biotopo ?
proprio biotopo è improponibile (fa un po ... ca##re!), ma per ricreare un ambiente prossimo a quello della natura bastano una caterva di anubias su fondo sabbioso o ghiaino fine qualche sasso qua e la, un paio di anubias alte e un bel po' di legni di torbiera, acqua pulitissima e cambiata spesso e POCA LUCE!Lorenzo Bardotti
quindi potrebbe essere perfetto un fondo in sabbia con in mezzo rocce e sopra tronchi.
le sabbie con la S maiuscola, cioè vera sabbia, le ho viste solo in tonalità molto chiare, la più scura è sul dorato. considera che oltretutto il ghiaino ti darebbe problemi di cedimento di calcare> ... e poi i Ciclidi nani sono delicati e difficili da riprodurre ! ! ! !
chiaro, non posso immaginare che un ciclide non vada a cercarsi un bel nascondiglio per le sue uova! ovviamente in vasche illuminatissime fanno tutto lo stesso, solo mi piace di più in altro modo, mi ricorda un documentario.> il fondo scuro è la soluzione che più si avvicina al naturale, simulando il depositarsi di foglie morte
secondo me no, ma è la mia opinione. Come dicevo sopra meglio fondo chiaro e tanta roba naturale sopra e dentro> un ambiente prossimo a quello della natura bastano una caterva di anubias su fondo sabbioso
oppure una foresta di microsorum
Max
Se volessi mettere qualche foglia sul fondo per rendere più naturale l'acquario per i miei Ramirezi, quale tipo di foglia è più indicata?
Ho sentito che quelle di quercia vanno bene, ma non so se fidarmi.Renato Zamboni
Quelle di quercia vanno bene ma devono essere raccolte in luoghi lontani da campi coltivati o da frutteti. L'ideale sarebbe raccoglierle in un bosco lontano da fonti inquinanti.
Il Cava
A proposito delle foglie: Il processo di decomposizione delle foglie non inquina la vasca?
Vanno prima trattate in qualche modo per impedirne la marcescenza?Alfonso Di Rienzo
vorrei sapere: ma non acidificano l'acqua, o per lo meno non altera i valori?
Non marciscono? Si possono lasciare per anni?
Per tutti i fondi ed eventuali?? :-))Renato Zamboni
Certamente acidificano l'acqua rilasciando acidi umici ma non in modo importante.
Se per marciscono intendi la disgregazione questa puo' avvenire ma se inserite nel fondo i composti rilasciati restano disponibili Penso proprio di si in quanto a lungo andare si trasformeranno in polvere e fanghi.
Solo per i fondi di acquari acidofili, dove il pH e' inferiore a 7.
Cmq sarebbe meglio provare in un piccolo acquario come funziona anche perche' tutto dipende dalla qualita' delle foglie usate.MioMao
Usate, pero', quelle secche. Quelle verdi imputridiscono (data la loro acidità e il fatto che nelle rogge restano "Intonse" io non ci credo... ma se lo dice il Vendra...) :-)))
Renato Zamboni
> Si possono mettere sul fondo delle cortecce invece delle foglie? non galleggiano?
Le corteccie piu' adatte per essere usate in acqua dolce sono quelle di quercia. Per non farle galleggiare basta bollirle con una rete che le tenga sul fondo. Si possono usare anche foglie di quercia secche, dopo averle bollite anche loro restano sul fondo.Massi
Il ph si manterrebbe stabile nel tempo? (si acidifica con l'estratto di corteccia di quercia)
Cedono tanto colore? ovvero "tingono" come la torba?
Durano o le si devono sostituire spesso?Renato Zamboni
La quercia tinge anche lei ma il colore e' piu' rossastro ed acidifica come la torba.
La durata delle foglie e' certamente minore ma quando si sfaldano vengono
catturate dal filtro.Massi
Azz , speravo in una tinta più blanda , come quella degli estratti di corteccia di quercia...
Sto tentando di fare delle lamine per ricostruire l'effetto detrito coi legni... vedremo!
MioMao
Se volete una bell'acqua acidina e poco colorata, usate le foglie di quercia. Rovere, Roverello, Farnia o Farnello... c'est la meme! :-)))
Io sapevo che l'acqua diventa ambrata ugualmente. Dici che colorano meno?
Come le pulisci? Ti limiti a una sciacquata?MioMao
Beh.. chiaramente dipende da quante ne metti. Certo è che se infili l'acquario in una botte di Rovere... ;-) Rispetto alla torba, colorano meno sicuramente.
> Come le pulisci? Ti limiti a una sciacquata?
Si, acqua corrente, sfregata con le dita (anzi.. con i diti) e via andare.
Federico Giove
(A cosa serve la torba): Sulla luce ti ha già risposto Emiliano. Per quanto riguarda l'utilità
della torba... beh, il discorso è lungo- Libera nell'acqua acidi organici, che contribuiscono a tenere basso il pH;
- Libera sostanze organiche di vario genere che rendono l'acqua più "naturale", cioè più simile a quella dei fiumi tropicali, in particolare amazzonici;
- Funziona da blando scambiatore ionico (?), cioè abbassa in lieve misura la durezza;
- l'aspetto ambrato che l'acqua assume è uno svantaggio per le piante, ma piace a molti pesci.
Ci sono sicuramente altri effetti che ora non mi vengono in mente.
Garagolo (13 gen 2000)
[O.TR.AC] Ciclidi nani
Ciao a tutti, Inizio questo nuovo thread perché tre giorni fa' ho ricevuto l'omonimo libro per posta.
Il "tomo" di Horst Linke e Wolfgang Staeck, Ciclidi americani I - i Ciclidi nani, edito da Tetra è un testo eccellente per chi voglia cimentarsi nell'allevamento di questi magnifici pesci.
Vi chiederete: e cosa ci combina con l'O.TR.AC.?
Bene, l'edizione che ho ricevuto (1999) è stata rivista ed ampliata ed è il primo testo dove ho trovato la descrizione dettagliata dell'ambiente biotopo per l'allevamento dei Ciclidi nani, il tutto farcito con una quantità enorme di dati analitici (in pratica l'analisi completa dell'acqua di cattura di ciascuna specie) e dei parametri da controllare per l'allevamento e riproduzione di ciascuna specie.
Forse non ci crederete ma gli autori (entrambi scienziati e non allevatori) per l'allevamento e la riproduzione suggeriscono:1) visto che le varie specie di Ciclidi nani vivono in natura in ambienti caratterizzate da acque anche molto diverse tra loro, informarsi sull'habitat naturale delle specie da allevare (peraltro molto ben descritti nella trattazione sistematica) ed allestire un biotopo ricchissimo di vegetazione
2) NON fanno menzione su limiti minimi di KH per la formulazione dell'acqua e anzi, per specie endemiche del Rio Negro suggeriscono di usare acque estremamente tenere (GH & KH < 1) e acide (pH 5 - 6) IN QUANTO TALE AMBIENTE PREVIENE LE MALATTIE.... :)))))))))))
3) Incoraggiano la filtrazione su torba (sempre per le specie "acidofile")
4) viene riportato in modo chiaro il concetto trainante dell'O.TR.AC.: la conducibilità è alla base di tutto... la riproduzione si ha in concomitanza di una diminuzione di conducibilità e pH, corrispondente a quanto succede in natura durante la stagione delle piogge.
Mi manca solamente di trovare nel testo la raccomandazione di non sifonare e
siamo a posto... :)))))))))
Non è che uno dei due autori è Alessandro P. sotto mentite spoglie????? 8o))))))))
Scherzi a parte, il testo mi è talmente piaciuto che ho ordinato anche il secondo volume (Grandi Ciclidi)....
Vi lascio e mi ri-immergo nel mio libro...
... la RIPRODUZIONE
Pippo
Ciao raga, oggi quando sono tornato da lavoro ho trovato circa 50-60 avanotti di Papiliochromis altispinosa a passeggio con i genitori, ............................ sono troppo contento!!!!!!!!!!!!!!!!
ricapitolando in circa 2 mesi ho avuto ...cacatuoides, scalarini che però sono morti al 3° giorno di nuoto (era la 1 deposizione) e ora anche gli altispinosa, gli unici che fanno i capricci sono i ramirezi... sarà ciao a tutti e grazie a voi che riesco in queste imprese...MioMao
Si vede... ti scappano pure gli 1 :-)))))))))
Brau! Pensa che miei hanno deposto 3 volte (settembre/ottobre) e si sono pappati tutto :-)))))Pippo
Tutte le notti quando si spegne la luce e si accende il lunare, scavano una nuova buca e vi ripongono le uova, gli avannotti... almeno cosi' mi è successo...
miomao se si salvano prometto di regalarteli i miei pippospinonosi :))))))))))))))MioMao
Dimmi una cosa: ri-utilizzano buche già fatte in precedenza? O ne fanno sempre di nuove?
Grassie, sei gentilissimo! :-)
Ma, davvero, non saprei dove metterli!!! :-))))))
Tra un po' arriverà la primavera... e, in casa mia, sarà un gran macello... :-))))))Pippo
si, continuano a riutilizzare e se malconce le risistemano le stesse 4- 5 tane alla base di piante o cocci, sassi, anzi dapprima depongono su superficie liscia, poi quando si schiudono, le larve vengono trasferite nelle buche che il maschio ha preparato nel tempo di schiusa, per poi essere trasferite almeno 3-4 volte al giorno........
oggi è già il 2° giorno di nuoto libero e tutto bene
Bibo
(riguardo all'allevamento degli avannotti di Ciclidi nani)
Fino alla fine del primo mese sono rimasti in compagnia della mamma in 55-60 litri con moltissime piante, cambiavo 10-15 litri ogni 3-5 giorni e li nutrivo solo con naupli appena schiusi.
Dal secondo al quarto mese li ho tenuti da soli in un'altra vasca (55 lt.), sabbia, foglie di quercia e poche piante, sono andato via via diminuendo i naupli ed integrando con cyclops e secco, cambiavo 20 litri ogni due giorni.
Dal quarto mese li ho spostati in 300 litri.
...le MALATTIE
Post riguardanti malattie degli altispinosus non ne ho trovati, generalizzare le malattie dei ramirezi è un po' arduo, in quanto molto spesso le malattie dei ram sono dovute all'allevamento intensivo, sembra a volte anche attraverso l'uso di ormoni, che questi pesci subiscono, a causa della grande richiesta che hanno sul mercato.
Una malattia che comunque può manifestarsi è quella "del buco", l'Hexamitasi, comune a molti ciclidi, nani e non, e che ultimamante si tende a far risalire a condizioni inadeguate di allevamento (dieta troppo monotona, valori dell'acqua non adatti, ambiente stressante).
Simone Vicini
A dire il vero non mi sento proprio Untergasser ed in effetti di malattie non ne so moltissimo, ma la mia diagnosi dovrebbe essere abbastanza accurata.
Le feci lunghe e bianche, il dimagrimento, l'inappetenza sono tutti sintomi di Hexamita, il trattamento quindi per questa malattia io ce lo avrei, ma mi sono rotto di mettere medicinali e di tenere la temp. alta, primo perchè lo ho già fatto una volta 3 settimane fa, secondo perchè so con certezza matematica che il problema tornerà, questo perchè questi cavolo di ram (asiatici) non hanno alcuna resistenza a questo tipo di attacchi e sono molto delicati da questo punto di vista e da tanti altri :-(((
La mia decisione di aspettare e vedere è presa.
Cavolo mi piacciono così tanto e poi sono un tipo testardo :-))Simone Vicini
Già ho cambiato idea, la decisione è di curare e incrociare le dita :-))
Marcick
I miei due Ramirez erano quindi malati di Ichthyo e la cosa mi rattristava molto, anche perchè ero finalmente riuscito a trovare una coppia affiatata. Ho somministrato per cinque giorni di seguito il Costawert, anche trasgredendo alle indicazioni sulle dosi, senza notare il minimo miglioramento. Sono andato quindi alla ricerca di un prodotto alternativo e ho trovato il "Fauna Mor" della Aquarium Munster. Dopo un giorno di somministrazione ho notato un netto miglioramento e al secondo giorno i puntini erano quasi totalmente scomparsi.
Non sono portato a credere che il Costawert non serva a nulla e il FaunaMor sia una pozione miracolosa, ma piuttosto a che ci siano forme di Ichthyo più o meno sensibili a diversi medicinali.
Però vi volevo segnalare questo prodotto per questi motivi:
1. è un medicinale veterinario (e non un misterioso "biocondizionatore") la cui vendita non è riservata esclusivamente alle farmacie e non è sottoposto all'obbligo di ricetta.
2. è riportata l'esatta composizione. 1ml contiene 0,3mg di Acriflavina cloridrato, 0,5mg di violetto di genziana, 1mg di verde malachite e 2,5mg di blu di metilene.
3. è corredato di un bel bugiardino che spiega molto bene come effettuare la terapia e gli accorgimenti da prendere per salvaguardare la flora batterica.
4. costa più o meno come gli altri prodotti.
Non mi sembra di fare pubblicità fine a se stessa (faccio l'elettronico e non me ne potrebbe fregàddemeno) ma una utile informazione.AbAcAb
A prescindere dalle considerazioni su come e' presentato il prodotto, la tua finisce di essere pubblicita' nel momento che narra un caso ed il suo trattamento con successo (a cui chiaramente credo... altrimenti sarebbe pura farsa).
E' un caso singolo ma specialmente in campo "malattie" lo scambio di queste informazioni e' secondo me fondamentale. Meriti solo un grazie.Marcick
ti confermo il successo del trattamento e la coppia di Ram sembra pronta a prolificare. L'unica incertezza che ho ora è questa: La terapia prevede che, a distanza di una settimana (cioè nel mio caso stasera) si isoli nuovamente il filtro, si somministri l'ultima dose di medicinale e poi il giorno dopo si ripristini il filtro e si cambi il 30% di acqua.
Sarei propenso a seguire le indicazioni, ma i pesci sembrano stare già così bene che mi spiacerebbe mettere inutilmente medicine in vasca.
Mediterò. Se qualcuno vuol dire la sua, grazie.AbAcAb
Mi torna... almeno coincide con quanto ho letto sul ciclo di vita all'Ichthyo..
E' una tattica tipo "terrorista ETA".... siccome sulle spore il medicinale non fa effetto, piazzi una seconda bomba ritardata per colpirle quando ormai non se lo aspettano piu'... e provano a "animarsi"
Scusa il paragone del piffero, ma e' il primo abbastanza calzante che mi e' venuto in mente (a parte quello famoso del trattamento anti-tenia con schiacciatina e prosciutto... una vecchissima barzelletta).Marcick
Bene, nel frattempo avevo rispettato la terapia e mi convinci che ho fatto bene.
Per approfondire:
Spiegazione molto dettagliata con bellissime foto delle modalità di riproduzione di questi stupendi Ciclidi nani, con informazioni sulla tassonomia e sul loro allevamento in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Lee Newman
Consigli e suggerimenti generali per allevare i Mikrogeophagus altispinosus nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Racconto di un'esperienza di allevamento e riproduzione dei Mikrogeophagus altispinosus, i "Bolivian Ram" - tratto e tradotto da un articolo di Dean E. Fear
Racconto ricco di particolari di una bella esperienza di riproduzione con questi splendidi pesci - tratto e tradotto da un articolo di Rich Grenfell
Descrizione molto completa di esperienze nella riproduzione di questo bellissimo ciclide nano, anche con l'ausilio di foto belle e particolari - tratto e tradotto da un articolo di Lois e Max Gallade
Riferimenti & Link
Ciclidi Americani I - I Ciclidi nani è un manuale per la classificazione, l'allevamento e la riproduzione dei Ciclidi nani, con foto, descrizioni dettagliate dei biotopi naturali, ed esperienze dirette di allevamento e riproduzione di ben 75 Ciclidi nani, tra Apistogramma, Apistogrammoides, Biotecus, Crenicara, Crenicichla, Dicrossus, Laetacara, Nannacara, Papiliochromis (ora Mikrogeophagus) Taeniacara, Teleocichla.
di George W. Barlow, a cura di H. Hutchison, traduzione in italiano a cura di D. Rizzo, P. Salvagiani, L. Leoni - "I Ciclidi. E' in acqua il più grande esperimento di evoluzione della natura" - Ed. Hydra - Sesto Continente
E' un libro che consiglio caldamente di leggere a tutti, tratta dei ciclidi e in particolare delle loro strategie riproduttive, che si sono evolute in modo anche diversissimo tra loro; soprattutto però è scritto in un linguaggio semplice e discorsivo, comprensibile e direi quasi "appassionante" :-)
Edizione italiana - di Jürgen Schmidt, traduzione a cura di A. De Jong, H. De Jong - Questo libro tratta i Ciclidi nani del Sud America, in primo luogo le specie di Apistogramma. Esaustivi capitoli tecnici spiegano come allestire e arredare un acquario per l'allevamento e la riproduzione di questi magnifici pesci variopinti e dal comportamento particolarmente interessante.
Cichlid Atlas 1 - Cichlid Atlas 2
Edizione Inglese - di Uwe Romer - Cichlid Atlas 1 è il primo degli Atlanti di Aquarium sui Ciclidi, dedicato ai Ciclidi nani: tantissime splendide foto, con descrizioni particolareggiate, indispensabile per riconoscere le diverse specie, le cui distinzioni sono messe in evidenza da foto, descrizioni, disegni. Peccato che è solo in inglese.
Dwarf Cichlids: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese - di Horst Linke e Wolfgang Staeck
di Hans J. Mayland, Dieter Bork
Commenti
Taxa principali
Più rari e meno conosciuti dei cugini Mikrogeophagus ramirezi, sono in realtà molto attraenti e più adatti a chi si avvicina all'allevamento dei ciclidi nani rispetto ai ram.
Splendida specie che purtroppo per la produzione sempre in maggior numero e in forme e colorazioni sempre diverse per il commercio acquariofilo, si è notevolmente indebolita
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