Racconto ricco di particolari di una bella esperienza di riproduzione con questi splendidi pesci
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Keeping and Breeding Microgeophagus altispinosa (The Bolivian Ram)"
di Rich Grenfell
su Aquarticles.com (non più online).
Coppia di Mikrogeophagus altispinosus che sorveglia la nuvoletta di avannotti sotto di loro. Quando inizio a far foto vengono subito a controllare i miei movimenti - 08 novembre 2004 (biggia)
Rich Grenfell racconta in questo articolo che ha praticato l'acquariofilia per la maggior parte della vita, ma non era mai realmente entrato in qualche modo nel regno della riproduzione fino a che non era incappato nel sito web della Norwalk Aquarium Society ed aveva deciso di associarsi. Alla prima riunione era venuto in contatto con alcune persone che avevano riprodotto dei pesci ed immediatamente ne era stato accalappiato. DOVEVA riprodurre dei pesci! Come potete vedere dal titolo di questo articolo, la sua prima esperienza di riproduzione l'ha avuta con il Mikrogeophagus altispinosus, detto anche ram boliviano.
Rich Grenfell aveva visto i Mikrogeophagus altispinosus per la prima volta nel negozio in cui lavorava a quei tempi. Come era consueto con i pesci a cui era interessato, ne aveva messo 6 esemplari in una vasca da soli per quarantena. Li aveva alimentati bene, con chironomus congelati e krill congelati a pezzetti, e nel frattempo aveva fatto qualche lettura. Il libro che gli aveva fornito la maggior parte delle informazioni era stato American Cichlids I (Linke e Staeck) dove aveva scoperto che suggerivano un pH leggermente alcalino. Questo avrebbe potuto essere un problema, poiché la sua acqua di rubinetto aveva sempre un pH di 6,8. Aveva testato l'acqua nel negozio ed era più o meno neutra. Sembravano stare benissimo, per cui non mi era più preoccupato a questo proposito.
Dopo 2 settimane, i Mikrogeophagus altispinosus avevano cominciato sviluppare pance piacevolmente rotonde ed un bel colore. Non essendo apparsi sintomi di malattia, Rich Grenfell se li era portati a casa. A questo punto, erano di circa 2,5 cm. di lunghezza totale.
Erano stati messi in un acquario da 180 litri con pH 6,8 durezza 4dH e temperatura 28°C. Era piantumato con alcune Anubias, piante galleggianti in superficie e un grande pezzo di legno con muschio di Giava. Inoltre erano state poste alcune rocce piatte sul fondo, su consiglio di un altro membro della NAS. Come pesci rassicuranti, avevo aggiunto un piccolo branco di Petitella rhodostomus (ex Hemigrammus rhodostomus).
Veniva dato loro da mangiare 3 volte al giorno, con un menù a rotazione costituito da krill congelato e liofilizzato, chironomus congelati, artemia salina congelata, glassworms congelati e mangime in fiocchi. I cambi d'acqua erano fatti una volta a settimana, del 30% del volume della vasca.
Dopo circa 6 settimane i Mikrogeophagus altispinosus erano raddoppiati nella taglia, e Rich Grenfell aveva potuto capire di avere una coppia. C'erano 2 pesci che nuotavano sempre insieme sopra la stessa roccia, e cacciavano via tutti gli altri pesci. Parlando con altri membri della NAS, gli era stato detto che questo significava che erano pronti a riprodursi, e avrebbero dovuto farlo presto.
Dopo un giorno o due, Grenfell era entrato nella sua stanza dei pesci ed erano là. La coppia di Mikrogeophagus altispinosus stava difendendo circa 60 o 70 piccole uova sopra alla roccia. Questa covata finì con l'essere mangiata, così come la seconda. La terza covata si schiuse ed era arrivata alla fase del nuoto libero degli avannotti, ma era sparita dopo 2 giorni.
Siccome le covate dei Mikrogeophagus altispinosus si susseguivano con regolarità, Rich Grenfell era diventato più esperto con il comportamento che precedeva la deposizione delle uova; aveva cominciato ad osservarlo ed una notte in cui stava parlando al telefono con altro membro, era stato testimone di una deposizione che si era svolta davanti ai suoi occhi! La femmina aveva fatto alcuni passaggi sopra la roccia e dopo il terzo o quarto passaggio aveva cominciato a deporre le uova. Il maschio stava di guardia e cacciava tutti i altri pesci fuori dalla zona. Erano consapevoli della mia presenza, così ho spento la luce della stanza, ho postato il telefono e sono retrocesso di alcuni passi.
Dopo che la femmina aveva deposto una dozzina circa di uova, il maschio faceva alcuni passaggi vicino alle uova, probabilmente le stava fecondando. Tutto ciò era durato più o meno da 45 minuti ad un'ora, e quando si era concluso tutto, c'erano circa 75 - 100 uova, in un piccolo gruppo stretto. Erano schiuse dopo 60 ore a 28°C. e gli avannotti nuotavano liberamente dopo circa 72 ore.
Rich Grenfell si era detto che probabilmente erano i tetra e non i genitori a mangiarsi gli avannotti, così non appena la quarta covata aveva incominciato con il nuoto libero, aveva tolto gli avannotti e li aveva messi in una vasca da 20 litri riempita con acqua presa dalla vasca dei genitori, con un filtro maturo e un po' di muschio di Giava. Aveva iniziato con i microworm come primo alimento e li nutrivo 3 volte al giorno. Dopo circa 2 settimane, avevo preso un po' di mangime in fiocchi, un po' di fiocchi di spirulina e piccoli pezzetti di krill liofilizzato e avevo schiacciato il tutto, riducendolo in polvere.
Dopo una settimana circa di fiocchi, aveva notato che il numero di avannotti stava diventando più piccolo. Pensando che forse l'acqua non veniva cambiata abbastanza, aveva cominciato a fare cambi del 25% a giorni alterni, ma gli avannotti continuavano a morire, finché ne erano rimasti soltanto 10. A questo punto li avevo spostati in una vasca di 40 litri, dove finalmente erano cresciuti, fino a diventare circa 2 cm. di lunghezza, ed erano stati venduti all'asta della NAS.
Mentre l'allevamento dei giovani stava procedendo, i genitori avevano di nuovo deposto le uova!
I Mikrogeophagus altispinosus deponevano le uova più o meno ogni 14 - 20 giorni. Non avendo spazio per così tanti avannotti, Rich Grenfell aveva deciso di lasciare che la natura facesse il suo corso. Osservando con attenzione, aveva potuto verificare che erano effettivamente i tetra a mangiarsi gli avannotti. Li mangiavano pochi alla volta.
Per essere stata la sua prima volta, Grenfell deve dire che non c'erano stati grossi problemi (tranne quando così tanti avannotti erano morti uno dopo l'altro). Probabilmente il dare da mangiare un po' abbondantemente, aveva portato come conseguenza un aumento dei composti azotati nell'acqua.
La lezione più importante che Rich Grenfell pensa di aver imparato circa la riproduzione dei Mikrogeophagus altispinosus (a suo parere comunque), è che il cibo e la buona qualità dell'acqua sono della massima importanza. Così come fornire ai pesci un ambiente adeguato in cui crescere. Se prima era interessato, adesso è REALMENTE accalappiato!
Attualmente ha cinque specie diverse di Apistogramma, e proverà con loro la sua fortuna nei mesi a venire.
Testo originale in inglese © Rich Grenfell
Per approfondire:
Spiegazione molto dettagliata con bellissime foto delle modalità di riproduzione di questi stupendi Ciclidi nani, con informazioni sulla tassonomia e sul loro allevamento in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Lee Newman
Resoconto giornaliero di una successione di riproduzioni (purtroppo senza successo) e di scambi di coppia in un quartetto ben affiatato di Mikrogeophagus altispinosus
Come favorire e ottenere la riproduzione dei Mikrogeophagus altispinosus e come far crescere gli avannotti con successo
Lo sviluppo delle uova dei Ciclidi nani in generale, dalla schiusa agli esemplari adulti, anche con l'ausilio di splendide e particolari foto - tratto e tradotto da un articolo di Lois e Max Gallade
Descrizione molto completa di esperienze nella riproduzione di questo bellissimo ciclide nano, anche con l'ausilio di foto belle e particolari - tratto e tradotto da un articolo di Lois e Max Gallade
Esperienza di allevamento e riproduzione di questi splendidi ciclidi nani, corredata da bellissime foto - articolo di Straussina - a cura di Sandro Purgatori (Alex)
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui Mikrogeophagus altispinosus, grazie ai post più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
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Ciclidi Americani I - I Ciclidi nani è un manuale per la classificazione, l'allevamento e la riproduzione dei Ciclidi nani, con foto, descrizioni dettagliate dei biotopi naturali, ed esperienze dirette di allevamento e riproduzione di ben 75 Ciclidi nani, tra Apistogramma, Apistogrammoides, Biotecus, Crenicara, Crenicichla, Dicrossus, Laetacara, Nannacara, Papiliochromis (ora Mikrogeophagus) Taeniacara, Teleocichla.
di George W. Barlow, a cura di H. Hutchison, traduzione in italiano a cura di D. Rizzo, P. Salvagiani, L. Leoni - "I Ciclidi. E' in acqua il più grande esperimento di evoluzione della natura" - Ed. Hydra - Sesto Continente
E' un libro che consiglio caldamente di leggere a tutti, tratta dei ciclidi e in particolare delle loro strategie riproduttive, che si sono evolute in modo anche diversissimo tra loro; soprattutto però è scritto in un linguaggio semplice e discorsivo, comprensibile e direi quasi "appassionante" :-)
Edizione italiana - di Jürgen Schmidt, traduzione a cura di A. De Jong, H. De Jong - Questo libro tratta i Ciclidi nani del Sud America, in primo luogo le specie di Apistogramma. Esaustivi capitoli tecnici spiegano come allestire e arredare un acquario per l'allevamento e la riproduzione di questi magnifici pesci variopinti e dal comportamento particolarmente interessante.
Cichlid Atlas 1 - Cichlid Atlas 2
Edizione Inglese - di Uwe Romer - Cichlid Atlas 1 è il primo degli Atlanti di Aquarium sui Ciclidi, dedicato ai Ciclidi nani: tantissime splendide foto, con descrizioni particolareggiate, indispensabile per riconoscere le diverse specie, le cui distinzioni sono messe in evidenza da foto, descrizioni, disegni. Peccato che è solo in inglese.
Dwarf Cichlids: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese - di Horst Linke e Wolfgang Staeck
di Hans J. Mayland, Dieter Bork
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Taxa principali
Più rari e meno conosciuti dei cugini Mikrogeophagus ramirezi, sono in realtà molto attraenti e più adatti a chi si avvicina all'allevamento dei ciclidi nani rispetto ai ram.
Splendida specie che purtroppo per la produzione sempre in maggior numero e in forme e colorazioni sempre diverse per il commercio acquariofilo, si è notevolmente indebolita
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