Uno tra i pesci matita con la livrea nuziale più colorata, ma con i maschi molto territoriali
Maschio adulto di Nannostomus rubrocaudatus con la coloratissima livrea nuziale - Foto © Ricardo Kobe (Seriouslyfish.com)
Maschio adulto di Nannostomus rubrocaudatus con la livrea normale - Foto © Hippocampus-Bildarchiv (Seriouslyfish.com)
2.6 cm SL
Prima della sua descrizione scientifica, Nannostomus rubrocaudatus era commercializzata come Nannostomus sp. ‘purple’, Nannostomus cf. marginatus ‘red pencil II’, o Nannostomus sp. ‘coral red II'.
Nannostomus rubrocaudatus può essere distinto dalle specie simili dalla seguente combinazione di caratteri, adattato da Zarske (2009): dimorfismo sessuale pronunciato con maschi adulti che esibiscono una pigmentazione rosso-porpora brillante tra le strisce laterali scure centrale, superiore e inferiore (primaria, secondaria e terziaria); tutte e tre le strisce laterali scure sono forti e distintive; striscia laterale centrale (primaria) nei maschi che si estende ventralmente alla metà posteriore della base della pinna anale; parte anteriore della pinna dorsale nei maschi rossi; pinna adiposa assente; maschi con raggi della pinna anale modificati e ispessiti; 2 denti su ogni osso mascellare.
La livrea è forse il modo più utile agli acquariofili per identificare Nannostomus rubrocaudatus dagli strettamente correlati Nannostomus marginatus e Nannostomus mortenthaleri.
Nannostomus marginatus si distingue immediatamente dagli altri due per il fatto che nei maschi manca la pigmentazione rossa sul corpo, ma Nannostomus mortenthaleri e Nannostomus rubrocaudatus si confondono più facilmente.
I maschi di Nannostomus rubrocaudatus si distinguono da quelli di Nannostomus mortenthaleri dal fatto che la pigmentazione rossa nella metà posteriore del corpo è violacea e più uniforme rispetto a Nannostomus mortenthaleri, che quando non si riproduce mostra solo una colorazione rossa tra le strisce laterali primaria e secondaria.
In Nannostomus rubrocaudatus la porzione anteriore della pinna dorsale è rossa e la porzione distale ialina, e le pinne ventrali sono rossastre prossimalmente, ialine distalmente, mentre in Nannostomus mortenthaleri c'è una macchia bianca alla base anteriore della pinna dorsale e la parte distale della pinna è rossa, e le pinne ventrale ed anale sono più o meno interamente rosse.
Nelle femmine di Nannostomus rubrocaudatus l'interspazio tra le strisce laterali primarie e secondarie è argenteo con una striscia rossastra sotto la striscia scura primaria nella parte posteriore del corpo e una piccola macchia rossa tra le strisce primaria e terziaria anteriormente alla pinna anale, mentre in Nannostomus mortenthaleri l'intera area tra le strisce primaria e secondaria è rossastra.
Come nei maschi, le pinne ventrale e anale sono rossastre prossimalmente e ialine distalmente in Nannostomus rubrocaudatus, rossastre più o meno uniformemente in Nannostomus mortenthaleri.
Nannostomus mortenthaleri e Nannostomus rubrocaudatus - Foto © Frank Scafer (AquariumGlaser.de)
La famiglia Lebiasinidae è inclusa nell'ordine dei Characiformes e talvolta viene divisa in due sottofamiglie nominali, Lebiasininae e Pyrrhulininae, anche se in tempi recenti non c'è stata una profonda revisione del raggruppamento. Tutti i generi della famiglia Lebiasinidae possiedono una forma del corpo relativamente allungata, con 17-33 squame nella linea laterale, e il sistema di canali laterosensoriali assente o ridotto a 7 squame o meno. Alcune specie hanno una pinna adiposa, mentre altre no, e la pinna anale ha una base relativamente breve di di 13 squame o meno. Nella maggior parte delle specie i maschi hanno una pinna anale allargata o comunque ben sviluppata, usata nel corteggiamento e nella deposizione delle uova. La fontanella anteriore / parietale è sempre assente, le guance sono ben coperte dalle ossa orbitali e opercolari, la cresta sopraoccipitale è assente, e le squame dorsali del corpo iniziano sulle ossa parietali.
L'ordine a cui appartengono i lebiasinidi, quello dei Characiformes, è uno tra i più diversificati ordini di pesci d'acqua dolce, e attualmente include quasi 2000 specie valide distribuite tra 19 famiglie. Questo enorme diversità morfologica e tassonomica ha storicamente compromesso la capacità dei ricercatori di risolvere le relazioni genetiche, per cui molti generi sono rimasti in incertae sedis. Un ulteriore fattore limitante è che in molti casi l'unico modo per risolvere tali problemi sarebbe uno studio esaustivo su base individuale.
Le tecniche filogenetiche molecolari moderne hanno permesso alcuni progressi, e un documento di ricerca pubblicato nel 2005 da Calcagnotto et al. ha proposto alcune ipotesi interessanti. I loro risultati suggeriscono che la famiglia Lebiasinidae formi un clade monofiletico a fianco delle famiglie Ctenoluciidae e Hepsetidae, formando un gruppo strettamente correlato agli Alestidae. Altri, come Oliveira et al. (2011) hanno concluso che anche la famiglia Erythrinidae è strettamente legata a questo raggruppamento, con Hepsetidae e Alestidae più distanti.
Femmina di Nannostomus rubrocaudatus - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
Maschio di Nannostomus rubrocaudatus - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
- Specie che deve vivere in folti gruppi
- Specie che nonostante le ridotte dimensioni ha un'altra aggressività intraspecificia, per cui ci vogliono acquari grandi
- Specie talvolta riprodotta in cattività, ma gli esemplari in commercio provengono in genere dalla cattura in natura. Chiedete sempre al vostro negoziante se i pesci che state per comprare sono di cattura o di allevamento.
Sud America: Perù
La serie tipo di Nannostomus rubrocaudatus è stata ottenuta da una spedizione commerciale di pesci selvatici dal Perù in Germania.
L'impresa che li ha importati ha successivamente rilasciato una dichiarazione in cui si dice che sono stati raccolti da "Saramirisa, sulle rive del Marañón (fiume Rio delle Amazzoni) tra i fiumi Morona e Santiago".
Se le informazioni sono corrette, Nannostomus rubrocaudatus viene raccolto a diverse centinaia di chilometri da Iquitos, nel Perù occidentale, vicino ai piedi delle Ande e a monte della confluenza del Río Morona con il Rio Marañón.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima tropicale.
Non ci sono notizie certe sull'habitat di Nannostomus rubrocaudatus. Le specie correlate del genere Nannostomus abitano affluenti pigri, piccoli fiumi e aree paludose, in particolare nelle aree con una fitta crescita di vegetazione acquatica o strutture legnose sommerse e lettiera di foglie. Questo tipo di habitat è raro però ad altitudini più elevate, dove sembra abitare Nannostomus rubrocaudatus.
Dimensioni minime dell'acquario: 90x40x40h cm per un gruppo di almeno 10 esemplari, perché i maschi sono territoriali. Un solo maschio con più femmine possono essere alloggiati in acquari più piccoli (50x30x30h cm)
L'ideale è allevare i Nannostomus rubrocaudatus in un allestimento fittamente piantumato, preferibilmente con un substrato scuro. Le linee visuali spezzate tipiche di questi allestimenti permettono loro di mostrare un comportamento naturale, e contribuisce a ridurne la timidezza. E' utile aggiungere anche piante galleggianti, per smorzare la luce, e l'aggiunta di radici contorte, rami e legni (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio comune, completamente essiccato e privato della corteccia).
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Utilizzare una filtrazione dolce; nella maggior parte dei casi basta un filtro a spugna ad aeratore; la corrente del filtro dovrebbe essere ridotta al minimo, perché in natura preferiscono abitare acque calme e tranquille, possono essere allevati anche in un acquario senza filtro.
Questa specie richiede condizioni dell'acqua stabili e non va mai inserita in un acquario immaturo.
Comportamento e compatibilità: i Nannostomus rubrocaudatus sono molto tranquilli e pacifici verso gli altri pesci, ma non sono ideali per l'acquario di comunità, perché hanno un carattere piuttosto timido e si fanno facilmente battere nella competizione per il cibo da altre specie più vivaci e/o grandi. E' meglio allevarli con caracidi pacifici di dimensioni simili, e con i Corydoras o loricaridi più piccoli. Sono anche pesci rassicuranti ideali per le specie di Apistogramma e altri ciclidi nani, in quanto tendono ad abitare la parte medio-superiore dell'acquario, e non predano attivamente gli avannotti.
Anche se gregario per natura, è un pesce da 'branco' piuttosto che da 'banco', con i maschi che sono molto territoriali e fanno parate e sfide tra loro regolarmente durante le ore diurne. Sono molto più aggressivi rispetto alla maggior parte dei congeneri, e in spazi ristretti i maschi possono provocarsi gravi lesioni o addirittura uccidersi l'uno l'altro.
Per questo motivo deve essere utilizzato un grande acquario e gli arredi vanno disposti in modo tale da rompere il più possibile le linee visuali. Ne vanno acquistati il maggior numero possibile, idealmente 10 o più, in quanto se vengono tenuti in gruppi più grandi l'aggressività si disperde tra tutti gli individui, inoltre i pesci sono più coraggiosi e mostreranno un comportamento più naturale.
Nannostomus rubrocaudatus - Video © Christian Brams
Si tratta di una specie micropredatrice, che si nutre di piccoli invertebrati e altro zooplancton in natura. In acquario accetta mangime secco di dimensioni adeguate alla piccola bocca, ma dovrebbero essere offerti anche pasti giornalieri costituiti da piccolo cibo vivo e/o congelato, come naupli di artemia, moina, vermi Grindal, etc.
I maschi adulti sono notevolmente meno tozzi e molto più colorati delle femmine, inoltre possiedono una pinna anale modificata con i raggi dal terzo al sesto ispessiti.
Coppia di Nannostomus rubrocaudatus adulti, maschio a destra - Foto © unimati.dk
Coppia di Nannostomus rubrocaudatus in acquario
La riproduzione di Nannostomus rubrocaudatus è già stata ottenuta in acquario, anche se raramente, e in un acquario maturo e fittamente piantumato è possibile che un piccolo numero di avannotti possa iniziare ad apparire senza alcun intervento.
Se però si desidera aumentare il numero degli avannotti, è necessario un approccio leggermente più controllato. Il gruppo di adulti può sempre essere condizionato insieme, ma dovrebbero essere allestiti uno o più contenitori più piccoli, riempiti con acqua invecchiata.
Gran parte dello spazio disponibile va riempito con Taxiphyllum o altre piante acquatiche a foglia sottile, o con mop di lana fine. Non sono necessarie né illuminazione né filtraggio, anche se si può installare un piccolo filtro in spugna ad aria, se si preferisce.
Quando i pesci adulti sono ben condizionati, si può introdurre in ciascun contenitore una singola coppia o gruppo comprendente uno o due maschi e diverse femmine, anche se vale la pena notare che più individui sono coinvolti e maggiore è il rischio di predazione delle uova, inoltre i maschi possono distrarsi l'un l'altro dalle femmine se ce n'è più di uno nella vasca.
Gli adulti possono essere rimossi dopo 2-3 giorni, e il primo avannotto dovrebbe essere visibile uno o due giorni dopo.
Il cibo iniziale dovrebbe essere costituito da parameci o da un alimento secco di grado sufficientemente piccolo (5-50 micron), per poi introdurre naupli di artemia, microworm, ecc., una volta che gli avannotti saranno abbastanza grandi da accettarli.
Il disegno della livrea degli adulti inzia ad essere visibile già dalle 8 settimane di vita in poi.
Taxa principali
E' il membro più piccolo del genere, e si trova raramente, anche se è relativamente comune come contaminazione nelle spedizioni di pesci selvatici da Manaus
Abbastanza onnipresente nel commercio acquariofilo, rappresenta una scelta eccellente per i neo-acquariofili, dal momento che è meno impegnativo rispetto alla maggior parte dei congeneri.
È un popolare pesce d'acquario, e ha un interessante stile di nuoto obliquo, un tratto comportamentale condiviso tra i congeneri solo con Nannostomus unifasciatus.
Molto popolari in acquariofilia, come tutti i Nannostomus vengono spesso usati come pesci rassicuranti per i ciclidi nani, anche se la loro natura di micropredatori non li rende esenti da rischi
Splendidi pesci matita, non per niente chiamati 'rosso corallo', nonostante le ridotte dimensioni hanno bisogno di acquari grandi, perché i maschi mostrano un'alta aggressività intraspecifica.
Uno tra i pesci matita con la livrea nuziale più colorata, ma con i maschi molto territoriali
Uno tra i nannostomus più facili da trovare in commercio, va allevato in folti gruppi per mitigare l'aggressività dei maschi verso i conspecifici
I prmi ad essere chiamati 'pesci matita', sono popolari per le loro dimensioni ridotte, la bellissimo livrea, la postura di nuoto unica e la relativa robustezza
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
Edizione Inglese - di Clarice Brough - Guida ai Pencilfish, i pesci matita: immagini e descrizione delle specie del genere Nannostomus, cura, dieta, riproduzione, compatibilità.
Collegamenti & Legenda
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Nannostomus mortenthaleri e Nannostomus rubrocaudatus - Foto © Frank Scafer (AquariumGlaser.de)
Splendidi e coloratissimi esemplari di Nannostomus rubrocaudatus - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
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