Uno tra i nannostomus più facili da trovare in commercio, va allevato in folti gruppi per mitigare l'aggressività dei maschi verso i conspecifici
Nannostomus trifasciatus - Foto © Chris Appleby (FishBase.org)
Come tutti i pesci matita, anche i Nannostomus trifasciatus stanno meglio se allevati in grandi gruppi - Foto © Chor Kiat Yeo (Seriouslyfish.com)
3.6 cm SL
La specie Nannostomus trifasciatus (dal greco: nanos = piccolo, e il latino stomus = bocca; dal latino: trifasciatus = tre bande), comunemente noto come three-stripe pencilfish, pesce matita a tre strisce, comprende pesci d'acqua dolce della famiglia Lebiasinidae, ordine Characiformes. E' una specie abbastanza onnipresente nel commercio acquariofilo per le piccole dimensioni, il bel motivo di colori e la relativa robustezza, e rappresenta una scelta eccellente per chi non ha mai allevato i pesci matita, poiché è meno esigente di molti congeneri.
Steindachner descrisse per la prima volta la specie nel 1876, rendendola una delle prime quattro specie del genere ad essere descritta. Come risultato dell'ampia distribuzione di Nannostomus trifasciatus, la specie è polimorfa e, nel corso degli anni, alcune di queste forme di colore sono state erroneamente descritte come specie separate, come ad esempio Poecilobrycon erythrurus e Poecilobrycon vittatus, che sono ora noti per essere sinonimi junior.
Nannostomus trifasciatus può essere identificato dalla seguente combinazione di caratteri: possesso di strisce laterali scure centrale, superiore e inferiore (primaria, secondaria e terziaria); barre oblique notturne presenti ed eccezionalmente larghe; barra notturna anteriore che si estende dalla 3a o 4a fila di squame posteriormente all'opercolo oltre la base della pinna dorsale anteriore, frequentemente oltre la metà della pinna dorsale; barra notturna posteriore che si estende oltre la base della pinna anale posteriore; pinna anale corta e non modificata in entrambi i sessi, che non raggiunge la base della pinna caudale quando viene compressa; pinna adiposa presente, rudimentale o assente; 24-27 squame in serie laterale; pinna caudale con 10 raggi nel lobo superiore, 9 nel lobo inferiore.
La maggior parte dei pesci matita possiede due distinte livree, una diurna e una notturna, e Nannostomus trifasciatus non fa eccezione. Durante il giorno, ha tre strisce longitudinali nere che percorrono la lunghezza del corpo. Di notte, tre grandi macchie scure si materializzano sui fianchi del pesce, che si estendono dal dorso alla pancia. Non ci si deve preoccupare quindi se, quando si accendono le luci dell'acquario dopo il tramonto o al mattino, i pesci hanno un aspetto diverso, poiché, come la maggior parte delle specie di Nannostomus, di notte assumono la loro livrea mimetica barrata verticalmente.
Una ricerca ha dimostrato che questo cambiamento di colorazione è dovuto all'azione differenziale dell'ormone pineale melatonina sulle cellule del pigmento in diverse regioni del tegumento. È stato dimostrato che questo ritmo diurno/notturno della livrea si verifica anche in esemplari ciechi, il che fa pensare che si tratti di una risposta automatica che i pesci non possono controllare. La livrea diurna può svolgere una funzione di riconoscimento per gli individui della stessa specie, mentre la livrea notturna può aiutare a nascondersi dai predatori notturni.
Tra le zone pigmentate di scuro, Nannostomus trifasciatus è di colore oro-verdastro sul dorso e sui fianchi e argento nella parte inferiore. La copertura branchiale e le pinne dorsale, pelvica, anale e caudale presentano macchie rosse, di dimensioni variabili a seconda della popolazione.
Nannostomus trifasciatus è stato spesso confuso nella letteratura acquariofila con Nannostomus marginatus, anche lui un pesce matita a tre strisce; tuttavia, quest'ultima specie può essere distinta per le sue dimensioni più piccole e il profilo più tozzo.
Nannostomus trifasciatus con la livrea diurna
Esemplare di Nannostomus trifasciatus con il particolare disegno della livrea 'notturno' delle specie di Nannostomus - Foto © Benny Ng (Seriouslyfish.com)
La famiglia Lebiasinidae è inclusa nell'ordine dei Characiformes e talvolta viene divisa in due sottofamiglie nominali, Lebiasininae e Pyrrhulininae, anche se in tempi recenti non c'è stata una profonda revisione del raggruppamento. Tutti i generi della famiglia Lebiasinidae possiedono una forma del corpo relativamente allungata, con 17-33 squame nella linea laterale, e il sistema di canali laterosensoriali assente o ridotto a 7 squame o meno. Alcune specie hanno una pinna adiposa, mentre altre no, e la pinna anale ha una base relativamente breve di di 13 squame o meno. Nella maggior parte delle specie i maschi hanno una pinna anale allargata o comunque ben sviluppata, usata nel corteggiamento e nella deposizione delle uova. La fontanella anteriore / parietale è sempre assente, le guance sono ben coperte dalle ossa orbitali e opercolari, la cresta sopraoccipitale è assente, e le squame dorsali del corpo iniziano sulle ossa parietali.
L'ordine a cui appartengono i lebiasinidi, quello dei Characiformes, è uno tra i più diversificati ordini di pesci d'acqua dolce, e attualmente include quasi 2000 specie valide distribuite tra 19 famiglie. Questo enorme diversità morfologica e tassonomica ha storicamente compromesso la capacità dei ricercatori di risolvere le relazioni genetiche, per cui molti generi sono rimasti in incertae sedis. Un ulteriore fattore limitante è che in molti casi l'unico modo per risolvere tali problemi sarebbe uno studio esaustivo su base individuale.
Le tecniche filogenetiche molecolari moderne hanno permesso alcuni progressi, e un documento di ricerca pubblicato nel 2005 da Calcagnotto et al. ha proposto alcune ipotesi interessanti. I loro risultati suggeriscono che la famiglia Lebiasinidae formi un clade monofiletico a fianco delle famiglie Ctenoluciidae e Hepsetidae, formando un gruppo strettamente correlato agli Alestidae. Altri, come Oliveira et al. (2011) hanno concluso che anche la famiglia Erythrinidae è strettamente legata a questo raggruppamento, con Hepsetidae e Alestidae più distanti.
- Specie che va allevata in folti gruppi
- Specie riprodotta in cattività, ma in commercio si possono trovare esemplari provenienti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Branco di Nannostomus trifasciatus - Foto © OpenCage (Wikimedia)
Sud America: bacino del Rio delle Amazzoni peruviano, boliviano e brasiliano, bacino del fiume Negro e Guyana.
La località tipo di Nannostomus trifasciatus è "Rio delle Amazzoni vicino alla foce del Rio Negro e Tabatinga, Brasile", ma questa specie è diffusa nei fiumi della Guyana e nel bacino amazzonico occidentale in Brasile, Perù, Colombia e Bolivia.
Esistono registrazioni dalla maggior parte dei principali affluenti dell'Amazzonia in questa regione, inclusi Negro, Branco, Madeira, Guaporé / Iténez, Juruá, Japurá, Putomayo, Javari, Napo, Nanay, Ucayali e Marañón.
Sebbene i pesci selvatici siano ancora esportati regolarmente, molti di quelli visti in vendita nel commercio di acquari sono allevati a fini commerciali.
Le popolazioni selvatiche variano la livrea a seconda dell'origine, e alcune popolazioni in passato erano state descritte come specie distinte.
Una forma del Perù ha un colore del corpo particolarmente argenteo, ad esempio, mentre un'altra, commercializzata come "super red", possiede una striscia rossa insolitamente lunga sul corpo, che si estende per gran parte della lunghezza della striscia centrale scura.
Una popolazione di Boa Vista nel sistema del Rio Branco, nello stato del Pará, in Brasile, ha un ocello sulla pinna caudale.

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Nannostomus trifasciatus abita affluenti pigri, piccoli fiumi e aree paludose, in particolare nelle aree con una fitta crescita di vegetazione acquatica o strutture legnose sommerse e lettiera di foglie.
Si trova spesso in aree di foresta allagata e nei laghi alluvionali delle regioni di acque nere.
Gli habitat tipici di Nannostomus trifasciatus contengono acque poco profonde, quasi ferme con una durezza rilevabile molto bassa, conduttività bassa e un pH di 4,0-6,0, con altri pesci che comprendono piccoli caracidi, altri lebiasinidi e ciclidi nani del genere Apistogramma.
La Arenosa è un piccolo ruscello nel dipartimento dell'Amazzonia, nel sud della Colombia, che scorre dalla foresta nella terraferma, in una pianura alluvionale del corso principale del Rio delle Amazzoni.
Varia da 2-5 m di larghezza e arriva fino a 2 m di profondità, contiene per la maggior parte del tempo acque nere chiare e che si muovono lentamente, aumentando temporaneamente in profondità e portata dopo le tempeste.
Il pH varia da 5,51 a 6,01, la conduttività 18-38 µS / cm, ossigeno disciolto 70%, temperatura media dell'acqua di 25°C.
Nannostomus trifasciatus è risultato essere un residente permanente del torrente in uno studio condotto per un periodo di un anno, con specie simpatriche tra cui il congenere Nannostomus marginatus, inoltre Axelrodia stigmatias, Hemigrammus analis, Hemigrammus bellottii, Hemigrammus ocellifer, Hemigrammus schmardae, Hemigrammus copelandi, Moenkhausia comma, Moenkhausia sanctafilomenae, Tyttocharax cochui, Tetragonopterus argenteus, Characidium zebra, Crenuchus spilurus, Hoplias malabaricus, Carnegiella strigata, Copella nattereri, Corydoras semiaquilis, Megalysigenis thomiaquilis, Faracidium virale diadema, Apistogramma bitaeniata, Satanoperca sp., Cichla monoculus, Crenicichla saxatilis, Monocirrhus polyacanthus.
Habitat di pesci matita del genere Nannostomus a Daracua. In questa parte del Rio Negro la delicata cattura dei pesci d'acquario guida la conservazione, fornendo mezzi di sussistenza sostenibili - Video © Project Piaba
24°C - 28°C
5.5 - 7.0
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm per un gruppo di almeno 10 esemplari con sessi misti, perché i maschi possono essere molto aggressivi l'uno con l'altro.
L'ideale è allevare i Nannostomus trifasciatus in un allestimento fittamente piantumato, preferibilmente con un substrato scuro. Le linee visuali spezzate tipiche di questi allestimenti permettono loro di mostrare un comportamento naturale, contribuiscono a ridurne la timidezza e offrono riparo e rifugio per gli individui sottomessi. E' utile aggiungere anche piante galleggianti, per smorzare la luce, e l'aggiunta di radici contorte, rami e legni (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio comune, completamente essiccato e privato della corteccia).
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Utilizzare una filtrazione dolce; nella maggior parte dei casi basta un filtro a spugna ad aeratore; la corrente del filtro dovrebbe essere ridotta al minimo, perché in natura preferiscono abitare acque calme e tranquille, possono essere allevati anche in un acquario senza filtro.
Questa specie richiede condizioni dell'acqua stabili e non va mai inserita in un acquario immaturo.
Comportamento e compatibilità: i Nannostomus trifasciatus sono relativamente pacifici, e non competono bene con compagni di vasca più turbolenti o molto più grandi. In un acquario di comunità è meglio tenerli con caracidi pacifici di dimensioni simili, e con i corydoras o loricaridi più piccoli, ma è meglio omettere abitanti della superficie calmi come i pesci accetta, specialmente negli acquari più piccoli. Sono anche pesci rassicuranti ideali per le specie di Apistogramma e altri ciclidi nani, in quanto tendono ad abitare la parte medio-superiore dell'acquario, e non predano attivamente gli avannotti.
In una vasca di comunità più generale può essere combinato con rasbora, barbus, piccoli anabantoidi, ecc.
Anche se gregario per natura, è un pesce da 'branco' piuttosto che da 'banco', con i maschi rivali che sono molto territoriali e fanno parate e sfide tra loro regolarmente durante le ore diurne. Sono più aggressivi rispetto alla maggior parte dei congeneri, e in spazi ristretti i maschi possono provocarsi gravi lesioni o addirittura uccidersi l'uno l'altro.
Per questo motivo deve essere utilizzato un grande acquario e gli arredi vanno disposti in modo tale da rompere il più possibile le linee visuali. Ne vanno acquistati il maggior numero possibile, idealmente 10 o più, in quanto se vengono tenuti in gruppi più grandi l'aggressività si disperde tra tutti gli individui, inoltre i pesci sono più coraggiosi e mostreranno un comportamento più naturale.
Nannostomus trifasciatus - Video © Utaka Amersfoort
Si tratta di una specie micropredatrice, che si nutre di piccoli invertebrati e altro zooplancton in natura.
In acquario accetta mangime secco di dimensioni adeguate alla piccola bocca, ma dovrebbero essere offerti anche pasti giornalieri costituiti da piccolo cibo vivo e/o congelato, come naupli di artemia, moina, vermi Grindal, etc.
Il dimorfismo sessuale in questa specie è il meno evidente delle molte specie del genere Nannostomus. La pinna anale dei maschi, spesso modificata nella forma o più colorata in molte specie di Nannostomus, non è modificata o più colorata in Nannostomus trifasciatus. I maschi della specie possono avere una fila aggiuntiva di macchie rosse nell'area dorata tra la strisca mediana e quella superiore, ma questo è estremamente variabile anche all'interno delle popolazioni. I maschi a volte sono più snelli e più colorati delle femmine, ma ancora una volta questo è variabile.
Quando sono in buone condizioni i Nannostomus trifasciatus adulti si riproducono spesso e in un acquario maturo e fittamente piantumato è possibile che un piccolo numero di avannotti possa iniziare ad apparire senza alcun intervento.
Se però si desidera aumentare il numero degli avannotti, è necessario un approccio leggermente più controllato. Il gruppo di adulti può sempre essere condizionato insieme, ma dovrebbero essere allestiti uno o più contenitori più piccoli, riempiti con acqua invecchiata.
Gran parte dello spazio disponibile va riempito con Taxiphyllum o altre piante acquatiche a foglia sottile, o con mop di lana fine. Non sono necessarie né illuminazione né filtraggio, anche se si può installare un piccolo filtro in spugna ad aria, se si preferisce.
L'acqua dovrebbe essere tenera e leggermente acida, con una temperatura di circa 26-28°C.
Quando i pesci adulti sono ben condizionati, si può introdurre in ciascun contenitore una singola coppia o gruppo comprendente uno o due maschi e diverse femmine, anche se vale la pena notare che più individui sono coinvolti e maggiore è il rischio di predazione delle uova, inoltre i maschi possono distrarsi l'un l'altro dalle femmine se ce n'è più di uno nella vasca.
Gli adulti possono essere rimossi dopo 2-3 giorni, e il primo avannotto dovrebbe essere visibile circa 3 giorni dopo.
Il cibo iniziale dovrebbe essere costituito da parameci o da un alimento secco di grado sufficientemente piccolo (5-50 micron), per poi introdurre naupli di artemia, microworm, ecc., una volta che gli avannotti saranno abbastanza grandi da accettarli.
Il disegno della livrea degli adulti inzia ad essere visibile già dalle 8 settimane di vita in poi.
Taxa principali
E' il membro più piccolo del genere, e si trova raramente, anche se è relativamente comune come contaminazione nelle spedizioni di pesci selvatici da Manaus
Abbastanza onnipresente nel commercio acquariofilo, rappresenta una scelta eccellente per i neo-acquariofili, dal momento che è meno impegnativo rispetto alla maggior parte dei congeneri.
È un popolare pesce d'acquario, e ha un interessante stile di nuoto obliquo, un tratto comportamentale condiviso tra i congeneri solo con Nannostomus unifasciatus.
Molto popolari in acquariofilia, come tutti i Nannostomus vengono spesso usati come pesci rassicuranti per i ciclidi nani, anche se la loro natura di micropredatori non li rende esenti da rischi
Splendidi pesci matita, non per niente chiamati 'rosso corallo', nonostante le ridotte dimensioni hanno bisogno di acquari grandi, perché i maschi mostrano un'alta aggressività intraspecifica.
Uno tra i pesci matita con la livrea nuziale più colorata, ma con i maschi molto territoriali
Uno tra i nannostomus più facili da trovare in commercio, va allevato in folti gruppi per mitigare l'aggressività dei maschi verso i conspecifici
I prmi ad essere chiamati 'pesci matita', sono popolari per le loro dimensioni ridotte, la bellissimo livrea, la postura di nuoto unica e la relativa robustezza
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
Nannostomus trifasciatus STEINDACHNER, 1876 Three-lined Pencilfish
la scheda completa su Seriouslyfish.com
la pagina sulla wikipedia inglese

Edizione Inglese - di Clarice Brough - Guida ai Pencilfish, i pesci matita: immagini e descrizione delle specie del genere Nannostomus, cura, dieta, riproduzione, compatibilità.
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