Si trova nella maggior parte dei negozi ed è una delle migliori scelte per i neo acquariofili, in quanto sono attraenti, resistenti e poco costosi.
Nematobrycon palmeri, Emperor tetra - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
4.2 cm SL
La specie Nematobrycon palmeri si trova nella maggior parte dei negozi ed è una delle migliori scelte per i "nuovi" acquariofili, in quanto sono attraenti, resistenti e poco costosi. Come molti dei pesci in commercio sono stati allevati in cattività, per cui tendono ad essere abbastanza poco esigenti per quanto riguarda la chimica dell'acqua e la dieta.
Quello che più mi ha colpito da "novizia" quando li ho visti per la prima volta è lo scoprire che il sesso degli appartenenti a questa specie si evince facilmente... guardandone il colore degli occhi! I maschi infatti hanno dei bellissimi occhi azzurri, mentre le femmine li hanno di un bel verde :)))
I Nematobrycon palmeri sono pesciolini abbastanza tranquilli, ma come quasi tutti i caracidi hanno un certo "caratterino", che può trasformare alcuni esemplari in veri "bastard inside" :-)
I maschi infatti hanno molto spesso un temperamento molto forte ed aggressivo, che li porta a rompersi le scatole tra loro ed agli altri compagni di vasca, in particolare se la vasca non è abbastanza grande da permettere la formazione dei territori di tutti. Possono portare un notevole scompiglio, e talvolta non si possono far convivere tra loro i maschi, ma bisogna ripiegare su un branco formato da un solo maschietto con molte femmine (molto più tranquille).
A volte viene confuso con Nematobrycon lacortei, che è attualmente l'unica altra specie del genere. Possono essere facilmente distinguibili, osservando gli occhi dei pesci, in quanto i maschi di Nematobrycon lacortei hanno l'iride di un brillante rosso, in contrasto con l'iride blu dei maschi di Nematobrycon palmeri.
Viene spesso erroneamente identificato come Nematobrycon palmeri anche il ‘blue/purple emperor tetra’, Inpaichthys kerri. Questa specie non è solo in un genere diversa (monotipico), ma raggiunge dimensioni notevolmente inferiori e non sviluppa estensioni delle pinne. Inpaichthys kerri possiede anche una pinna adiposa, che è assente in Nematobrycon.
Negli ultimi anni ci sono stati alcuni dibattiti sull'esistenza di una terza specie di Nematobrycon, Nematobrycon "amphiloxus", che possiede una proporzione di gran lunga maggiore di colore scuro sul corpo e di solito è venduto come ‘black emperor tetra’. Attualmente però dalla maggior parte degli esperti non è considerata una specie a sé stante ma solo una forma di colore di Nematobrycon palmeri.
- Specie che deve vivere in gruppo
- Specie che viene regolarmente riprodotta in cattività, tuttavia si possono trovare in commercio esemplari provenienti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Nematobrycon palmeri, Emperor tetra- Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
Sud America: Bacini dei fiumi Atrato e San Juan
Nematobrycon palmeri è endemico dei bacini fluviali San Juan e Atrato in Colombia con località tipo "Condoto, Río Condoto e Novita, Río Tamana, Colombia sud-occidentale". Gli esemplari selvatici non sono così comuni come una volta nel commercio acquariofilo, in quanto la maggior parte di quelli in vendita sono riprodotti su base commerciale.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
DATA DEFICIENT (dati carenti)
- Nematobrycon palmeri: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: pelagico; acqua dolce; Clima: tropicale
Nematobrycon palmeri è ubiquitario in tutta il suo range di distribuzione, nella sezione a più lento movimento dei fiumi, in affluenti minori e in acqua nera.
Pesci simpatrici in tutta la sua distribuzione includono Priapichthys nigroventralis, Priapichthys chocoensis, 'Cichlasoma' atromaculatum, Andinoacara latifrons, Andinoacara biseriatus, 'Geophagus' pellegrini, Lebiasina chocoensis, oltre a vari altri caracidi, gymnotidi e loricaridi.
Dimensioni minime dell'acquario: 90x40x40h cm è il minimo da considerare per un gruppo di almeno 6-8 esemplari, hanno bisogno di nuotare e i maschi possono essere territoriali.
Un allestimento tipo biotopo è molto semplice da organizzare, basta usare un substrato di sabbia di fiume e di aggiungere un paio di rami o legni (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia) e radici contorte.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Comportamento e compatibilità: Nematobrycon palmeri è uno dei migliori tetra per gli acquari di comunità. E' vivace, pacifico e i suoi colori offrono un piacevole contrasto con quelli di molte altre specie. E' un buon compagno di vasca per gli ovovivipari più comunemente disponibili, danio, rasbora, altri tetra e pacifici abitanti del fondo quali Corydoras o i loricaridi più piccoli. Può anche essere allevato con la maggior parte dei gourami comunemente disponibili e ciclidi nani. Ovviamente non va allevato con specie più grandi che possano vederlo come cibo. In un acquario sudamericano a tema come descritto sopra, può essere combinato con altri tetra pacifici, pesci matita, Apistogramma e altri ciclidi nani.
Acquistatene sempre un gruppo di almeno mezza dozzina di esemplari, preferibilmente 10 o più. E' per natura una specie da branco, e i pesci se la passeranno molto meglio quando in compagnia dei loro conspecifici. I maschi rivali sono un po' territoriali tra loro, ma durante le loro battaglie non si procurano in genere nessun danno grave, a condizione che l'acquario sia sufficientemente grande e ben arredato.
Probabilmente è un micropredatore, che si nutre in natura di piccoli insetti, vermi, crostacei e altro zooplancton. In acquario accetta mangime secco di dimensioni adeguate, ma non dovrebbe essere alimentato esclusivamente con questo. Offrire pasti giornalieri di piccolo cibo vivo e/o congelato come Daphnia, Artemia e simili comporterà una migliore colorazione e incoraggerà i pesci ad entrare nelle condizioni riproduttive.
I maschi sono più grandi, più colorati e sviluppano pinne dorsali, anale e caudale molto estese man mano che maturano. E' una delle poche specie di caracide in cui anche il raggio centrale della pinna caudale è allungato. Inoltre i maschi hanno l'iride blu, mentre quello delle femmine tende al verde.
Femmina di tetra imperatore, Nematobrycon palmeri - Foto © Hristo Hristov
Maschio di tetra imperatore, Nematobrycon palmeri - Foto © Hristo Hristov
Nematobrycon palmeri non è una specie difficile da riprodurre. Avrete però bisogno di allestire un acquario separato in cui farlo, se volete aumentare il numero degli avannotti. Dovrebbe essere una vasca di almeno 45-50 cm di lunghezza, molto poco illuminata e che contenga ciuffi di piante a foglie fini come muschio di Giava o mop da riproduzione, che forniscano ai pesci un posto dove deporre le uova. In alternativa si può coprire la base della vasca con un qualche tipo di rete, con le maglie grandi abbastanza da far passare le uova, ma abbastanza piccole da far sì che gli adulti non possano raggiungerle. L'acqua deve essere tenera e acida nell'intervallo pH 6.0-7.0, gH 1-10, con una temperatura di circa 24-26°C. Un piccolo filtro in spugna ad aria molto delicato è tutto ciò che serve in termini di filtrazione.
Possono essere fatti riprodurre in gruppo, con una mezza dozzina di esemplari di ciascun sesso; in questo caso va previsto un acquario molto più grande, per dare ai maschi lo spazio necessario per stabilire i loro territori. Vanno condizionati con un sacco di piccolo cibo vivo e la deposizione delle uova non dovrebbe presentare troppi problemi. Gli adulti possono essere rimossi una volta che si notano le uova, o in un serbatoio molto fittamente piantumato possono essere lasciati in situ e sifonare via dalla vasca ogni avannotto appena si nota.
In alternativa, possono essere fatti riprodurre in coppia. In questo modo i pesci vanno condizionati con abbondante cibo vivo e/o congelato mantenendo maschi e femmine divisi, in acquari separati o attraverso l'uso di un divisore. Quando le femmine sono notevolmente gonfie, piene di uova, e i maschi mostrano i loro migliori colori, scegliere la femmina più grassottella e il maschio più colorato e trasferirli nell'acquario da deposizione in serata. Dovrebbero deporre le uova la mattina seguente. Vengono rilasciate solo alcune uova alla volta, quindi l'evento spesso può continuare per diverse ore. Se le uova non appaiono dopo un paio di giorni, rimuovete i due pesci e provate con un'altra coppia.
In entrambi i casi, in gruppo o in coppia, gli adulti mangiano le uova se ne viene data loro la possibilità, per cui devono essere rimossi non appena sono notate. Schiudono in 24-36 ore, e gli avannotti raggiungono il nuoto libero circa 3-4 giorni dopo. Devono essere alimentati con cibo tipo infusori per i primi giorni, fino a quando non sono grandi abbastanza per accettare microworm o naupli di artemia.
Taxa principali
Specie difficile da trovare in commercio, viene a volte viene confusa con Nematobrycon palmeri, l'unica altra specie del genere. Possono essere facilmente distinguibili, osservandoli... negli occhi :)
Si trova nella maggior parte dei negozi ed è una delle migliori scelte per i neo acquariofili, in quanto sono attraenti, resistenti e poco costosi.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su Fishbase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
Edizione italiana - di Maurizio Vendramini - L'autore descrive le sue esperienze con questa famiglia di simpatici ospiti d'acquario. Tutte le foto sono personali (nessuna tratta da web o altri autori) e le informazioni derivano dall'allevamento di ogni singola specie sia a livello amatoriale che professionale. L’intento di questa guida è quello di condurre il lettore nell’intimo della vita di questi pesci che, con qualche trucchetto, non sono difficili da riprodurre
Edizione Inglese - di Mark Phillip Smith, Michele Earle-Bridges - Tutto su storia, allestimento di un acquario, problemi di salute e deposizione delle uova. L'autore identifica molte varietà diverse e consiglia le cure quotidiane, fornendo le informazioni di base su come mantenere gli animali sani, contenti e ben curati.
Edizione Inglese - di Steve Challis - Sono descritti in dettaglio oltre 50 bellissimi tetra, ciascuna specie con foto. Include molti dei tetra più comuni e alcuni insoliti.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Lungo articolo dedicato alla riproduzione di caracidi e ciprinidi, da cui traspare l'orgoglio e la soddisfazione che si prova quando si riesce a riprodurre questi pesci con successo, perché non fanno tutto da soli, ma richiedono da parte dell'acquariofilo un impegno attivo, forte e costante - tratto e tradotto da un articolo di Randy Carey
I tetra imperatore Nematobrycon palmeri - Foto © Hristo Hristov
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento e la riproduzione dei tetra imperatore, Nematobrycon palmeri, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
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