Racconto di un'esperienza di allevamento e riproduzione dei ciclidi africani del Lago Tanganica Neolamprologus leleupi
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Spawning Neolamprologus leleupi"
di Al Ridley
su Aquarticles.com
Neolamprologus leleupi, un ciclide endemico del lago Tanganica - Foto © Mario Rubio García (Wikimedia)
In questo articolo Al Ridley racconta di aver sempre ammirato Neolamprologus leleupi, uno splendido pesce del Tanganica, e dà qualche informazione generale, ricavata dalle sue ricerche personali: la maggior parte delle specie del genere Neolamprologus si trovano solo nel lago Tanganica, ma alcune si possono trovare nei fiumi vicini. Si trovano in acque poco profonde sopra un letto roccioso. Si nutrono di gamberi, piccoli gamberetti e insetti, e nel suo acquario, venivano nutriti principalmente con chironomus congelati e cibo in scaglie. Quando i pesci sono in buone condizioni, tutto il loro corpo è giallo o giallo-arancio. Ad eccezione delle pinne ventrali bianche, tutte le pinne sono dello stesso colore del corpo. Quando i pesci sono stressati o non sono in buone condizioni, appare di un semplice marrone ruggine.
Non ci sono differenze sessuali esterne, l'unica indicazione trovata da Al Ridley è che i maschi adulti raggiungono una dimensione di circa 8 cm e le femmine adulte raggiungono una dimensione di circa 7 cm. In altre parole, per avere maggiori possibilità di ottenere una coppia, vanno acquistati quattro o più pesci giovani e vanno lasciate formare le coppie naturalmente.
I pesci depongono le uova in cavità e le uova e gli avannotti vengono accuditi principalmente dalla femmina. I genitori non continuano a prendersi cura degli avannotti, ma sorvegliano intensamente il territorio in cui vivono. Di solito non vengono deposte più di 50 uova alla volta, ma ci possono essere deposizioni successive e si può assistere a molte generazioni di avannotti che nuotano insieme.
Passando al racconto della sua esperienza personale, Al Ridley racconta che nonostante i Neolamprologus leleupi gli piacessero molto, non era mai riuscito a tenerli nei suoi acquari. Un giorno si era ritrovato in un negozio di animali locale a guardare i leleupi gialli più brillanti che avesse mai visto in molti anni. Il commesso del negozio deve aver colto il suo interesse, forse si era attardato troppo, e si è unito a lui nel guardare questi giovani pesci nuotare nell'acquario. Dopo una breve discussione Al Ridley era il proprietario di quattro Neolamprologus leleupi lunghi un 2,5 cm.
La loro nuova casa era un acquario da 240 litri. Le dimensioni erano 150 cm di lunghezza, 40 cm di altezza e 40 cm di profondità. L'acquario ospitava otto barbus ciliegia Puntius titteya, una dozzina di Cryptocoryne wendtii, un Aponogeton madagascariensis e un tronco pieno di muschio di Giava. A ciascuna estremità della vasca c'era un grande mucchio di rocce laviche. 7-8 cm di ghiaia naturale ricoprivano il fondo e nella ghiaia erano incastrati due tronchi di cedro con dei fori praticati.
I Neolamprologus leleupi scomparvero tra le rocce e per molti mesi furono intravisti solo all'ora del pasto, anche se non avevano mai perso il brillante colore giallo che avevano nel negozio. Crescevano lentamente ma alla fine raggiunsero una dimensione di 5 cm. In questo periodo Al Ridley notò che due dei pesci sembravano aver preso possesso di uno dei tronchi di cedro, e che c'era solo un altro leleupi nella vasca. Immaginò che il quarto fosse morto per malattia o bullismo, non ne trovò mai traccia.
Essendo la vasca lunga 150 cm, la coppia aveva un territorio piuttosto ampio da difendere, e lo difesero. Nessun pesce era ammesso nei 120 cm che la coppia aveva rivendicato per sé, e se non fosse stato per il cumulo di rocce all'estremità della vasca, Ridley avrebbe dovuto rimuovere il Neolamprologus leleupi rimasto solitario, per impedirne la morte prematura.
La coppia continuò a scavare attorno alla roccia e al tronco e nel giro di una settimana apparvero le uova all'interno del tronco. Le uova si schiusero e gli avannotti iniziarono a nuotare attorno all'apertura del tronco. Non appena apparvero, scomparvero. La speranza era che i genitori li avessero spostati nella roccia, e infatti non passò molto tempo prima che apparissero degli avannotti che nuotavano dentro e intorno alle rocce. Ridley ne contò più di venti, ma era sicuro che ce ne fossero altri che non riusciva a vedere.
A quel punto il grande maschio era ormai lungo quasi 9 cm. Stava scavando con l'altro leleupi all'altra estremità dell'acquario, cosa strana perché dalle ricerche di Ridley era emerso che questo pesce formasse delle coppie forti.
Circa due settimane dopo però la prima femmina scomparve dalla vista. Al Ridley sperava che avesse deposto le uova e le stesse sorvegliando, ma non la vide mai più.
testo originale in inglese © Al Ridley
Taxa principali
Meritatamente una delle specie di ciclide del Tanganica più popolari in acquariofilia
Una specie molto interessante del lago Tanganica, che utilizza le conchiglie per riprodursi, ma che è estremamente territoriale.
Ciclide del Tanganica dalla brillante colorazione, che purtroppo non è così facile da allevare come potrebbe suggerire la sua popolarità
I cosiddetti 'abitanti delle conchiglie' probabilmente sono la più piccola specie conosciuta del genere dei Ciclidi, e mostrano un comportamento veramente affascinante.
Riferimenti & Link

di Wolfgang Staeck e Horst Linke, traduzione in italiano a cura di H. De Jong e, W. Paccagnella

Edizione Italiana - di Ad Konings (Autore), F. Guarnieri (Traduttore), G. Stagni (Traduttore) - Il lago Malawi ospita una delle comunità di ciclidi più interessanti e colorate della Terra. Attualmente sono riconosciute più di 850 specie, quasi tutte presenti solo in questo lago e in nessun altro posto. Molti di questi ciclidi sono molto popolari tra gli acquariofili, in quanto sono facili da mantenere e riprodurre in cattività.

Edizione Inglese di Herbert R. Axelrod e Warren E. Burgess - con tantissime foto e indicazioni per l'allevamento d tantissime specie
Edizione Inglese - di Ad Konings - Basando il suo studio su oltre 850 ore di osservazioni subacquee in tutto il lago, l'autore caratterizza le specie in base alle loro preferenze di habitat, distribuzione, comportamento alimentare e riproduttivo e colorazione. Le oltre 1200 foto illustrano tutti i ciclidi del Tanganica conosciuti e la maggior parte ritraggono i pesci nel loro habitat naturale. La ricchezza di informazioni sull'ambiente naturale contenuta in questo libro renderà possibile mantenere ogni specie nel modo più naturale.

Edizione Inglese di Peter Bredell e Frank Schneidewind - una guida abbastanza basica sull'allevamento dei ciclidi del Tanganica
Per approfondire:
Il lago Tanganica presenta tre biotopi principali: Acque aperte, rocce e banchi di conchiglie. Ognuno di essi attira una serie diversa di pesci, che vengono allevati e riprodotti in modo diverso - tratto e tradotto da un articolo di Andy Gordon, Michelle Stuart, Tom Hammond
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i Ciclidi del lago Tanganica, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Articolo dettagliato sul lago Tanganica e la sua straordinaria biodiversità di ciclidi, grazie alle caratteristiche uniche del lago, con descrizione dei vari biotopi biotopi e delle specie che li abitano - tratto e tradotto da un articolo di Craig Morfitt
I ciclidi conchigliofili del Tanganica Neolamprologus multifasciatus con i loro avannotti - Foto © Marrabbio2 (Wikimedia)
Neolamprologus multifasciatus - Foto © Sumer Tiwari (Streamlined Sparkles)
Racconto di un'esperienza di allevamento e riproduzione della 'Principessa del Burundi', Neolamprologus brichardi - tratto e tradotto da un articolo di Beta Mahatvaraj
Lago Tanganica, biotopo sabbioso nella baia Kungwe, a 500 metri dalla riva © Vera Gladyshenko (Biotope Aquarium Design Contest 2015)
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