Seconda parte di un articolo sull'alimentazione dei pesci della famiglia Loricariidae, in cui si spiega quali gruppi di pesci mangiano quale tipo di cibo, in modo da poter capire cosa gradirà mangiare ogni genere
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Feeding Plecos, Pt 2"
di Mats Petersson
sul sito di Planetcatfish.com
Avannotti di Ancistrus sp. L144 a pranzo - Foto © Knut Kjesbu (Scotcat.com)
In questa seconda parte (qui trovate la prima parte) dell'articolo dedicato all'alimentazione dei Loricariidae, Mats Petersson ci spiega come facciamo a sapere cosa mangiano i diversi gruppi di pleco. La risposta breve è che, con una specie che ci è nuova, non si può sapere con certezza. Ma si possono fare delle buone ipotesi, basate su una varietà di fonti, anche se tutte hanno qualche problema. In questo articolo daremo uno sguardo alle diverse fonti di informazione, e discuteremo quindi di quali sono le loro possibili fonti di errore.
Tecniche per identificare quello che mangia un pleco
Prima di tutto, Mats Petersson ci ricorda che abbiamo esperienza come acquariofili. Noi tutti osserviamo (o dovremmo) i nostri pesci, e vediamo quello che i nostri pesci amano mangiare. Ci sono un paio di problemi a questo punto: in primo luogo, quello che ai pesci piace davvero e quello che dovrebbero mangiare non sono la stessa cosa. Tutti i genitori sanno che i bambini spesso mangiano dolci e cibo "spazzatura" molto più volentieri di quanto mangino "buone" verdure e carne. Questo naturalmente non significa che ai bambini faccia bene mangiare solo dolci. Allo stesso modo, un pesce vegetariano potrebbe buttarsi freneticamente su un alimento carnoso. Questo non lo rende un cibo giusto per un periodo di tempo più lungo. Come i dolci per un bambino, questi alimenti devono essere considerati uno snack o uno spuntino.
All'altra estremità della scala, abbiamo pesci denutriti che si alimentano per la disperazione. Sono sicuro che siamo stati tutti nella situazione in cui non abbiamo voglia di un cibo particolare, ma lo mangiamo lo stesso, essenzialmente perché è l'unica cosa che c'è da mangiare in quel momento. Un pesce normalmente carnivoro può mangiare anche cibo vegetariano con un certo entusiasmo, se è abbastanza affamato.
Nutrire i Pleco; gli acquariofili devono osservare l’alimentazione dei pesci nella vasca
Così, anche se l'acquariofilo ha la capacità di osservare che cosa mangiano i pesci, questo non è necessariamente un modo accurato per determinare le corrette esigenze dietetiche di una particolare specie.
In secondo luogo, abbiamo le osservazioni sul campo. Osservare i pesci in natura è in qualche modo un ottimo modo per determinare quello che i pesci mangiano in modo naturale. Ci sono però anche qui non pochi problemi. Quello principale è il tempo: l'osservatore dovrebbe probabilmente trascorrere mesi, se non anni a studiare la stessa specie in tutto il cambio delle stagioni.
Questo non è l'unico problema. Il livello dell’acqua ad esempio, nella regione amazzonica del Sud America varia così tanto che quando è asciutto, i pesci non sono molto difficili da trovare, mentre nella stagione delle piogge vaste aree sono allagate, e i pesce si spargono su una zona molto più grande. Questo rende molto più difficile seguirli, e permette loro di mangiare cose completamente diverse, in quanto l'area disponibile per la ricerca di cibo è molto più grande, e gli elementi che prima erano ben al di sopra del livello dell'acqua sono ora sott'acqua e quindi disponibili ai pesci. Così, mentre non è troppo difficile osservare i pesci nella stagione secca, è tutta un’altra storia nella stagione delle piogge, quando i pesci hanno davvero una buona scelta di cibi diversi.
Così, ancora una volta, potremmo non avere un quadro completo, a meno che non venga messo un bel po' di sforzo nello studio.
In terzo luogo, abbiamo "l’analisi intestinale post mortem". Questo significa prendere il contenuto nell'intestino dei pesci raccolti per gli studi scientifici, e analizzare in che cosa consiste. Si potrebbe pensare che questo è un metodo quasi perfetto, ma ci sono problemi anche qui. Prima di tutto, quasi tutte le catture avvengono nella stagione secca, quando i pesci sono facili da trovare - ma questa è anche la stagione in cui c’è meno cibo disponibile, quindi il contenuto intestinale dei pesci potrebbe essere più un "tutto quello che avevamo" piuttosto che "quello che avremmo scelto di mangiare".
Un secondo problema è che si tratta di un’istantanea. Certo, se analizziamo abbastanza contenuti dell’intestino diversi, otterremo un quadro più completo che se ne analizzassimo solo uno. Ma il più delle volte, i pesci vengono catturati insieme in uno o pochi luoghi. Ancora una volta, questo riduce la quantità di variazioni che si ottengono.
Un terzo problema è che per quasi tutti i pleco, il cibo non rimane nell'intestino per molto tempo - alcuni studi hanno dimostrato che il tempo tra "l’entrata e l’uscita" può essere anche di soli 40 minuti. Sappiamo anche che molti di questi pesci pascolano quasi continuamente (almeno durante il periodo attivo, di solito la notte), e ci sono alcune prove che suggeriscono che variano la loro dieta a seconda di ciò di cui hanno bisogno in quel momento.
Un quarto metodo sono le analisi basate sulle caratteristiche del corpo, come i denti e la forma e le dimensioni dell'intestino. Per una conoscenza di base del fabbisogno alimentare dei pesci, questo funziona bene – un intestino lungo indica una dieta in gran parte vegetariana, mentre un intestino più corto indica una dieta più carnosa. Anche i denti raccontano una parte della storia. Molti denti, piuttosto smussati, sono utilizzati per raschiare contro una superficie, per raschiare via lo strato di biofilm da tutte o da particolari superfici sommerse. Pochi denti aguzzi indicano più lo scopo di mordere o di tagliare, e nei pesci mangia-legno si trovano denti a forma di scalpello.
Il problema è quello di trovare i dati - in particolare per i pesci per cui abbiamo pochi dati scientifici, come quelli che non sono stati scientificamente descritti o sono stati descritti molto tempo fa. In particolare, trovare la lunghezza dell'intestino di questi pesci è impossibile senza ucciderli.
Ovviamente, se uniamo parecchie di queste fonti di informazione, possiamo ottenere un quadro più completo. La tabella redatta da Mats Petersson in questo documento vuole essere una sintesi delle migliori conoscenze disponibili su quale tipo di cibo vada bene per nutrire ogni genere di Loricariidae.
E' molto probabile che quando si troveranno ulteriori prove, alcune delle informazioni elencate di seguito cambieranno. Sono offerte come una linea guida e, in alcuni generi, le variazioni nella dieta possono essere molto grandi, quindi non prendete la tabella sottostante come "questo è garantito". Leggete le informazioni sulle specie per la particolare specie che state allevando o desiderate allevare e vedete anche cosa dice l’altra letteratura.
Inoltre Mats Petersson fa notare che, quando si vuole condizionare i pesci per la riproduzione, vi è un beneficio nell'offrire alimenti leggermente più carnosi a pesci altrimenti vegetariani. Questo deve essere fatto con moderazione e con un buon mix di fibre vegetali mescolate al cibo. E come sempre, la chiave per una buona alimentazione è, come per gli esseri umani, una varietà di buon cibo - una cosa che di per se stessa non farà una buona dieta, perché un cibo non è per se stesso buono o cattivo. Un paio di cose "cattive" d’altronde non rovineranno l'intera dieta, per cui dare ai pesci qualche spuntino ogni tanto va bene.
Combinare pesci con dieta diversa
Un argomento spesso dibattuto su PlanetCatfish (e su altri forum di discussione) è sia saggio o meno allevare insieme diverse specie ittiche nello stesso acquario. E' un argomento complesso che richiederebbe molto più scritto di quello che la maggior parte delle persone che leggeranno questo articolo vorrebbero leggere. Mats Petersson comunque chiuderebbe l'argomento con due semplici aspetti.
Innanzitutto l'aspetto del cibo stesso. Se i pesci non sono strettamente correlati, è probabile che abbiano diete diverse. Se questo è il caso, a volte può essere difficile garantire che le rispettive specie ottengano la giusta dieta. Un pesce carnivoro ospitato con un pesce vegetariano per esempio, porterà il vegetariano a rubare un po’ del cibo carnoso, e il carnivoro finirà con cibo insufficiente - e mangiare cibi più carnosi non farà bene nemmeno al vegetariano.
L'altro aspetto è molto importante, ma non ha a che fare con il cibo o con la dieta: si tratta di ospitare specie strettamente correlate (stesso genere) nella stessa vasca. Se le due specie non si trovano naturalmente nelle stesse zone, è probabile che possano incrociarsi, il che porterà all’ibridazione, cioè una specie che si riproduce con un'altra specie diversa. E' universalmente accettato che non è un bene diffondere ibridi in acquariofilia.
La tavola
Questo è quello per cui avete letto fin qui, no? Di seguito è elencata la dieta per ogni genere in base alle ricerche di Mats Petersson. Le diete sono definite come:
Vegetariano
una dieta a base di vegetali e detriti.
Veg-Onnivoro
Un mix con una dieta prevalentemente vegetariana, ma con mescolati alcuni alimenti carnosi.
Onni-Carnivoro
Una dieta in gran parte carnivora, con un certo contenuto vegetariano.
Carnivoro
quasi tutti alimenti carnosi.
Mangia-legno
mastica la superficie del legno per il cibo. Non è ancora del tutto chiaro se questi pesci effettivamente digeriscano il legno stesso, o se ottengano la loro energia dalla combinazione di legno già in parte digerito e i microrganismi che vivono sul legno stesso.
Genere | Categoria |
Acanthicus | Veg-Onnivoro |
Acestridium | Vegetariano |
Ancistrini | Omnivore, tuttavia potrebbe essere qualsiasi categoria |
Ancistrus | Vegetariano |
Aphanotorulus | Vegetariano |
Aposturisoma | Veg-Onnivoro |
Baryancistrus | Vegetariano |
Brochiloricaria | Onnivoro |
Chaetostoma | Vegetariano |
Cordylancistrus | Onnivoro |
Corumbataia | Onnivoro |
Corymbophanes | Onnivoro |
Crossoloricaria | Onnivoro |
Cteniloricaria | Onnivoro |
Dekeyseria | Vegetariano |
Delturus | Vegetariano |
Dolichancistrus | Veg-Onnivoro |
Epactionotus | Vegetariano |
Exastilithoxus | Carnivoro |
Farlowella | Vegetariano |
Guyanancistrus | Veg-Onnivoro |
Gymnotocinclus | Vegetariano |
Harttia | Veg-Onnivoro |
Hemiancistrus | omnivore |
Hemiodontichthys | Veg-Onnivoro |
Hemipsilichthys | Veg-Onnivoro |
Hisonotus | Vegetariano |
Hopliancistrus | Carnivoro |
Hypancistrus | Carnivoro |
Hypoptopoma | Vegetariano |
Hypostomus | Veg-Onnivoro |
Hypostomus (cochliodon) | Mangia-legno |
Isbrueckerichthys | Veg-Onnivoro |
Isorineloricaria | Veg-Onnivoro |
Kronichthys | Vegetariano |
Lamontichthys | Veg-Onnivoro |
Lampiella | Veg-Onnivoro |
Lasiancistrus | Veg-Onnivoro |
Leporacanthicus | Carnivoro |
Leptoancistrus | Veg-Onnivoro |
Limatulichthys | Onnivoro |
Lithogenes | Veg-Onnivoro |
Lithoxus | Carnivoro |
Loricaria | Onnivoro |
Loricarichthys | Onnivoro |
Megalancistrus | Onnivoro |
Metaloricaria | Veg-Onnivoro |
Nannoptopoma | Vegetariano |
Neblinichthys | Onnivoro |
Neoplecostomus | Vegetariano |
Niobichthys | Onnivoro |
Oligancistrus | Carnivoro |
Otocinclus | Vegetariano |
Otothyris | Vegetariano |
Oxyropsis | Vegetariano |
Panaque | Mangia-legno |
Paraloricaria | Veg-Onnivoro |
Parancistrus | Onnivoro |
Pareiorhaphis | Vegetariano |
Pareiorhina | Onnivoro |
Parotocinclus | Vegetariano |
Peckoltia | Onni-Carnivoro |
Planiloricaria | Veg-Onnivoro |
Pogonopoma | Veg-Onnivoro |
Pseudacanthicus | Onni-Carnivoro |
Pseudancistrus | Carnivoro |
Pseudohemiodon | Onnivoro |
Pseudolithoxus | Onni-Carnivoro |
Pseudoloricaria | Veg-Omnivore |
Pseudorinelepis | Vegetariano |
Pseudotothyris | Vegetariano |
Pterosturisoma | Veg-Onnivoro |
Pterygoplichthys | Vegetariano |
Pyxiloricaria | Veg-Onnivoro |
Rhadinoloricaria | Veg-Onnivoro |
Rhinelepis | Vegetariano |
Rineloricaria | Veg-Onnivoro |
Schizolecis | Vegetariano |
Scobinancistrus | Onnivoro |
Spatuloricaria | Carnivoro |
Spectracanthicus | Onni-Carnivoro |
Squaliforma | Veg-Onnivoro |
Sturisoma | Veg-Onnivoro |
Sturisomatichthys | Veg-Onnivoro |
Testo originale in inglese © Mats Petersson
Riferimenti & Link
sito molto attendibile, dedicato ai cosiddetti 'pesci gatto'
articolo di INJAF sui cosiddetti 'mangia-alghe'
Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.
Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer
Loricariidae - The Most Beautiful L-numbers (AQUALOG Special)
Edizione Inglese di Ulrich Glaser
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