Ex appartenente al genere Puntius, ora ha un genere dedicato solo a lui...

Coppia di Checker barb, Oliotius oligolepis (ex Puntius oligolepis) - Foto © Hristo Hristov

Autore
(Bleeker, 1853)
Nome comune
Checkered barb
Sinonimi
Barbus oligolepis, Capoeta oligolepis, Puntius oligolepis
Dimensioni massime in natura

5.0 cm TL

Descrizione

La specie Oliotius oligolepis, scambiata come "Checkered Barb" è tra le specie più diffuse nel commercio acquariofilo. Viene riprodotto commercialmente in numero enorme, mentre esemplari selvatici sono disponibili molto raramente, se non mai. In passato faceva parte del genere polifiletico Puntius che conteneva oltre 100 specie, ma questa situazione è stata in gran parte risolta nel volgere del secolo.

Il genere Oliotius è stato creato da Kottelat (2013) per ospitare Oliotius oligolepis, poiché possiede un insieme unico di caratteri distintivi rispetto ad altri ex Puntius del Sud-Est asiatico.
Viene diagnosticato come segue: disegno della livrea comprendente segni a forma di mezzaluna nera su tutte le squame; squame grandi, con 8 file circumpeduncolari, 17 serie nella linea laterale; 3,5/1/3,5 squame tra l'origine della pinna dorsale e la linea mediana ventrale anteriore rispetto alla base della pinna pelvica.
Anche i seguenti caratteri aiutano nell'identificazione: presenza di file di papille su lati del muso, area infraorbitale, opercolo, area interorbitale e gola, condivise solo con Striuntius tra i generi correlati della regione; raggio posteriore della pinna dorsale semplice non ramificato; barbigli rostrali assenti; presenti barbigli mascellari; labbra lisce e sottili, scanalatura postlabiale interrotta medialmente; linea laterale incompleta, con squame a 6-7 pori; 3-5 rastrelli branchiali sul primo arco branchiale.

Oliotius oligolepis, Checker barb - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)

Distribuzione

Asia: Sumatra, Indonesia. E' stato trasportato in tutto il mondo e registrato nelle acque naturali della Colombia.

IUCN Red List - LEAST CONCERN

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)

  • Oliotius oligolepis: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Habitat

Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima tropicale. 
Oliotius oligolepis abita torrenti, fiumi e laghi. 

Temperatura in natura

20 - 24°C

Valore pH in natura

6.0 - 6.5

Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 75x40x40h cm per un gruppo di almeno 6-10 esemplari
La scelta degli arredi non è particolarmente critica, anche se Oliotius oligolepis tende a mostrare una migliore colorazione in un allestimento ben arredato. Anche l'aggiunta di piante galleggianti e di radici o rami sembra essere apprezzata.

Comportamento e compatibilità: Generalmente Oliotius oligolepis è molto pacifico, il che lo rende un abitante ideale degli acquari della comunità ben studiati.
È una specie di branco per natura, e ne vanno acquistati almeno 6-10 esemplari. Allevarli in gruppi numerosi non solo li renderà meno timidi, ma darà loro un aspetto più efficace e naturale, e i maschi mostreranno colori migliori in presenza di rivali conspecifici.

Nuoto sincronizzato: Oliotius oligolepis (ex Puntius oligolepis) dietro e Copella arnoldi davanti - Foto © Hristo Hristov

Alimentazione

In natura si alimenta con vermi, piccoli crostacei, insetti e materia vegetale.

Comportamento riproduttivo
Specie ovipara - Depone spargendo le uova in acque aperte, non ha cure parentali
Dimorfismo sessuale

I maschi adulti sono sensibilmente più piccoli, più snelli e più colorati delle femmine, quest'ultimo aspetto è più evidente quando sono nel periodo nuziale.

Riproduzione

Quando sono in buone condizioni, gli Oliotius oligolepis si riproducono spesso, e in un acquario maturo e ben piantumato è possibile che un certo numero di avannotti possa iniziare a comparire senza alcun intervento. Se si desidera massimizzare la resa è tuttavia necessario un approccio più controllato.
Il gruppo adulto può essere condizionato insieme, ma deve essere allestito un acquario separato, riempito con acqua dell'acquario principale. Dovrebbe essere scarsamente illuminato e avere la base coperta con una sorta di rete con le maglie abbastanza grandi da far passare le uova, ma abbastanza piccole perché gli adulti non possano raggiungerle. In alternativa, riempite la maggior parte della vasca con cespugli di piante a foglie sottili come Taxiphyllum, o con mop.
L'acqua stessa dovrebbe avere un pH leggermente acido-neutro e temperatura verso i 26°C, con un filtro a spugna ad aria o una pietra porosa per fornire ossigeno e movimento dell'acqua.

Quando le femmine appaiono gravide possono essere introdotte nella vasca per la deposizione una o due coppie, la deposizione delle uova dovrebbe avvenire la mattina seguente. Una seconda opzione è quella di far riprodurre i pesci in gruppo, con una mezza dozzina di esemplari di ciascun sesso, anche se in questo caso potrebbe essere necessario un acquario più grande.
In entrambi i casi gli adulti devono essere rimossi dopo la deposizione, o si mangeranno le uova che riusciranno a raggiungere.
Le uova dovrebbero schiudersi in 24 - 48 ore con gli avannotti che nuotano liberamente circa 24 ore dopo. Dovrebbero essere nutriti con cibo tipo infusori per i primi giorni, fino a quando non sono abbastanza grandi da accettare microworm, naupli di Artemia o simili.

Riferimenti & Link
Tetras and Barbs

Tetras and Barbs

Edizione Inglese - di Randy Carey - Scritta da uno dei maggiori esperti di questi gruppi di pesci, questa guida completa presenta cinque importanti gruppi di pesci che abbracciano centinaia di specie e copre argomenti essenziali per gli acquariofili interessati ai tetra e ai barbus, come alimentazione, fabbisogni, specie, malattie e riproduzione. Foto a colori, barre laterali, grafici e riquadri dei suggerimenti illustrano i punti chiave e completano perfettamente il testo informativo.

The Barbs Aquarium

The Barbs Aquarium: Everything About Natural History, Purchase, Health, Care, Breeding, and Species Identification

Edizione Inglese - di Gary Elson, Oliver Lucanus, Michele Earle-Bridges. Guida sull'allevamento di questi colorati pesci tropicali eccezionalmente attivi e con un appetito altrettanto enorme. Le loro numerose varietà sono originarie dell'Asia meridionale e sud-orientale.

Commenti

anonimo

Franco

Secondo la mia modesta esperienza, lo ritengo un pesce affascinante. I maschi quando si sono ben ambientati assumono un colore scurissimo, quasi nero e diventano alquanto litigiosi, sia fra di loro che con l'altra specie coabitante nel mio acquario (Pentazona). Quello che più mi attrae in questo pesce è il colore che pur non essendo appariscente, cambia ad ogni stato d'animo. Il maschio (in amore) si distingue per avere le pinne arancione bordate di nero e il corpo come già detto molto scuro. La femmina è sempre grigio argentea. E 'interessante osservare quando due maschi si fronteggiano, dispiegando le pinne e vibrando il corpo senza però lottare apertamente o ferirsi, uno dei due se la fila immediatamente dopo pochi secondi. Se l'acquario e ben piantumato si ambientano subito e si possono già apprezzare le loro evoluzioni. In questo periodo (estate con temperatura di 26-28°C. ) sono diventati estremamente schivi e riservati, preferendo rimanere nascosti fra la vegetazione per poi riapparire al momento dei pasti. Non so se questo comportamento sia la loro risposta al caldo. Questo rappresenta un problema perché contarli per vedere se ci sono ancora tutti è un impresa ardua. Trovo strano questo comportamento perché i loro compagni di vasca (Puntius pentazona) si comportano normalmente. Per finire è un pesciolino molto resistente e lo consiglio vivamente.

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Lungo articolo dedicato alla riproduzione di caracidi e ciprinidi, da cui traspare l'orgoglio e la soddisfazione che si prova quando si riesce a riprodurre questi pesci con successo, perché non fanno tutto da soli, ma richiedono da parte dell'acquariofilo un impegno attivo, forte e costante - tratto e tradotto da un articolo di Randy Carey

Checker barb, Oliotius oligolepis (ex Puntius oligolepis) - Foto © Hristo Hristov

Oliotius oligolepis, Checker barb - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)