Noto come Medaka, pesce del riso giapponese, è stato il primo pesce modificato geneticamente...

Il pesce del riso giapponese, Oryzias latipes - Foto © Enrico Richter

Autore
(Temminck & Schlegel, 1846)
Nome comune
Medaka, Japanese rice fish
Sinonimi
Poecilia latipes
Dimensioni massime in natura

3.2 cm SL

Descrizione

Comunemente noto come Medaka, pesce del riso giapponese, o semplicemente pesce del riso o pesce di riso, Oryzias latipes è ben noto alla scienza, essendo stato ampiamente usato come organismo modello nella biologia genomica e sperimentale per oltre un secolo, è stato anche il primo animale vertebrato ad accoppiarsi nello spazio nella metà degli anni '90. 
In Giappone è un pesce molto popolare come pesce ornamentale, al pari di carassius e koi, tradizionalmente viene allevato in piccoli acquari o in vasi di ceramica, o anche in mini-pond all’esterno. Ne sono state ottenute decine di varietà che si contraddistinguono per il colore e la forma del corpo, per la posizione degli occhi, la lunghezza delle pinne, ecc.ed esiste un’associazione dedicata che organizza incontri tematici e concorsi, come accade da noi per i Betta splendens. Le varietà colorate, come la dorata, la bianca o la blu sono facilmente visibili anche dall’alto e il carattere vivace, unito alla tendenza a stare sempre sotto il pelo dell’acqua, lo rendono molto ornamentale, anche in acquario. Per queste caratteristiche è un ospite perfetto per laghetti e mini-pond da terrazzo. ​ ​

E' disponibile anche una forma "luminescente", modificata geneticamente, in origine prodotta dall'Università Nazionale di Taiwan, sembra nel tentativo di produrre un pesce che letteralmente si illuminasse per permettere una migliore visualizzazione dei geni specifici al microscopio. Attualmente è disponibile in un grande numero di colori, tra cui giallo, verde, rosso e viola, e in effetti si illumina al buio. Le sostanze che causano questo effetto sono proteine estratte da una particolare medusa (forme verdi e gialle) o specie coralline (forme rosse).   
Per come stanno le cose, sono illegali da comprare, vendere o possedere nell'Unione europea, anche se sono stati registrati diversi casi di contrabbando, la cui punizione è una multa salata.

Al link seguente qualche informazione di più sui pesci modificati transgenicamente, chiamati 'Glofish'. Non si tratta di colore artificiale quindi, ma di una modifica genetica, il succo del problema però rimane lo stesso: che senso ha per un acquariofilo comprare questi pesci? Così come per i Chanda color, vengono acquistati solo da chi vuole avere la 'stranezza' da mostrare agli amici, non certo da chi ha un vero interesse per la specie e il suo allevamento...

Questa immagine mostra un Oryzias latipes nella forma "dorata" riprodotta selettivamente (in alto), una forma "glow" modificata geneticamente (al centro) e un albino (in basso) - Foto © Kiyoshi Naruse (Seriouslyfish.com)

Oryzias latipes ha una pinna caudale tronca, piuttosto che lunata o marginata, il che lo distingue dai congeneri Oryzias bonneorum, Oryzias nebulosus, Oryzias nigrimas, Oryzias orthognathus, Oryzias sarasinorum, e sotto questo aspetto sembra essere membro di un grande clade o "gruppo di specie" contenente le restanti specie del genere.   
All'interno di questo raggruppamento sembra essere strettamente imparentato con Oryzias curvinotus, Oryzias luzonensis, Oryzias mekongensis, Oryzias sinensis, Oryzias songkhramensis, dotati tutti di raggi della pinna anale di lunghezza approssimativamente uguale che danno alla pinna la forma di un parallelogramma.   
Questo gruppo possiede anche cromosomi differenti rispetto a quelli osservati in tutti gli altri congeneri.

Oryzias latipes è ulteriormente distinguibile dai congeneri dalla seguente combinazione di caratteri: ossificazione mesentosa indentata anteriormente in alcuni individui; presenza di organi di contatto ossei sulle pinne pettorali nei maschi; 28-32 squame nella linea laterale; 5-7 raggi della pinna dorsale; 17-22 raggi della pinna anale; 9-11 raggi pettorali; alcune popolazioni con bande gialle marginali su entrambi i lobi caudali.

Medaka, Oryzias latipes o Japanese rice fish, Pesce del riso giapponese - Video © Aquascaping Lab

I membri della famiglia degli Adrianichidi sono spesso definiti collettivamente come "pesci del riso" ed erano in passato considerati membri della famiglia dei Ciprinodontiformi, a cui sono comunque strettamente imparentati.
Questo equivoco è a volte ancora sostenuto, nonostante il fatto che Rosen e Parenti li abbiano riclassificati all'interno dell'ordine dei Beloniformes già nel 1981.

Il membro della famiglia più famoso è il medaka o pesce di riso giapponese, Oryzias latipes, ampiamente usato come organismo modello nella biologia genomica. Attualmente solo due generi sono inclusi nella famiglia, Oryzias e Adrianichthys, con i gruppi storicamente riconosciuti Xenopoecilus e Horaichthys ora considerati sinonimi di Oryzias da Parenti (2008).
Delle tre specie precedentemente incluse nel gruppo parafiletico Xenopoecilius, Xenopoecilius oophorus e Xenopoecilius poptae sono stati trasferiti nel genere Adrianichthys, mentre il terzo, Xenopoecilius sarasinorum attualmente è riconosciuto come Oryzias sarasinorum.
Inoltre la specie indiana monotipica Horaichthys setnai è attualmente classificata come Oryzias setnai.

Distribuzione

Asia: Giappone, Corea, Cina e Vietnam. Segnalati nei bacini dei fiumi Nam Theun, Mekong, Irrawaddy, Salween, Red River e Nanpangjiang.

Oryzias latipes è stato descritto come proveninete dal "Giappone" ma le conoscenze attuali lo considerano limitato ad un'area corrispondente, più o meno, ai confini dei mari della Cina orientale e meridionale e del Mar del Giappone meridionale.
È stato registrato da Laos, Vietnam, gran parte della Cina orientale (comprese le isole di Hainan e Hong Kong), Taiwan, Corea orientale e Giappone dalle isole Ryuku a sud fino a Honshu al centro dell'arcipelago.

Parenti (2008) osserva che alcune popolazioni precedentemente identificate come Oryzias latipes dalla Cina continentale, Laos e Vietnam possono effettivamente rappresentare Oryzias sinensis in base alle dimensioni degli adulti e/o al posizionamento della prima costola pleurica.
È stato introdotto in diversi paesi tra cui Stati Uniti, Cuba, Kazakistan, Turkmenistan, Iran e Russia (da dove ha invaso il bacino del Mar Nero).

IUCN Red List - LEAST CONCERN

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)

  • Oryzias latipes: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
  • Questa specie è diffusa in Giappone con un'estensione di occorrenza (EOO) di oltre 755.000 km2. È valutata come Least Concern. Tuttavia, la popolazione ha subito un declino in parti del suo areale nativo a causa del degrado dell'habitat e dell'introduzione di specie autoctone. Sono in corso azioni di conservazione.
Habitat

Ambiente: bentopelagico, acqua dolce e acqua salmastra. Clima subtropicale.

Oryzias latipes tende a trovarsi nelle acque costiere, ma è adattabile ed è stato raccolto in molti tipi di habitat, dalle paludi di mangrovie fortemente salmastre e influenzate dalle maree, ai corsi d'acqua dolce e acida, alle risaie, canali agricoli, grandi bacini fluviali, pozze e fiumi.

Si trova in stagni, paludi, risaie e piccoli corsi d'acqua lenti di pianura. È noto che preferisce un paesaggio di risaia in cui diversi specchi d'acqua offrono diverse zone di habitat. Abita principalmente acque di pianura e acqua salmastra, ed è noto anche per abitare pozze di marea delle coste di alcune regioni del Giappone, essendo in grado di sopportare un'ampia gamma di salinità. È onnivoro.

Era una delle specie ittiche più comuni e diffuse in Giappone, ma la popolazione è diminuita notevolmente di recente a causa del degrado dell'habitat dovuto all'inquinamento e all'introduzione di specie aliene invasive come Gambusia affinis, Micropterus salmoides e Lepomis macrochirus macrochirus (Hosoya 2015). L'inquinamento genetico, ovvero l'ibridazione con altre razze o razze geografiche, sta progredendo: l'ibridazione con Oryzias sakaizumii e la propagazione di esemplari per uso ornamentale hanno portato al declino della popolazione geneticamente pura di Oryzias latipes (Hosoya 2015).
Sono state intraprese attività di conservazione in molte parti del Giappone e condotte in collaborazione con la popolazione locale e organizzazioni non-profit. Esistono alcuni piani di conservazione ex situ per l'allevamento in cattività per la futura reintroduzione o il rafforzamento. L'introduzione di ceppi propagati artificialmente ha rappresentato una minaccia per la conservazione della specie (Nakao et al. 2017).

È popolare nel commercio di acquari, ma anche come "pesce bioluminescente" geneticamente modificato (il prodotto di proteine ​​fluorescenti estratte da meduse e attaccate al DNA in pesci embrionali), che viene allevato per gli amanti degli acquari. Questi pesci vengono ora esportati in altri paesi, ma alcuni paesi ne hanno vietato l'importazione (come individui geneticamente modificati). Viene mangiato in alcune attività di pesca di sussistenza. Viene anche utilizzato nella ricerca ed è una delle specie più ampiamente utilizzate nella biologia sperimentale dei vertebrati da oltre un secolo.

Temperatura in natura

18 - 24°C

Valore pH in natura

7.0 - 8.0

Valori acqua in natura
dH range: 9 - 19
Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 45x30x35h cm per un gruppo di 8 o più esemplari.
L'ideale è allevare gli Oryzias latipes in un allestimento fortemente piantumato, con un substrato scuro, cespugli di vegetazione fitta e alcune aree aperte per il nuoto. Altri arredi possono essere costituiti da radici contorte e pezzi di legno, apprezzano anche la vegetazione galleggiante. Se allevati in tali condizioni sono più propensi a mostrare i loro colori migliori, inoltre gli acquari piantumati offrono maggiori possibilità ad eventuali avannotti di sopravviver accanto agli adulti.
Sarebbe utile anche se non so quanto realizzabile, conoscere la zona di provenienza dei pesci, nel caso più probabile che siano catturati in natura, dato che alcune popolazioni stanno meglio in acqua dolce mentre altre potrebbero richiedere l'aggiunta di sale marino.

Comportamento e compatibilità: generalmente gli Oryzias latipes sono pesci pacifici, ma non sono adatti a molti acquari di comunità a causa delle loro esigenze ambientali. Se si desidera allevarli insieme ad altre specie, l'opzione migliore sono piccoli pesci che abitano in condizioni simili come specie dei generi Dermogenys, Pseudomugil e Brachygobius, sono adatte anche molte lumache della famiglia Neritidae.
Se l'intenzione è di ottenerne la riproduzione, ovviamente dovrebbero essere allevati da soli; inoltre non è consigliabile allevarli con altre specie di Oryzias, per il potenziale rischio di ibridazione, già dimostrato in esperimenti di laboratorio. Non sono aggressivi nei confronti dei congeneri ed anzi tendono a mostrare colori migliori e a comportarsi in modo più sicuro se allevati in gruppi di 8 o più esemplari.

Pesci d'acqua fredda: il Medaka, Oryzias latipes - Video © Acquari Low Cost

Temperatura in acquario

Oryzias latipes in natura va da zone temperate a subtropicali ed è soggetta a fluttuazioni stagionali della temperatura, in acquario sta bene tra i 16 e i 22°C.
È probabile che l'esposizione permanente a condizioni di caldo si traduca in una durata della vita ridotta e in molti paesi/case ben isolate è meglio allevarli senza riscaldamento artificiale tutto l'anno.

Valori acqua in acquario
pH: 6.5 – 8.5
Durezza: 90 – 447 ppm
Alimentazione

E' un micropredatore che in natura si nutre di piccoli insetti, vermi, crostacei e altro zooplancton. In acquario accetta volentieri il mangime secco di dimensioni adeguate, ma dovrebbe essere integrato con pasti giornalieri di piccolo cibo vivo e surgelato come Daphnia, Artemia, chironomus tritato, ecc.

Comportamento riproduttivo
Specie ovipara
Dimorfismo sessuale

I maschi adulti possiedono raggi allungati filamentosi nelle pinne dorsale e anale a forma convessa, e negli organi di contatto ossei sui raggi mediali delle pinne pettorali e sui raggi posteriori delle pinne anali, entrambi di forma convessa; hanno anche una forma del corpo leggermente più snella rispetto alle femmine.
Alcune femmine possiedono raggi della pinna pelvica allungati che raggiungono quasi l'origine della pinna anale, mentre le pinne dorsale e anale non sono convesse.
La papilla genitale nei maschi forma un tubo corto mentre nelle femmine è bilobata.

Riproduzione

La riproduzione di Oryzias latipes è abbastanza facile, ed è una specie abbastanza prolifica, le femmine sono capaci di produrre gruppi di uova ogni pochi giorni o anche su base giornaliera quando sono in buone condizioni.
Generalmente la deposizione delle uova avviene al mattino presto, quando i maschi con la colorazione scurita difendono piccoli territori temporanei l'uno contro l'altro, mentre tentano di attirare le femmine.
Le uova adesive vengono tipicamente espulse come una singola massa e fecondate simultaneamente, dopo di che continuano a pendere dal poro genitale della femmina per un certo periodo, prima di essere deposte singolarmente o in piccoli gruppi tra la vegetazione o altri supporti adatti. L'ideale sono piante a foglia fine come Cabomba, Ceratophyllum o Taxiphyllum, anche se vanno bene anche i mop o altre alternative artificiali.

Il periodo di incubazione dipende anche dalla temperatura, ma in genere varia da 1 a 3 settimane. Mentre tendono a ignorare le uova, gli adulti predano gli avannotti, ma se l'acquario è fittamente piantumato qualcuno sopravvive. In alternativa le uova o gli avannotti possono essere rimossi e posti in un acquario da accrescimento separato, riempito con acqua dell'acquario degli adulti.
Una volta raggiunto il nuoto libero, gli avannotti possono accettare microworm, naupli di Artemia, ecc.

Si raccomanda cautela quando si alloggiano giovani di età diverse insieme, poiché se le dimensioni sono abbastanza diverse, i più grandi prederanno i più piccoli.

Taxa principali

Indian ricefish, pesce di riso indiano

Il 'pesce del riso' indiano è una bella e piccola specie adatta anche agli acquari d'acqua salmastra con molte piante, ma non è facile da trovare in commercio.

Dimensioni max: 3.1 cm SL
Aspettativa di vita: 4 - 5 anni
Temperatura: 23 - 27°C
Medaka, Japanese rice fish

Noto come Medaka, pesce del riso giapponese, è stato il primo pesce modificato geneticamente...

Dimensioni max: 3.2 cm SL
Temperatura: 18 - 24°C
Daisy's Ricefish

Il Daisy's Ricefish, pesce del riso margherita, una bellissima specie quasi introvabile da noi

Dimensioni max: 2.8 cm SL
Temperatura: 23 - 27° C
Riferimenti & Link
Atlante di Aquarium

Atlante di Aquarium

L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.

Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4

Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.

Dr. Axelrod's Mini-Atlas

Dr. Axelrod's Mini-Atlas of Freshwater Aquarium Fishes

Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce

Aquarium Atlas Photo Index

Aquarium Atlas: Photo Index v. 1-5

L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.

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Esperienza di allevamento e riproduzione dei medaka, gli Oryzias latipes o pesci del riso giapponesi, le cui femmine hanno l'abitudine di nuotare in giro con un grappolo di uova attaccate alle pinne anali - tratto e tradotto da un articolo di Jacklyn McNaughton