Il Daisy's Ricefish, pesce del riso margherita, una bellissima specie quasi introvabile da noi
Oryzias woworae Blue Daisy - Foto © Jerome Picard (Flickr)
2.8 cm SL
La specie Oryzias woworae apparve per la prima volta nel commercio acquariofilo poco dopo essere stata descritta scientificamente, e fece molta sensazione, con prezzi iniziali molto alti. Deve il suo nome di specie, woworae, a Daisy Wowor, una carcinologa sistematica del Museum Zoologicum Bogoriense (Java, Indonesia) che ha raccolto la serie tipo e ha fotografato i pesci vivi sul campo per la prima volta.
La pinna caudale di Oryzias woworae ha una forma troncata, e questo la distingue immediatamente da molti congeneri. La sua posizione filogenetica è però un po' ambigua in base alle conoscenze attuali, anche se dal 2013 è stata inclusa nel gruppo delle specie Oryzias woworae (Parenti et al., 2013) all'interno del genere, i cui membri posseggono una pigmentazione arancione-rosso intenso su margine caudale, margine ventrale del peduncolo caudale e di almeno la porzione posteriore della base della pinna anale, più una lucentezza bluastra sul corpo che è più pronunciata nei maschi adulti.
I membri della famiglia Adrianichthyidae sono spesso indicati collettivamente come ricefishes, pesci del riso, e sono stati tradizionalmente considerati membri dell'ordine dei Cyprinodontiformes e quindi strettamente legati alla famiglia dei Poeciliidae. Questo equivoco a volte viene ancora sostenuto, nonostante il fatto che già nel lontano 1981 Rosen e Parenti li abbiano riclassificati all'interno dell'ordine Beloniformes, strettamente correlato a Cyprinodontiformes.
Il membro più noto della famiglia è il medaka, o pesce di riso giapponese, Oryzias latipes, che è stato ampiamente utilizzato come organismo modello nella biologia genomica e sperimentale per oltre un secolo, e fu il primo animale vertebrato ad accoppiarsi nello spazio nella metà del 1990.
Al momento ci sono solo due generi inclusi nella famiglia, Oryzias e Adrianichthys, in quanto i raggruppamenti storicamente riconosciuti come Xenopoecilus e Horaichthys sono stati considerati sinonimi di Oryzias da Parenti (2008).
Coppia di Oryzias woworae, la femmina in alto - Foto © Hristo Hristov (Seriouslyfish.com)
Asia: Indonesia. L'unica popolazione ad oggi conosciuta è localizzata in un corso d'acqua chiamato Mata air Fotuno, nell'isola Muna, a sud est di Sulawesi.
Oryzias woworae è stato descritto ed è conosciuto solo da una singola località, un torrente chiamato Mata air Fotuno, nel distretto di Parigi nell'isola di Muna, provincia di Sulawesi sud-orientale (Sulawesi Tenggara), Indonesia, ma può trovarsi su un'area più ampia.
Il Sulawesi rappresenta un particolare centro di diversità per il genere, con 17 specie endemiche di Oryzias descritte fino ad oggi.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
ENDANGERED (in pericolo)
- Oryzias woworae: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Area di distribuzione di Oryzias woworae, localizzata in un corso d'acqua chiamato Mata air Fotuno, nell'isola Muna, a sud est di Sulawesi (fonte IUCN)
Area di distribuzione di Oryzias woworae, localizzata in un corso d'acqua chiamato Mata air Fotuno, nell'isola Muna, a sud est di Sulawesi (fonte IUCN)
Ambiente: pelagico, acqua dolce. Clima tropicale.
La località tipo di Oryzias woworae è un ruscello carsico d'acqua dolce che scorre sotto l'80% di copertura forestale con un substrato misto di fango e sabbia più chiazze di lettiera di foglie.
Oryzias woworae è stato raccolto in una pozza d'acqua profonda a 3-4 m di profondità, di fronte a una sorgente, dove viveva in branco con una specie di Nomorhamphus.
23 - 27° C
6.0 - 7.0
Dimensioni minime dell'acquario: 45x30x35h cm per un gruppo di 8 o più esemplari.
Oryzias woworae ha dimostrato di essere adattabile, senza particolari esigenze in termini di arredamento, anche se tende ad essere meno colorato se allevato in un ambiente scarsamente decorato. Probabilmente sta meglio ed ha un aspetto migliore in un allestimento ispirato al suo habitat naturale, che potrebbe consistere in un substrato sabbioso, radici e rami di alberi consumati dall'acqua e qualche manciata di lettiera di foglie secche. Sono adatti anche gli acquari piantumati, che inoltre possono offrire maggiori possibilità di sopravvivenza agli avannotti accanto agli adulti.
Comportamento e compatibilità: Oryzias woworae è una specie molto tranquilla, ma non è adatta ai comuni acquari di comunità, a causa delle ridotte dimensioni. Se desiderate allevarli insieme ad altri pesci, le scelte più adatte possono essere Microdevario, Sundadanio, Trigonostigma, Pseudomugil, Corydoras pygmaeus e piccoli loricaridi come gli Otocinclus, mentre dovrebbero essere adatti anche i gamberetti d'acqua dolce dei generi Caridina e Neocaridina.
Se l'intenzione è di farli riprodurre, l'ideale è di allevarli da soli, inoltre non è raccomandabile allevarli con altre specie di Oryzias a causa del potenziale pericolo di ibridazione.
Non è aggressivo nei confronti dei conspecifici se non in alcuni combattimenti tra maschi corteggiatori e tende a sembrare più efficace e si comporta in modo più sicuro in un gruppo di 8 o più.
Oryzias woworae 'Kendari' - Foto © Hristo Hristov
Oryzias woworae non ha particolari esigenze, se non di avere cibo delle dimensioni adeguate. Una combinazione di piccolo mangime secco di ottima qualità, più cibo vivo e/o congelato come microworm, naupli di Artemia o simili, sembra essere l'ideale. Inoltre gli adulti sono stati osservati mentre pascolavano da superfici solide, quindi la dieta naturale potrebbe contenere anche una componente algale.
I maschi adulti sono considerevolmente più colorati, presentano pinne dorsali e anali più lunghe e hanno una corporatura più snella delle femmine.
La papilla genitale nei maschi forma un corto tubo, mentre nelle femmine è bilobata.
Maschio di Oryzias woworae - Foto © Barbara Nicca
Femmina di Oryzias woworae - Foto © Barbara Nicca
Oryzias woworae è una specie abbastanza facile da riprodurre e abbastanza prolifica, le femmine sono capaci di produrre 10-20 uova ogni pochi giorni o anche su base giornaliera quando sono in buone condizioni.
Generalmente la deposizione delle uova avviene al mattino presto, con i maschi che scuriscono la colorazione e difendono piccoli territori temporanei l'uno contro l'altro mentre tentano di attirare le femmine.
Le uova adesive vengono tipicamente espulse come una singola massa e fecondate simultaneamente, dopo di che continuano a rimanere appese nella zona genitale della femmina per un certo periodo, prima di essere deposte singolarmente o in piccoli gruppi tra vegetazione o altri supporti adatti. L'ideale sono piante a foglia fine come Cabomba, Ceratophyllum o Taxiphyllum sp., ma vanno bene anche i mop sintetici o altre alternative artificiali.
Il periodo di incubazione dipende dalla temperatura, ma in genere va da 1 a 3 settimane e, mentre gli adulti tendono a ignorare le uova, predano gli avannotti, però se l'acquario è fittamente piantumato qualche avannotto sopravviverà certamente.
In alternativa, le uova o gli avannotti possono essere rimossi in una vasca separata per l'accrescimento, riempito con acqua dell'acquario degli adulti. Una volta liberi di nuotare, gli avannotti possono accettare microworm, naupli di Artemia, ecc.
Si raccomanda cautela quando si ospitano piccoli di età diverse insieme, poiché i più anziani prederanno i più piccoli se vi è una differenza di dimensioni sufficientemente grande.
Taxa principali
Il 'pesce del riso' indiano è una bella e piccola specie adatta anche agli acquari d'acqua salmastra con molte piante, ma non è facile da trovare in commercio.
Noto come Medaka, pesce del riso giapponese, è stato il primo pesce modificato geneticamente...
Il Daisy's Ricefish, pesce del riso margherita, una bellissima specie quasi introvabile da noi
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
scheda in italiano nella pagina facebook di Aquarium Atlantide
la pagina sul sito della IUCN Red List, con informazioni sulla sua distribuzione e presenza in natura
L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.
Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce
L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Un gruppo di acquariofili da Chennai risalgono un torrente collinare d'acqua chiara ed incontrano una grande varietà di pesci e piante, e scattano con moltissime foto - tratto e tradotto da un articolo di R.R. Sriram
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