Conosciamo meglio gli Otocinclus, piccoli pesci tranquilli e timidi, che si nutrono prevalentemente di alghe e degli organismi che le colonizzano
Otocinclus sp. Zebra Yarapa - Foto © Jerome Picard
I pesci non sono attrezzi: non vanno comprati per la loro presunta funzione di pulitori, ma perché piacciono e perché sono interessanti da osservare. Dobbiamo essere noi a rispettare le loro esigenze, non loro a dover svolgere un lavoro in vece nostra.
E non possono sopravvivere solo con gli scarti degli altri... la maggior parte dei cosiddetti 'pesci pulitori' non supera l'anno di vita in acquario, perché i più tanti muoiono di stenti, letteralmente di fame, per non essere nutriti a sufficienza. Anche loro hanno diritto ad essere nutriti con cibo specifico per le loro esigenze, come qualsiasi altro pesce, non si può pretendere che sopravvivano con gli avanzi degli altri, né fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
L'idea che i "pesci pulitori" siano indispensabili per mantenere l'equilibrio dell'acquario o che siano in qualche modo "necessari" è totalmente falsa e senza alcun fondamento.
I pesci del genere Otocinclus sono dei piccoli pesciolini, molto tranquilli e timidi, che si nutrono prevalentemente di alghe e degli organismi che le colonizzano. Sono quindi molto diffusi nelle vasche, in quanto con le loro piccole dimensioni sono adatti anche a vasche non troppo grandi.
C'è molta confusione però tra le varie specie di Otocinclus e dei generi correlati, sia perché molte specie sono talmente simili da essere difficilmente distinguibili, sia perché il genere è sottoposto a revisioni tassonomiche parziali e non condivise da tutti, e sta attendendo una risistemazione totale.
Oltre al fatto che le specie sono molto simili, spesso sono gli stessi grossisti/negozianti a creare ulteriore confusione, vendendo esemplari etichettati con il nome di specie errato, ma altrettanto spesso sono gli stessi clienti, noi acquariofili, che andiamo a comprare degli 'otocinclus' solo come mangia-alghe, senza preoccuparci di approfondire quale sia la specie esatta e le esatte esigenze dei pesci che stiamo accingendoci ad allevare.
Ad esempio, comunemente si parla di Otocinclus affinis per indicare gli oto più diffusi in commercio, mentre sembra che questa specie non venga quasi mai esportata dal Sud America: quelli che noi chiamiamo Otocinclus affinis sono in realtà o Otocinclus macrospilus o Otocinclus vittatus.
Anche la specie chiamata Otocinclus niger o Otocinclus sp. Niger non esiste, si tratta in realtà di Hisonotus leucofrenatus.
Per fortuna le esigenze d'allevamento tra le varie specie sono molto simili: soprattutto, vanno allevati in gruppo (minimo 6-8 esemplari) in vasche di non meno di 60 cm di lunghezza.
Per chi dovesse mai capitare in queste pagine perché sta cercando un mangia-alghe, oltre a leggere questo, consideri che gli otocinclus, di qualsiasi specie, sono molto delicati, specie se tenuti in condizioni non adatte (pH alto, durezza elevata, non in gruppo, ecc.), sporcano molto, come tutti i pesci vegetariani, e non vanno mai inseriti in un acquario allestito da poco: hanno bisogno di un acquario ben maturo, anche perché spesso sono catturati in natura. E, fondamentale: se il vostro acquario non ne è davvero invaso, non possono sopravvivere solo di alghe: hanno bisogno anche loro di mangiare come tutti gli altri pesci, sia mangime secco in pastiglie per pesci da fondo, sia integrazioni con verdure sbollentate (piselli, lattuga, spinaci, broccoli, carote, zucchine, ecc.). Nelle schede delle varie specie troverete informazioni più dettagliate.
Qui sotto l'elenco delle 20 specie attualmente comprese nel genere, con i link alle schede di Fishbase, da cui è tratta la tabella:
Nome Scientifico | Nome Inglese | Distribuzione | Lunghezza Max (cm) | Anno |
---|---|---|---|---|
Otocinclus affinis | Golden otocinclus | South America | 5 SL | 1877 |
Otocinclus arnoldi | South America | 4.8 SL | 1909 | |
Otocinclus batmani | South America | 3.7 SL | 2006 | |
Otocinclus bororo | South America | 3.1 SL | 1997 | |
Otocinclus caxarari | South America | 2.6 SL | 1997 | |
Otocinclus cocama | South America | 4.4 SL | 2004 | |
Otocinclus flexilis | South America | 6.8 TL | 1894 | |
Otocinclus hasemani | South America | 2.7 SL | 1915 | |
Otocinclus hoppei | South America | 3.3 SL | 1939 | |
Otocinclus huaorani | South America | 3.2 SL | 1997 | |
Otocinclus juruenae | South America | 3.3 SL | 2016 | |
Otocinclus macrospilus | South America | 3.5 SL | 1942 | |
Otocinclus mangaba | South America | 2.8 SL | 2010 | |
Otocinclus mariae | South America | 3.3 SL | 1940 | |
Otocinclus mimulus | South America | 4.3 SL | 2003 | |
Otocinclus mura | South America | 3.6 SL | 1997 | |
Otocinclus tapirape | South America | 2.4 SL | 2002 | |
Otocinclus vestitus | South America | 3.2 SL | 1872 | |
Otocinclus vittatus | South America | 3.3 TL | 1904 | |
Otocinclus xakriaba | South America | 3.1 SL | 1997 |
Bisogna avere l'accortezza di non abbinarli a pesci molto più grossi o aggressivi, perché oltre a non farsi più vedere in giro, possono correre dei seri rischi....
A me purtroppo è successo, li tenevo insieme a degli scalari, abbinamento che non ho mai sentito sconsigliare, eppure uno scalare un giorno si è mangiato un otocinclus, che era da oltre un anno che l'avevo, quindi nemmeno piccolissimo....
Me ne sono accorta nel tardo pomeriggio, perché ho visto uno scalare che, diversamente dal solito, se ne stava fermo in un angolo in alto dell'acquario... Avvicinandomi, ho visto che dalla bocca gli sporgeva tutta una coda di un altro pesce, che ho riconosciuto essere quella di un otocinclus, e che non riusciva più a mandarlo né su né giù... Avendo paura di far danni maggiori, non sono intervenuta, sperando che le cose andassero a posto da sole, tanto ormai per l'otocinclus purtroppo non c'era più nulla da fare.... :-(
Verso mezzanotte ho visto che anche se stava nella stessa posizione, lo scalare era riuscito ad inghiottire l'otocinclus, aveva la pancia evidentemente ingrossata e boccheggiava vistosamente. Me ne sono ritornata a letto, pensando che il mattino dopo l'avrei trovato morto per la congestione. E invece il mattino dopo non solo non era morto, ma non dava nessun segno di malessere, e la pancia era perfettamente normale... non si distingueva dagli altri scalari! Ancora mi stupisco al pensiero di come abbia potuto digerire un pesce in così poco tempo.
Si possono osservare gli oto che improvvisamente sfrecciano presso la superficie dell'acqua per prendere una boccata d'aria, in modo molto simile ai membri della famiglia Callichthyidae (Corydoras, ecc). Gli Otocinclus possiedono una modifica della parete esofagea che può funzionare per la respirazione aerea e aiutare a fornire galleggiabilità supplementare, il che aiuta questi pesci a rimanere vicino alla superficie dell'acqua nei loro habitat (Schaefer, 1997).
Il genere Otocinclus è un membro basale della tribù Hypoptopomatini e si pensa sia monofiletico (Schaefer, 1997). Le specie di Otocinclus sono ampiamente distribuite nelle zone cis-andine del Sud America, dal Venezuela settentrionale a nord dell'Argentina. Di solito abitano piccoli e medi corpi idrici, spesso associati a vegetazione marginale (Reis, 2004).
Il genere Otocinclus fu eretto da Cope nel 1871. Nel 1997, Scott A. Schaefer revisionò il genere, riconoscendo solo 13 delle allora 65 specie; le altre furono ri-assegnate a diversi altri generi. Da allora, nuove specie sono state descritte come Otocinclus, portando attualmente il totale delle specie valide a 18 (Eschmeyer, 2015).
La biogeografia filogenetica degli Otocinclus studiata da Schaefer (1997) rileva che gran parte della diversificazione delle specie a livello degli Otocinclus e forse di altri Loricaridi è avvenuta prima della formazione del bacino amazzonico. Le relazioni filogenetiche tra i pesci nella sottofamiglia Hypoptopomatinae sono attualmente in fase di studio, e il genere Otocinclus potrà eventualmente subire altri cambiamenti (Lehmann, 2006).
Otocinclus sp. - Foto © Bjarne Sætrang (Aquadigital.net)
Otocinclus sp. - Foto © Hristo Hristov
Otocinclus sp. - Foto © Nat Tarbox (Flickr)
- Specie che devono vivere in gruppo
- Specie che devono mangiare esattamente come le altre, le alghe dell'acquario spesso non bastano
- Specie talvolta riprodotte in cattività, ma gli esemplari in commercio provengono quasi tutti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Le specie del genere Otocinclus sono vegetariane, e in natura, nel loro habitat, si nutrono di alghe e aufwuchs. Una volta introdotti in acquario, dovrebbero essere presenti una buona scorta di alghe verdi comuni o diatomee (alghe marroni) o un buon biofilm sulle foglie delle piante e altre superfici, l'acquario dovrebbe essere cioè ben maturo, altrimenti i pesci potrebbero anche morire di fame. Una volta acclimatati, potranno essere alimentati con cibi che affondano, come compresse/tavolette a base di alghe o spirulina. Possono essere offerte anche verdure appena sbollentate, come spinaci, cetrioli, zucchine, ecc. Anche se mangeranno anche il mangime destinato agli altri pesci, non devono essere alimentati con una dieta priva o povera di vegetali (alghe, verdura, ecc.).
L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro del loro allevamento
Taxa principali
Sembrava la specie di 'oto' più diffusa in commercio, ma pare che in realtà sia esportato dal Sud America solo molto raramente
Splendido piccolo loricaride apparso in commercio solo nel 2001, e descritto scientificamente nel 2004
E' una tra le specie di Oto che diventa più grande
E' uno dei più comuni 'oto' in commercio, ed è una specie ideale per gli acquari piantumati
Difficile da trovare in commercio, la sua caratteristica principale è di imitare la livrea di un cory per confondere i predatori
Piccolo loricaride, molto attivo anche di giorno, va inserito obbligatoriamente solo in acquari ben maturi.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
- Keeping Otocinclus catfish in the aquarium
- Interessante articolo su Practical FishKeeping in cui viene dettagliatamente spiegato come mantenere in salute gli otocinclus in acquario, e dove soprattutto ci sono delle belle illustrazioni che aiutano ad identificare le specie più comunemente vendute come "otocinclus", che sono Otocinclus vittatus, macrospilus, affinis e flexilis
- Otocinclus - ''Little Monkeys'' in the planted aquarium
- articolo su PlanetCatfish con descrizione ed allevamento degli Otocinclus
- Otocinclus.com
- sito in inglese dedicato interamente agli otocinclus
Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.
Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer
Loricariidae - The Most Beautiful L-numbers (AQUALOG Special)
Edizione Inglese di Ulrich Glaser
An appraisal of the phylogenetic relationships of Hypoptopomatini cascudinhos with description of two new genera and three new species (Siluriformes: Loricariidae) - Maria Laura S. Delapieve, Pablo Lehmann A. e Roberto E. Reis 2017
(Researchgate.net)
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Descrizione dettagliata di quello che accade in natura quando inizia e progredisce la stagione delle piogge nelle foreste pluviali tropicali. Viene quindi spiegato come si può simulare questo avvicendarsi di stagione secca e stagione delle piogge in acquario, per stimolare la deposizione delle uova nei pesci che sono difficili da riprodurre - tratto e tradotto da un articolo di Kristian Adolfsson
Articolo che vi porterà attraverso tutte le considerazioni che bisogna fare prima di decidere di inserire o non un pesce in vasca solo perché si è sentito dire che mangia le alghe - Tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Descrizione, informazioni e immagini degli habitat in cui vivono in natura gli Otocinclus
Descrizione e foto de gli habitat da cui provengono in natura i pesci della famiglia dei Loricaridi
Secondo di una serie di articoli sulle raccolte effettuate dagli autori nel loro ambiente nativo intorno al fiume Paranà, nel nord Argentina - tratto e tradotto da un articolo di Carlos & Noemi Bishop
Progetto e attuazione di una vasca dedicata alla riproduzione di Otocinclus vittatus - Video © Dendrochirus zebra
Consigli e suggerimenti generali per allevare gli Otocinclus nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Come avviene la riproduzione in acquario degli Otocinclus e come riuscire a far crescere gli avannotti
Allevamento in acquario dei piccoli Otocinclus, che hanno bisogno di acquari ben maturi, con acqua pulita e ben ossigenata - tratto e tradotto da un articolo di Lynn McMullen
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento e la riproduzione degli Otocinclus, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Thomas E. Axenrot and Sven O. Kullander - Corydoras diphyes (Siluriformes: Callichthyidae) and Otocinclus mimulus (Siluriformes: Loricariidae), two new species of catfishes from Paraguay, a case of mimetic association - 2003
Un Otocinclus sp. fotografato molto da vicino - Foto © Hristo Hristov
Una specie di Oto molto rara: Otocinclus mimulus, che in natura imita Corydoras diphyes - Foto © Frank Schafer (Aquarium Glaser GmbH)
Rio delle Amazzoni superiore, Dipartimento Loreto, Perù - Foto © Ruben Rensink (Biotope Aquarium Design Contest 2015)
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